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Autore: Shary_Leonetta    10/02/2016    2 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qua! L’ultimo giorno di vacanza a Madrid con il mio papà: lui è un ingegnere, si chiama German ed è l’uomo più dolce che abbia mai visto in vita mia! Anche se, se devo dire la verità, non è che ne abbia visti molti.. vi svelo un altro piccolo segreto di papà.. è super-mega-arci geloso di me! Uff ho 18 anni e mi ritiene ancora una bambina di 10; tante volte litighiamo per questo suo “difetto” ma facciamo quasi subito pace. Lui ha spesso riunioni di lavoro e molte volte sta via tutta la giornata per il suo lavoro, ma siamo ad agosto ed entrambi avevamo bisogno di una bella vacanza per staccare un po' la spina e rilassarci e quale posto migliore di Madrid? Beh sì, ce ne saranno altri.. ma qui è dove ho passato sempre le vacanze con la mia mamma. La mia mamma si chiamava Maria, è morta quando ero piccola ma ricordo tutto di lei! Mi manca da morire ma grazie all’aiuto delle mie migliori amiche e di mia zia Angie, l’ho superata e sto proseguendo il mio sogno: diventare una cantante! Mia zia Angie è la sorella della mamma: è una donna meravigliosa! Alta, bionda, occhi chiari, fisico da modella e un carattere speciale! È sempre disponibile per tutti, gentile, affidabile, sorridente ma soprattutto ti sa ascoltare e dare ottimi consigli! Lei e papà hanno avuto vari alti e bassi ma ora si sono riappacificati anche se spesso li vedo in imbarazzo quando sono nella stessa stanza.. pensate che fino ad un anno fa si davano pure del “lei”.. ma dico io, si può? Tra cognati! Ah e cosa molto importante.. è l’insegnate di canto allo Studio Onbeat! Lo Studio Onbeat è dove si impara a cantare, suonare e ballare: è la mia vita! Ci vado da quasi 3 anni e a settembre si ricomincia: da una parte non vedo l’ora per ritrovare i miei amici e i professori, ma dall’altra non voglio andarmene da qua! Si sta così bene.. mare, sole, negozi! “Vilu? Ci sei?” questo è papà che mi chiama per andare a goderci l’ultimo giorno in spiaggia! “sì papà arrivo” .. “ti aspetto giù”. Ora siamo in un appartamento proprio di fronte al mare! Dobbiamo solo attraversare la strada e scendere il piccolo sentiero che porta alle spiagge. Adesso è meglio mettersi il costume e correre giù, altrimenti papà verrà di nuovo a chiamarmi! Ne prendo uno a pantaloncino bianco e viola e sopra metto solo il pareo. “oh ce l’hai fatta finalmente!” esclama papà alzandosi dal divano a prendendo l’ombrellone sotto braccio. Usciamo per poi dover attraversare la strada “Tesoro dammi la mano” lo guardo sgranando gli occhi “che? Stai scherzando papà, vero?” lui mi guarda e poi fa un mezzo sorriso “ma certo!” ma torna subito serio.. scrollo la testa e ci avviamo al nostro posto preferito: vicino agli scogli per poter prendere il sole e dove dietro ad essi c’è il chioschetto di panini e cocktail! Posiamo gli asciugamani e posizioniamo l’ombrellone “papà vado al mio solito posto a prendere il sole” lui annuisce e sta per iniziare a dire qualcosa ma lo blocco “sì starò attenta” mi sto per voltare “Vilu!” mi giro di nuovo verso lui “che c’è?” e si indica una guancia con l’indice “papà!” ma gli do un bacio comunque per non sentire altro! Mi stendo sul mio scoglio preferito. Passano 20 minuti e sento arrivarmi una pallonata sulla gamba. Mi siedo e prendo il pallone in mano e mi guardo intorno poi sento “pallaaa!” una voce che viene da in mezzo al mare.. infatti c’è un gruppo di ragazzi che presumo stavano giocando. Ci sono 2 ragazzi e 2 ragazze e uno di questi è quello con le mani alzate che aspetta che gli passo il loro “giocattolo”. Mi alzo e gliela lancio “state un po' attenti!” urlo e lo stesso ragazzo di prima, più la ragazza alla sua sinistra mi urlando insieme uno “scusa”. Sbuffo e torno da mio papà un po' scocciata “tesoro tutto bene? Hai già finito di prendere il sole? Di solito ci stai almeno un’ora” .. “sì sto bene.. vado a prendere qualcosa al chiosco” non ho voglia di raccontargli quello che mi è capitato, altrimenti sono più che certa che va alla ricerca di quei ragazzi e mi fa fare la figura della bambina. “vado io” risponde lui alzandosi e prendendo il portafoglio “dimmi, cosa vuoi?” .. “dai papà lascia andare me! È l’ultimo giorno, lasciami un po' libera” rispondo sforzandomi di sorridere “mmh va bene dai! Solo se mi prendi un panino e una bottiglietta d’acqua naturale” lo adoro quando fa così! Lo abbraccio e gli prendo il portafoglio “certo!”. Arrivo al chioschetto e si avvicina un ragazzo piuttosto giovane “ehilà bella fanciulla! Cosa desideri?” sorrido, che gentile. “due panini con tonno e maionese, una bottiglietta d’acqua naturale e una di the alla pesca, grazie” mi sorride a sua volta “certo! Arrivo subito”. Sento qualcuno ridere e venirmi addosso “scusa” lo guardo: non ci credo! È il ragazzo di prima! “la parola scusa è l’unica nel tuo vocabolario?” rispondo freddamente “no.. non l’ho fatto apposta” intanto ordina da bere per 4 persone, sicuramente lui più gli altri 3 che erano in mare con lui. “intendi prima con la pallonata o adesso?” mi guarda e sorride “entrambe le cose”. Gli vorrei tirare un pugno! Mi irritano le persone che fanno così.. gli smorfiosi! Te lo tolgo io quel sorrisetto dalla faccia! “Leon hai fatto? Ci metti 3 ore!” mi giro e vedo che la ragazza che ha parlato è proprio quella che mi ha chiesto scusa insieme a mister simpatia, in acqua. Si avvicina e lui risponde “sì Fran, ho ordinato ma non ci sto io dietro al bancone” è proprio simpatico come camminare nel fango con i sandali! “ecco a te principessa” il ragazzo di prima mi porge le cose che ho chiesto in un sacchetto “oh credimi, non è poi così una principessa” questo a parlare fu..  Leon? Se così ho capito come si chiama! E nel frattempo servono anche a lui quello che aveva chiesto “meglio non far aspettare troppo la tua ragazza, mister simpatia!” lui ride ed io mi irrito ancora di più! Mi sto allontanando “ehi bellezza! Non hai pagato! Capisco che puoi essere una principessa però..” che sciocca! E che figura! Torno indietro e Leon continua a ridere, all’inizio lo guardo male poi faccio finta di niente “scusa!” sussurro “ah allora non solo io conosco quella parola!” ora glielo tiro un pugno! “quanto ti devo?” chiedo “beh possiamo anche fare così: mi dai il tuo numero, ti chiamo, ci vediamo e ci facciamo un giro. Che dici?” risponde sorridendo il barista, poi mi accorgo che sulla sua maglietta c’è una targhetta con raffigurato il suo volto e affianco il nome “Bruno”. “no grazie, Bruno. Preferisco pagarti” lui ride “ehi così non vale! Tu sai il mio nome ma io non so il tuo” .. “oh non serve” rispondo muovendo la mano “vabbè, mi è andata male! Dammi 10 dai” glieli porgo e lo ringrazio. “ehi non si saluta?” chiede Leon prima di avviarmi al mio posto “perché, ci conosciamo?” .. “Leooon! Alloraaa!” ecco di nuovo la ragazza di prima “te l’ho detto che era meglio non farla aspettare troppo” gli sussurro abbassando gli occhiali “veramente..” mi stava per rispondere, ma arriva anche l’altra coppia “ehi amico! Abbiamo fame noi! Puoi fare conquiste dopo averci dato da mangiare?” fece il suo amico “e da bere” concluse la ragazza abbracciata a lui. “mi tocca andare! Ciao bionda!” e si gira andandosene, ma io continuo a guardarlo: alto, capelli disordinati e sul biondo-castano, fisico abbastanza palestrato ma non troppo.. nel giusto. E se non sbaglio ha gli occhi verdi. Direi molto bello.. Ma rimane comunque un odioso antipatico! Ritorno al posto e porgo tutto a papà “ti sei persa? Stavo venendo a cercarti” disse mio padre dando un morso al panino. “nono, c’era un po' di gente” mangiammo e dopo un piccolo riposino andai a farmi