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Autore: TimeStrangerRey    10/02/2016    2 recensioni
Sebbene vi siano presente 50 sfumature di perversione di Ikuto Tsukiyomi, questa storia parlerà di una guerra che avverà a causa di un fatto accaduto nel 1500 d.C.
Tadase Hotori, il "piccolo re" infernale, nonostante abbia vinto il Bene, non è riuscito a prendere il lucchetto ad Amu ed ora la poveretta, dovrà affrontarlo nuovamente. Di nuovo si affronteranno il Bene e il Male, per stabilire chi dovrà regnare una volta per tutte.
Chi vincerà? Quante sfumature riuscirete a leggere di Ikuto? Ce la farà la povera disgraziata di Amu, questa volta, a vincere?
Siccome sono stanca di porvi queste domande, entrate e leggete! xD
Genere: Avventura, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Tadase Hotori, Un po' tutti, Utau Hoshina
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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L'inganno (Prima Parte)


[POV Ikuto]

Credo di non aver dormito così male in tutta la mia vita prima di adesso. Sento le spalle indolenzite, la testa appesantita e con la voglia di andare a scuola pari a zero.
I miei superiori sono stati chiari: devo proteggere il lucchetto anche a costo della vita. Sono in grado di vedere anch'io le presenze come il mio dolce confettino e di fatti, loro mi hanno chiesto di proteggerla e di proteggere ciò che tiene custodito all'interno del suo corpo.
Quando scendo a fare colazione mi ritrovo un peso sul collo che si dimena cercando di baciarmi, ma Utau sa benissimo che non riuscirà mai nel suo intento.
I nostri genitori si limitano ad osservare la scena senza l'intenzione di venirmi in aiuto; voglio bene a mia sorella, ma deve anche capire che non sopporto certe tipi di effusioni, preferirei averle da Amu.

-Allora, Ikuto, hai dormito bene?- chiede mia madre con un sorriso smagliante.

-Si.- le rispondo distogliendo lo sguardo. Troppa luce in quei denti bianchissimi che non riesco a tollerare, come altre innumerevoli cose.

-Se ti sbrighi riusciamo a raggiungere Amu, non ho voglia di fare corse mattutine.- mi rimprovera mia sorella fissandomi con lo sguardo incantato.

Pensa che io apprezzi fare le corse di prima mattina? Se fosse per me, starei molto volentieri al caldo.
Per non spazientire Utau, mi sbrigo con le ultime faccende e accenniamo ad un saluto prima di uscire di casa.
Quando lei è poco distante da me di alcuni passi, noto una donna. La stessa donna che mi chiede da quando ho memoria di proteggere Amu e ciò che si porta dietro.
E' la stessa presenza che sorveglia Amu per conto di coloro che a noi non è concesso sapere.

-Stalle accanto, Ikuto, non perderla di vista neanche un minuto. Ho un brutto presentimento, ragazzo mio.- mi avverte quella prima di sparire.

Rimango ancora lì imbambolato e sento la voce di Utau richiamarmi dal cancello e così la raggiungo velocemente.

“Un brutto presentimento? Che significa?” penso.

Infondo credo che dopo gli ultimi avvenimenti che ci sono successi – ad Amu soprattutto- un brutto presentimento mi attraversa la mente e questo senso di irrequietezza si sta insinuando nei miei pensieri.
Ma, per il momento, sopprimo l'idea poiché il mio confettino ci raggiunge con Kukai e appena mi vede mi concede uno dei suoi più dolci sorrisi. Lei è in grado di raschiare tutte le fatiche e i brutti pensieri di cui si fanno largo nella mia giornata; è una ragazza forte e determinata e non mi sorprende che sia riuscita a farmi innamorare immediatamente di lei.

-Allora, confettino, vedo che i lividi stanno sparendo!- noto ghignando con il mio solito sguardo d'intesa.

