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Autore: Chekkumeto    12/02/2016    1 recensioni
Nella cornice di New York, Clary non era l'unica a dover svelare le ombre del suo passato. Shannon Herondale era la più forte combattente di Idris e il Clave ha deciso di mandarla a New York. Perché allontanare così la sua arma migliore? Vogliono davvero che aiuti Clary, Jace, Alec e Izzy nella battaglia contro Valentine? O forse c'è un'altra, oscura, ragione, legata al suo passato e alla morte di sua madre?
Nel mezzo della guerra a Valentine e delle ricerce di Jocelyn e della Coppa, Shannon dovrà mettere in dubbio tutto ciò in cui ha sempre creduto se vuole diventare l'arma che potrebbe davvero ribaltare le sorti di questa guerra.
E, come se non bastasse, Shannon dovrà scegliere se continuare a obbedire al Clave o voltargli le spalle e gettarsi tra le braccia di un affascinante vampiro.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti,

Questa storia seguirà la trama della serie tv, per questo pubblicherò ogni giovedì, massimo venerdì, e mi terrò leggermente indietro rispetto all’uscita degli episodi, così da avere un margine. Le coppie saranno i canonici Clace e Malec, più la nostra protagonista con qualcuno che scoprirete più avanti. Posso solo dirvi che è un personaggio abbastanza secondario.

Detto ciò, vi auguro una buona lettura e vi invito a farmi avere le vostre opinioni.

Grazie

SHADOWS OF THE PAST

Un colpo, due colpi, tre colpi.

Il corpo di Alec si muoveva rapidissimo e preciso, brandendo la spada dei serafini.

Era veloce e scattante come un felino.

Talmente concentrato, da non accorgersi degli uomini incappucciati fermi accanto a lui, almeno finché uno di loro non fermò la sua spada.

-Sì?-chiese Alec, ricomponendosi.

-Alexander Lightwood. Siamo messaggeri del Clave-rispose il più alto dei tre.

Alec era sospettoso, perché dei messaggeri del Clave dovevano indossare lunghi mantelli neri con il cappuccio calato sugli occhi? Cosa avevano da nascondere?

-Come posso aiutarvi? -chiese, comunque rispettoso.

-Il Clave ha inviato una giovane Shadowhunter per unirsi alla vostra squadra. Il suo nome è Sharon Herondale. È la migliore combattente di tutta Idris-

Alec sorrise.

-Splendido, ci serviva un buon combattente ad aiutarci con Valentine-

-Il Clave raccomanda a te e ai tuoi compagni di non perderla mai di vista, è di vitale importanza-aggiunse, lo stesso uomo.

Alec inarcò le sopracciglia perplesso, ma prima che potesse chiedere spiegazioni, i tre misteriosi messaggeri stavano già camminando verso l’uscita che li avrebbe portati al portale.

-Ehi, fermi! -gridò Alec, correndogli dietro.

-Che altro c’è, giovane Lightwood? -chiese ancora lo stesso messaggero.

-Perché dobbiamo tenere d’occhio questa ragazza? Che ha fatto? È pericolosa? -chiese Alec.

I tre mascherati si guardarono per un’istante.

-La cosa non vi riguarda, limitatevi ad eseguire gli ordini-gli rispose l’uomo.

-Sì invece-sbottò-Stiamo combattendo uno dei più pericolosi Shadowhunter della storia, se state mettendo nella mia squadra un elemento che può causarci problemi devo saperlo-

Gli incappucciati sembrarono pensarci per qualche istante, dopodiché spinsero Alec in una stanza isolata e iniziarono a spiegare.

 

Clary stava raccontando ad Izzy un aneddoto della sua infanzia con Simon, sedute nel corridoio, quando il portale si aprì e con un fruscio ne uscì una persona.

Le due ragazze rimasero attonite.

-E tu chi sei? -chiese Izzy, sorpresa.

La nuova arrivata le scrutò per un’istante, poi sorrise calorosamente.

-Isabelle Lightwood, immagino. Sono Shannon Herondale, il Clave mi ha inviata ad aiutarvi-

Clary rimase molto colpita da lei. Era diversa dagli shadowhunters che aveva conosciuto finora. Innanzitutto era allegra e sorridente, poi aveva la pelle molto chiara. Non c’erano segni delle bruciature delle rune sulla sua pelle, ma solo la runa del potere dell’angelo sul braccio, nera come il carbone. Ma la cosa che più colpì Clary furono i capelli, castani con dei riflessi più chiari, e lisci. Le sarebbe piaciuto averli così. A differenza degli abiti succinti di Izzy e dei look total-black da combattimento dei ragazzi, lei portava jeans chiari con stampate delle stelle, una maglietta senza maniche rossa con il pizzo attorno al collo e scarpe da ginnastica in pizzo nero. Più che una Shadowhunter sembrava una qualsiasi adolescente di Brooklyn.

-E tu devi essere Clary Fairchild-esclamò Shannon, risvegliandola dai suoi pensieri.

-Sì, piacere di conoscerti Shannon-sorrise alzandosi e stringendole la mano.

-Caspita, al Clave non si parla d’altro che di te Clary-ammiccò l’altra.

Solo in quel momento Isabel notò i bagagli dietro di lei.

-Hai molti bagagli, significa che ti tratterrai molto? -chiese Isabelle speranzosa.

Le piaceva avere altre ragazze con cui divertirsi.

-Sì, il Clave mi ha inviata “a tempo indeterminato”. Che nel loro linguaggio vuol dire “finché ci servirà che tu stia lì” -ridacchiò Shannon.

