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Autore: Mortarjenny    12/02/2016    0 recensioni
Momenti d'amore, momenti di rabbia e droghe pesanti: questo si chiama amore in casa Radke e Green.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Max Green, Ronnie Radke
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Sabato sera, un classico, io e Ronnie eravamo seduti sul divano, uno tra le braccia dell’altro, l’unica cosa che volevamo fare era stare un po’ per le nostre, ed era proprio quello che stavamo facendo. Io accoccolato sotto il suo braccio, davanti alla Tv lui che condivideva la coperta con me. Ci amavamo come non mai, eravamo troppo innamorati per sapere veramente cosa significasse vivere e inoltre eravamo troppo “fatti” per sapere il significato di realtà.
-Hey…Ron ?- chiesi alzando il capo.
-Dimmi amore- rispose Ronnie abbassando lo sguardo su di me.
-allora…cosa facciamo?-
-non so…se vuoi possiamo ordinare una pizza-
-ma se abbiamo appena mangiato tre quarti di un ristorante indiano, hai ancora fame?!- dissi in tono scherzoso.
-ma io ho fame Max…non ti ricordi cosa abbiamo fatto prima?-
-Ssi…abbiamo fumato praticamente l’ombra di un bosco-
-Esatto, tu non immagini la fame che ho…Cazzo-
- Si, si eccome che me la immagino, solo che…non pensi che abbiamo già mangiato abbastanza ?!-
- no, non io…ho ordinato quasi tutto da quel dannato menù, ma mi manca ancora una cosa- mi prese la testa tra le mani e mi sussurrò:
- sfamami Max-
Quelle parole mi fecero eccitare come non mai, non attesi un solo instante e mi fiondai sulle sue morbide labbra, avevano un retrogusto piccante, quasi stuzzicante. Le nostre bocche si intrecciavano e le nostre lingue si aggrovigliavano.
Ronnie è sempre stato molto appassionante nei suoi baci, sapeva benissimo come coinvolgerti, e sapeva bene ogni punto che ti avrebbe mandato in paradiso dal piacere.
Con la mano destra scese, sempre più giù, fino a toccarmi il fondo schiena, io mi rizzai sulla schiena e allungai le mie braccia sul suo collo.
Ronnie si staccò per prendere fiato, come non saperlo, conosceva il mio punto debole: la sua bocca si avvicinò sempre di più al mi collo finché non si appoggiò, per prima cosa me lo leccò, partendo da sotto l’orecchio e finendo fino al colletto della camicia che indossavo. La sua saliva così andando a contatto con il mio corpo mi procurò una reazione del tutto strana, mi si rizzò la pel d’oca. Finita questa “tortura romantica” si fiondò sul mio collo come fosse un lecca lecca, iniziò a succhiare, sempre più forte; si, mi faceva male ma nel frattempo mi dava quel senso di piacere, la mia bocca era semi spalancata e Ronnie, lo avevo intuito, aspettava un mio orgasmo. A quel punto non resistetti e mi lasciai andare, lanciai una serie di orgasmi, Ronnie mi conosceva troppo bene, sapeva come farmi divertire. Il collo era la mia e la sua parte preferita da torturare, nessuno dei due poteva farne a meno.
Con un filo di voce affannata ed affaticata dissi
 –Allora Ron…? Ti sei sfamato…?!-
Ronnie si staccò dal collo e si avvicino alle mie labbra bisbigliando con un fil di voce per non far sentire le sue fatiche – No…anzi, mi hai fatto tornare la fame…-
Si alzò in piedi e mi prese in braccio, io ero ancora avvinghiato al suo collo, mi sentivo una principessa con il suo re.
Mi portò in camera sua e con il tallone chiuse la porta alle sue spalle, mi gettò sul letto e mi disse
-pronto Max ?! Per sfamare il tuo Ron che il suo stomaco non ha una fine?!-
-Si mio Radke, ma deve sapere che neanche il mio stomaco non ha un fondo per queste delizie-
Ricominciammo a baciarci, più di prima, seduti sul letto, uno di fianco all’altro, Ronnie era davvero bravo in questi giochetti, non ti faceva annoiare di sicuro, ne aveva sempre una in servo.
