Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: 23rd_MStreet    13/02/2016    1 recensioni
221B Baker Street. Londra.
E' giovedì. Un qualunque, noioso giovedì per Sherlock Holmes.
La notte ha portato la pioggia e la mattina ha portato una sorpresa per il miglior detective d'Inghilterra.
"Of England?"
"Don't show off, Sherlock."
Una storia senza pretese nata in un noioso e piovoso giovedì mattina.
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sherlock Holmes lanciò il lungo cappotto sulla sedia su cui John accumulava i giornali e si accasciò sbuffando sul divano. Calciò via le scarpe lucide di pioggia e stiracchiò le membra lunghe e annoiate. Stropicciandosi gli occhi gridò a Mrs Hudson di portargli la colazione, nonostante fossero le undici passate. Era stato fuori tutta la notte, aveva vagato per Londra respirandone l'aria fredda che odorava di traffico e storie invisibili a chi non sapeva osservare. Aveva sperato che quel suo girovagare gli avrebbe dato qualcosa a cui pensare, aveva bisogno di tenere impegnato il cervello. Era così annoiato. Sbuffò e si guardò attorno.
Una frazione di secondo dopo era saltato in piedi. C'era qualcosa di diverso. Watson era in casa, ricordava di aver notato la giacca appesa in ingresso al pianterreno, ma non era in salotto, né in cucina. Quindi doveva essere in camera. Perchè mai avrebbe dovuto a quell'ora? Era malato? Cercò tra i ricordi uno stralcio di conversazione che poteva confermare questa ipotesi, ma non trovò nulla. Probabilmente l'aveva ignorato. Camminando per la stanza con passo nervoso sollevò il libro che John stava leggendo da ormai tre mesi e senza particolari progressi a giudicare dalla piega presa delle pagine che accoglievano il segnalibro. Lanciò il libro sulla scrivania, su cui giaceva spento il suo laptop.
Girò su se stesso un paio di volte e poi si lasciò cadere sulla poltrona nera. John era in camera sua, senza libro né computer, persino le sue pantofole erano abbandonate ai piedi della poltrona. Unì le dita affusolate appoggiandole alle labbra. Poi la vide, una piccola anomalia. Billy era stato spostato. Balzò in piedi e si avvicinò scrutandolo. Sulla mensola sopra il caminetto il teschio volgeva le sue orbite vuote verso il salotto. Mrs Hudson lo trovava ripugnante e quando puliva la stanza si limitava ad aggirarlo con lo straccio per la polvere, inoltre ricordava che il suo coinquilino aveva provato a convincerlo a spostarlo perchè "spaventa le ragazze".
Certo, le ragazze che John era solito portarsi a casa non erano mai dotate di un intelletto particolarmente brillante, ma...Ecco la soluzione, doveva essere in compagnia. Era molto strano che si attardasse a letto fino a quell'ora, le sue abitudini sessuali erano state sempre molto nella norma per uno scapolo della sua età ed estrazione sociale. Una volta a settimana, due se la relazione era un novità, rigorosamente la sera tardi.
C'era qualcos'altro. Qualcosa aveva colpito il suo sguardo quando era entrato nella sala, ma non riusciva a ritrovarlo. Mentre attraversava con grandi falcate il salotto, uno scintillio catturò la sua attenzione, costringendolo a tornare indietro. Sul tavolino accanto alla poltrona di Watson c'era un anello. Lo afferrò e si sedette a terra con le gambe incrociate. L'argento lavorato senza eccessiva perizia tratteneva una goccia d'ambra in una decorazione di dubbia interpretazione. Una piuma? O forse una foglia. No, era una piuma. La donna lo teneva ben pulito, doveva esserci molto affezionata. L'interno era lucido, segno che lo toglieva regolarmente, forse per non rovinarlo facendo lavori manuali o...sotto la doccia.
Un ricordo schiaffeggiò la sua memoria e quando Mrs Hudson entrò con il vassoio della colazione lo trovò seduto sul tappeto davanti al tavolino rotondo, intento a fissare l'anello con eccessivo stupore.
«Sherlock, caro, ti senti bene? Scommetto che non hai cenato ieri sera, sempre il solito! Qui ci sono dei biscotti, una fetta di crostata ed il tè, ovviamente. Sherlock? Caro, cosa sai facendo lì a terra?»
Dovette accontentarsi di un brusco cenno che la invitava ad andarsene, brontolando se ne tornò nel suo appartamento, ma il suo affittuario non se ne accorse nemmeno.
Nella sua testa si stavano susseguendo una serie di ricordi a cui non aveva più pensato negli ultimi dieci anni, non perchè avesse voluto dimenticarli, semplicemente aveva avuto bisogno di "spazio".
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: 23rd_MStreet