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Autore: mareggiata    13/02/2016    19 recensioni
In occasione del Contest per SanValentino, ho voluto dare, insieme a voi una sbirciatina in quella casa.
Ma non voglio dirvi di più per non rovinare la sorpresa per questa scena collocata in un tempo particolare della loro vita. Un periodo poco raccontato nei what if.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO: questa OS si innesta nella FF "Volere è potere" ed è da leggere dopo di questa

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-Annette! Vieni qui da tuo padre! Ti devo parlare...-

Oscar scuote la testa preoccupata per il tono di suo marito, ma un poco anche sorride tra sé e sé mentre, seduta davanti al mobile della toilette, si spazzola vigorosamente i capelli avendo già indossato la camicia da notte preziosamente ricamata su cui ha stretto una vestaglia con lo scollo aperto che lascia intravedere un poco il petto ed ammiccare la parte superiore del pizzo.

Le piace ancora, dopo tanti anni, essere curata ed attraente. Nonostante le gravidanze, il suo corpo è ancora snello, il suo décolleté è di tutto rispetto, solo qualche ruga d'espressione ha leggermente invecchiato il suo sguardo come è giusto che sia per una donna della sua età...

Si sfila gli orecchini e si stende la crema sul viso e sul collo, godendosi il piacere di quel contatto fresco, di quella sensazione di morbidezza e del lieve ma persistente profumo che le rimane sulla pelle che, come un richiamo, attira suo marito proprio lì ad affondare il naso, sul morbido scollo, come l'ape è attirata dal profumo del fiore che si apre per accogliere il suo arrivo.

Dopo tanti anni di matrimonio il desiderio e la passione non si sono mai domati e il loro talamo è ancora sovente teatro delle loro carezze, dei loro gesti affettuosi, della loro evidente insaziabile voglia dell'altro...

Mentre rimugina sulla fortuna di un matrimonio così felice, sull'incontro tra due anime chiamate a stare insieme, nonostante tutto e tutti.... la porta della camera si spalanca in un botto e André entra come un vento impetuoso e con l'aria smarrita, prima di chiudere la porta con un colpo secco.

-Ho dovuto parlarle! Non potevo lasciare correre...- dice rivolto a lei ma forse più spinto dalla necessità di assolvere sé stesso.

Oscar lo guarda senza fiatare mentre lui si lascia cadere sul bordo del letto con l'aria un po' confusa.

E' bello il suo André... Se possibile è ancora più bello. Il tempo gli ha brizzolato i capelli ma non ha scalfito la prestanza del suo fisico muscoloso e asciutto. Anzi. Adesso con quest'aria matura, ha un non so che...., che lo rende ancora più affascinante.

-Insomma nostra figlia... non può comportarsi così!- dice lui sconcertato

-Così come?- chiede lei già immaginando tutto.

-Avevo appena lasciato la stanza della biblioteca per salire da te... quando, passando nel corridoio, ho visto distintamente Annette e Marc sull'uscio di casa abbracciati prima che lui uscisse...-

-Ma André cosa c'è di male? Sono fidanzati... Si sposeranno tra poco...- risponde lei sempre pacata, tanto calma quanto è invece agitato il cuore di André

-Ma tu non hai visto! Sennò non parleresti così!- la incalza lui agitato

-Cosa avrai mai visto?-

-Si stavano baciando... Sulla bocca! E lui aveva una mano sul suo fianco a stringerla a sé! E non ti dico verso dove si stava muovendo quella mano se non fossi intervenuto io con un colpo di tosse!!- dice tutto soddisfatto -Sì che il giovanotto si è staccato subito e, dopo un frettoloso saluto verso di me, si è dileguato veloce come una saetta!!-

-E così la povera Annette si è anche beccata una ramanzina dal suo gelosissimo padre...- osserva Oscar sconsolata

-Certo! E non è gelosia la mia!!- risponde lui piccato -Le ho fatto osservare che una brava ragazza sa mantenere il contegno e non si lascia andare con il fidanzato prima del matrimonio se non vuole dare una brutta impressione di sé...-

Oscar si alza del soffice sgabello imbottito della toilette e si dirige ponendosi davanti a lui con i pugni piantati sui fianchi

-E così è questo che tu hai pensato di me??- chiede fintamente offesa -Sono stata una sgualdrinella quella famosa notte??-

Lui alza lo sguardo verso di lei con la bocca spalancata, preso contropiede.

