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Autore: peetarms    13/02/2016    0 recensioni
Elizabeth Jensen non sopporta il suo nome intero, si fa chiamare Effy. Non sopporta neanche il suo passato, la morte di suo fratello gli ha fatto prendere decisioni sbagliate.
Suo padre Jeremy Jensen è un attore di fama mondiale molto legato ad Effy, sua madre Amanda Cortese invece è una delle modelle più famose a New York.
Per far ricominciare una nuova vita ad Effy decidono di trasferirsi nella città natale di suo padre, Union in Kentucky. Ma quando tutto sembrava andare per il verso giusto, il passato di Effy ritorna.
Josh Hutcherson è tornato a Union in Kentucky dopo le ultime première di Mockingjay pt.2 per prendersi un paio di mesi di pausa. Quando il suo agente lo chiama informandolo che agli inizi di Aprile ci saranno le audizioni per il film dell'attore Jeremy Jensen – attore che Josh ammira da sempre – Così Josh decide di provare ad entrar a far parte del cast.
Film che Jeremy ha scritto ispirandosi al passato di Effy.
[OFFICIAL TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=FOPTZkdyxyk]
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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*Attenzione: i comportamenti dei personaggi descritti durante la narrazione della fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano è spesso sbagliato. Con questo mio scritto pubblicato senza scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in qualche modo. La storia è solo frutto di pura fantasia.*

 

 

Capitolo 11.

 

10 Giugno 2016, 5.34pm.

 

«Effy devi collaborare o tutte queste sedute saranno inutili» strilla esasperato il dottor Bren.

Porto le gambe al petto ignorando il mal di testa martellante e le sue parole.

«Elizabeth, non costringermi a ricoverarti di nuovo. Non ti voglio vedere di nuovo su un lettino d'ospedale ma i fatti parlano chiaro: il tuo peso è calato, i tuoi occhi sono rossi, le occhiaie più marcate, e non riesci a nascondere il mal di testa. Le tue vecchie e cattive abitudini sono tornate» mi fissa negli occhi.

«Cazzate» urlo.

«Smettila di mentire a te stessa Effy. Sei tornata da Adam, vero? Il tuo legame con lui non si è mai spezzato e quando lo hai rivisto non ha più lasciato la tua mente, giusto?»

Taccio mentre so che quella è la verità «A Josh non ci pensi? A tua madre? A tuo padre? A Colin?» domanda arrabbiato.

«Non gli importa se no non mi avrebbero messo sul primo aereo per New York senza discuterne» scrollo le spalle.

«Parli di te come se fossi un pacco postale»

«Lo sono. Lo sono sempre stata. La mia infanzia si è svolta tra set cinematografici, passerelle, mostre cinematografiche, galà e settimane della moda» urlo arrabbiata.

«Hai ricominciato a bere?»

«Sì» la mia voce è fredda.

«Hai ricominciato ad assumere droghe?»

«No» mento.

«Elizabeth» mi rimprovera.

«Cocaina ed ecstasy» sospiro.

«Per quale motivo?»

«Mi mancava l'effetto di leggerezza che provavo quando le assumevo, mi mancava la droga in generale» faccio spallucce.

«Sai che è grave quello che mi hai appena detto, vero?»

«Può darsi» mi alzo diretta alla finestra.

«Sei andata a letto con Adam?» domanda dopo un po'.

«Forse sì, forse no, chi lo sa» rispondo mantenendo lo sguardo sulle vie trafficate della grande mela.

«Rispondi alla domanda»

«Non mi va» sbuffo.

«Hai ricominciato ad odiarti?»

«Forse»

«Elizabeth»

«Effy» urlo esasperata mentre guardo l'orologio sulla parete.

«Hai rovinato tutto, lo sai questo?» scrollo le spalle indifferente «Hai un ragazzo che ti ama, una famiglia che farebbe di tutto per te, ma tu invece ti rovini la vita con un ragazzo che si diverte con il tuo corpo e assumendo droghe» la sua voce è arrabbiata.

«Josh non mi ama, e io non lo amo. La mia famiglia è distrutta, mio fratello è morto, glielo devo ricordare dottor Bren? Mia madre è sempre in viaggio e mio padre è impegnato con il ragazzo che lei dice che mi ama nel set del suo primo film da produttore. A nessuno importa, ma a quanto pare ad Adam si» mi siedo di nuovo sulla poltrona accavallando le gambe coperte da delle calze a rete abbinate con una maglia a maniche corte non troppo lunga nera.