-Splendido, è raro avere altre ragazze qui. Vieni, ti troviamo una stanza, così puoi mettere le tue cose-esclamò Isabel eccitata-

-Grazie ragazze-

Ridendo come vecchie amiche, Isabelle e Shannon si avviarono nei corridoi dell’Istituto, con una silenziosa Clary al seguito, dividendosi le valige di Shannon. Di tanto in tanto Isabel le indicava le stanze che sorpassavano e le spiegava dove trovare ogni cosa utile, dalle armi ai libri sul mondo delle ombre.

-Quello è tuo fratello? -chiese Shannon, vedendo Alec uscire da una stanza insieme ai tre incappucciati.

-Sì. Non so chi siano quelli con lui però-rispose Isabelle, fermandosi a guardare.

-Messaggeri del Clave, saranno venuti ad informarlo del mio arrivo-liquidò Shannon, con una strana espressione.

-Che bell’anello-commentò Clary, notando la sua mano sinistra.

Sull’anulare portava un anello fine d’oro chiaro con incastonata una pietra nera rettangolare.

-Era di mia madre-sbottò Shannon, proseguendo senza dire altro.

Clary provò un improvvisa simpatia per la nuova arrivata, dal suo sguardo era chiaro che qualcosa di brutto era successo anche a sua madre.

-Questa è la tua stanza. È vicina a me a Clary, per ogni evenienza – spiegà. Isabelle, aprendole la porta.

-Sì, certo. Datemi solo un’ora per sistemare un paio di cose e fare una doccia. Mi piacerebbe mangiare un boccone fuori, non sono mai stata a Brooklyn. È un problema per voi? -rispose Shannon.

Le due ragazze si scambiarono un’occhiata.

-A dire il vero avremmo già un programma stasera. Clary vuole recuperare i ricordi della sua infanzia per scoprire qualcosa sulla coppa –rispose Izzy titubante.

-Ah…certo…capisco…e come contate di fare?-chiese perplessa.

Izzy la guardò di sottecchi.

-Per l’Angelo…andrete da…da loro?-balbettò Shannon, capendo subito.

Isabelle annuì.

Shannon guardò Clary, ogni traccia di colore era sparita dal suo volto.

Dopo che si fu chiusa la porta alle spalle, Izzy e Clary ripresero a camminare verso le sale di allenamento.

-I fratelli sono davvero così terribili? –chiese quest’ultima spaventata.

-Oh Clary…sono terrificanti… -

-Non ti sembra strana? -chiese la rossa, cercando di non pensare a cosa la aspettava.

-Chi? -

-Shannon. È simpatica e sembra una brava ragazza, ma quando le stavo camminando vicino avevo la pelle d’oca-spiegò.

-Sì, hai ragione...-mormorò Isabelle, buttandosi un’occhiata alle spalle-Non ho mai sentito parlare di lei. Forse dovremmo chiedere ad Alec cosa gli hanno detto i messaggeri-

Le due shadowhunters si spostarono nella sala degli allenamenti, in cerca di Alec e Jace.

 

Sola nella sua stanza, Shannon si guardò intorno. Lo stile era elegante e i mobili antichi, la finestra dava sul cortile, tutto sommato era un bel panorama. Isabelle e Clary erano state molto gentili con lei. Forse aveva trovato finalmente un posto dove le sarebbe piaciuto stare.

Contemplò per un attimo l’idea di fare una doccia e andare a dormire, ma la situazione era delicata e non poteva starsene in disparte, era stata inviata lì proprio per aiutarli. Con un sospiro stanco prese dalla valigia dei vestiti più adatti ad un combattimento e le sue armi predilette: due lame gemelle che potevano essere unite per formare un unico bastone e delle boccette di pozioni magiche in grado di fare parecchio casino e molti danni.

 

Nella sala degli allenamenti, Alec era appartato in un angolo che bisbigliava con Jace.

-Ehi ragazzi, che state complottando? -ridacchiò Izzy.

-Finalmente, dove eravate? -sbottò Alec seccato come sempre.

-Abbiamo conosciuto una nuova Shadowhunter mandata dal Clave ad aiutarci, ma credo tu lo sappia già, giusto Alec? -ammiccò al fratello.

-Sì. Shannon Herondale. Devo parlarvi proprio di lei-rispose lui.

-Allora? Che ti hanno detto quei tre tizi incappucciati? -chiese Clary avvicinandosi.

Alec indicò una sala vuota lì accanto e silenziosamente si spostarono, lontano da orecchi indiscreti.

-Allora? -mormorò Isabelle eccitata.

-Shannon Herondale va tenuta sotto stretta sorveglianza, ordini del Clave. Ci sono stati degli omicidi nelle città dove ha vissuto, tutte persone morte dissanguate. A Idris sono convinti si tratti del mostro che uccise sua madre e che le dà la caccia fin da bambina- spiegò Alec.

-Ma è orribile, dobbiamo proteggerla-esclamò Clary, interrompendolo.

-Ma alcuni nel Clave non sono d’accordo. Gli omicidi sono troppo sospetti. Credono che lei nasconda qualcosa. Qualcuno perfino sospetta sia lei l’assassina-aggiunse Alec irritato.

Clary e Izzy lo fissarono ammutolite.

-Non…non è possibile…-balbettò Clary.

-Sembrava così simpatica…-sospirò Izzy.

-Questo spiega molte cose-aggiunse una terza voce femminile.

Alec rimase paralizzato.

Shannon era a pochi passi da loro, armata e letale.

 

Shannon (abiti)

Shannon (foto)

 

   
 
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