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Autore: ombra_di_cenere    13/02/2016    0 recensioni
Hidan e Kakuzu sono in missione : devono catturare una nijna con una particolare abilità innata desiderata dal loro capo.
Dopo averla osservata per un po' e catturata Hidan scoprirà di provare un sentimento particolare per la ragazza e capirà finalmente che cosa voglia dire essere innamorati. Però non tutte le storie d'amore hanno un lieto fine...
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ciao a tutti! alcuni avvisi: in questa FF Hidan potrebbe risultare leggermente OOC e quando vedete i *** vuol dire che cambia il punto di vista.
buona lettura!


È da circa tre gironi che osserviamo la ragazza e mai una volta l'abbiamo vista utilizzare la sua abilità innata. Mi sorge il dubbio che sia quella sbagliata, nonostante corrisponda alla descrizione: corporatura esile, capelli marroni e rossi, abbastanza corti, occhi scuri, irascibile.È lei, ne son certo. Mi volto verso Kakuzu che sta sfogliando l'elenco delle taglie; visto che siamo al villaggio della foglia sta cercando qualche pezzo grosso nei paraggi per guadagnare un po' e divertirsi.

-Possibile che non l'abbia mai usata?- gli chiedo, - Insomma, dicono che accade sempre quando si arrabbia, ma io non l'ho mai vista!

-Aspettiamo ancora un po', se non ci saranno progressi, interverremo.- mi risponde senza nemmeno alzare gli occhi dall'elenco.

-Come vuoi, ma non ne posso più di pedinarla!

La preda segue sempre la stessa routin: la mattina aiuta all'accademia ninja, il pomeriggio si allena e la sera legge.
È quasi ora di cena e si sta facendo buio; lei si avvia verso casa e la seguiamo.

 

Siamo su di un tetto e sto aspettando di vederla dalla finestra della sua camera, a quest'ora di solito inizia a leggere. Non arriva, che strano, mi metto in ginocchio un po' nervoso a causa di quel cambio di programma. Starà facendo altro, non devo preoccuparmi, non la perderemo di vista. La mia attenzione è attirata da un movimento a destra, mi volto e la vedo per strada.

WTF? Tu dovresti essere in camera adesso!

Questo cambio improvviso mi prende in contropiede e subito inizio a seguirla, dimenticandomi la falce e di svegliare Kakuzu, che stava dormendo beato.

È andata al parco vicino al fiume, deserto a quest'ora. Si dondola leggermente sull'altalena, con la testa appoggiata ad una delle due corde, guardando nel vuoto. Questa sarebbe l'occasione perfetta per attaccare e rapirla, ma non riesco a distogliere lo sguardo da lei, sono come incantato. Nonostante sorrida tutto il giorno, sempre e con chiunque, ora sembra così triste che non ho il coraggio di attaccarla. Vedendola lì, coi riflessi della luna addosso e quell'aria malinconica, noto che è anche carina. Inizio ad osservarla meglio e mi chiedo perché sia così giù di morale; sembra un'altra persona rispetto a quella che abbiamo osservato per gironi. Istintivamente porto una mano alla mia collana e inizio a giocherellarci mentre tengo d'occhio la ragazza. Rimaniamo lì, lei sull'altalena ed io nascosto tra gli alberi ad osservarla, per quasi un'ora; fermi, persi ognuno nei propri pensieri. All'improvviso inizia a spingersi più forte e salta giù dall'altalena con un salto niente male. Sulla via del ritorno la seguo osservandola dall'alto dei tetti del villaggio e dopo che è arrivata a casa si mette subito a letto, senza toccare un libro. Mi sento strano, non riesco a togliermi l'immagine di lei ,triste sotto la luna, dalla mente. Mi siedo sulle tegole e continuo ad osservarla mentre dorme.

 

 

-Gomito alto!- sento in lontananza la voce del suo maestro che la corregge.

-Ma sarà possibile che si dimentica sempre di alzare questo maledetto gomito?! - oggi Kakuzu è più nervoso del solito e non fa altro che commentare gli errori della nostra preda.

