Se chiudo gli occhi, ancora sento il suo respiro sulla mia pelle.
Il suo profumo, che dominava in quella stanza dalle pareti bianche, calda come il sole.
Ancora posso sentire le sue mani su di me,quelle mani tutt'altro che perfette, ma che sul mio corpo erano pił che giuste.
Era cosi fragile a volte, cosi delicata, che avevo quasi paura di spezzarla, ma dopo ogni nuovo sguardo mi rendevo conto di quanto assurdo fosse quel pensiero.
Non era fragile, non era delicata.
Era ghiaccio.
Poteva sciogliersi tra le mie dita, ma prima, sentivo il freddo.
Mi illudevo di essere il ciacciatore.
Quando invece ero solo la preda.