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Autore: risakoizumi    09/02/2016    2 recensioni
La mia breve vita è stata un susseguirsi di momenti di gioia e infelicità.
La sofferenza è quella che ricordo meglio e che è stata al centro delle mie giornate per lungo tempo.
Una volta ero soltanto l’ex ragazza di Sam dal cuore spezzato e che nessuno sopportava.
Adesso mi sento una persona diversa.
Sono più forte, sento che niente può distruggermi. Sono padrona della mia vita. La triste e collerica ragazza di La Push si è trasformata in una persona nuova.
Osservo il ragazzo che sta in piedi accanto a me. I suoi occhi sembrano sorridermi, come sempre.
"Sei pronta?" mi chiede, prendendomi per mano.
"Sì". Ricambio la sua stretta sicura e familiare.
Il momento è arrivato, ma non ho paura. Santo cielo, sono Leah Clearwater! Dovrebbero essere loro ad avere paura di me!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Sento lo sguardo di Alex su di me.
<< Perché sei qui? Vattene >> sbotto, stropicciandomi goffamente gli occhi.
<< Ho saputo che … ecco, che Sam ha avuto il bambino, così sono venuto a casa tua ma non c’eri. Come stai? >>.
<< Come pensi che stia? >> rispondo, sgarbata.
<< Pensavo l’avessi dimenticato >>.
<< Non voglio parlarne >>.
<< Sfogarti ti sarà d’aiuto >>.
<< Che cosa diavolo ne sai tu di ciò che mi potrebbe aiutare? >>.
<< Lo so perché sono il tuo migliore amico >>.
<< Credi di essere ancora così importante per me!? >>.
<< Ok, non lo sono! >> si arrende lui.
<< Forse l’hai dimenticato, ma non eri solo il mio migliore amico >>. Voglio che si senta in colpa per avermi spezzato il cuore come ha fatto Sam.
<< Ti ho già chiesto scusa migliaia di volte. E’ una situazione difficile per tutti >>.
<< E’ questo ciò che mi resta ogni volta: delle stupide scuse >> dico, con rabbia.
Alex si inginocchia accanto a me. << Vuoi che me ne vada? >>.
<< Sì! >>.
<< D’accordo >>. Si alza e fa per andarsene.
<< Io … io … ho quasi ucciso degli esseri umani >> dico più a me stessa che a lui.
<< Ma non l’hai fatto >> ribatte Alex, avvicinandosi di nuovo a me.
<< La pioggia mi ha salvato >>.
<< Non credo che sia stato merito della pioggia. Inoltre, Leah, anche se li avessi uccisi non sarebbe stata la fine del mondo >>.
Sconvolta, mi metto in piedi. La pioggia continua a cadere, ma è più debole.
<< Come puoi dire una cosa del genere? >>.
<< Il leone si sente forse in colpa per essersi sfamato dell’agnello? >>.
<< Il leone deve mangiare l’agnello se non vuole morire. Io non morirò >>.
<< In ogni caso questa è la tua nuova natura e non puoi farci niente! Sei una predatrice e potrebbe capitarti di uccidere qualche umano >>.
<< Io difendo gli umani, non me ne nutro! >>.
<< Non sei più una mutaforma! >>.
<< Lo so! Perché tutti continuano a ripetermelo come se non lo sapessi? >>.
<< Licantropi, vampiri, ibridi … siamo tutti fatti per uccidere >>.
<< Solo perché tu hai un passato da assassino non vuol dire che debba averlo anche io! >>.
Alex mi guarda duramente. << E’ vero, ho ucciso in passato. A tutti capita di commettere degli errori. Non esiste la perfezione >>.
Sono furiosa perché ha ragione e non voglio ascoltarlo, così lo spingo con entrambe le mani, facendolo volare contro un albero. L’albero si rompe. << Non voglio uccidere nessuno. Smettila di dire queste cose! >> urlo.