«Sei arrabbiata e questo lo capisco, ma sfogarti con i rapporti sessuali e la droga non ti farà stare meglio, quante volte te lo devo ripetere? Ci sono altri metodi per far uscire la rabbia»

«Ma non sono divertenti e non ti appagano così tanto» sorrido maliziosa.

«La vecchia Effy è tornata a quanto pare» si stropiccia gli occhi dopo essersi tolto gli occhiali.

«Non se ne è mai andata, era in stand by per far contenta i suoi genitori» sputo acida.

«Per quale motivo hai finto allora?»

«Perché non ne potevo più delle loro moine, e visto che hanno ripreso a trattarmi come come mi trattavano prima ho deciso di smettere di fingere»

«E i tuoi progetti riguardo al futuro? Non volevi diventare un ingegnere?»

«Non mi importa più così tanto, era per tenere buono mio padre»

«Effy, sai che dovrò mettere al corrente i tuoi genitori della tua situazione vero?»

«Lo faccia pure, non mi importa» mi alzo dopo aver recuperato la borsa «L'ora è finita, ci vediamo dottor Bren»

 

13 Giugno 2016, 11.39pm.

Guardo Adam appoggiato alla parete della sua camera mentre io sono stesa sul suo letto.
Indossa un semplice paio di jeans corti chiari e una canottiera larga nera. I suoi occhi sono fissi sul mio corpo coperto - per modo di dire - da un paio di short neri piú corti del normale e un top nero che mostra il tatuaggio dedicato a mio fratello e da cui si intravede il reggiseno in pizzo rosso. Il suo colore preferito, mi ritrovo a pensare.
"Hai intenzione di fissarmi ancora per molto?" sbuffo spazientita.
"Non è colpa mia se sei così sexy. Lo sei diventata ancora di più" sposta le sue iridi dal mio corpo ai miei occhi con un ghigno divertito.
"Tu sei sempre uguale" mento guardandolo.
Adam scoppia in una fragorosa risata prima di posizionarsi davanti a me.
"Sai che non é così piccola" afferra il mio viso prepotentemente con due dita dopo essersi leggermente abbassato e baciare più violentemente del normale le mie labbra.
"Allora? Sono sempre uguale?" inarca il sopracciglio destro dopo essersi staccato dalla mia bocca.
"Sì" mento, di nuovo.
"Effy, Effy.. non ti conviene provocare il diavolo, potrebbe non rispondere delle sue azioni" mi guarda severo ma con una luce maliziosa nei suoi occhi.
"Mi piace provocare il diavolo" mi alzo dopo essermi sfilata il top, incollando il mio petto al suo "E mi piacciono ancora di più le sue conseguenze" soffio sul suo orecchio mentre percorro il suo petto lentamente con un dito.
"Quanto ti dona il rosso" mormora quando scendo a sfiorargli con il dito il cavallo dei pantaloni.
"Lo so. Me lo hai sempre detto" gli mordo lentamente il labbro inferiore prima di tirarmi indietro leccandomi le labbra soddisfatta.
"Dove credi di scappare?" ringhia prendendomi il polso e avvicinarmi a lui.
Sorrido soddisfatta "Pensavo di andare di là da Chris magari ha più voglia di te" al sentire quelle parole mi spinge contro il muro premendo la sua erezione prima contro la mia coscia scoperta dagli short e poi contro la mia intimità.
"Stavi dicendo, Elizabeth?" mi deride.
"Chiamami ancora una volta con il nome intero e le palle te le ritrovi appese al soffitto, ci siamo capiti?" ringhio arrabbiata.
"La mia Effy è tornata finalmente" sorride circondando con le sue mani il mio viso "Non sopportavo l'Effy brava, pulita e perfettina che eri diventata"
"Ma se mi avevi lasciata prima che diventassi cosí" mi libero della sua presa.
"E ora sai il motivo per cui l'ho ho dovuto farlo. Ma io restavo sempre aggiornato sul tuo conto attraverso i tuoi genitori. E diavolo Effy, ti eri trasformata in una principessina del cazzo" mi prende entrambi i polsi.
"Ti sbagli Adam" sorrido "Era tutta finzione"
"Hai il talento di tuo padre allora" sorride rincuorato dalle mie parole.
"Sì, anche la sensualità di mia madre" sibilo "Lasciamelo dimostrare" gli bacio lentamente le labbra prima di farlo cadere sul letto disfatto.
"Sono tutto tuo. Sai che lo sono sempre stato, come tu sei mia e lo sei sempre stata" il suo tono non ammette repliche, e io mi ritrovo a sorridere.
"Ce la fai a tacere?" domando incrociando le braccia sotto al seno.
