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Autore: Emmas_dreams    09/02/2016    0 recensioni
Allison, ragazza di 19 anni che ha causa del destino necessita soldi per poter continuare gli studi.
Dopo diversi colloqui viene assunta in prova da una casa discografica come segretaria di un famoso gruppo che lei non ha mai potuto ascoltare.
Cosa succede se un'innocua, sola e impaurita segretaria riesce a salvare l'animo ormai corrotto e consumato di un divo della musica?
"Pensavo che tutto questo sarebbe stato il massimo a cui potevo ambire ma solo ora capisco che c'è di più e lo devo a te."
Disse lui guardando davanti a se e non me
"C'è sempre stato di più e l'hai sempre saputo, solo non te ne accorgevi" dissi io guardandolo e poi continuammo, in silenzio, a guardare la strada davanti a noi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena arrivai a casa tirai un sospiro di sollievo, avevo in mano una busta con dentro 2.500£ un lavoro e un viaggio già programmato per New York.
La prima cosa che feci fu chiamare mia madre al lavoro e come al solito ci mise un po a rispondere dato che dovevano passarle il telefono e il tempo a disposizione era poco.
"Amore tutto bene? Da dove mi stai chiamando?" Disse lei preoccupata e mi scese una lacrima di commozione per quella donna che mi aveva sempre dato tanto pur non sapendolo.
"Si mamma va tutto benissimo, mi hanno assunta avrò uno stipendio ben retribuito e mi hanno pure dato un telefono aziendale e tra 4 giorni parto già per New York per lavoro." Dissi io tutto d'un fiato felice.
"Oh mio dio amore sono così fiera di te stai diventando così grande e brava" disse mia madre potei percepire dalla voce che stava piangendo.
"Mamma tra un po appena avrò abbastanza soldi inizierò a mandarli anche a voi, vi aiuterò il più possibile" dissi sicura della mia decisione.
"Oh no no devi pagare l'appartamento gli studi una macchina e tutto non puoi spendere per noi" disse lei come al solito, non voleva mai aiuti da nessuno anche se ne aveva bisogno.
"Non scherzare mamma sai che lo farò" dissi sicura.
"Non pensiamoci ora pensa a goderti il momento, ora devo andare che devo lavorare sta sera dirò tutto a Robert e sarà felicissimo" disse lei e dopo un breve saluto riattaccò.
Com i soldi decisi già che li avrei utilizzati per comprarmi vestiti idonei e dato che l'affitto del mese l'avevo già pagato alcuni li avrei messi da parte per la macchina e l'Università, pian piano con i risparmi sarei riuscita a pagarmi gli studi e avrei avuto un lavoro solo mio al servizio di nessuno.
Mi misi sul divano dopo essermi fatta una doccia, aver messo il pigiama e aver lavato e piegato il vestito di Casey a guardare la TV.
Trasmettevano ancora Awkwrd e fui felice di poter vedere il proseguimento della serie senza pressioni.
C'era il momento cruciale in cui Matty avrebbe dovuto scegliere se stare con Jenna o no ma proprio in quel momento qualcuno suonò e andai ad aprire confusa, Casey aveva le chiavi chi verrebbe mai a citofonare? 
Mi vennero in mente le ipotesi più brutte come la polizia o i servizi sociali ma appena aprii la porta i miei dubbi svanirono ma si crearono altri di gran lunga peggiori.
"Ehm ciao posso esserti- scusi esserle utile?"
Dissi chiaramente scocciata dalla presenza di Harry Styles sul Pianerottolo di casa mia.
"Di solito si fa entrare la gente in casa" disse freddo così mi spostai e lo feci entrare con calma.
"Allora?" Dissi spazientita.
Lo vivi guardarsi attentamente intorno come se ispezionando la casa avrebbe potuto scoprire più su di me peccato che ci vivevo da un giorno, osservò la tazza di gelato davanti alla TV senza neanche rendersi conto che aveva appena rovinato il momento più bello della puntata che avrei dovuto rivedere per capirci qualcosa.