Alex si rimette in piedi con un solo balzo. << Non sono venuto qui per litigare con te >>.
<< Allora perché l’hai fatto? >>.
<< Perché sapevo che eri sconvolta e volevo starti vicino >>.
<< Quindi devo essere sconvolta per avere la tua attenzione? >>.
<< Qualsiasi cosa dica non ti va bene >> si lamenta, Alex, sospirando.
<< Credi che parlarmi adesso, dopo avermi ignorato per tutto questo tempo, mi aiuterebbe in qualche modo? >> continuo.
<< Forse ho sbagliato a crederlo. Mi stavo solo preoccupando per te >>.
<< Non voglio essere una tua preoccupazione >>.
<< Non è una tua scelta >>.
<< Ti odio! Prima mi ignori poi vieni a fare quello gentile con me! >>.
<< Ti sono stato lontano per non ferirti, per darti spazio, non voglio essere uno di quegli uomini che tiene il piede in due scarpe, lo capisci? Mi dispiace perché faccio soffrire sia te che Emma, ma pensi che per me sia una passeggiata? Credi che mi diverta? Sto male anche io >>.
<< Allora scegli una di noi e falla finita >> ringhio.
Alex esita. << Non ci riesco >>.
<< Allora lasciaci andare entrambe. Fa qualcosa >>.
Alex sta immobile, guardandomi con immensa sofferenza. Per qualche istante riesco a capire il suo stato d’animo: dilaniato tra due donne che ama. Una è la sua compagna di vita, l’altra colei con cui stava intraprendendo un nuovo inizio. Ho sempre pensato di non avere alcuna chance contro Emma, invece Alex mi ama abbastanza da pensare di rinunciare a lei. Questo dovrebbe bastare a rincuorarmi, eppure non è così. Voglio che Alex scelga me come sua compagna, voglio vivere con lui, mio migliore amico e mio amante. Lo desidero più di ogni altra cosa. Mi rendo conto anche che potremmo non sopravvivere a tutto questo. Ripenso alle parole di Beatrix.
<< Vorrei che tu scegliessi prima della battaglia. Potremmo morire e questi potrebbero essere gli ultimi giorni che ci restano. Davvero vuoi trascorrerli così? Oppure speri che una di noi muoia per non dover scegliere? >>.
Si infuria. << Come puoi anche solo pensare una cosa del genere? >>. I suoi occhi cambiano per un attimo e ringhia con dei denti mostruosi. Poi torna normale. Credo di averlo proprio fatto arrabbiare.
<< Hai ragione, non sei così meschino. Sono solo arrabbiata >>.
<< Me n’ero accorto. Non chiedermi di scegliere adesso. Non posso >>.
Alzo il viso verso il cielo, chiudo gli occhi e lascio che la pioggia mi calmi. Percepisco Alex immobile accanto a me. Respira irregolarmente perché prima l’ho fatto infuriare. Il suo cuore batte velocemente. Quante volte la notte sono rimasta sveglia ad ascoltarlo? Quante volte ho sentito i suoi battiti aumentare quando era accanto a me?
Quando sento di aver recuperato la ragione riporto il mio sguardo su di lui. Riconosco l’espressione di Alex, mi guardava sempre così prima. Mi tornano in mente tanti ricordi, come quella volta in cui mi ha ricucito l’abito e l’ho preso in giro. Quando abbiamo ripulito la sua casa insieme. Quando mi ha abbracciato dopo la chiamata di Sam o tutte le volte che mi sono addormentata sul divano per poi risvegliarmi sul letto. La prima Luna Piena insieme, quando ci hanno attaccato quei licantropi e si è preoccupato per me. Il salto dal Golden Gate Bridge e la sensazione di leggerezza e felicità che ho provato …
Mi avvicino a lui e lo bacio lentamente. Alex non si scosta ma non risponde al mio bacio: non fa alcun movimento. Poi lo guardo. << D’accordo. Allora dopo la battaglia deciderai se le nostre strade si separeranno. Non osavo nemmeno sperarlo prima, ma adesso lo faccio: spero che tu voglia vivere con me, Alex. Ho bisogno di te e ti amo e so che insieme potremmo essere felici. Tuttavia … anche se sopravvivremo a tutto questo e sceglierai tua moglie continuerò ad amarti e sarò comunque felice di aver condiviso una piccola parte della mia vita con te. Forse inizialmente ti detesterò … anzi, è sicuro che ti detesterò; ma poi col tempo ricorderò con piacere quello che abbiamo avuto. Nessuno potrà portarmi via i ricordi >>.
