·•· L'Amore non ha un senso ·•·

 

«Sei buffo!».
La prima affermazione che esce dalla bocca di Marco mentre guarda Luca con il mento sporco di gelato, comprato al chiosco vicino alla villetta comunale dove stanno passeggiando in questo momento.
«Senti chi parla» ribatte il moro, alludendo alla stracciatella che sta gocciolando giù per la mano dell'altro ragazzo.
«È il caldo che lo sta facendo sciogliere, non è colpa mia. Tu invece non sai mangiare!» riprende Marco, non riuscendo a non ridere.
«Sei insolente, lo sai?» risponde scocciato il malcapitato mentre si ripulisce la bocca.
L'altro gli fa una smorfia, continuando a prenderlo in giro.
È a questo punto che Luca si vendica, premendo il proprio gelato contro la guancia dell'amico.
Inizia così un inseguimento, unito a vari tentativi di sporcarsi a vicenda.
«Basta, mi arrendo! Non ce la faccio più» annuncia Luca tutto affannato, sedendosi sul bordo della fontana illuminata.
Marco lo segue e imbronciato inizia a lamentarsi, «Sono tutto appiccicoso!» esclama, cercando di pulirsi le mani e la faccia con un fazzolettino di carta.
«Te la sei cercata!» continua il moro tra le risate. Poi, voltandosi, coglie l'altro ragazzo intento a fissarlo; «Che c'è?» chiede con un sorriso.
Marco scuote la testa senza rispondere e senza spostare gli occhi dai suoi.
Ha uno sguardo chiaro ma che tace, timoroso di cosa l'altro possa pensare.
Luca però ha già ben compreso cosa gli occhi dell'amico gli stanno comunicando e, in un gesto impulsivo, si avvicina al ragazzo lasciandogli un bacio sull'angolo della bocca.
Quel gesto, per Marco, è causa di un nuovo sorriso, che nasce direttamente dal cuore per approdare sereno sulle sue labbra.

Può crescere dal nulla

e sbocciare in un secondo,
può bastare un solo sguardo
per capirti fino in fondo.

·•· L'Amore non ha torto, l'Amore non ha ragione ·•·

 

Daria non riesce a credere alle sue orecchie «Che stai dicendo?» domanda, con un leggero tono di disperazione misto ad incredulità.
La bionda di fronte a lei risponde con un'alzata di spalle, guardandola dispiaciuta «Non ce la faccio ad andare avanti così, rischierei di fare del male a te e soprattutto a me stessa».
«Ah, certo. È a te che pensi! E a me? A me ci pensi?» domanda ancora la mora, con le lacrime agli occhi.
«Certo che ci penso, Daria. E infatti non posso più mentirti».
«Quindi finora hai mentito?! Non hai mai provato niente per me?», la ragazza alza i toni.
«Non dovresti nemmeno pensarlo questo. Lo sai che non è così» risponde risentita Silvia, con uno sguardo che non ammette repliche.
«È colpa mia? Ho forse fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? O magari non ho fatto abbastanza... Se è questo, dimmelo! Posso rimediare» Daria si avvicina alla compagna prendendole le mani, affermando supplichevole quelle parole.
Silvia scuote la testa con un sorriso amaro «Daria, non è colpa di nessuno. È successo e basta».
A quelle parole la mora le lascia andare le mani e si allontana di un passo «Allora dimmelo esplicitamente, senza girarci intorno e guardandomi negli occhi», non ancora del tutto rassegnata, Daria osserva la bionda aspettando che le risponda.
Silvia prende un lungo respiro.
Libera i polmoni.
Punta gli occhi in quelli della sua ormai ex ragazza e con una sola affermazione chiarisce le idee di entrambe: «Non ti amo più».

Può crescere da solo

e svanire come niente
perché nulla lo trattiene
o lo lega a te per sempre.

·•· L’Amore scalda il cuore ·•·

 

Enrico è un uomo duro, severo, a prima vista sembra quasi senza sentimenti.
Luisa è una donna dall'animo buono, è sempre disponibile e generosa.
I due lavorano nello stesso ufficio e ogni tentativo da parte di lei ad avvicinarsi a quell'uomo tanto burbero va in fumo.
Non servono la cordialità, il rispetto e le lodi su un lavoro ben svolto; Enrico non mostra un minimo di riconoscimento, anzi, è estremamente sgarbato nei suoi confronti.
Ma Luisa non demorde, piuttosto lo aiuta in molte situazioni, spesso anche senza il suo consenso.
L'uomo sembra non notare i gesti d'affetto della collega o forse non vuole notarli. È sempre taciturno e distaccato, concentrato unicamente sul proprio lavoro.
Però una mattina capita qualcosa di inaspettato.
Luisa riceve una brutta notizia che la turba molto e nel momento di sconforto più assoluto, Enrico le offre una spalla su cui piangere.
È un gesto apparentemente normale ma per lui è uno sforzo enorme. Non è solito a questi gesti altruistici e Luisa lo sa bene.
La donna, ancora tra le lacrime, lo ringrazia con un sorriso sincero e, per la prima volta, Enrico ricambia quel sorriso che troppe volte gli occhi di Luisa hanno cercato invano sul suo volto.
Ma in fondo, lei l'ha sempre sostenuto: anche lui ha un cuore.
E come ogni cuore dove non spunta mai il sole, anche il suo ha bisogno di essere scaldato gradualmente dall'amore di qualcuno.
 

Può renderti migliore

e cambiarti lentamente,
ti da tutto ciò che vuole
e in cambio non ti chiede niente.

L’Amore esiste - Francesca Michielin

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Angolo autrice:
 
Salve!
Ecco un nuovo progetto che spero avrete apprezzato.
Questa è l'interpretazione che io ho dato a "L'Amore esiste", una canzone che tra l'altro mi piace molto.
Avrei voluto usare più parole del testo perché ogni singola frase ha un bel significato, ma avrei sicuramente combinato un disastro e violato il regolamento. Spero che il disastro non l'abbia combinato ugualmente!
Come sempre si accettano commenti.
Fa piacere sapere cosa ne pensate, più che altro mi fanno capire se quello che scrivo non sono solo cavolate :D
Grazie a tutti!
Un caloroso saluto,
JoBo.