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Autore: Sayan89    13/02/2016    0 recensioni
Revisione di questa FanFiction scritta circa due anni fa. La pubblicazione o meglio la ripubblicazione dei capitoli, avverrà ogni domenica, o anche prima se possibile. In questa revisione ho cercato di migliorare il testo scritto e ho aggiunto delle immagini. Buona Lettura!
Intro: E se nel mondo mirai ovvero quello del futuro, i cyborg non fossero stati così crudeli come invece noi siamo abituati a ricordarli e a vederli? Se il coraggio di un piccolo uomo avesse fatto la differenza?
Genere: Erotico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, 18, Crilin, Mirai!C-17, Mirai!C-18, Mirai!Vegeta, Vegeta | Coppie: 18/Crilin
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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LA TUA VITA...MI APPARTIENE!

Linea Note dell'autore

 

<<  Ricordi l'ultima volta che ci siamo visti?  >>-chiese C18 che sembrava davvero un'altra persona agli occhi del terrestre.

Sembrava cambiata...

Sembrava più umana...

Sembrava...

<< Sto parlando con te idiota! >>-gli disse spazientita la ragazza non vedendo nessuna reazione da parte di lui.

Crili si diede dell'imbecille.

Possibile che doveva per forza fare la figura dello scemo ogni volta che si trovava in compagnia di lei?

<<  Certo!  >>-lo disse quasi urlando << Mi ricordo molto bene>>

C18 infastidita prosegui con il suo discorso

<<  Bene. Ecco...

Dopo che ci siamo lasciati sono andata da mio fratello. Ci sono voluti quasi altri 4 giorni,prima che si riprendesse del tutto.

Inutile dirti che appena sveglio se non l'avessi fermato in tempo ti avrebbe ucciso...

E in maniera molto lenta e dolorosa.

Sai...

Se ci si mette mio fratello sa essere più sadico di me  >>

Il terrestre deglutì. Poi riportò lo sguardo sulla Cyborg ringraziandola mentalmente, di averlo salvato un'altra volta.

<<  Quando gli ho esposto la tua teoria devo dire che ha fatto una faccia talmente idiota che quasi scoppiavo dal ridere.

Ha accettato l'idea che uccidere gli umani è sbagliato ma non perché ce ne importa...

Ma semplicemente perché facendolo, avremmo dato soddisfazione a quel pazzo di Gelo!

Per i restanti giorni prima di oggi abbiamo vagato lungo tutto il pianeta, e abbiamo osservato come si comportano  gli esseri umani.

Con delusione ci siamo accorti che danno poco conto, e poca importanza alle cose che hanno e che si lamentano per qualsiasi cosa gli vada storta.

Per un po abbiamo pensato seriamente che quella vita non facesse per noi...

Poi mi è venuta l'idea di spiarti da vicino e vedere come ti comportavi tu...nella vita di tutti i giorni.

E la sai una cosa? >>

<<  Cosa?  >>

<<  Che nonostante tu sia il terrestre più debole che esista quanto meno hai le palle di affrontare la vita di tutti i giorni senza che essa ti spaventi, o ti intralci.

Inoltre non ti ho mai visto lamentarti e io odio le persone che si lamentano, perché se lo fanno, vuol dire che non si sono impegnati abbastanza nel risolvere una determinata questione, e la colpa è solo la loro!  >>

L'androide fissò per parecchi secondi il terrestre che a sua volta la guardava con la bocca spalancata.

<<  Allora? Non hai niente da dire?  >>

<<  No! cioè ho una domanda...

Da quanto mi stai osservando, VERAMENTE?  >>

<<  Da circa un mese...

E questo ci riconduce sul perché ci siamo soffermati su di te, io e mio fratello. Quello che ti dico non sono complimenti, ma semplici dati di fatto >>

Il terrestre divenne subito rosso, ma si limitò ad annuire.

<<  Abbiamo osservato come ti comporti con quel ragazzino, e con sua madre  >>

<<  E cosa ne avete dedotto sentiamo?

Che sono un'illuso?

Un'idiota?

Oppure tutte e due?  >>

A quella sfilza di domande l'androide divenne leggermente contrariata. Era già stata fin troppo clemente con lui.

<<  Forse se mi fai finire una cazzo di frase, magari ti accorgerai che non abbiamo pensato a nulla del genere per quanto questo possa sembrarti strano.

Sia io che mio fratello siamo giunti alla seppur strana conclusione che sei...

Come dire...

Molto coraggioso.

Non serve che tu mi dica i dettagli ma abbiamo capito subito, che la casa dove ti abbiamo visto era quella di Goku, e che la donna è sua moglie.