-Anche se non alza il gomito centra sempre il bersaglio quindi al diavolo anche lui!- gli rispondo; la ragazza commette sempre piccoli errori ma il cerchio rosso sull'albero è tutto rovinato a causa dei vari colpi ricevuti.              È da tre ore che si allena ininterrottamente variando dal lancio dei kunai, al corpo a corpo, all'utilizzo di tecniche particolari; ma mai una volta che ha utilizzato la sua abilità innata. Vedo che sta sistemando i kunai, ha quasi finito per oggi. Il piano è di catturarla questa sera, quindi siamo abbastanza in fibrillazione.

-Che succede?- Kakuzu sta osservando perplesso la radura dove c'è la preda.

-È da sola – noto, - dovremmo agire? - il suo insegnate è andato mentre lei è rimasta nella radura.

-Vediamo che fa, poi decidiamo... - Kakuzu, che di solito ama sbrigare in fretta certe faccende, sembra non nutrire alcun interesse nella cattura della ninja. La vedo che armeggia un po' con il portakunai e ricomincia a tartassare il bersaglio di colpi.

-Ma non si stanca mai? - sono sorpreso dalla sua resistenza, chissà dove la nasconde tanta energia?

Il clima non è dei migliori, molto probabilmente inizierà a piovere, ma sembra non importarle. La osservo, come la notte scorsa, preso dai piccoli dettagli che noto e dopo un po' che la guardo giungo ad una conclusione :

-Sai una cosa Kakuzu?- gli chiedo;

-Cosa? - mi risponde annoiato

-Ha proprio un fondoschiena da urlo! - annuisco leggermente, contento per la mia conclusione.

-MA SEI SCEMO?! - Kakuzu mi picchia un ceffone in testa senza preoccuparsi del rumore che ha fatto.

La ragazza ci sente, si volta e scappa nel bosco, sfuggendo alla nostra vista.

-Complimenti mister “urlo insulti a caso”! Hai fatto scappare la ragazza! - gli dico leggermente irritato, volevo continuare a osservarla.

-Sarebbe colpa mia?! Pazzo satanico pervertito! Pensa al lavoro idiota! - mi risponde arrabbiato.

-Satanico pervertito?!? ma come osi zomb- , - ZITTO!-, mi interrompe e rimango a bocca aperta nel mezzo della frase.

-Non è scappata, ci viene in contro...- si guarda attorno, in cerca della preda.

-Bhé, a questo punto direi di uscire allo scoperto... - mi avvio verso la radura, con la falce in mano, e Kakuzu mi segue. Ci fermiamo al centro della piana cercando con lo sguardo la ragazza.

Kakuzu si abbassa e appoggia una mano sul terreno, nel giro di un minuto sentiamo un urlo :

-Lasciami andare brutto Coso! - è lei.

Kakuzu è riuscito a trovarla con quelle strane cose che gli sbucano dalle braccia, che sinceramente non mai capito che sono, e ora l'ha portata al centro della radura, appesa a testa in giù per una caviglia.

-Phahahaha! - non riesco a trattenere una risata, la vista di lei, appesa così che cerca di tenersi su la maglietta che le cade, mi fa morire. Kakuzu molla la presa e lei atterra su un ginocchio, si alza e scatta indietro, allontanandosi di qualche metro da noi.È in posizione di attacco ma noto che ci osserva, studiandoci per bene. Faccio così pure io: come forza fisica non dovrebbe essere un problema, è abbastanza minuta, ma questo implica che è veloce. Indossa una canottiera larga e rossa, come alcune ciocche di capelli, dei guanti neri senza dita, pantaloni corti neri, sandali e ha le gambe fasciate fin sotto il ginocchio. Noto che porta il coprifronte nel mio stesso modo: come collana.

-Sbrighiamoci, non voglio perdere altro tempo, ho già scelto un'altra preda.- Kakuzu è tornato il frettoloso di sempre.

-Tranquillo Kakuzu, lascialo pure a me questo pasticcino! - le faccio l'occhiolino e , inaspettatamente, prende fuoco, letteralmente!