Gli occhi di Alex sono lucidi. Sbatte le palpebre. << Eri felice e ora, a causa mia, non lo sei più >>.
<< Tornerò a esserlo di nuovo, anche se tu uscirai dalla mia vita >>.
Alex sorride mestamente. << Questa è la Leah che voglio vedere: tenace e combattiva >>.
Sorrido anche io, sentendomi meglio. << Questo è l’Alex che io non voglio vedere. Non ti metterai a piangere come una femminuccia, spero. Dov’è finita tutta la tua arroganza? >>.
Ride, sciogliendo la tensione. << Non piangerò. Gli uomini non piangono mai, no? >> scherza.
Ripenso a quando ha pianto per Emma e io l’ho confortato e a quanto mi sia sentita vicina a lui in quel momento.
<< Esatto >>. Gli do un pugno sul braccio.
<< Ahi! >> dice, strofinandosi il braccio.
Alzo gli occhi al cielo.
<< Sai, per essere una pazza furiosa hai detto delle cose molto belle. I tuoi sbalzi d’umore sono una tua caratteristica che non è cambiata >>.
<< Mi fa piacere che il mio carattere sia rimasto lo stesso >>.
<< La tua mancanza di femminilità è ancora presente >>.
<< Come osi! >>.
<< Mi è mancato scherzare con te >> dice.
<< Anche a me. Come ai vecchi tempi >>.
Ci fissiamo, sapendo che niente potrà  mai essere come prima, ma determinati a provare a vivere questi giorni nel miglior modo possibile. << Un’ultima cosa, Alex. Non starmi lontano in questo periodo, ti prego. Non lo sopporterei >>.
Mi guarda con tenerezza. << Ok >>.
Mi prende la mano e me la stringe. Ricambio la sua stretta, contenta di questa nuova tregua.
Torniamo a casa insieme, in un piacevole silenzio.
Appena arriviamo sotto casa di Charlie, Seth si avvicina a noi. Sembra agitato.
<< Stai bene? >> mi chiede, guardando nervosamente me e Alex e le nostre mani.
<< Sì >>. A malincuore sciolgo la stretta.
<< Le hai fatto qualcosa? >> chiede sospettoso a Alex.
<< No, è tutto ok >> risponde.
Seth guarda me.
<< Va tutto bene, abbiamo fatto pace. Siamo pur sempre amici >> dico.
Mio fratello alza le sopracciglia. << Chi li capisce questi due … In ogni caso, non è importante per ora. Purtroppo ci sono delle novità >>. Si rabbuia.
<< Cioè? >>.
<< Alice ha visto i Volturi. Stanno venendo >>.
Ecco il momento che tutti stavamo aspettando.
<< Quando? >>.
<< Ha detto di aver visto i volti dei vampiri brillare al tramonto, nella stessa radura in cui ci siamo quasi scontrati per Renesmee >>.
<< Brillavano? A Forks non ci sono molte giornate di sole >>.
<< Per questo pensa che non manchi molto. E’ quasi estate >>.
<< Potrebbero essere qui il prossimo mese >>.
<< Probabile >>.
<< Non è tutto. Alice ha visto qualcos’altro >>.
<< Che altro? >>.
<< I Volturi non saranno soli. Dopo il tramonto ha visto alcuni uomini senza cappuccio trasformarsi in lupi >>.