Il bambino immagino è Son Gohan.

Osservandoti abbiamo capito che sei intrepido, perché ti prendi cura di persone con le quali non hai legami di sangue, ma che ti ostini a chiamare famiglia.

Questo....

Si penso sia questo che ci ha fatto cambiare idea sui terrestri in generale.

Insomma chi altri se non tu farebbe questi gesti senza chiedere nulla in cambio?

Quindi...abbiamo deciso che uccidere voi terrestri non serve a niente, e grazie a te forse vi meritate una seconda chance  >>

Crili non riusciva a crederci...

No!

Non era possibile...

<<  C18...t-ti prego...dimmi che non mi stai prendendo in giro...e che, si insomma che...  >>

<<  Ce ne metti di tempo a capire le cose!

Si fotta Gelo e i suoi sogni di conquista!

Lui ha rovinato la vita mia e di mio fratello!

E sapere che uccidere possa dargli piacere nonostante sia morto...

No!

Non vi faremo più del male ne a voi, ne ai terrestri in generale  >>

Dopo quelle parole il cuore del terrestre esplose di gioia come non gli accadeva da diverso tempo. Gli sembra impossibile che una tale fortuna fosse capitata proprio a lui!

In un'impeto abbracciò l'androide con forza e quasi tra le lacrime le disse.

<<  C18 Ti ringrazio! Grazie infinite!  >>

L'androide stranamente accettò quel contatto con piacere, e esterrefatta da se stessa si ritrovo a fare delle dolci carezze sulla testa  pelata del guerriero.

Il contatto con la pelle di lui scatenò nella sua testa mille pensieri, che però scacciò quasi subito, e ricordandosi di essere un Cyborg con malagrazia scostò il piccolo guerriero da sè, e lo mandò a gambe all'aria.

Riemerso dalla sabbia e sputacchiando polvere cercò di scusarsi in tutti i modi possibili.

<<  C18...io ti chiedo perdono.

E' che è stato più forte di me!

Per la felicità non mi sono nemmeno reso conto che per te, questi gesti di affetto possano farti male psicologicamente.

E comunque grazie anche per quelle carezze...

Sai mi hanno fatto molto piacere, eheheheh!  >>

L'androide parve non fare caso alle scuse del terrestre, e con un cenno del capo fece capire al guerriero che non aveva ancora finito di parlare.

<<  Comunque c'è ancora un problema...

Abbiamo accettato di non uccidere più...

E ora?

Ora che non abbiamo più uno scopo?

Cosa ci resta da fare?

Che ne sarà della nostra vita?  >>

Il terrestre venne molto turbato da quelle parole. Doveva trovare una soluzione, e in fretta anche!

<<  Sai C18...se avete accettato di non uccidere più gli esseri umani...forse potreste provare...come dire a relazionarvi con loro...  >>

L'androide lo guardò con un sopracciglio alzato.

<<  Cosa stai dicendo?

Che intendi con relazionarsi con gli umani?  >>

<<  Ecco...magari chissà...potreste imbattervi in un qualcuno che suscita il vostro interesse...  >>

<<  Di quale tipo di interesse stai parlando? Non ti capisco, spiegati meglio! >>

Crili non sapeva davvero che pesci prendere. Come poteva far capire all'androide che avrebbe potuto costruirsi la vita con qualcuno?

<<  Sai...potreste trovare qualcuno con il quale intraprendere un cammino >>

L'androide lo guardò quasi con disprezzo, e gli disse.
<<  E sentiamo con chi potremmo intraprendere questo cammino?

E' vero che abbiamo promesso di non uccidere più gli umani...

Ma dimentichi che, la maggior parte di loro ci considera ancora dei mostri per tutto quello che abbiamo fatto  >>

C'era amarezza nel tono di voce di C-18 e Crili lo capì subito osservandola con attenzione. Era un momento cruciale per la sopravvivenza della razza umana, e per se stesso. Doveva fare attenzione però. Si mise a pensare e ripensare a una possibile soluzione. Ma non era facile per niente.

"Oh Kami che cosa poss?"

L'immagine del Supremo che stringeva con forza il suo bastone nodoso diede al terrestre la risposta che stava cercando.

"Ma certo!

Come aveva fatto a non pensarci subito?"

Un sorriso comparve sul volto del terrestre che esclamò soddisfatto, come un detective che riesce a risolvere un caso all'apparenza irrisolvibile.