-PASTICCINO? TI FACCIO VEDERE IO! - si lancia all'attacco senza esitare e mi coglie di sorpresa, riuscendo a darmi un pugno in pancia. Ma non un pugno qualsiasi, uno da dieci e lode.

Come avevo previsto è veloce.Mi riprendo dal colpo e la guardo con la bocca spalancata; mi ha colpito!        Finalmente vediamo la sua capacità innata, dalle informazioni che avevamo sapevamo che riesce a controllare in chakra e modellarlo come fuoco fino a formare una barriera intorno a lei. La caratteristica più affascinante di questa abilità è che non consuma nemmeno un briciolo di chakra, ne basta pochissimo per accendere la scintilla poi il fuoco si alimenta col chajra naturale che trova attorno. Quindi lei ha una protezione fantastica a costo-chakra zero.           In più riesce ad aumentare forza, ed evidentemente anche velocità, utilizzando il chakra assorbito dalla barriera. Ecco perchè non si stancava mai!

-Sei veloce piccola... ma ora si gioca seriamente! - alzo la falce e provo a colpirla, la evita.

-Chi siete? E cosa volete? - si sposta in fretta, ora è quasi al limitare del bosco.

-Vero che maleducati ! Scusa dolcezza! Io sono Hidan e lui è Kakuzu!- le sorrido.

-Tu sei un idiota! Non siamo qui per giocare! Smettila e combatti! - Kakuzu rovina sempre tutto. Sono felice però di vedere che la ragazza non ha sorriso alla risposta del mio socio.

-Non attaccherete il villaggio! Prima dovrete passare sul mio cadavere!- lei è in posizione di attacco, pronta a scattare verso di noi, sommersa dalle fiamme. I capelli le si alzano leggermente e sembrano più rossi di prima.

-È proprio ciò che vogliamo tesoro! Il tuo cadavere...Più o meno..Insomma ci servi viva però dovremo trovare il modo di-, -Smettila Hidan!- Kakuzu ha perso la pazienza, che novità...

Toglie il mantello e capisco che vuol far sul serio e per un istante, piccolo piccolo, ho paura per lei, temo che Kakuzu possa ucciderla veramente.

 

***

Freddo.

È questa la prima cosa che penso; ho freddo. Strano, non mi succede quasi mai. Dopotutto io ho il fuoco dentro. Sento un rumore continuo, che mi da fastidio: piove, e anche forte.                                                                        Apro gli occhi e vedo che mi trovo in una grotta. Sono seduta con la schiena contro la parete e appena i miei occhi si abituano al buio ,riesco a mettere a fuoco tutto lo spazio a torno me. Mi irrigidisco non appena noto le due figure sedute davanti a me sull'altro lato della grotta.                                                                                                     Subito mi ricordo cosa è successo: quei due son comprasi mentre mi allenavo, abbiamo combattuto e il tipo coi tentacoletti mi ha messo k.o.Mi ricordo anche di alcuni spezzoni confusi: il viso dell'altro tipo, loro che parlavano, io ero in braccio a qualcuno e poi ha iniziato a piovere.

-La bella addormentata si è svegliata! Dormito bene?- è il tipo vanitoso a parlare.

Non rispondo, giro a testa verso l'ingresso della caverna e osservo l'acqua che scende fitta.

-Potresti anche rispondere dolcezza, visto che è lui quello che ti ha fatto male! Io ti ho salvato! - alza il mento con fare esuberante, mi volto a guardarlo e per poco sotto il mio viso non esce la scritta “seriously?!”. Però subito mi torna in mente un frammento dello scontro: il tizio coi tentacoletti mi aveva preso e lanciato verso un albero quando son finita tra le braccia dell'altro. Si è messo in mezzo per evitare che mi schiantassi, e se non fosse intervenuto avrei fatto una brutta fine, ne son certa.

Il tipo coi tentacoletti si alza , - Vado a controllare che non ci sia nessuno in zona... - e si avvia sotto l'acqua.