Ron si staccò di colpo e si guardò intorno dicendo a bassa voce:
-Da quanto tempo è che non ti fai una pista?-io lo guardai un po’ spaesato, era da u certo lasso di tempo che non mi chiedeva una cosa simile.
-Di sicuro un mese perché ?- finì la frase con un sorriso infinito sulle labbra.
Ronnie si alzò di scatto e andò in cucina a frugare nei cassetti, tirò fuori un barattolo dello zucchero, lo svuotò e tornò in camera da letto con un sacchettino di polvere blu-bianca e iniziò a sventolarmelo davanti dicendo:
-Allora Max…un mese eh…come hai fatto?! Io ho sempre le scorte-
-Sei sempre il solito Ronnie…- dissi oscillando la testa a destra e sinistra.
-Segui quello che faccio e ne avrai quanta ne vuoi- disse ridicolizzando il tutto.
Si mise a gambe divaricate su di me e rincominciò a baciarmi, passarono alcuni minuti ma della droga non ne vedevo l’ombra.
Ronnie continuava a baciarmi e toccarmi, lo faceva di proposito?, mi faceva sfinire così avrei preso poca roba, oppure perché mi voleva veramente?
-Hey Max, spogliati- disse, cambiando umore e diventando serio.
Non attesi un sol secondo che i miei vestiti si trovavano già a terra, rimasi in mutande .
-Ok allora, da quanto cominciamo?- chiesi sfregandomi le mani.
Mi avvicinai a Ron per vedere quello che combinava con la maledetta polverina di cui tutti ne andiamo matti.
-Bho, non voglio iniziare in modo pesante, fai tu-
-Ci facciamo un giro da 13 g va bene?-
-Si si, come vuoi- dissi annuendo.
- Però aspetta…siamo in casa Radke e… comanda Radke-
-va bene…nessun problema.-dissi alzando le spalle.
Eravamo seduti sul letto uno di fianco all’altro, non vedevo l’ora di tirare su quel bel mucchietto di polvere, intanto Ronnie aveva preparato su due piattini argentati, simili a piatti di una bilancia, 13 grammi esatti a testa.
-Girati Max…voglio fare un gioco- disse Ron sorridendo.
Io mi girai un po’ spaventato a pancia in giù e lo guardai dubbioso, non volevo sapere cosa avesse in mente quell’animale.
-Mettiti a gattoni…- mi sorrise.
Io lo feci, non sapevo quello che poteva farmi, dal Radke c’era d’aspettarsi di tutto.
Si mise sopra di me e a quel punto tutti i miei dubbi vennero risolti, si posizionò con il viso vicino al mio orecchio e mi disse.
-Avvertiamo tutti i passeggeri che il treno Radke ha un biglietto di sola andata, non rimborsabile.-
Io a questa frase rabbrividì. Non sapevo che dire, il mio Ronnie che diceva queste cose, qual erano le sue intenzioni?
Iniziò con il leccarmi la schiena, seguendo la spina dorsale, a quel punto prese un piattino contenente i 13 grammi e la pose in maniera perfetta nell’incavo della mia schiena, formando coì una striscia lunga circa 20 centimetri, si aiutò con la sua tessera sanitaria  per stenderla in maniera corretta, in queste cose Ronnie era molto meticoloso.
-Non muoverti, mi fai saltare via 100 bigliettoni sennò-
Io rimasi immobile, affascinato dal suo estro di porre l’ossicodone in quella maniera così perfetta su di me, non vedevo quello che faceva ma sentivo quella polverina cadere sul mio corpo, sembrava che mi passasse un dito sulla schiena, ma in modo leggero, quasi impercettibile, ed era proprio quello che io adoravo. Non resistetti, il piacere in me aumentava, e quel bastardo, in modo buono, di Ronnie mi stava facendo venir voglia di farlo:
-R…Ronnie…ti amo !- esclamai, lui era troppo concentrato a si limitò ad annuire.