<<  Se è questo il problema, ci sono le sfere del drago  >>

<<  Sfere del drago?-chiese C18 sorpresa

Ma di cosa diavolo parli? Cosa sarebbero mai? Mi stai per caso prendendo in giro Nanetto?  >>-subito Crili cercò di giustificarsi, vedendo l'androide farsi avanti in modo minaccioso.

<<  A-aspetta C18. Fammi parlare! Giuro che non ti sto prendendo in giro, però lasciami il tempo di spiegare  >>
Anche se a malincuore la cyborg decise di assecondarlo.

<<  E và bene, avanti parla!  >>

<<  Ecco C18 forse tu non ne sei a conoscenza, ma su questo pianeta vive un'anziano Namecciano, che è della stessa razza di Piccolo. Lo hai affrontato qualche volta ricordi?  >>

<<  E' quello dalla pelle verde giusto?  >>

<<  Esatto!>>

Vedi, in principio Piccolo e il Supremo, che è l'anziano Namecciano di cui ti parlavo  prima, erano un'unica entità.

Ma nel suo essere albergavano due personalità distinte, il bene rappresentato dal Supremo, e il male rappresentato da Al Satan il padre di Piccolo.

Un giorno di molti anni fa, queste due personalità si divisero, formando due esseri distinti.

Avendo finalmente liberato il suo corpo dalla parte malvagia Il Supremo ottenne la carica dal suo predecessore e creò 7 sfere del drago, in grado di esaudire qualsiasi desiderio, che comunque rientri nei poteri del suo creatore.

Fece questo perché sapeva che la sua parte malvagia avrebbe seminato morte e distruzione sulla terra, una volta libera.

In pratica diede una possibilità al genere umano. Ora non mi voglio dilungare troppo sulla storia,ma ti basti sapere che   per esaudire un desiderio bisogna riunire appunto queste 7 sfere, e dopo aver pronunciato la formula compare un'essere gigantesco dalle sembianze di un drago.

Quindi per ovviare al vostro problema stavo pensando che appena possibile, potremmo riunirle, e chiedergli per prima cosa di resuscitare tutte le vostre vittime, poi in seguito  di cancellare dalle loro menti, tutto ciò che tu e tuo fratello avete fatto...

Pensaci C18!

In questo modo avreste campo libero per potervi relazionare con i terrestri, in quanto essi non vi temerebbero più perché di voi non ne rimarrebbe il ricordo. Allora?

Che ne dici? >>

La Cyborg guardava il terrestre con la faccia spalancata dallo stupore.

Si chiese come mai non sapesse niente di queste sfere.

E la risposta arrivò da se...

Il dottor Gelo li aveva creati con il solo scopo di uccidere Goku, e tutti gli esseri umani punto. Tutte le altre cose non avevano importanza per quel vecchio pazzo.

Non sapeva cosa dire ma si rese conto che una qualche risposta doveva pur darla, a quel piccoletto che si era prodigato così tanto nei confronti suoi e di suo fratello...

Nonostante in principio fossero stati nemici...

Lo guardò per qualche minuto cercando con gli occhi tracce di menzogna. Ma quello che vide negli occhi di lui era sincerità allo stato puro.

Prese un profondo respiro...

<<  Possibile che esista un tale potere?  >>
<<  Certo C18! Altrimenti come farei a essere ancora vivo?  >>
<<  Scusa ma in che senso?  >>

-Il terrestre inarcò un sopracciglio sorpreso...
<<  Non...non lo sai?  >>
<<  Cosa dovrei sapere?  >>
<<  Ecco...per la cronaca io sono morto due volte  >>
<<  COSA? Ma allora come fai...

Mi devi qualche spiegazione!

Oppure potrei pensare che mi stai prendendo in giro  >>
<<  Che? No no! Non ti sto prendendo in giro.

Sono morto due volte nel corso della mia vita!

La prima volta accadde più o meno al 22esimo Torneo Tenkaichi, fui ucciso da uno scagnozzo di Al Satan...

E la seconda volta su Namecc sono letteralmente esploso per mano di un tiranno spaziale, che si chiamava Freezer  >>
L'androide non era a conoscenza di questi fatti...

L'idea che lui fosse già morto le faceva provare un senso di smarrimento...

Il suo corpo era scosso da brividi...

Cosa che il terrestre notò subito.
<<  C18 stai bene? >>
<<  No che non va bene! Era anche di questo che ti volevo parlare...  >>
<<  Cioè?  >>
La cyborg cercò di calmare i battiti del proprio cuore ma era inutile, doveva parlargli di quel problema che la stava affliggendo ormai da un mese...

