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Autore: Jade Evans    09/02/2016    3 recensioni
Lui amava stare steso con le mani dietro la testa su un bel prato verde, con un leggero venticello e in sottofondo le chiacchiere dei suoi amici che conciliavano il sonno. Ma lui non si addormentava perché più del sonno amava guardare le nuvole e il cielo. Quello che più amava era il cielo estivo di un intenso azzurro che ti disarmava.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lui amava stare steso con le mani dietro la testa su un bel prato verde, con un leggero venticello e in sottofondo le chiacchiere dei suoi amici che conciliavano il sonno. Ma lui non si addormentava perché più del sonno amava guardare le nuvole e il cielo. Quello che più amava era il cielo estivo di un intenso azzurro che ti disarmava.

Era forse per questo che una volta conosciuto Naruto lo aveva considerato subito suo amico. Quel bambino urlate, stupido, ottuso fin troppo attivo e troppo, troppo, chiacchierone. Aveva sempre cercato di allontanarsi da persone come lui.

Ogni volta che lo vedeva cambiava strada, come faceva tutti gli altri del resto. Ma a differenza loro non lo evitava perché i genitori gli avevano proibito di parlarci o per le voci che dicevano che lui era un mostro, semplicemente era troppo rumoroso per i suoi gusti.

Poi un giorno l'aveva visto in volto e le iridi non erano nascoste dalle palpebre abbassate o dagli occhiali da aviatore che portava sempre. Erano azzurre. Avevano il colore del cielo che amava tanto.

E lui era stato disarmato.

Divennero amici e scoprì tantissimi lati del biondo che prima non aveva colto. Si chiedeva spesso come non lo avesse mai capito prima. Lui che era super intelligente si era limitato a guardare la facciata allegra e attaccabrighe che Naruto portava sempre.

Aveva iniziato a guardare quegli occhi al posto del cielo quando il biondo era nei paraggi. Fu dopo un po' di tempo che aveva preso quest'abitudine che le trovò. Quei due pezzi di cielo li aveva sempre considerati limpidi e senza imperfezioni e poi le aveva viste. Le nuvole. Comparivano soltanto quando nessuno lo guardava, nessuno tranne lui ovviamente.

Da quel giorno aveva capito che Naruto era molto più complicato di quello che sembrava. E lui riuscì a scoprire tutte le sue sfaccettature. Da quella più felice di quando mangiava ramen insieme a tutti i suoi amici, a quella più triste, vista quando Sasuke aveva lasciato il villaggio.

Poi anche il biondo era partito per allenarsi e lui tornò a guardare il cielo e le nuvole.

Dopo anni Naruto era tornato e finalmente aveva rivisto il cielo che amava.

Tristezza, rabbia e determinazione era diventate molto più evidenti in quegli occhi. Ma c'era anche felicità e lui la vedeva quando il biondo era in mezzo ai suoi amici. Lui stesso si era sentito felice quando quella felicità l'aveva fatta nascere con un semplice gesto come un saluto aggiunto da un sorriso.

Tantissime emozioni aveva visto in quegli occhi. Quella che gli fece più male fu probabilmente quando l'Uchiha era tornato definitivamente al villaggio dopo la guerra. Amore. Questo aveva visto. Nessuna nuvola era passata per quei cieli, anzi si erano fatti più luminosi. E lui aveva avuto la conferma di quello che inconsciamente aveva sempre sospettato.

Era diventato il suo migliore amico dopo tutti quegli anni. Naruto aveva capito che lui lo capiva perfettamente e sospettava che il biondo capisse perfettamente lui. Forse aveva visto quello che si celava dietro quel espressione perennemente addormentata, ma non ne aveva mai fatto parola.

Proprio perché era il suo migliore amico spinse Naruto a dire i suoi sentimenti. Se aveva provato dolore quando lo aveva visto innamorato di qualcun altro, aveva sofferto come non mai quando aveva visto piovere da quegli occhi. Non era mai successo fino ad allora, non quando il terzo Hokage era morto, non quando Sasuke se ne era andato e nemmeno quando aveva più volte tentato di ucciderlo, ma una brutta combinazione di parole detta da quel tipo con gli occhi neri e freddi come la pietra da cui prendevano il colore aveva scatenato il temporale.

Fortunatamente in breve tempo tutto si risolse per il meglio e ora quegli occhi azzurri li vedeva solo felici o al massimo arrabbiati. Ma sempre, sempre, colmi d'amore.

E anche lui era felice, perché la persona che amava lo era.

Shikamaru amava Naruto, non solo per gli occhi. Lo amava e basta.

Lo amava come amava stare disteso con le mani dietro la testa su un bel prato verde, con un leggero venticello e in sottofondo le chiacchiere dei suoi amici che conciliavano il sonno.

Lo amava come amava il cielo estivo di un intenso azzurro che ti disarmava.

Lo amava, lo amava, lo amava e basta. Forse l'avrebbe sempre amato, ma non per questo non amava anche sua moglie Temari.

Nessuno sapeva che Shikamaru amava Naruto, nemmeno l'Uchiha, per fortuna, altrimenti sì che sarebbero stati guai.

“Che seccatura.”

 

 

 

 

 

Appena finita di scrivere. Non so bene che è... ho un overdose di cibo cinese. L'ho riletta un attimo e mi sembra che sia tutta confusa e forse lo è, ma non cambierei niente.

Spero che non abbiate pensato appena finita di leggere che è stata una perdita di tempo, ma se volete lasciare un piccolo commento ditemi pure quello che pensate veramente senza problemi.

Scusate se non ho aggiornato l'altra storia :-/

Ci si vede,

Jade;)

   
 
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