Lui deglutisce a fatica osservando il seno che negli ultimi anni è aumentato di una, due taglie e annuisce passivo.
Sorrido perché per una volta sarò padrona della situazione e gli piacerà così tanto che lascierà d'ora in avanti le redini a me in camera da letto.
Mi sfilo il più lentamente possibile gli short dopo essermi distanziata da lui di qualche passo.
"Effy cazzo" si lamenta poco prima che io li lanci dietro dietro di me.
"Sh" porto un dito sulle labbra mentre lui osserva la mia figura coperta da un completino sexy di pizzo rosso e i tacchi dello stesso colore.
Sorrido quando lo vedo deglutire più e più volte. Ma questo è solo l'inizio caro Adam, penso.
Mi avvicino a lui e prima che possa toccarmi parlo "Vietato toccare fino a quando non lo farò io" dico seria prima di cominciare a ballare sensualmente davanti a lui, mi volto dandogli le spalle e faccio scorrere il mio profilo B proprio su di lui che sento respirare affannosamente.
"Non mi venire così" sorrido maliziosa dopo essere tornata di fronte a lui.
"Effy sto impazzendo" abbasso gli occhi sui suoi jeans che potrebbero scoppiare da un momento all'altro e sorrido nuovamente vittoriosa.
"Alzati" ordino, appena si mette in piedi le mie labbra cercano disperatamente le sue che non si tirano indietro anzi chiedono di più. Mi spinge contro il muro e ho la sua erezione a contatto con la mia intimità.
"Senti l'effetto che mi fai, Effy" mormora con voce roca mentre gli sfilo da canotta dopo avergli lasciato un succhiotto sul collo.
"Adam, sul letto" ordino di nuovo dopo avergli tolto i jeans corti.
Non se lo fa ripetere due volte, e io lo raggiungo dopo essermi tolta i tacchi lucidi rossi.
Appena mi avvicino al letto mi ritrovo intrappolata sotto il suo corpo tatuato e muscoloso.
"Ora gioco io" ride guardandomi.
"Stronzo" urlo appena comincia la sua discesa di caldi e umidi baci dal mio collo alla coppa del reggiseno dopo aver fatto cadere le due spalline. Con un rapido gesto sgancia la chiusura e il tessuto in pizzo rosso cade sul letto. Le sue labbra vogliose si impossessano subito dei miei capezzoli mentre con la mano destra stuzzica la mia intimità da sopra gli slip semi-trasparenti.
Dei gemiti escono dalla mia bocca e lui fiero di se lascia una scia di succhiotti prima di togliermi l'ultimo indumento che ho indosso e di affondare dentro di me con la sua lingua.
"Adam" mormoro eccitata tra un gemito e l'altro.
"Dimmi piccola" si lecca le labbra appena si allontana dalla mia femminilità "Hai un buon sapore" infila due dita e dopo avermi strappato qualche altro gemito le toglie e le porta alle mie labbra "Prova tu stessa" i suoi occhi sono così lucidi dalla lussuria, desiderio ed eccitazione che non ci penso un secondo a leccare le sue due dita che poco fa affondavano in me.
"Allora?" chiede mentre si siede appoggiando la schiena alla testiera del letto.
Gattono fino a lui dove mi posizione con la mia intimità contro la sua ancora ricoperta dai boxer neri e mi muovo velocemente facendolo ansimare. Porto le braccia dietro il suo collo e lo bacio disperatamente "Buonissimo" gli lecco le labbra dopo essermi staccata da quel bacio. Mi volto dandogli la visuale del mio lato B mentre gli sfilo i boxer per poi prenderlo in bocca. Inizio a leccare, a succhiare dandogli un piacere che sento dai suoi gemiti e dal suo respiro affannoso.
"Adam" urlo divertita ed eccitata quando sento la sua lingua di nuovo sulla mia intimità mentre gli dono ancora piacere.
"Effy mi hai tentato tu, mettendoti in questa posizione"
"E chi si lamenta" lecco e succhio più forte.
Continuiamo cosí ancora per qualche minuto fino a quando Adam mi solleva e mi mette nella parte opposta del letto.
"Prendi ancora la pillola, vero?" domanda posizionandosi davanti a me.
"Ovvio" ridacchio.
La risata mi muore in gola quando entra in me, comincia a spingere velocemente e poi sempre ancora di più. Invertiamo le posizioni, io sopra e lui sotto. Poi in piedi e infine contro alla parete. Fino a quando crolliamo esausti alle due e mezza sul letto.

 

   
 
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