 

Anzi se doveva essere sincera da quando lo aveva conosciuto, solo che prima non aveva avuto il coraggio di ammetterlo con se stessa.
<<  Spero vivamente che tu possa aiutarmi terrestre...

Ho delle domande da farti, e voglio che tu mi risponda sinceramente...

Per favore  >>
Crili  si avvicinò ancora di più a lei...

Era pericoloso e lui lo sapeva molto bene, ma fu una cosa più forte di lui.

 

Gli fece una carezza sulla  guancia con fare dolcissimo.
<<  Chiedimi tutto quello che vuoi  >>
C18 si lasciò letteralmente coccolare dal terrestre.

Un tempo avrebbe ripudiato un gesto del genere...

Ma ora...
<<  Perché?

Perché da quando ti conosco non faccio altro che pensare a te?

Perché se provo a immaginare che qualcuno ti possa far del male sento montare dentro di me una rabbia incredibile mai provata prima?

Cosa è quello che provo per te?

Sentimenti?

Ti prego aiutami terrestre perché sennò temo di impazzire!  >>
Crili rimase letteralmente senza fiato.

Allora aveva ragione!

Lei provava dei sentimenti umani...

E per giunta questi sentimenti erano per lui!

Non riusciva ancora a credere che una tale fortuna fosse capitata proprio a lui.

Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata ma cercò per quanto possibile di dare delle spiegazioni, e di dichiararsi a sua volta.
<<  C18?  >>

Lei lo guardò come a volergli sondare l'anima.
<<  Credo proprio che quello che hai detto di provare per me siano dei sentimenti...

Umani.

Lo prova il fatto che anche io sento lo stesso per te.

Tu non sai quanto io abbia sperato in te...

In noi!

E ora che ho la conferma di...

Si insomma di essere tenuto in considerazione da parte tua, mi fa esplodere il cuore di gioia!

E' amore C18!

Quello che io provo per te, e tu per me!

Non respingere queste sensazioni.

Resta con me C18!

Ti prometto che farò l'impossibile per renderti felice! >>
Detto questo il terrestre avvicinò la sua bocca a quella dell'androide.

La baciò con tutto se stesso e quando vide che il bacio veniva ricambiato, sperò che quel momento non finisse mai e che durasse in eterno...

Dopo buoni 10 minuti si staccarono, e si osservarono negli occhi.

L'androide sorrideva come non aveva mai fatto in vita sua.

Quel bacio aveva risvegliato quella che poteva chiamarla solo in un modo, ovvero un pezzo di parte umana che c'era in lei.

No, non avrebbe più ucciso e sarebbe rimasta con lui.

Per sempre...

L'androide gli prese la testa tra le mani e gli disse dolcemente, ma anche con un pizzico di comando.
<<  Abbiamo scelto.

Sappi che ora la tua vita mi appartiene.Però voglio darti un'ultima possibilità.Se non vuoi parla ora...Con me non si torna indietro!  >>
<<  Come puoi pensare che io mi tiri indietro? Ammetto che in passato ti vedevo come una nemica...

Ma era così perché tu ti comportavi da tale.

Ora non è più così no? >>
Con  sorpresa dell'androide Crili gli si inginocchiò davanti.
<<  Prometto di non farti soffrire mai. Ti prometto di renderti felice in qualunque modo possibile!

La mia anima

il mio corpo

la mia vita, sono tuoi!  >>

A quelle parole la corazza fatta d'acciaio che il Dottor Gelo aveva costruito per lei, si distrusse.

Non c'era menzogna negli occhi di lui...

La cyborg si sentì per la prima volta padrona della sua vita, delle sue scelte.

Era come se un'enorme peso gli fosse stato tolto dal cuore.

A breve quel drago di cui andava parlando il guerriero, avrebbe ripristinato tutto ciò che di male lei e suo fratello avevano causato a quel pianeta, e ad i suoi abitanti nei quali ora finalmente poteva rispecchiarsi.

Avrebbe vissuto una vita serena accanto a quel piccoletto, che con il suo coraggio aveva cambiato il destino.

Un destino che se non ci fosse stato lui, probabilmente sarebbe continuato in una spirale di morte e distruzione senza posa.

Il guerriero era ancora inginocchiato, e la Cyborg decise di giocare un po con lui.

Con finto tono gelido gli disse.
<<  Alzati  >>

 

C18 si mise alle spalle di Crili e lo tenne stretto al suo corpo sussurrandogli all'orecchio

Zona Desertica

<<  Adesso dimmi guerriero...

Cosa fanno per divertirsi gli esseri umani?  >>
Crili notò un tono malizioso nella voce di lei e si rese conto che una grande eccitazione gli stava salendo dai lombi.