-Pervertito! Comunque sì, le ferite stanno guarendo e adesso sto cercando di imparare ad usare i miei poteri per difendermi.- mi confida mentre camminiamo uno a fianco all'altra e le cingo la vita con il braccio tirandola verso di me, compiacendomi di sentire che non indossa le spesse fasciature sul busto.

Mi separo da lei davanti alla sua classe, non prima di averle depositato un casto bacio a fior di labbra.
Mi allontano di poco, notando che ha ancora gli occhi chiusi e le guance le si sono imporporate: molto probabilmente si sente in imbarazzo a mostrarsi davanti agli altri in questo modo.

-Ci vediamo confettino.- le dico lasciandola ancora lì davanti alla porta della classe.

Mi sento un emerito idiota, spero che non penserà che l'abbia fatto per chissà che cosa e non ne faccia una tragedia. In fondo lo faccio per lei e so quanto questa situazione la lasci di stucco.
Alcune volte vorrei che se ne infischiasse di ciò che pensano gli altri. E vorrei tanto che comprendesse che Owen non è un demone qualsiasi: lui, se si mette in testa di uccidere, lo fa. La pietà, la misericordia o stronzate del genere non gli fanno né caldo né freddo.
Vorrei che non facesse la cazzata più grande di andare da lui a stuzzicarlo perché morirebbe immediatamente e se non è ancora morta è perché Tadase la vuole viva.

[POV Amu]

Sono rossa, ne sono sicura e sono anche sicura di avere lo sguardo vitreo. I miei compagni di classe mi guardano come si guarda una forma di vita aliena, sconosciuta nel mondo scientifico e questo mi fa arrabbiare.
Li fulmino subito con lo sguardo. Non li sopporto quando si mettono a guardare con gli occhi che sembrano rotolare fuori dalle orbite. Ah che odiosi!

-Amu sbrigati a sederti, il professore sarà qui a momenti.- mi urla Kukai sogghignando dopo aver visto quel bacio.

Diciamo che le prime due ore di lezione passano senza troppe complicazioni, anche perché non ho mai avuto difficoltà a scuola per cui mi sono messa a guardare fuori dalla finestra per tutto il tempo, rimuginando su ciò che avevo trovato in me che voleva il re degli inferi: quel lucchetto dorato dal quadrifoglio in cristallo che non si faceva remore a brillare dentro il mio fianco.
Provo una sorta di ansia: certamente in uno scontro corpo a corpo, se Owen o un altro demone dovesse scoprire questo segreto, sarei in un marea di guai.
Non che ora non lo sia, ma questo lo dico perché è nella logica delle cose. Non riuscirò mai ad avere una vita stabile, lo so.
Ci sto provando da tutta la vita a non usare i miei poteri, ma come si suol dire, da grandi poteri derivano grandi responsabilità e io devo accettare quello che sono.

-... Amu, cazzo Amu sei diventata sorda?- mi chiede Utau stizzita dal mio comportamento.

-No, certo che no, solo che stavo pensando.- le spiego ancora con lo sguardo fisso nel cielo.

-Adesso stai anche pensando, ma tu non provi a non pensare? Sai è come staccare la spina e metterla in un luogo non specificato...- mi fa lei gesticolando animatamente.

-Non si può non pensare, Utau...- le dico prima di uscire dalla classe con lei e Kukai.

-Credo che stia giocando a fare la filosofa!- scherza il moro. Se non fossi in un luogo pubblico, prima userei la mia magia e poi pesterei i piedi dalla frustrazione.

E' praticamente impossibile non ridere con questi due soggetti malati mentali, ma in fondo nessuno mi ha mai vista ridere davvero e non penso che la scuola meriti questa opportunità.

Li sto fissando e non mi accorgo nemmeno di andare a sbattere addosso a Mandy, quella stupida dalla testa ossigenata che ora mi guarda furente.

-Ma dove cazzo vai? Ma dico io: sei impazzita per caso? Devo già sopportarti di sapere della tua esistenza su queste fottutissime cazzo di mura e ti permetti pure di venirmi addosso, troia!- mi strilla quella.