"Non ho tutto il giorno" la mia pazienza stava raggiungendo il limite e fuori dall'ambito lavorativo non avrei dovuto trattarlo bene  quindi passai alle maniere sgarbate che non amavo mai usare ma questo ragazzo mi stava davvero stufando.
"A me sembra di sì invece" disse chiaramente divertito indicando con la testa il mio angolo depressione.
"Si beh cosa vuole Styles?" Dissi fredda e imbarazzata.
"Volevo dirti di stare attenta a quello che fai sciocca ragazzina perché so bene chi sei i tuoi sorrisetti innocenti non attaccano con me" disse malizioso mentre io lo guardavo scioccata. Cosa? Lui lo sapeva? Non era possibile..beh in realtà si, era Harry styles avrebbe potuto estrarre qualsiasi informazione da chiunque.
Decisi di optare per quella indifferente o sarei morta all'istante.
"Non so di cosa lei stia parlando ora se non le dispiace gradirei che uscisse da casa mia" dissi fredda sull'orlo del baratro.  Cosa voleva da me quel ragazzo?
Si avvicinò lentamente fino a quando i nostri nasi si sfiorarono e li ebbi un crollo emotivo che mi fece quasi cadere.
"Non dirmi cosa devo fare sei solo la mia segretaria, ricordalo" disse freddo, impassibile e poi uscii di fretta da casa mia.
Era successo tutto così veloce,come se in un istante fosse entrato e uscito. Mi sedetti per terra con la schiena contro il muro e sospirai.
"Ci vediamo a New York  Styles" dissi tra me e me, ero scioccata ma anche arrabbiata per le sue parole.
Avevo il diritto eccome di dirgli cosa fare, non mi avrebbe mai comandato a bacchetta nonostante fosse il mio capo in teoria. Mi rialzai di scatto non appena sentii la serratura della porta e vidi Casey uscire pimpante.
"Hey Hey coinquilina ciao" disse allegra e io sorrisi per il suo entusiasmo.
"Ciao Casey" voleva suonare felice e spensierato ma uscí come un lamento quasi.
"Che c'è non ti hanno dato il lavoro? Oddio mi dispiace eri così bella non abbatterti vedrai che ne troverai un altro subito e-" la interruppi ridendo quella ragazza riusciva a mettere di buon umore chiunque con la sua simpatia.
"Casey mi hanno assunta" dissi battendo le mani e lei mi abbracciò.
"Lo sapevoooooo allora per quale star capricciosa lavorerai?" Disse lei curiosa e felice.
Andò a togliersi la giacca e le scarpe e mi ringraziò per aver lavato e piegato il suo vestito dicendo che non ce n'era bisogno ma io insistetti, appena ci sedemmo sul divano mi ripetè la domanda.
"Allora non so se li conosci" dissi ma ovviamente mi fermó subito.
"Aspetta aspetta li? Vuoi dire che sono più cantante? Oddio Chi?" Disse e io Risi per la sua reazione.
"Lasciami finire almeno! Allora sono gli One direction" in quel momento era come se avesse visto il papa e nelson Mandela ballare la makarena insieme perché si paralizzò per un istante per poi iniziare ad urlare.
"Oh mio dio vuoi dire che lavorerai per quegli stra fighi degli One direction?!?!hai idea che amo Zayn hai idea che lo amo????" Disse lei sull'orlo di una crisi tra l'isterica e di felicità.
"Si è molto simpatico e gentile, e non sai una cosa, tra 3 giorni parto con loro per New York" dissi e lì la sua mascella toccó terra.
"Non ci credo ma che cazzo di culo hai Oddio dobbiamo andare a comprarti dei vestiti? Hai i soldi vero? No Vabbe ce li ho io e poi me li presenterai vero? Hai conosciuto Zayn è un amore vero? Ti prego fammelo sposare" 
Riso per tutte le sue affermazioni, era strano che una ragazza di vent'anni potesse ancora dire certe cose ma ne fui felice perché io avrei fatto così se si fosse trattato del mio cantante o attore preferito.