un bagno: ah che acqua meravigliosa! E non era neppure tanto fredda.. si stava discretamente. Chiudo gli occhi e sento quella leggera aria sul viso. “ehi scusa” oh ma allora oggi è la giornata dello “scusa”.. mi volto e davanti a me ci sono la ragazza di Leon e l’altra amica “sì?” domando io confusa.. perché sono venute da me? “ti volevamo chiedere scusa per il comportamento di Leon.. è un bravo ragazzo ma se vede una bella ragazza fa lo stupido” a parlare fu l’amica: bionda, boccolosa, occhi scuri, pelle chiara. Ma come fa a dire certe davanti alla ragazza di Leon? Saranno migliori amiche, però.. o è una tipa per niente gelosa?! “ah.. no non vi preoccupate! Tanto penso di non vederlo più in vita mia, quindi..” sorrido “sì può darsi. In tal caso io mi chiamo Ludmilla e lei è Francesca” e mi indica la sua amica: poco più bassa di lei, capelli fino alle spalle scuri, occhi marroni chiari e piuttosto magra.. un po' come me e Ludmilla. “piacere, io sono Violetta” .. “sei in vacanza?” sta volta a parlare fu Francesca “sì, è il mio ultimo giorno. Domani torno a casa. E voi?” chiedo io, devo dire che queste ragazze sono piuttosto simpatiche, ma soprattutto gentili.. al contrario di qualcun altro! “anche noi, la stessa cosa!” annuisco e intanto si avvicina il fidanzato di Ludmilla che le circonda la vita, lei si spaventa “cavolo Federico! Mi hai fatto spaventare” lui le da un bacio sulla guancia “l’ho notato! Scusa amore mio” lei sorride, che coppia dolce! “ma lei non è la ragazza che Leon cercava di conquistare?” io di getto guardai Francesca, ma la vidi tranquilla.. lei e Leon sembrano l’opposto di Federico e Ludmilla! “sì è lei.. si chiama Violetta. Violetta, lui è Federico” spiegò la bionda ed io sorridendo risposi un “piacere”. È un ragazzo alto come la sua amata, ciuffo simile a quello di Leon, magro e occhi molto scuri. “Vilu? Andiamo?” sento urlare mio padre ed io rispondo nel suo stesso tono di voce “arrivo subito” poi guardo di nuovo le persone a me davanti “beh è stato un piacere! Buon fine vacanze e buon rientro a casa” loro sorridono “anche a te! Ciao” e così torno nuotando verso la riva. “hai fatto amicizia proprio l’ultimo giorno?” facciamo su tutto, saluto il mare e ci avviamo in appartamento “no è che li ho visti prima al chiosco e abbiamo fatto due parole.. anche loro domani tornano a casa” spiego a papà “ah ho capito”. Il resto della giornata passa in fretta e dopo cena mi sento molto stanca “papà io vado a coricarmi, sono stanca” lui annuisce “certo tesoro! Anche perché domani dobbiamo alzarci presto” mi da un bacio sulla fronte “sì esatto. Buonanotte papà” .. “buonanotte amore mio”. Mi stendo a letto stiracchiandomi e penso che stasera sarà l’ultima in cui dormirò qua, in questo letto.. in questa città! Lo squillo del mio telefono interrompe i miei pensieri, rispondo “chi è?” .. “ehi nipotina mia! Come chi è?” la mia splendida zia! “zia ciao! Che bello sentirti! Scusa non ho visto il nome sul telefono, ero sopra pensiero” la sento sorridere “va bene, ti perdono! Oh mi manchi così tanto, che bello domani torni!” sono così felice di rivedere mia zia! “anche io sono contenta di rivederti zia! Domani abbiamo il volo alle 8, dovremmo essere a casa per le 15” spiego sospirando “sarò a casa tua ad aspettarti! Ma stai bene? Ti sento strana” quanto mi conosce bene! “sono molto stanca e poi mi mancherà molto questo posto” mi passo una mano tra i capelli “lo so tesoro, ti prometto che la prossima volta verrò con te” ora torno a sorridere, perché so che ogni promessa che mi fa zia Angie è sempre mantenuta. “va bene” .. “ora va a riposarti! Ci sentiamo domani appena atterri ok?” .. “d’accordo. Ciao zia, un bacio” la saluto sbadigliando e la sento ridere “sogni d’oro piccola” e così chiudo la telefonata e mi metto subito a dormire.
   
 
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