Ma ora mi chiedo: quante parolacce riesce a mettere in una fase quella lì? Sicché è una ragazza, santo cielo!

-E io ti dico: si può essere tanto volgari con tutti questi sostantivi indecorosi al nostro essere donna?- le rido con sarcasmo.

Anzi, il mio tono è sarcastico. É sarcastica la frase fatta da quelle donne di 200 anni fa e tutto questo è un paradosso che chicchessia s'è inventato per farmi girare le scatole ancora di più.
Non solo devo uccidere quel demone prima che lui uccida me, ma ora mi ritrovo ad essere insultata davanti a metà scuola da un'oca mezza nuda, con gli occhi pesantemente truccati e con tutta questa aria da diva che mi fa altamente provare istinti primordiali, quasi animaleschi.
Se fossi un ghepardo, azzannerei la mia preda divorandone tutta la carne dilaniandola e lasciando che le ossa rimangano a testimoniare il feroce cannibalismo.
Ma mi limito ad essere Amu, che se non trova qualcosa che le permetta di fuggire, le darà di santa ragione a questa tipa con le unghie laccate di rosa.

-Mi hai sentita troia?- mi chiede puntando quello sguardo freddo sul mio indifferente.

-Che cosa?- oso pronunciarmi.

-Sei una ragazzina viziata e insopportabile, ti ho detto di darmi delle scuse.- mi dice con tono saccente.

-Scuse? Ma dico sei matta? Neanche morta!- le rispondo sputando veleno.

Quando la sto per passare avanti, mi afferra il braccio davanti allo sguardo sbigottito dei presenti.
Col cavolo che mi faccio mettere le mani addosso e specialmente sul braccio ancora in via di guarigione, ho dei poteri? Be' non vedo perché doverli usare di nascosto!
Mi concentro a fondo lasciando che la mente liberi le immagini che mi circondano, libero ogni forma di pensiero che mi induca a pensare che sia la realtà come le voci di sottofondo delle persone e dei miei due amici che mi chiedono di non fare pazzie.
No, ragazzi farò di meglio.
Il mio bracco formicola a causa dei dolori dell'ultimo scontro e della magia che si sta manifestando; le unghie laccate di Mandy stanno divenendo blu a causa del freddo che il suo corpo sta provando e di colpo si ritrova a tremare.

-Allora che volevi farmi?- le chiedo con gli occhi socchiusi e con un sorriso a dir poco maligno.

Lei borbotta qualcosa e se ne va, imprecando come se fosse figlia di uno scaricatore di porto.

-Amu non credi di aver esagerato?- mi chiede Kukai dopo che la folla si era radunata aveva iniziato a sgomberare l'area.

-No, ma scusatemi, vorrei restare sola per il momento ci vediamo in classe.-

Mi vado a rifugiare sul tetto della scuola, lontano dal mondo, ma una voce irrompe dal cornicione e in questo momento vorrei davvero essere in un altro posto: così almeno non avrei scoperto che Ikuto è il più grande bugiardo di tutti i tempi.


***Angolino dell'autrice***

Bebe: Meraviglioso. Ora mi hai fatto un Ikuto stronzo bugiardo e poi chissà che altro ancora!
JLo: Mihahahahahao! *risata gattifera* Oggi ho fatto ben due capitoli! (u.u) Amatemi!
Bebe: ... ma per favore! Comunque. Mi dispiace immensamente per l'enorme ritardo nell'aggiornare questa storia, ma ho avuto non pochi problemi - tra cui di salute -. Perdonatemi! Spero che il capitolo vi sia piaciuto: anima e corpo vi sono stati utilizzati per tale capitolo(?). Ora, siccome sto dormendo davanti al pc, benché sia presto, me ne vo!
JLo: Notte, Bell'addormentata... *sarcastica*
*per motivi chiaramente ovvi, la scena a seguire è stata censurata. Se nel prossimo capitolo JLo non sarà più presente, ricordatevi di non far arrabbiare mai Bebe*

#Hakuna Matata
Baci, Bebe <3



 

  
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