- Anche io ti amo…aspetta amore, tra qualche secondo sarò partito coi cavalli e inizieremo a farlo come cani-
Non riuscivo a capire nulla, mi sentivo in paradiso, Ronnie si avvicinò a me con una banconota da 50 arrotolata su se stessa fino a formare una sorta di tubicino.
Si avvicinò alla mia schiena e appoggiò il “dollarone” su di essa, iniziò ad inspirare con il naso e si chiuse una narice. Prima di arrivare alla fine della striscia sollevò il capo all’indietro e disse con voce strozzata
-Sei un tesoro Max.-
Io sorrisi. Ritornò sulla sua riga e stavolta la finì, più veloce di prima. Si rialzò e mi disse passandosi un dito sotto al naso.
-Wooow! Che botta !-
Si sdraiò sul letto di fianco a me, iniziò a fissarmi con il suo sguardo da furfante.
Io lo guardai e risi.
-Che hai Max?!- disse sghignazzando.
-Mi fa strano vederti così-
Ronnie iniziò ridere sonoramente mentre si rigirava sul letto. Una risata nervosa quasi nevrotica usciva dalla bocca di Ronnie, penso che se qualcuno in quel momento l’avesse conosciuto avrebbe di sicuro pensato che fosse un maniaco o assassino.
Lo guardai di nuovo e chiesi:
-Bhe…Posso io ora?-
Ronnie si fermò un attimo e mi guardò con gli occhi fuori dalle orbite.
-Stai scherzando vero ?-
Io non capivo quello che intendeva dire ma…essendo “fatto duro” lo lasciai fare.
Presi la mia tessera sanitaria e posai i 13 grammi sul comodino di Ronnie; ebbi alcune difficoltà nel tirare bene l’ossicodone, si vedeva che era da tempo che non mi facevo una riga.
-Ahhh però !!!- urlò Ronnie alle mia spalle.
- Vedo che qui qualcuno ha alcune difficoltà- disse, ovviamente, ridendo
-Hehe…si…non sono un maestro con te- dissi con un sorriso nervoso.
-Si lo so- disse Ron alzando il capo verso l’alto come se fosse un dio.
Quando Ronnie era fatto bisognava stare molto attenti, non sai mai cosa ti possa fare e in questo caso mi colse alla sprovvista.
-Hei Max…lo facciamo?-chiese con voce suadente
-Aspetta un attimoo!!- risposi guardando ogni grammo.
-Dai…- mi stuzzicava passando una mano leggera tra i miei capelli, ma io non lo badavo, volevo assolutamente farmi quel tiro.
-Dai amore…adesso arrivo-
Ronnie non mi dava pace e non riuscivo a tirare su quei benedetti 13 grammi.
-Bhe…io aspetto- disse Ronnie chiudendo ogni suo movimento, finalmente si era calmato quindi arrotolai il bigliettone da 50 e con un sol respiro tirai su tutta la striscia.
Ronnie non si era accorto di nulla, era impegnato a guardarsi i muscoli e auto commentarseli.
Ora si…ora anche io mi sentivo in paradiso, tirai indietro la testa in modo che la polverina andasse nel senso giusto e dopo qualche secondo raggiunsi il Radke a letto.
-Heii ! Amoreee!- urlai più che mai.
- Ohh…finalmente cazzo!- mi rispose sghignazzando.
-Ora possiamo ?!-
-Era quello che stavo aspettando-
Aspettammo che ci passasse la cosiddetta “ridarola” dopodiché, uno di fianco all’altro a baciarci il collo e morderci le labbra ed infine uno sopra all’altro.
Quella sera per me è stata magica, tra sesso droga e rock and roll.
 
 
 
ANGOLINO DELLA SCRITTRICE
Questa ff l’ho scritta tutto d’un fiato, devo dire che l’idea mi è nata così e questo è il risultato di alcune ore di lavoro. Spero vi piaccia e…se volete sapere il continuo COMMENTATE vi pregoooo!
Grazie 1000
-mortarjenny
   
 
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