Titolo: Siren.
Autore: me medesima stessa.
Set: 13 Superstizioni.
Fandom: CSI:NY.
Personaggi: Don Flack, Danny Messer.
Prompt: 10. Tocca ferro @ promptaddicted.
Rating: G (c’è qualche parolaccia, ma che ci posso fare?)
Conteggio Parole: 333 W, flash!fic. (il 333 è voluto, non credete che sia stata fortuna u__u)
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono ma sono di Anthony E. Zuiker, Ann Donahue e Carol Mendelsohn echipiùnehapiùnemetta, cosa ci guadagno io? Una beneamata mazza.
Lista: lista #10 finali.
Nota: non so quando e se ci sarà dell’amabilissimo slash. AnyWay io vi metterò l’avviso.
Progresso: 01/13.


Siren.

Stavano andando sulla scena del crimine, Danny era comodamente seduto sul sedile del passeggero, caffè alla mano e stava parlando tranquillamente con Don. Una giornata come le altre.
Stavano discutendo dell’ultima partita dei Red Sox quando la radio li interruppe per l’inizio di una sparatoria tra la polizia e dei narcotrafficanti ad un isolato di distanza.
Flack iniziò a guidare più velocemente, accese la sirena. Appena azionò il suddetto allarme sonoro per far sapere a tutti della presenza della polizia, preso da un raptus di follia, mollò il volante in cerca di qualcosa nella macchina.
Danny impallidì, rovesciò il caffè su tutto il cruscotto e tentò di prendere in mano la situazione - il volante.
Non seppe nemmeno lui cosa successe in quei lunghissimi secondi in cui la sua vita era stata in serio pericolo; fatto sta che erano riusciti a parcheggiare evitando tutti i passanti - non ne era sicuro, ma aveva visto il corpo di un piccione spiaccicato sull’asfalto, e il sangue sembrava fresco. Sperò che non lo avessero ucciso loro, ci sarebbe mancato solo quello.
- Flack! Santissimi dei del cielo! -
- Cosa? - Chiese con nonchalance il detective.
- Hai quasi rischiato di ucciderci! -
Lo vide guardarlo a metà tra il colpevole e l’innocente.
- Don, per l’amore del cielo, non puoi ogni volta saltellare, o peggio, in cerca di qualcosa di ferro solo perché senti il rumore di una sirena. Fattene una ragione. -
Lo vide sbuffare irritato.
- E cosa me lo impedirebbe? Tu per caso? - Un ghigno sarcastico si allargò sul suo viso. Denny pensò che la pistola era maledettamente vicina alla sua mano. Troppo vicina.
- No, ovvio che no. Ma sei un uomo, più o meno maturo e dovresti aver superato questo genere di superstizioni, insomma. Sii razionale. -
- Danny, tanto rumore per nulla. È solo una cosa scaramantica, non cambia nulla. -
- Come non cambia nulla? Cazzo Don! Sei un poliziotto! - L’italiano era sconvolto, non poteva parlare sul serio.
- E con ciò? -
- Con ciò? L’azioni tu quella fottuta sirena! -


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Come sempre i commenti sono l’Amore *__*