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Autore: Invader_from_Hell    18/03/2005    9 recensioni
Tu per tutti sei, non sei mai stata e mai sarai. Immagine di un attimo che in taanti anni non sfiorisce neppure per andare a morire.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come ci sei arrivata

Come ci sei arrivata?

 

Ti senti mai stanca?

Dimmelo adesso, perché sai bene che tra pochi minuti

sarà troppo tardi.

Il ricordo di un metro di distanza tra di noi sarà vago

Metri, miglia, stormi di accusativi impazziti

Ci ripristineranno nel nostro accademico splendore

Ma tu non temere, perché saremo di nuovo tutti qui

E ci saremo tutti.

Stai tranquilla, perché ti accoglieremo come al solito

Nessuno dimenticherà di fissare il proprio libro

Per qualche secondo alla ricerca di un nome

La tua presenza scaldare i vestiti di tutti

Ci guarderai e noi non sosterremo il tuo sguardo.

 

Ti senti mai brutta?

Le altre sono mai state gelose di te?

Ti hanno mai bersagliato con interrogative retoriche

Dai risvolti imprevedibili e dalla conclusione introvabile?

Eppure, c’è chi dice che tu fossi bella, davvero bella.

E non pensare che io sia in cerca di gloria

Se adesso ti dico che ho sentito distintamente qualcuno

Che apprezzava le tue fattezze ormai a te sconosciute.

Non ti conosco giovane, non ti conoscerò vecchia.

Sei il presente, l’autorità che dura un secondo ed atterra

Su un letto di polvere e foto.

Sei uno stadio intermedio della mia evoluzione,

sei una specie protetta, ormai estinta eppure vivente

non cerchi l’errore nel mio sguardo

noi ci capiamo, ed è un solo sguardo

quel secondo in cui esali una parola d’accusa

e finalmente i tuoi occhi si accasciano al suolo

non sei morta ma sembri stanca, è la vita che ti ha tradita?

È il sangue che ti è mancato

Per l’ennesimo salasso della malasorte?

Sei stata giocata?

Ti hanno attirata in questa trappola come accadrà a tutti noi?

 

Ti senti mai forte?

Eppure nei tuoi occhi riluce il rigore di mille notti di veglia

Forse hai pianto, forse hanno pianto i tuoi occhi

Ma ne siamo tutti certi, la tua voce non piange mai

Solo l’acciacco che la marea di ogni anno virale

Stampa a fuoco nelle gole di tutti.

Non fumi.

La tua vita sottile nasconde un piccolo stomaco

Il ricordo della moderazione che hai avuto

E che sempre sembri avere.

Il tuo cuore, rosa selvatica tra mille diamanti

Non piange, ma stridendo sussurra

Che in fondo ce la puoi fare

Che il tuo è il dramma di amare

Di non riuscire a capire

Quanto sia strano morire.

Ti ho conosciuta così, e così per me morirai.

Così per me tu sei nata, così polvere tornerai.

Sei la concezione figurale della tua storia nella mia testa.

Non c’è angolo di te che io immagini al di fuori di come è.

Perché tu per tutti sei, non sei mai stata e mai sarai.

Sei l’attimo, l’immagine della più profonda e frustrata attenzione

Eppure lo splendore di un attimo che dura anni senza mai sfiorire.

Guarderemo una foto, seduti per una nostra cena.

E sarai vestita, magra nel tuo forte decoro

Gli occhi coperti, perché altrimenti, lo sai

Ci tradisci, tradisci noi.

E questo incestuoso amore finisce.

 

 

 

  
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