<< Cosa? >> sbotta Alex, che era rimasto in silenzio.
<< Lupi? Intendi licantropi? >> aggiungo io.
<< Sì. Con la Luna Piena >>.
<< I Volturi porteranno dei licantropi con loro? >> chiede Alex, sconvolto, passandosi una mano tra i capelli bagnati.
<< Sì >> risponde tristemente Seth.
<< E adesso cosa faremo? >>.
<< Stavo andando a casa di Carlisle. Venite con me? >>.
<< Sì >>.
Agili e veloci, in poco tempo siamo dai Cullen. Noto che l’atmosfera è diversa dal solito, tutti parlano e sono agitati. Prima erano quasi sicuri di potercela fare, adesso le cose sono diverse.
Sono tutti riversati in giardino, mentre Karen, Beth e i Cullen sono sulla veranda.
Sento dei rumori alle mie spalle e mi rendo conto che sono arrivati i mutaforma, sia il branco di Jacob che quello di Sam. Lo guardo per un attimo, pensando a suo figlio. Alex si fa largo tra la folla e raggiunge Emma, Beatrix e Edgar, iniziando a parlare con loro.
<< Leah, sei bagnata fradicia. Dove sei stata? >>. E’ William.
<< Ha piovuto, Will >>.
<< Sei stata con Alex? >> chiede, curioso.
<< Ti sembra il momento per parlarne? >>. Nessuno riesce a farsi i fatti propri!
<< E’ vero? Ci saranno dei licantropi con i Volturi? >> aggiungo.
Wiliam scrolla le spalle. << Così sembra >>.
Cerco di capire che cosa stanno dicendo i licantropi in tutto quel brusio. Sì, stanno parlando di questa cosa.
Sam e Jacob raggiungono gli altri nella veranda.
<< Cos’è questa storia? >> chiede bruscamente Sam, guardando i volti dei Cullen e Karen.
Jacob va verso Edward e prende Renesmee in braccio.
<< I Volturi non sono soli. I licantropi sono con loro >> mormora Alice, facendosi avanti.
Sam fa una smorfia. << Ne sei certa? >>.
<< Sì >>.
A un cenno di Beth i licantropi di Karen smettono di parlare – erano loro i più chiassosi, essendo i Cullen silenziosi e sconvolti e i mutaforma taciturni come sempre. Il silenzio è assoluto e sento le gocce d’acqua cadere dalle foglie degli alberi.
Karen parla. << Come abbiamo appena saputo, i Volturi non saranno da soli, ma porteranno con loro dei licantropi. C’è un’altra cosa, però: conosciamo questo branco di licantropi che li accompagnerà. Beth ha visto il volto del loro capo nella testa di Alice e lo ha riconosciuto >>. Stringe le labbra, contrariata.
<< Chi sono? >> chiede Thomas.
<< Sono gli Altri, Thomas >>.
<< I licantropi che si nutrono di umani? >> mormora Esme, spaventata.
<< Sì >> risponde Thomas. << Perché dovrebbero allearsi con i Volturi? >>.
<< Perché io e Philippe non siamo mai andati d’accordo >> risponde Karen.
<< Chi è Philippe? >>. E’ stato Carlisle a parlare.
Per la prima volta vedo Karen insicura. << E’ mio marito. Pensavo fosse morto >> mormora.
<< Questa storia diventa sempre più assurda >> sbotta Jacob.
Beth sbuffa, non sembra affatto sorpresa da questa rivelazione, mentre molti licantropi lo sono.
<< Come fai a sapere che il suo branco è costituito dagli Altri? >>.
<< Perché lui era uno di loro e Beth ha visto molto bene i loro volti nella visione di Alice. I loro occhi da lupo sono iniettati di sangue. Tutti sappiamo dell’esistenza degli Altri, licantropi che amano cibarsi di carne umana, tuttavia di solito sono in piccoli gruppi, perché la loro “dieta” li rende meno umani e più bestie. Non pensavo che Philippe sarebbe riuscito a mettere insieme un branco così vasto. Non pensavo nemmeno che fosse vivo, maledizione! >>.