"Allora i soldi ce li ho mi hanno dato solo oggi 2.500£ che sarà il mio stipendio per i primi 6 mesi quindi domani andiamo a fare shopping poi ovvio che ti presenterò Zayn ma non ora che sono appena arrivata e se gli portò in studio una pazza piena di ormoni mi licenziano in due minuti" dissi ridendo e rise pure lei pur sapendo che avevo ragione.
Passammo tutta la sera a parlare del mio nuovo impiego e a creare piani diabolici per lei e Zayn ma tutto il tempo continuai a pensare ad Harry e a quello che aveva detto. Così quando ci salutammo per andare a dormire accesi il computer e andare a cercare qualcosa su di lui.
Internet era pieno di sue foto, articoli, interviste e video e mi misi un po a cercare di conoscerlo.
A quanto pare era il "tenebroso" del gruppo, così l'avevano definito alcune riviste.
Più che tenebroso lunatico e idiota pensai e poi Risi per il mio pensiero.
Non sapevo come lo avrei affrontato ben una settimana a New York pure nello stesso volo dato che avevano un jet privato e io sarei dovuta andare con loro per organizzare bene tutto. 
Mi era appena arrivato un messaggio da Nadia.
Da Nadia 
Non verrò con te a New York ma ti comunicherò tutto via telefono e lì ti organizzerai tu con ciò che vi mettiamo a disposizione così come ogni viaggio che farete a domani.
 Risposi con un semplice "va bene grazie a domani" e decisi di andare pure io a dormire.
Era stata una giornata decisamente lunga ma piena di soddisfazioni a parte il signorino.
Appena mi addormentai però i miei sogni furono pieni di Ricci arruffati e occhi verdi arrabbiati.
La sveglia come il giorno precedente suonò decisamente troppo presto ma ero felice grazie al mio nuovo lavoro e oggi avrei solo dovuto organizzare alcune cose per il viaggio dato che tutto il viaggio in se era stato precedentemente organizzato da Nadia prima del mio arrivo.
Andai in bagno, mi feci la doccia mia lavai i denti e come ieri mi truccai un pochino, quel pomeriggio dopo il lavoro sarei assolutamente dovuta andare a comprarmi dei trucchi perché non potevo continuare a rubarli a Casey. Misi un po di mascara di ombretto marrone scuro e il fondotinta.
Quando arrivò il momento di vestirmi ci furono decisamente più problemi.
Misi sul letto tutto ciò che avevo.
Grazie ai soldi del diploma dei parenti ero riuscita a comprarmi un vestito carino e delle scarpe con il tacco bianche così dato che non avevo molta scelta optai per quello.
Era un vestito bianco a fiori colorati stretto il vita con scollatura a cuore che arrivava al ginocchio, misi le scarpe e la mia giacca di jeans ormai consumata, presi la borsa con il telefono e il computer e andai verso la porta.
C'era una bella giornata dato che era inizio settembre l'estate non era ancora finita così decisi di andare a piedi e dato che ero in anticipo mi fermai a prendere un caffè.
Appena entrai Amy alla reception mi guardò torva e io le sorrisi.
"Eh sì Amy mi hanno assunta infatti volevo chiederle se poteva farmi il badge fisso per tutti i camerini e la tesserina da timbrare per quando entrò ed esco dall'ufficio.
Ci mise pochi minuti a stampare e plastificare tutto e poi mi diede, in silenzio e guardandomi male ciò che le avevo richiesto ma poco mi importava.
Andai dritta verso l'ufficio di Nadia per avvisarla del mio arrivo e per chiederle di eventuali spostamenti così bussai ed entrai.