Lui è strano, molto. Però adesso sono sola col tipo vanitoso che proprio ora si sta sistemando i capelli. Piego le ginocchia e le stringo tra le braccia, ho veramente freddo. Noto che sono piena di lividi , che novità... Almeno non fanno male. La cosa cche mi da più fastidio ora è il freddo. Sto quasi tremando. Non mi è mai capitato, sento il freddo che cola dalla pelle fin nelle ossa e rimane lì, fastidioso e odioso come nient'altro al mondo.

Credo che lui se ne sia accorto , - Hai freddo piccola? - come risposta faccio no con la testa.

-Si direbbe di sì... - , si alza e si toglie lo strano mantello nero a nuvole rosse che indossa, rimanendo a torso nudo, con la sua collana argentata che pende in mezzo al petto.

Mi obbligo a distogliere lo sguardo ma intravedo al sua figura alta e muscolosa che si avvicina. Arrivato davanti a me si abbassa per mettermi il mantello sulle spalle, ma lo anticipo e mi sposto di lato, scappando da lui e lasciandolo perplesso. Mi guarda con un sopracciglio inarcato, io mi sposto ancora un po'. La sua espressione sarebbe buffa se non fossi in una situazione del genere.

-Dolcezza non farti pregare, ti ammalerai e il capo non ne sarebbe felice. Dovresti coprirti di più... - , - Senti chi parla! - la risposta mi è uscita automatica.

Vedo che sorride e lo lascio avvicinare, mi appoggia il mantello sulle gambe e per un attimo i nostri occhi si incontrano: rimango incantata dal colore dei suoi, sono viola, brillanti e profondi. Sono veramente belli, e non sembrano cattivi, sono dolci, però distolgo lo sguardo.

-Grazie... -

Senza smettere di sorridere si alza e ritorna al suo posto. Mentre si allontana lo osservo: ha un bel fisico, è più basso dell'altro tizio, ma è muscoloso e leggermente “a clessidra” , non troppo. Alza una mano per sistemarsi i capelli, ancora, e i muscoli della spalla e della schiena si tendono, risaltando ancora di più e conducendo il mio sguardo più verso il basso.

La caverna è troppo buia perchè io possa distinguere bene anche le sue gambe, coperte da dei pantaloni neri. Penso che è vanitoso, molto, ma almeno può permetterselo.

Mi avvolgo bene nel mantello, che mi è grande, ma è caldo. Subito mi sento meglio.

Non posso scappare finchè la pioggia non finisce, la mia abilità non funziona bene con questo clima. Non posso far altro che star qui seduta e aspettare che torni il sole.

 

 

 

Non mi ricordo quando ma mi sono addormentata. Mi stropiccio gli occhi e vedo i tue tizi che parlano fitto fitto davanti all'ingresso della caverna.

-Questa proprio non ci voleva !- dice il tizio con tentacoletti.

-Dobbiamo trovare un altro posto, non è che hai qualche nascondiglio in zona? - chiede quello vanitoso.

-Fammi pensare un attimo Hidan! - capisco che il tizio più alto è anche più nervoso del vanitosi , che si chiama Hidan. Quest'ultimo si volta e mi vede.

-Heilà dolcezza! - mi sorride e a me vengono i brividi, nonostante sia ancora avvolta nel suo mantello.

Subito mi alzo e picchio qualche colpo sulla stoffa per togliere dell'eventuale polvere.

Poi penso che sono un'idiota! Perchè preoccuparmi se il mantello di uno dei miei rapitori è sporco?! Insomma sono rapitori! Dovrei picchiarli!

-Ti sta bene! - dice mentre si avvicina e mi guarda dal basso all'alto. Tolgo il mantello e glielo porgo col braccio teso il più possibile, per mantenere le distanze.

-Grazie. - mi viene automatico e subito dopo mi ripeto che sono un'idiota. Non devo essere gentile! Mi hanno rapita!

Guardo verso l'entrata della grotta; Tentacoletti è ancora lì, quindi non posso scappare.

