Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: toshinae    11/02/2016    4 recensioni
Me lo ricordo così.
Classico aspetto da bulletto anni 70'.
Mi faceva schifo quel Taehyung.
Inoltre gira da un po' una storia su di lui.
Una storia particolare.
Sono voci, ma chi dice che le voci, non siano vere?
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Taehyung Kim.
Si faceva chiamare V.
Non ne aveva mai spiegato il motivo, semplicemente per tutti lui era V.
Un essere subdolo, amava disprezzare la genere, far uscire da quella bocca insulti e parolaccie.
Il classico bullo dei film anni 70'.
Compresa la giacchetta di pelle nera, e il gel sui capelli viola.
Catene d'argento al collo, scarpe nere con dettagli in rilievo e sempre, sempre dei fottuti dolcetti in bocca.
Sempre quegli odiosi lecca lecca alla fragola, al solo pensiero mi viene la nausea.
Ricordo anche di aver notato un velo di eye liner sulla palpebra mobile.
Ricordo anche la marea di ragazzine in preda agli ormoni che lo seguivano ridacchiando come oche.
Dio che schifo.
Certo, che fosse un bel ragazzo non lo si poteva negare, aveva un viso assai particolare, spesso i suoi occhi profondi e decisi, uniti alla pelle ambrata, saltavano subito all'occhio.
Ma di certo il suo comportamento non era apprezzabile quanto il suo viso.
Avevo sentito in oltre di una specie di storiella su di lui.
Mmh.
Fatemi pensare.
Ah si si!
Cercherò di farla breve.
-
Nella nostra metropoli, Seul, nella nostra zona si era trasferita una nuova famiglia.
La classica famigliola per bene, un padre vigile e responsabile con un lavoro fisso, una madre elegante, dolce e un ottima cuoca, due figli favolosi, studiosi, dall'animo gentile e dei bei ragazzi.
Una famiglia, a descriverla perfetta.
Il motivo però, per cui si trasferirono in un quartiere tanto mal andato come il nostro, era chiaro.
Nonostante il buon lavoro dei genitori, i soldi si volatilizzavano.
E non certo per qualche forza sovrannaturale.
No.
Si venne a scoprire che la madre, stanca, di tutta questa perfezione, di questa vita così perfetta, sempre uguale, come dire... geometrica.
Andasse nei locali di accompagnatori a sperperare i propri soldi guadagnati con tanta fatica.
Naturalmente la famiglia non lo immaginava.
Tranne per il figlio maggiore.
Lui era un ragazzo intelligente e furbo.
Lo intuì.
O meglio, lo vide con i propri occhi.
Vide la madre intrattenersi con un ragazzo ad occhio e croce, poco più grande di lui.
Un ragazzo dai capelli viola chiaro, e dal taglio degli occhi particolare.
Ma ciò che lo stupì di più era il fatto che, quando vide il genitore fare cose poco caste con il ragazzo, rimase li fermo.
A fissarli.
Sul momento si definì un maniaco pervertito.
E forse in quel momento lo era proprio, ma nonostante tutto rimase li, ammaliato da quel ragazzo.
Quel ragazzo che stava accarezzando l'interno coscia nudo della madre, ne rimase incantato quasi.
Il cuore però batteva normalmente, le farfalle nello stomaco non c'erano.
Se quel momento alcuno lo potevano definire "amore a prima vista", bhe di certo non lo era.
Semplicemente ne era incantato.
Quasi fosse una creatura magica trovata per caso per strada.
Non te ne innamori di certo.
Semplicemente ti fermi li, ammaliato dal suo aspetto.
Sembrava quasi un incantesimo.
Era stregato dal viso del ragazzo, da come toccava il corpo della madre, dalla delicatezza e eleganza con cui sfiorava la pelle ricca di smagliature e rughe, della donna.
Era come se apprezzasse ciò che lui le stava facendo.
Al giovane sembrava che se ne prendesse cura.
Per la prima volta vide lo sguardo della madre veramente felice.
Osservò zitto la luce negli occhi della madre.
Apprezzava tutto ciò, mostrava rispetto per il ragazzo in viola.
Piuttosto amava i tocchi del ragazzo, le dita affusolate che lente facevano gemere la madre.
E ancora una volta si definì un maniaco pervertito.
Un po' si stava odiando, e un po' i suoi occhi lo stavano ringraziando per la visione elegante del contatto fra i due.
E ancora posò gli occhi su quelli del ragazzo di cui non conosceva l'identitá.
Li scrutò, voleva guardare dentro l'animo del ragazzo.
Talmente erano espressivi gli occhi del giovane in viola, che a Jungkook pareva poter perdersi dentro.
Il suo cuore perse un battito, quando i due occhi nocciola ricambiarono il suo sguardo, lasciando che sulle labbra rosee e sottili si disegnasse un sorriso debole.
Elegante lo definì.




[Allur~
Ho deciso di scrivere questa Fanfiction completamente a caso XD.
Stavo rivedendo per la milionesima volta il m/V di War Of Hormone e mi è venuta l'idea c:
Nulla, io purtroppo faccio i capitoli minuscoli, purtroppo non riesco a scriverli tanto lunghi ;---;
Spero ve piaccia, shiao!^^
-Toshinae]
   
 
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