La calma, fredda e calcolatrice Karen sembra essere scomparsa.
<< Almeno abbiamo risolto il problema dell’attacco, non saremo noi ad andare da loro ma verranno loro >> dice Alex, sarcastico, tra la folla.
<< Karen, noi abbiamo le nostre famiglie e i nostri figli qua. Ti rendi conto del guaio in cui ci hai cacciato? >> dice Sam, digrignando i denti.
Lo sguardo di Karen si fa improvvisamente determinato di nuovo. << Questo non cambia niente. La guerra ci sarà in ogni caso e vinceremo >>.
<< Le probabilità non erano delle migliori quando dovevamo combattere solo contro i Volturi, ma adesso è davvero un suicidio! >> urla Sam. << Tu sei pazza >>.
<< E tu non hai imparato la lezione. Vuoi che qualcun altro a te caro si faccia male? >> mormora Karen, gelida.
Sam inizia a tremare e per poco non lo faccio anche io, perché Karen si riferisce a me.
<< Non permetterti di minacciarmi! >> ringhia Sam.
Jacob ridà Renesmee a Edward e si mette tra loro, insieme a Carlisle e Thomas.
<< Lasciate che attacchi così lo uccideremo una volta per tutte >> ringhia Beth. Noto che i mutaforma sono pronti a difendere Sam.
<< Nessuno ucciderà nessuno. Non litighiamo tra di noi >> dice Carlisle.
<< Non c’è nessun noi! Avremmo dovuto uccidere questi licantropi fin dall’inizio, Carlisle! >>.
<< E’ troppo tardi, Sam. I Volturi e gli Altri stanno arrivando >> dice Jacob, facendolo allontanare. Sam sembra calmarsi ma il suo viso mostra tutto il suo odio e la sua furia.
<< Moriremo tutti per colpa di una psicopatica >>.
Karen sembra aver ritrovato il suo gelido contegno, mentre i licantropi lanciano sguardi ostili ai mutaforma.
<< Signori, calmiamoci. Abbiamo il mio numeroso branco di talentuosi licantropi, i preziosi licantropi di Thomas, i dotati Cullen, due branchi di mutaforma, l’esercito di neonati di Clara >>. Karen si ferma. << E un ibrido >> aggiunge, con un sorriso, individuandomi tra la folla. Sento gli occhi di tutti puntati su di me, ma ignoro la provocazione.
<< Dunque non abbiamo nulla da temere da parte dei Volturi o di qualsiasi branco di licantropi voglia allearsi con loro. Persino gli Altri guidati dal caro Philippe non sono potenti quanto noi. A quanto pare dovrò impegnarmi per riottenere la mia vedovanza >>.
Qualche licantropo ridacchia, rincuorato dall’ottimismo del loro capo. Jacob e Sam sembrano contrariati, i Cullen spaventati – eccetto Emmett – e  miei amici rassegnati.
<< Dovremmo richiamare anche i vampiri che ci hanno aiutato con Renesmee >> suggerisce Rosalie.
<< E’ giusto chiedere loro un tale sacrificio? >> chiede Esme.
<< Sarà una loro scelta >> dice Jasper, stringendo Alice a sé.
<< Chiamerò subito il Clan di Denali >> concorda Carlisle.
<< Loro accetteranno sicuramente >> mormora Edward, stringendo Renesmee a sé. Non parla molto, ma è decisamente migliorato in questi mesi.
<< Ottima idea >> approva Karen.
<< La prossima Luna Piena sarà il 18 giugno. Manca poco meno di un mese >> dice Alice.
Thomas annuisce. << Allora non abbiamo tempo da perdere >>.
Hai ragione, Thomas.
Il conto alla rovescia è appena iniziato.