Come sentendosi osservato, si volta e si rivolge ad Hidan .

-Conosco un rifugio non lontano da qui, cinque ore più o meno... -

-Bene, che facciamo con lei? - chiede il vanitoso sistemandosi il coprifronte.

-La leghiamo! - risponde Tentacoletto.

-Legarla? E con cosa? - Hidan si guarda attorno cercando qualcosa per bloccarmi.

-La tengo io... - Mr. Tentacolo allunga un braccio da cui esce uno dei suo orribili tentacoletti. Mi sposto subito, schifata da quel coso viscido.

-No aspetta Kakuzu! Tu dovrai star davanti a guidarci, la tengo io... - interviene Hidan.

-Sì? e con cosa la tieni? - Kakuzu incrocia le braccia sccocciato.

-La mia falce può bastare, un passo falso e diventa uno spiedino piccante! - mi fa l'occhiolino e io, per l'ennesima volta, vengo attraversata da un brivido.

Lo guardo male, mi infastidiscono tutte quelle battutine che fa, e soprattutto odio quando mi fa l'occhiolino. Non gli rispondo, trattengo la rabbia e non attivo la mia abilità perchè ho paura di far arrabbiare ancora Tentacolo e questa volta non so se me la caverei.

 

Stiamo camminando da un'ora circa, Tentacolo davanti io dietro di lui e ancor più dietro c'è Mr. Vanitoso che mi punzecchia la schiena con la sua falce a tre lame. Sono tipi di poche parole, quindi posso pensare tranquillamente ad un modo per scappare senza venir distratta dalle loro chiacchiere. Non posso diminuire la velocità perchè Hidan è pronto a pizzicarmi se rallento anche un minimo, e se facessi uno scatto in avanti per fuggire, Kakuzu, che ha già i tentacoli pronti, mi prenderebbe subito. Saltare o abbassarsi significherebbe farmi graffiare tutta la schiena, fingendo lo svenimento finirei in spalla a uno dei due, se provassi a distrarli parlando...

Potrebbe funzionare! Se riuscissi a distrarne almeno uno avrei una qualche possibilità.

Apro la bocca per chiedere una cosa quando Hidan mi precede : - Manca tanto?

-Sì – risponde brusco Tentacolo;

-Tanto quanto? - continua l'altro;

-Tanto! Cammina e sta zitto! - Kakuzu è sempre molto nervoso e ora i suoi tentacoletti sono ancora più in agitazione, grazie Hidan! Hai peggiorato la mia situazione!

-Non potremmo fermarci? Vorrei fare un sacrificio a Jashin!

-Smettila di sparare cazzate! Tu e il tuo fottutissimi dio! - Kakuzu si è girato e sta fulminando Hidan con lo sguardo da sopra a mia testa.

-Come osi?! Ateo ignorante! Ti faccio vedere la furia di jashin! - Hidan ringhia quasi e alza la falce verso Tentacoletto e io sono in mezzo a loro due.

Capisco che è la mia occasione, loro sono distratti , la falce è spostata e io son pronta.

Attivo la mia abilità e scatto di lato, più veloce che posso. Sento il fuoco scorrermi nelle vene, sto bene e sono piena di energie. I miei sensi si affinano. Li sento urlare e insultarsi per la mia fuga ; continuo a correre senza voltarmi.

Però c'è un problema: non ho la più pallida idea di dove io sia. Esito un attimo fermandomi per solo un paio di secondi e riprendendo verso sinistra. Questa svista mi costa la libertà.

Kakuzu mi afferra ancora per un piede con un suo tentacolo e mi fa cadere.

-Merda! - mi mancava così poco! Idiota! Idiota! Idiota! Non dovevo fermarmi!

Vista la sua simpatia, Mr. Tentacolo non mi viene incontro ma mi trascina verso di lui, facendomi graffiate gomiti e ginocchia. Continuo ad insultarlo finchè non mi solleva da terra e mi porta al livello dei suoi occhi a testa in giù.

-Ti ammazzerei ora se non ci servissi viva! - che simpatia! Per risposta ringhio.