Decise comunque di controllarsi non voleva di certo passare per un pervertito!
<<  Ecco...fanno tante cose sai?  >>

<<  Nello specifico?  >>
<<  Mah...

C18 sorrise.

Adesso che si sentiva più umana certe sensazioni che prima ignorava, si fecero strada in lei con più forza. Osservò il piccoletto con sguardo malizioso. Ma doveva essere lui a fare la prima mossa. Su questo l'androide non avrebbe ceduto.

Crili non aveva dubbi su quello che voleva fare. Decise di giocarsi il tutto per tutto.

<< C18? >>

<< Che c'è? >>

La voce dentro il terrestre non faceva che urlare. "Avanti idiota non puoi fare schifo anche in questo! Diglielo!"

<< Vuoi essere la mia donna?>>

Lo aveva detto...

Chiuse gli occhi aspettandosi in Ki-blast in pieno volto...

I minuti passavano con una lentezza assurda.

C18 sorrise della stupidaggine infantile di Crili. Ne avevano parlato poco prima e lui gli si era inginocchiato davanti. Era ormai chiaro quale fosse l'intento della ragazza, ma a quanto pareva Crili era proprio un tontolone. Per fargli capire come giravano le cose stavolta fu lei a prendere l'iniziativa baciandogli le labbra. Il terrestre spalancò gli occhi per la sorpresa e dopo minuti che parevano ore entrambi di comune accordo si staccarono. Il cuore di Crili andava a mille...

<< Era un si C18? >>-chiese il terrestre ancora stordito.

C18 non rispose con la voce. Diede un'amichevole strizzatina alla virilità del terrestre il quale rimase, se era possibile ancora più stordito.

<< Che-che f-fai?>>-gli chiese Crili con la voce incrinata dalla repentina eccitazione che dopo quel contatto si palesò agli occhi di C18, la quale lo baciò ancora...

Ancora...

E ancora...

In quella zona desertica un tempo teatro di una grande battaglia, terrestre e androide divennero una cosa sola. Accadde tutto molto in fretta. Una passione crescente ardeva nei loro cuori, nelle loro membra che si univano e si allontanavano, ma solo per qualche secondo, il giusto tempo per prendere fiato...

Crili ricordava come fosse il paradiso ma adesso aveva la certezza che accanto a C18 quella sensazione sarebbe diventata una costante nella sua vita.

Poteva davvero essere buffo il destino. Chi mai lo avrebbe detto, o anche solo potuto pensare che due guerrieri nemici giurati, potessero ritrovarsi in una simile situazione? Ma allo stesso tempo il terrestre era felicissimo perché con quell'amplesso a tratti dolce a tratti furioso, la risposta era arrivata chiara e semplice nonostante le labbra di C18 rimasero chiuse, tranne per qualche gemito di piacere.

Poco dopo sorridendosi a vicenda entrambi si rivestirono. Non parlarono di quello che era successo, l'imbarazzo era evidente in entrambi. Crili decise di rompere il silenzio che aleggiava tra loro.

<< C18? >>

<>

<< Dobbiamo dare la notizia a tutti ma per primo Gohan. Vieni con me? >>

<< Aspetta frena piccoletto! >>

Per un solo istante a Crili si gelò il sangue nelle vene. Con quella risposta cosa voleva dire C18? Si erano spinti oltre? Oppure lei aveva cambiato idea di punto in bianco? Però non sembrava...

<< Che succede C18? Qualche problema? >>

<< Ma sei proprio scemo? Possibile che non ci arrivi? Per Gohan io sono ancora una nemica! Come pensi che reagirà quando vedrà la persona che doveva fare secco suo padre? In tua compagnia per giunta. Gli verrà un'infarto come minimo. >>

Crili tirò un sospiro di sollievo. Aveva temuto infatti di sentire ben altre parole uscire dalla bocca di C18. Con un sorriso spiccò il volo seguito subito dalla bionda.

<<  Ma che cavolo ti passa per la testa? Mi vuoi rispondere? >>

<< Tranquilla C18. Ho un piano. Tu seguimi soltanto va bene?>>

La cyborg sbuffò sonoramente.

<<  Sia chiaro che da te non prendo ordini intesi? >>

Crili sorrise. Un sorriso pieno di fiducia...

<<  Ho capito...amore mio  >>

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore:Ed eccoci qui con il quinto capitolo! Spero vi sia piaciuto e se vi va commentate e condividete! Alla prossima!

 

 

 

 

 

 

   
 
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