Remember the traitor.
Primo pensiero da pentito, ultimo da omicida.
L’altro giorno ho pensato
di redimermi. Di confessare tutti i miei peccati, di ammettere di essere folle
e di avere voglia di violenza… ho pensato di dare ragione a mia moglie,
dicendole che era ingiusto donare una vita dannata a mio figlio.
Ripercorrendo con il
pensiero le tappe più significative della mia vita posso osservare che essa è
stata completamente incentrata sull’odio e sulla violenza. Ho eseguito come una
macchina gli ordini di chi mi aveva in pugno senza emettere sentenza. Non ho
trovato nulla in contrario nell’obbedire; dopotutto se mi dicevano che quello
era il bene, perché avrei dovuto contraddire la mia famiglia? Nessuno aveva
prospettive più allettanti e mi piaceva fare il serpente a scuola… fare il
minaccioso, l’arrogante, il violento… tutti aggettivi molto negativi. Ma non
ricordo che da nessuna parte ci sia scritto che sono sbagliati. Non siamo tutti
uguali; ma siamo diversi: ognuno con i propri ideali. Allora, perché ho pensato
di confessare, di ritenermi colpevole?
Perché l’odio e la
violenza non mi hanno dato alcun ideale. Mi hanno dato morte, sangue e
sacrifici, ma in nome di cosa? Qual è la ricompensa finale di tutto questo? Un
figlio dannato che mi odia, una moglie che non mi ama e una dignità in pezzi?
Mi dispiace, ma non ci sto.
Ogni mio gesto, dalle
carezze che rivolgo a mia moglie al movimento della mia mano pronta ad
uccidere… ogni mio gesto chiede una ricompensa… potenza, dignità, felicità…
cose che più obbedisco, più mi vengono negate. È come un circolo vizioso da cui
penso di uscire, ma da cui non uscirò mai… è troppo tardi. La mia storia è
troppo famosa e sarebbe ancora più controproducente per la mia faccia
redimermi. Senza contare che nessuno ci crederebbe! Perché bisogna anche stare
attenti al veleno che sputa la gente, che non sa niente, che non sa
assolutamente niente di me e della mia vita.
Beato chi è santo, beato
chi agisce con amore… dolcezza…altruismo…
Beato chi non è dannato.
Perché dovrei crucciarmi,
ora? Ora che ho imboccato questa strada, da anni, perché dovrei fare un immane
sforzo per cambiarla? Sarei infelice in entrambi i casi!
L’unica speranza è che io
possa vivere attraverso mio figlio. Insegnargli cosa conviene e cosa no,
donargli un po’ di furbizia ed impedirgli di obbedire agli ordini senza
replicare: la ribellione è dedita alla libertà. E la libertà è stata sempre la
cosa che ho desiderato di più al mondo.
Se sono stato marchiato,
se ho ucciso, se ho abbandonato mio figlio, se ho tradito mia moglie: era tutto
nel mio cervello e non nel mio sangue, come molti dicono.
Quanto tempo dovrò ancora
pregare affinché Lui non tocchi mia moglie, affinché non abusi di lei e di mio
figlio, spogliandomi dei pochi affetti che ho…e le mie preghiere non sono mai
abbastanza perché, maledizione, non esiste nessuno che le ascolti! Non esiste
nessun dio che toglie la gente dai guai, specie quando uno nei guai ci è andato
di sua propria volontà.
Lucifero…
Già il mio nome potrebbe
dire molto. Dopotutto, come mio figlio,anche io sono stato dannato dalla
nascita, è il gioco che Lui porta avanti da decenni interi. Mio padre, mio
nonno, e chi prima di lui… il ceppo Malfoy!
State lontani da loro,
potrebbero uccidervi con lo sguardo, atterrarvi con un bell’anatema!
Rifuggiteli con disgusto, o servitevi di loro solo in casi particolari che
includano affari di: soldi, notorietà, lavori sporchi. Per il resto, mi
raccomando, evitate anche di osservarli da lontano.
Questa è storia.
Intere generazioni di
persone che non hanno guadagnato niente, di persone il cui ricordo giace nella
loro tomba, di persone cattive e di scarso spessore… famosi per nulla… o per
troppo.
Io voglio morire
importante. Ma non perché voglio stabilire il record di omicidi della storia,
non perché voglio morire per mano di bastardi di mia uguale portata… ma perché
oggi io voglio cambiare la storia.
Voglio che tutti mi
ricordino come il Malfoy che ha cambiato nome alla famiglia, per la gioia o per
la rabbia della gente… voglio che mio figlio mi ricordi come il padre che ha
capito i suoi sbagli e non li ha tramandati a suo figlio…
Come cambiano le stagioni,
oggi si cambia storia.
Ultimo pensiero da
mangiamorte, primo da traditore.
ASPETTO
ANSIOSI I VOSTRI COMMENTI… GRAZIE COME SEMPRE… VI RIMANDO ALLA MIA FIC A CHAP
HARRY POTTER AND THE HALF BLOOD PRINCE…E ALLE 40 ONE SHOT…
“Scrivere sta
diventando un ossessione: come le stelle appaiono all’improvviso nel cielo,
così le mie idee appaiono nella mia mente, ed è un piacere trasferirle sulla
carta…”
Anonimo