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Autore: nemy1990    13/02/2016    1 recensioni
Ambientato nel settimo libro, Ginny è a Hogwarts al sesto anno e, insieme a Neville, decide di compiere un atto molto eroico.
Qual è però il modo per trovare il coraggio necessario? A volte bisogna affrontare le proprie paure più profonde per riuscirci e nel caso di Ginny... beh scopritelo.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Da bambina a Donna

Sembrava passata una vita dall'ultima volta che l'aveva fatto: il diario era sulla scrivania, un nemico che sembrava pronto a prendere il controllo di lei, dei suoi pensieri, delle sue azioni.

-Devo stare calma-, pensò a mente lucida: -E' solo un diario: un quaderno rilegato, pagine bianche che custodiranno i miei pensieri e le parole rimarranno impregnate e soprattutto VISIBILI.-

Si passò nervosamente una mano tra i capelli rossi e guardò dietro di sè, accorgendosi che il patronus di Neville l'aveva raggiunta: era l'ora.

L'inchiostro gocciolò pericolosamente sul diario colorato che le avevano regalato Fred e George quell' estate, per il suo ultimo compleanno.

-Per farti dormire notti insonni, sorellina!- l'aveva presa in giro Fred, ma lei sapeva il reale motivo di quel dono: i suoi fratelli volevano che affrontasse le sue paure e che lei, ancora una volta, trovasse dentro di sè quel coraggio che l'aveva sempre contraddistinta: anche dopo che suo padre era andato al San Mungo rischiando la vita, dopo che Percy li aveva traditi, dopo che Harry l'aveva lasciata e dopo che George aveva perso un orecchio.

Nessuno di loro si era lamentato e certamente non l'avrebbe fatto lei.

Con un -Reducto- avrebbe polverizzato anche un Mangiamorte, ma bastava una pagina di un insulso diario per farle mancare il fiato e crearle quel senso di nausea che cercava di nascondere persino a se stessa.

Evidentemente l'aveva data a bere a tutti, tranne che ai gemelli.

Sapeva che doveva sbrigarsi, ma George le aveva premurato di scrivere su quel diario prima di fare qualcosa di eroico e ciò che stava per fare era decisamente eroico e folle.

Neville aveva affrontato le sue insicurezze ed era diventato il capo di una rivolta, al punto che per non essere cruciato alla pazzia come i suoi genitori era stato costretto a nascondersi nel castello.

Pochi sapevano di dove si trovasse, lei era una delle poche insieme a Luna ad esserne al corrente.

Deglutì e scrisse: -Caro diario...-.

Quasi urlò quando la carta assorbì le parole, realizzando uno dei suoi incubi più vividi.

Quando però arrivò la risposta tanto temuta, non comparve la sottile ed elegante calligrafia che credeva, piuttosto una parecchio disordinata e familiare, quella dei gemelli.

Persino la loro scrittura era difficile da distinguere.

-Cara sorellina, questo è un giorno per cui festeggiare: non solo perchè hai affrontato la tua più grande paura (che poi perchè provare paura di uno psicopatico senza naso che uccide le persone per sport, ce lo siamo sempre chiesto), ma anche perchè stai per fare qualcosa di incredibilmente Grifondoro e coraggioso, ergo anche di molto stupido, le classiche cose che mamma ci vieterebbe di fare per il nostro bene. Mamma ti direbbe che hai preso da noi, noi invece ti diciamo che Harry ha avuto una cattiva influenza su di te, che Merlino lo benedica!

Questo è un messaggio che abbiamo scritto in precedenza per te, per dimostrarti che se hai avuto il coraggio di scrivere su questo variopinto diario (è stato Bill a insistere di prendertelo colorato, sennò ti avrebbe ricordato troppo quello autentico di Tu-sai-chi, noi pensiamo che abbia levato la metà del divertimento così), puoi fare tutto ora: persino immaginarti Silente giovane e senza barba.

Quindi vai e vinci, sorellina: noi saremo sempre con te! Salutaci i gabinetti di Hogwarts e anche la cara Mirtilla se la incroci!


F & G


ps. Dato che questo è un diario, potresti riportare le tue eroiche gesta, cosicchè in tempi più felici il tuo caro amoruccio Harry possa leggere quanto è successo e magari anche sapere quanto sei disperata senza di lui. -


Ginny rise e rise davvero tanto: Fred e George le avevano dato quella carica che le serviva per entrare davvero nell'ufficio di Piton e rubare la spada di Grifondoro.

Guardò il Patronus di Neville e fece spuntare dalla punta della sua bacchetta il suo, il cavallo che le faceva sempre da scudo, per avvertire il suo amico che era pronta: se Voldemort non l'aveva piegata non l'avrebbe fatto nessuno.

Ciaooo... avevo bisogno di una massiccia dose di coraggio oggi e perchè non ritrovarla nel mio personaggio preferito? spero vi sia piaciuta questa storia, attento impaziente i vostri pareri! 

Un bacione!

-nemy1990-

   
 
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