- Hidan dovevi controllarla!- accusa il compagno che subito ribatte: - Sei tu che mi hai distratto scemo! - gli occhi del vanitoso brillano di rabbia, hanno quasi cambiato colore passando ad un viola molto scuro.

- Ora la tengo io! Incapace che non sei altro! - Kakuzu mi raddrizza, mi circonda coi tentacoli e mi appoggia con la pancia ad una sua spalla.

- HEI! Mettimi giù! Ora! Mollami! - come osa?! Ho le braccia bloccate e non posso colpirlo perciò inizio a scalciare.

-Stai ferma! - mi ammonisce brusco.

-Lasciami andare! - continuo a dimenarmi per provare a sfuggire alla sua presa.

-No! Stai ferma! - stringe la presa e mi sfugge un lamento, quasi non riesco a respirare.

-Piano Kakuzu, la stritoli … - lui molla un po' la presa e Hidan mi fa l'occhiolino.

Sono così arrabbiata che sento i nervi tesi come non mai. L'unica cosa che posso fare per ripicca verso Kakuzu è fargli la linguaccia . Lui non può vedermi ma Hidan sì e anche lui tira fuori la sua lingua per dispetto al compagno. Sorrido leggermente mentre lui sfoggia tutta la sua soddisfazione per quel piccolo gesto ribelle. È la prima volta che sorrido da quando mi hanno presa e, al contrario di quando son con i miei amici, ho sorriso spontaneamente e non perchè dovevo recitare la parte della giocherellona.

Dopo alcune ore di viaggio passate ad osservare i piedi di Hidan che camminava dietro di me, la pancia inizia a farmi male e, per fortuna, arriviamo ad una casetta nel bosco: il nostro rifugio.

 

***

Siamo arrivati al rifugio ieri , è una casetta con poche stanze ma ordinata e pulita. È uno dei tanti nascondigli dell'Organizzazione ed probabilmente Zetzu si diverte a fare le pulizie dei vari rifugi. C'è un'unica stanza da letto e in quel letto ci dorme lei mentre uno di noi fa la guardia e l'altro sta sul divano. La scorsa notte non ha chiuso occhio, è stata sdraiata, con le braccia sotto il cuscino, a guardare il soffitto, senza spiccare parola. Durante il mio turno non ho fatto altro che osservarla, mi piace com'è e un po' mi spiace che sia piena di lividi a causa mia e di Kakuzu.

Abbiamo già pranzato, lei è sul divano che legge uno dei libri che ha trovato sul tavolino della sala principale. Vedo Kakuzu che si mette il mantello e si avvia verso la porta.

-Esci? - chiedo confuso, sta piovendo.

-Sì, ho una questione d'affari da sistemare... - risponde annoiato.

-E mi lasci da solo con lei? Sai che potrebbe farmi male? - scherzo, per cercare di attirare l'attenzione di lei, che però resta impassibile.

-Il massimo che potrebbe farti sarebbe spettinarti! - esce e chiude la porta, non prima di sfuggire ad un'occhiataccia di fuoco della ragazza.

Sto seduto ancora un po' al tavolo, guardandola senza farmi notare troppo. Per essere un ostaggio, capace di prendere fuoco è tranquilla. Legge il suo libro senza far alcun rumore, sbuffando leggermente ogni tanto. Non potrebbe scappare in alcun modo visto che abbiamo creato una barriera attorno al rifugio. A dire il vero è stato Kakuzu con non so che tecnica strana. Sembra essersi arresa all'idea di dover passare ancora qualche giorno con noi; prima di ripartire verso la base dobbiamo fermarci un po' per accertarci che i ninja delle squadre speciali di Khonoa abbiamo perso le nostre tracce. Dopo un po' inizio ad annoiarmi e decido di far qualcosa di utile. Mi alzo, tolgo il mantello e lo butto sul diano vicino a lei, con una parte le copro i piedi nudi, tolgo il coprifronte dal collo e lo getto anch'esso lì, sposto il tavolino che era nel centro della stanza, mi inginocchio e inizio a fare delle flessioni.