"Buongiorno Nadia volevo chiederli se c'erano eventuali cambiamenti da annotare prima che mi metta ad organizzare gli aventi per New York"
Dissi sorridendo, mi squadrò da capo a piedi e mi sentii un po imbarazzata, forse il mio vestito era un po troppo frivolo e poco elegante però a me piaceva molto. Riportò lo sguardo su di me e parlò.
"Si la partenza per New York è stata spostata a domani e si torna un giorno prima. Ho già avvisato i ragazzi anche se questo sarà poi compito tuo. Adesso devi organizzare i red carpet, cioè scegliere la scorta migliore gli orari e le macchine e poi scegliere gli orari più convenevoli per le diverse interviste, deve esserci una differenza di minimo uno o due giorni tra un evento e l'altro o i ragazzi impazziscono" disse poi continuò 
"Ah Allie vestiti più elegante a New York" disse senza neanche guardarmi.
"Si Nadia mi scusi e va bene ora mi metto al lavoro" dissi e uscii.
Bene, pensavo peggio, avevo timore che mi rimandasse a casa a cambiarmi invece no.
Appena raggiunsi il mio ufficio mi misi subito sulla scrivania e aprii il computer.
Selezionai dalla lista alcuni agenti alla sicurezza che sarebbero potuti andare bene e li contattai, mi diedero tutti la loro disponibilità, poi sistemai il meeting il quinto giorno alle 15 così dopo avremmo avuto il tempo di rifare la valigia e partire il 12 quindi il sesto giorno la mattina presto come previsto. 
I red carpet erano il secondo e terzo giorno ma non potevo spostarli erano già prefissati organizzai tutti gli spostamenti e feci un piano ottimale della settimana che risultò molto buono.
Quando guardai l'orologio era già mezzo giorno e un quarto così andai da Nadia a farle vedere il mio lavoro e sembrò apprezzare.
"Vedo che hai scelto con cura la sicurezza e gli orari, bene va tutto bene di questa lista dovrai solo essere in grado di farla rispettare ora puoi andare ci sentiamo per telefono quando arrivi a New York il volo è domani alle 8 in punto alle 6 verrà a prenderti una macchina dell'azienda e ti porterà in aeroporto. Buon viaggio" 
Disse io la ringraziai come al solito, andai a sistemare le mie cose in borsa e uscii.
Appena fui fuori chiamai Casey per vedere se era ancora disponibile a fare shopping con me ma vidi un messaggio da un numero sconosciuto anche se intuii subito di chi fosse e alzai gli occhi al cielo.
Mi hanno dato ora la notizia sarò molto felice di doverti così presto. H
Mi venne voglia di strozzarlo per la sua stronzaggine ma decisi di rispondergli a tono.
A:idiota
Anche io è da tutto il giorno che non vedo l'ora di rivederti.
Risi per il nome che gli avevo dato ma mi venne il sangue al cervello a leggere la sua risposta.
Da:idiota 
Lo so è il sogno di tutte. Bello il vestito a fiori della nonna. H
Non capii perché cavolo doveva sempre firmarsi nei messaggi ma non mi interessò infatti non risposi e chiamai subito Casey.
"Hey Casey ti va di venire a fare shopping come me? Sono uscita ora"
Dissi contenta.
"Certo io sono già a casa ci troviamo a metà strada tra il tuo ufficio e qui? Ci vuole poco da lì per andare in centro" disse lei contenta e mi ricordai che avevo lasciato la busta con i soldi a casa.
"Ah Casey scusa ho lasciato la busta con i soldi a casa non è che potresti prendermene un po? Non troppo eh" dissi ridendo.
"Ma certo cara" disse lei e riattaccò.
Ci trovammo come concordato a metà strada e mi venne un colpo quando vidi quando aveva portato.
"Ma Casey è troppo 1000£" dissi ridendo.
"Non è mai troppo quando si tratta di shopping e poi dobbiamo rifarti il guardaroba quindi significa vestiti scarpe borse e giacche anzi speriamo ci bastino" disse lei battendo le mani e prendendomi a braccetto così Risi pure io e la seguii tra le vie di Londra a divertirci.
  
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