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Autore: eeneys    13/02/2016    0 recensioni
《Lei non mi può obbligare.》dico io stringendo i denti e iniziando già a non sopportarlo a Mister "devifarequellochedicoio"
《Giovedi alle sei di pomeriggio, puntuale. Ora prego può andare.》 dice alzandosi e aprendomi l'altra porta collegata con la sala principale
《Arrivederci. 》mi dice lui sorridendomi e aspettando una mia mossa
Raccolgo tutto ed esco ma prima di poter replicare ancora una volta quella sua imposizione, lui mi chiude la porta in faccia.
Che stronzo del cazzo
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Guardo la scritta luminosa del bar davanti a me, è luminosa, grande e moderna.

La pioggia inizia a bagnarmi e mi decido ad entrare di fretta al Thomson bar.

Appena entro degli uomini seduti al bancone iniziano a guardarmi maliziosamente e io cerco di evitare di guardarli per non andargli a dare un calcio nelle palle.

Guardo in giro cercando l'unica persona che voglio vedere, fino a quando non lo vedo di spalle in un angolo del bar.

Qualcuno fischia mentre cammino sui miei tacchi, e con il mio vestitino, dato che ancora non sono tornata a casa da quando è fuggito.

Sposto la sedia davanti a lui e mi siedo, mentre lui alza lo sguardo per fissare i suoi occhi azzurri dentro i miei.

Faccio vagare dopo poco il mio sguardo sul suo aspetto trasandato, ha bevuto qualche birra e anche fumato qualche sigaretta a quanto pare.

《Che ci fai tu qui?》mi chiede lui con voce roca

《Sono il tuo problema Robert. Dobbiamo risolvere, così tu potrai costruire la vita che vuoi.》dico io diretta mentre tolgo il cappotto e sento addosso il suo sguardo e anche quello degli altri uomini presenti in sala

《Potevi cambiarti.》dice lui sistemandosi sulla sedia e lanciando occhiate nervose alla gente che ci circonda

Un sorriso affiora sul mio viso, lui non cambierà mai.

《Cameriera, una birra per favore!》urlo io ad un cameriera poco distante da noi

Robert scuote la testa e sorride prima di passarsi una mano tra i capelli ormai disordinati

《Basta con questi giochi Robert. Basta. Sono stanca io e sei stanco anche tu.》dico io seria dando un sorso alla birra già arrivata

《Mi chiedo perché dobbiamo stare così. Dobbiamo soffrire così e continuare a ferirci, se ci amiamo.》dico lui guardando un punto fisso sul tavolo

Me lo chiedo anch'io sinceramente.

《Con questo cosa vuoi dire?》chiedo io sistemandomi meglio sulla sedia

《Forse dovremmo ricominciare, darci un'ultima opportunità.》 Sussurra lui

Il mio cuore inizia a battere velocemente e decido di darmi una calmata.

«No, non dobbiamo darci un'altra opportunità, ne abbiamo avute troppe.» dico io sbuffando

I sentimenti cercano di travolgermi anche dopo queste parole, ma cerco di sforzarmi nel ragionare.

Guardo Robert e sorrido leggermente. I suoi occhi guardano attentamente il bicchiere mezzo vuoto, le sue labbra sono contratte e il suo viso è pensieroso.

«Come sei arrivata qui a New Haven?» mi chiede lui ignorando le mie parole

«Mi ha accompagnato Miguel. Ti rendi conto? Ci siamo fatti più di due ore di macchina per venire qui nel Connecticut!» dico io stanca, allontano il bicchiere di birra consumato a metà mentre faccio un cenno alla cameriera

Una graziosa ragazza dai capelli castani rossi  e di statura bassa si avvicina a me con un sorriso stanco.

«Salve sono Naomi, desiderate qualcosa?» chiede lei guardandomi

La guardo e penso che sia davvero giovane per lavorare in un ambiente come questo, metto da parte questo pensiero e mi decido a risponderle

«Mi può portare un caffè?» le chiedo io gentilmente, la ragazza sussurra un "certo" seguito da un sorriso e corre al bancone

«Non dovevate venire..Sono pure le due di notte.» dice lui passandosi una mano tra i capelli

«Te ne sei andato ed eri sconvolto. Hai fatto preoccupare tutti.» sussurro io sorridendo alla ragazza alta con i capelli neri , abbasso lo sguardo sulla sua targhetta e leggo il suo nome "Loren" «Grazie Loren.» dico io per mescolare lo zucchero per poi bere il caffè

«Avevo bisogno di pensare.» sussurra lui allontanando la birra e stiracchiandosi «Brianne, che ha detto?» mi chiede lui chiudendo gli occhi

«Appena io e Miguel siamo tornati mi ha iniziato ad urlare contro, dentro il ristorante. Mi ha detto di tutto e di più. Ovviamente, dopo poco, la sicurezza ci ha buttati fuori.» dico io cercando di rimuovere quei ricordi fastidiosi della voce insopportabile di Brianne

«Le hai detto qualcosa?» mi chiede lui alzandosi e facendomi segno di seguirlo

«No. Dovresti dire tu tutto a lei. Non io.» dico io lanciandogli un'occhiata

Paga velocemente e le ragazze ci augurano una buona serata.

Usciamo dal Thomson bar e la pioggia è più forte rispetto a prima

«Vieni in macchina con me.» dice lui prendendomi per un polso e correndo verso la sua macchina

Entriamo dentro la macchina, ormai tutti fradici.