Allenarmi mi aiuta a rilassarmi; noto che per un secondo abbassa il libro per guardare che combino per poi tornare alla sua lettura. Mentre mi abbasso il mio ciondolo tocca terra e ogni piegamento provoca un tintinnio che segna il ritmo.

Potrei continuare per ore senza stancarmi perciò decido di aumentare la difficoltà.

-Hei piccola! Salta su! - alzo la testa per guardarla tenendo le braccia tese .

Abbassa il libro e mi osserva confusa con un sopracciglio inarcato.

-Siediti sulla mia schiena così fai da peso ! - annuisco convinto della mia idea.

-Scordatelo! Sto leggendo! - mi risponde decisa.

-Eddai! Puoi leggere anche seduta sulla schiena!

-Se vuoi ti metto il tavolino sulla schiena!

-Un tavolino non riesce a stare in equilibrio! Dai!

Sbuffa rumorosamente :- Non lamentarti se peso troppo! - si decide ad alzarsi e a sedersi sulla mi schiena a gambe incrociate, sempre col suo libro in mano.

-A dire il vero non pesi tanto... girati diritta così son più comodo - , lei si gira così da guardare dalla mia stessa parte e da bilanciare il suo pesa egualmente su entrambi i lati.

Comincio a fare i piegamenti. Le sue gambe sono calde e le sento sulla mia schiena, è strano, per un attimo ho un brivido. Continua tranquilla a leggere il suo libro finchè inizia a parlare:

-Ti alleni sempre a questa velocità?

-Di solito sì.. perché vado troppo lento?

-No, direi troppo veloce, se vuoi allenare i muscoli ogni tanto devi cambiare andatura, per abituarti ai vari ritmi di reazione.

-Davvero? Quindi dovrei andare più lento?

-Ah-ah ! Prova! Giù … - mi abbasso, rimango per qualche secondo , - Su!- mi guida lei.

-Giù … - aspetto e, – Su , capito?

-Sì! - continuo a seguire il ritmo che mi ha dato e dopo alcuni minuti sento che le braccia tremano. Iniziano a farmi male, ma non posso fermarmi, che figura farei?!

-Inizi a sentire la differenza, vero? - ha capito tutto, è sveglia come tipa.

-Sì... Fanno male le braccia... - ma continuo; sento delle goccioline di sudore colarmi sul viso e sul collo. Mi fermo con le braccia tese, riprendo fiato.

La sento ridacchiare tra se e se .

-Ti diverti?! Vediamo come la metti ora! Attaccati! - le dico

-Attaccati? Ma che..?! - è confusa.

-Attaccati alle mie spalle! - le ripeto, ora mi diverto io.

-Perchè mai..? - non le do tempo di finire la frase che mi abbasso e subito mi rialzo, slanciandomi con le braccia e picchiando insieme le mani. Il libro vola via e cade vicino al divano, la sento insultarmi e poi le sue mani prendono le mie spalle.

Faccio un altro piegamento e ritorno a picchiar le mani, lei è attaccata. La sua presa è forte e delicata allo stesso tempo, noto che ha le mani fredde. Strano visto tutto il fuoco che ha dentro. La sento prendere la mia catenella e tirarla così da avere tra le mani il mio ciondolo.

Poco dopo sento qualcosa di freddo in mezzo alla schiena e mi sfugge un gemito.

Lei ride, contenta per quel dispetto e la mia risata si unisce alla sua.

È proprio così che ci trova Kakuzu: lei seduta sulla mia schiena e io facendo flessioni, mentre ridiamo insieme.

La sua faccia è stata impagabile!







Angolo Scrittrice: Heilà! Spero di avervi divertito e incuriosito con questa FF, continuerà, sono già al lavoro per il prossimo capitolo :3 , però  vorrei sapere cosa ne pensate del comportamento di Hidan?!? o.O
Grazie per il tempo che avete dedicato alla lettura della mia FF! 

un bacio Ombra :*

 

   
 
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