***
 
I preparativi per la guerra sono iniziati. Non si tratta più solo di allenarsi, ma di cercare di fare degli schemi, di elaborare delle tattiche. Alice, purtroppo, non può prevedere come andrà a finire la battaglia, essendo coinvolti i mutaforma.
Karen sembra essere diventata più severa, intransigente e pazza del solito. Ci fa allenare quasi tutto il giorno e ci lascia poche ore per riposare. Clara è già stata avvertita, il suo esercito arriverà il giorno prima della Luna Piena, ma i suoi neonati non dovranno toccare alcun abitante di Forks. E’ già triste il fatto che lasci dietro di sé una scia di omicidi quando sposta il branco, cosa che fa infuriare Sam e Jacob, anche se non lo dicono.
Emmett, Rosalie e Esme sono partiti per cercare di portare dalla nostra parte tutti i vampiri che si allearono con noi ai tempi di Renesmee. Stavolta, però, molti di loro rifiutano, perché lo scontro è certo. Non viene chiesto loro di testimoniare ma di combattere ferocemente. Se i Volturi vinceranno moriremo tutti, non ci saranno prigionieri di guerra. Il Clan di Denali è il primo a raggiungerci: i cugini adottivi dei Cullen ci sono sempre nei momenti di bisogno. Noto il loro dispiacere per la morte di Bella e il loro appoggio a Edward, soprattutto da parte di Tanya.
I secondi ad arrivare sono i due rumeni, ben felici di sapere che stavolta ci sarà lo scontro, ma Karen mette subito in chiaro che loro non avranno alcun potere in caso di vittoria.
Del Clan Egizio arrivano solo Benjamin e la sua compagna Tia.
<< Amun non voleva assolutamente che venissi, abbiamo litigato. Deve capire che non può comandarmi per sempre >> spiega Benjamin a Carlisle appena arriva. Poi fa un gioco con l’acqua per far piacere a Renesmee, che si ricorda di lui.
Col passare dei giorni arriva anche il Clan delle Amazzoni -        Zafrina e Renesmee sono praticamente inseparabili – che è  l’ultimo a unirsi a noi.
Tutti i nostri nuovi alleati hanno preso più o meno bene la notizia della collaborazione con i licantropi.
In particolare sono incuriositi da me, dopo che viene loro raccontata la mia trasformazione. Mi guardano come se fossi una specie di alieno.
Rosalie, Emmett e Esme tornano a casa una settimana prima dello scontro, poco dopo l’arrivo delle amazzoni.
<< Purtroppo molti si sono rifiutati di raggiungerci >> mormora Esme, stringendo Carlisle in un abbraccio.
<< Non importa, siamo comunque più forti dell’ultima volta >>. Si baciano.
Ormai viviamo praticamente nella foresta a furia di allenarci. Alex non mi ignora più, si comporta come se fossimo amici ma non fa lo stesso con sua moglie, i loro rapporti sono tesi.
Un giorno Emma, in una delle rare pause concessaci da Karen – che si accanisce soprattutto con lei, considerando l’importanza del suo dono - chiede di parlarmi in privato, cosa piuttosto difficile essendo circondati da esseri soprannaturali di ogni tipo. Così ci allontaniamo insieme (ignorando le lamentele e i rimproveri di Karen) per qualche chilometro e poi ci fermiamo.
Emma mi scruta con i suoi bellissimi occhi azzurri. I capelli biondi sono raccolti in una treccia, dandole un’aria da bambina. << So che probabilmente mi odi. La cosa è reciproca >> inizia.
<< Molto diretta >>.
<< Non potrebbe essere altrimenti considerando le circostanze >>.
<< Già >>.