«Dove hai intenzione di portarmi?» chiedo io dubbiosa mentre mette in moto

«Miguel dove è andato?» Mi chiede lui accendendo la macchina e portandoci fuori dal parcheggio del bar

«All'hotel Light, è qui vicino..» dico io vedendo Robert camminare tranquilla in queste strade sconosciute, a quanto pare solo per me

«Sai dove si trova?» chiedo io spezzando il silenzio

«Sì.» risponde lui lanciandomi un'occhiata veloce

«Come mai?»

«Quando qualcosa non va, mi piace andare via, in posti lontani. Sta sera sono ritornato qui..» dice lui alzando le spalle

«E' Miguel come lo ha capito?» chiedo io più confusa

«Quando tu eri ad Anchorage e io sono andato a casa tua ubriaco, lui mi ha soccorso e ha deciso di mettermi una specie di spia nella macchina. Mi sa che ha usato quella per trovarmi. » dice lui ridendo

Sorrido al pensiero di Miguel in versione papà premuroso anche con Robert.

Il biondo alla guida si ferma davanti all'hotel Light, un ragazzo assonnato  arriva di corsa a prendere la macchina per posteggiarla

«Wow, sei importante eh.» dico io entrando nel palazzo lussuoso

È notte fonda e non c'è nessuno, solo il ragazzo assonnato e un uomo di mezza età alla reception, anche lui assonato, se non del tutto addormentato.

«Ovvio.» dice lui ridendo e prendendo le chiavi che il ragazzo gli porge

Saliamo in camera, la 28, una camera semplice ma elegante e lussuosa.

Inizio a spogliarmi degli abiti ormai fradici e li butto per terra

Robert fa lo stesso ma si dirige dopo poco in bagno

Entro anch'io per passare i vestiti sotto il phon e lo vedo mezzo nudo

Distolgo lo sguardo e mi spoglio anch'io, decisa.

«Facciamo una doccia calda insieme?» Gli chiedo in un sussurro

Lui mi guarda e i suoi occhi luccicano alla vista del mio corpo nudo e i suoi denti torturano il suo labbro inferiore.

«Va bene.» sussurra lui entrando prima di me

Nemmeno il tempo di entrare che sento il vetro della doccia sbattere e la schiena sbattere contro il muro.

Le sue labbra fameliche avvolgono le mie in baci passionali.

Le mie mani stringono i suoi capelli bagnati e le sue di mani, stringono il mio sedere

I suoi baci passano sul collo per poi risalire sulla mia bocca

«Fai l'amore con me,l'ultima volta.» sussurro io mentre lui chiude un capezzolo tra le sue labbra morbide

Sì stacca e mi prende per mano, usciamo dalla doccia per ritornare in camera.

Robert mi prende in braccio e mi distende sul letto per poi distendersi sopra di me

I miei capezzoli turgidi sbattono sul suo petto muscoloso, le nostre parti intime si scontrano in una danza provocante ed eccitante mentre le nostre bocche si incontrano continuamente.

Allargo le gambe per stringere il suo bacino tra di esse, mentre lui con una spinta entra dentro di me, lentamente.

I miei ansimi risuonano dentro le sue orecchie mentre i suoi dentro le mie.

Va velocemente per poi fermarsi, per farmi impazzire, per farmi godere a pieno quell'attimo.

«Rob.» sussurro io aggrappandomi alle sue spalle per poi perdermi nel mio orgasmo, seguita dopo poco da lui, che si libera sulla mia pancia

Sì distende accanto a me, io mi appoggio sul suo petto mentre lui mi stringe di più a se

«Non ho mai amato nessuno come ho amato te. 
Sono cresciuta con te,  sono diventata donna, sono diventata ciò che sono oggi. Mi hai dato tanto e poi anche poco. Sei stato il mio primo amore, la mia prima volta,  il mio primo tutto.
Con te ho condiviso il mondo, i sentimenti e me stessa. 
Però adesso è meglio voltare pagina, è meglio finirla sul serio, non siamo fatti per stare insieme.
Ma non ti dimenticherò mai, sarai sempre parte del mio cuore.» sussurro io sentendo le lacrime scendere

Lui resta in silenzio e dopo qualche minuto si decide a parlare

«Ci siamo incontrati nel mio studio. Tu eri la figlia di una mia paziente, quando ti ho visto mi stavi così antipatica. Poi mi sei piaciuta,  mi sei piaciuta troppo. Ti ho visto davanti ai miei occhi come una Dea, come la mia donna, una donna perfetta. Cosi bella, cosi sexy, cosi dolce e timida e anche aggressiva.
I miei sentimenti non sono mai cambiati, nonostante abbia provato in tutti i modi ad andare avanti senza di te.
Ma ho capito che l'unica persona che voglio, sei tu.
Ma se tu hai deciso di finirla qui, lo accetto Julia. 
Ma io pure voglio decidere qualcosa.
Io ci proverò a conquistarti di nuovo.
Ci proverò ancora, fino a quando non mi dirai "Robert, voglio solo te, per sempre." 

Per adesso tutto sembra un addio, un'ultima volta. Ma per me non lo è e non lo sarà.» sussurra lui al mio orecchio

Le lacrime scendono dal mio viso e bagnano il suo petto nudo.

Il mal di testa martella la mia testa e mi sento improvvisamente stanca e senza forze.

Mi giro dall'altro lato e sento le sue braccia avvolgermi.

«Buona notte Robert.» sussurro io tirando su col naso

Ci potrà mai essere un'ultima volta anche per lui? 

   
 
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