-Ma cosa vai a dire! Per noi era diverso...-

-Dici? Io mi ricordo che non eravamo sposati... e, a ben vedere.., neanche fidanzati!-

-Sì. Ma ci amavamo moltissimo. Io ti amavo da sempre...-

-Anche Annette e Marc si amano molto!- risponde Oscar risoluta

-Per noi era diverso...- continua lui sinceramente convinto

-Sei solo geloso, André...- risponde Oscar mettendosi a ridere -Sai che non lo avrei mai detto?!-

-Beh.. Io non credo di essere geloso, credo invece che fosse doveroso farle notare i pericoli di un comportamento sconsiderato. Si inizia con un bacio... e poi...-

-A tua figlia non capiterà. Ha più testa sulle spalle di suo padre!- continua a ridere Oscar rischiando di irritare André -Ma come fai ad avere il coraggio di farle un discorso così?-

-Ma come il coraggio? Non ti sembra che un padre debba pensare alla salvaguardia dell'onore di sua figlia??- chiede lui di rimando, tutto piccato

-E a te non sembra che nostra figlia, essendo capace di contare... è in grado di capire da sola che i suoi genitori hanno avuto un figlio ben prima del matrimonio?? Da quale pulpito!!-

Non sa più cosa dire André mentre la sua espressione è nuovamente smarrita di fronte al ragionamento lapalissiano di sua moglie.

Ma lui sa che per Annette le cose sono necessariamente diverse e non si lascerà distrarre da questi ragionamenti! La sua bambina è ancora una bambina. Ha solo diciassette anni!!

Loro erano già adulti...

Oscar è affascinata dal turbinio di emozioni che vede passare sul volto del suo uomo e ne è sinceramente intenerita

-André...- lo chiama piano.

Lui alza gli occhi e incontra i suoi accesi da una luce particolare, quella luce birichina che assume sempre la sua Oscar quando lo stuzzica per fare l'amore.

Non può resisterle e sorride sconfitto, mentre tutta la sua rabbia d'incanto sembra svanire, davanti all'immagine di lei che sta tirando il laccetto dell'unico fiocco che tiene unito, proprio sopra il seno, i due lembi della vestaglia.

-Hai ancora voglia, dopo tanti anni, di questa donna di dubbia moralità?- gli chiede lei incalzandolo

-Dubbia moralità? Ma se eri così ostinatamente vergine che ho dovuto aspettare venti anni!!- le risponde lui prendendola in giro -Una vergine di ghiaccio...-

Lei, piccata, gli dà una spinta sulle spalle con entrambe le mani, per farlo cadere supino. Quindi gli sale sopra a cavalcioni alzando l'orlo della camicia da notte.

-Te lo faccio sentire io come è bollente il ghiaccio!!- gli dice minacciosa prima di calare sulla sua bocca con un bacio da togliergli il respiro mentre la sua mano scende a cercare i bottoni delle sue coulottes.

Iniziano così la loro lotta amorosa, quasi una tenzone che non vede vinti né vincitori.

Dopo anni di matrimonio, ogni volta si ritrovano soggiogati dalla passione, in preda al desiderio di sentirsi, di toccarsi, di baciarsi con lo stesso trasporto di due amanti al loro primo incontro...

Mentre ancora nudi si stringono accarezzandosi nella ritrovata dolcezza dopo un amplesso tutt'altro che dolce, Oscar fa scorrere la mano sul suo petto, separando con le dita i pochi peli scuri.

-Oggi è San Valentino...- gli dice in un soffio -Non lo abbiamo mai festeggiato... Noi due non siamo mai stati molto interessati a queste cose da innamorati...-

-E' perchè, in fondo, lo festeggiamo sempre... Cosa avrebbe questo giorno di particolare?-

-Non so- risponde lei alzando lo sguardo su di lui -Ma forse per quei due giovani là sotto, un giorno così è importante e tu hai rovinato quel bacio...-

-Lo sai perchè hanno inventato questa festa?- chiede lui serio -Perchè i giovani maschi, con la scusa di festeggiare, si possano prendere delle libertà in più!-

-Ma che idee opportunistiche, Grandier... Ti facevo più romantico!-

-So solo come ragioniamo noi uomini...-

-André.. mi fai pensare male di te!!- risponde lei tirandosi su con un braccio e trattenendosi dal mettersi a ridere -Non mi dirai che anche tu ricorrevi a questi biechi mezzucci...-

-Solo con le sgualdrinelle....- ribatte lui ridendo invece apertamente, prendendola in giro, mentre la fa cadere su di sé tirandole il braccio e lasciandola perplessa e dubbiosa su questa irriverente risposta.

Questa sua ironia, tipico e stuzzicante suo modo di scherzare, le ricorda sempre il suo giovane André, l'unica persona capace sempre di stupirla e di farla ridere, soprattutto di provocarla.

-Buon San Valentino...- le dice lui posando le labbra sui suoi morbidi capelli

-Anche a te, amore...- risponde lei stringendolo più forte

-... e grazie...- le sussurra tra i capelli

-Grazie? Di cosa?- chiede lei stupita

-Grazie che non ti sei tirata indietro quella splendida notte... -

  
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