Dopo una pausa riprende a parlare. << Sai che Alex e io ci conoscemmo a una festa? Ero corteggiata da tutti, mi divertivo a fare la parte della giovane fanciulla umana. Alex mi chiese di ballare ma lo rifiutai, stanca di tutti quei giovani che volevano far colpo su di me. Più tardi, però, mi baciò e capii che lui era diverso dagli altri: era quello giusto. Ero già immortale da molto a quei tempi e non avevo ancora trovato nessuno a cui legarmi per sempre. Alexander era un giovane così allegro, buono e appassionato che mi innamorai perdutamente di lui. Lo trasformai ed ero sicura che avremmo vissuto insieme per sempre. Non c’erano due anime più affini, complici e unite di noi. Adottammo persino un figlio >>. Emma fa un’altra pausa, il suo sguardo è perso nei ricordi.
<< Separarmi da lui a causa dei Volturi fu la cosa più difficile che avessi mai fatto nella mia vita. Mi sono sacrificata per lui e lo farei di nuovo, perché è mio marito ed è tutto ciò che ho. Perché vuoi portarmelo via? >>. Mi fissa, aspettando una risposta.
<< Ti racconto anche io una storia. L’anno scorso, dopo essere stata ferita per l’ennesima volta da Sam, decisi di andare via da questo posto. Ero sola, triste e stanca. Poi incontrai Alex. Capii che anche lui, come me, era stato distrutto dalla vita e che aveva amato e soffriva ancora. In breve tempo diventammo amici e poi, un giorno, l’amicizia si trasformò in qualcosa di migliore e, senza rendermene conto, tutte le mie ferite erano improvvisamente guarite. Forse la mia storia ti sembrerà banale, ma quello che provo per Alex non lo è, te lo assicuro >>.
Emma annuisce. << Non rinuncerai a lui, vero? >>.
<< No >>. Bè, almeno ci ha provato.
<< Quando mi ha raccontato di te non pensavo che fosse una cosa così importante, quindi non diedi peso alla cosa. Quello che era successo mentre non c’ero non era importante, per me. Poi ho capito che si era legato molto a te e ho iniziato a odiarti. Il mio Alex innamorato di una giovanissima mutaforma che conosceva da pochi mesi! E’ stato sconvolgente. Eppure, osservandoti giorno dopo giorno, non posso che consolarmi pensando che a portarmelo via potresti essere tu e non una sciocca oca umana >>.
Mi sta facendo un complimento?! << Non vorrei portare via Alex da nessuno perché so cosa si prova a essere quella che non viene scelta >>.
<< Conosco la storia di te e Sam. Deve essere stato molto doloroso >>.
<< Lo è stato. Prima o poi però il dolore passa e si va avanti. Anche se a volte ci vogliono molti anni per farlo >>.
<< Penserai che sono una sciocca e una debole, ma non riesco a immaginare la mia vita senza Alex e ad andare avanti senza lui. Non più. E la cosa mi spaventa. Temo che non sopravvivrei. La guerra è vicina, i Volturi mi vogliono morta, Karen mi fa impazzire e Alex si è allontanato da me. Tu come ti sentiresti al mio posto? >>.
<< Molto male >> confesso. << E’ davvero brutto essere in competizione per farsi scegliere da un uomo, non credi? >>.
Per la prima volta, Emma mi sorride senza astio. << E’ molto denigrante >>.
<< Forse dovremmo lasciarlo entrambe >> suggerisco, scherzando.
<< Se solo fosse così facile! >>.
<< Se solo potessimo ragionare solo con la testa, tralasciando i sentimenti. Sarebbe tutto molto più facile >>.
<< Decisamente. Forse potremmo persino essere amiche >>.
<< Forse. Invece dovremo continuare a odiarci >>.
<< Sarà meglio tornare da Karen prima che venga a prenderci >>.
Annuisco.
Emma alza la mano. << Buona fortuna, Leah >>.
Sorpresa, mi avvicino e accetto la sua stretta. << Anche a te, Emma >>.
Ci guardiamo, consapevoli che se non sarà la battaglia a distruggere una di noi, lo farà sicuramente Alex.
 
   
 
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