Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: Katniss92    14/02/2016    14 recensioni
Storia partecipante al Contest "The Sugar Love" indetto da Orny81.
Seguito di "Ricordi del passato, certezze del presente".
Si può leggere anche come storia a sé.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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14 febbraio 1795

Sono passati quasi due anni da quando Oscar, in quel lontano 26 agosto 1793, mi disse che aspettava il nostro terzo figlio.
Ora, a rallegrare le nostre giornate, oltre ad Hélène e Léonard, avevamo il piccolo Adriani.
Non aveva ancora un anno, ma già potevamo capire che era la perfetta combinazione mia e di Oscar.
Calmo all'apparenza, ma non appena doveva farsi ascoltare, tirava fuori la grinta di sua madre, caratteristica che ho sempre amato in lei.
Tutti i ricordi che mi legano a lei, i momenti passati insieme, le gioie ed i dolori che abbiamo vissuto sono per me un prezioso tesoro da custodire gelosamente.
Mi ha donato tanto in questi anni di matrimonio, anche se il regalo più grande è stato scegliermi tra tanti e seguirmi, abbandonanto la sua vita di sfarzi e ricchezze.
No che Oscar badasse a questo, ma ho visto come era difficile per lei agli inizi adattarsi a questa nuova vita in cui per sopravvivere doveva lavorare. Avevamo passato un periodo di stenti all'inizio, ma fortunatamente abbiamo potuto rifarci e trovare un lavoro che ci ha permesso di vivere una vita decente.
Io lavoro come precettore del figlio di un signore borghese del luogo, mentre Oscar dà lezioni di pianoforte a diversi bambini della cittadina.
Oggi nessuno di noi due doveva lavorare, perché domenica, così avevo pensato di lasciare i bambini alle cure della Nonna, venuta a vivere con noi dopo la nascita di Adrian, e di portare Oscar in un posto in cui avremmo potuto stare un po' soli.
Le preparai la colazione e gliela portai in camera.
Salii le scale ed aprii piano la porta della nostra camera matrimoniale, trovandola ancora dormiente.
Posai il vassoio ai piedi del letto e mi avvicinai piano a lei, per poi baciarla dolcemente.
Lentamente aprì gli occhi e le sorrisi, sussurrandole «buongiorno amore mio!».
Oscar mi sorride di rimando ed invece di professare parola, allaccia le sua braccia al mio collo, attirandomi a se, riprendo a baciarmi, stavolta con passione. Quando ormai siamo senza fiato, stacca le sue labbra dalle mie dicendomi «buongiorno!», per poi sorridere.
Rimango per un po' in silenzio. Non mi aspettavo un simile gesto da parte sua. Era raro vederla prendere l'iniziativa per baci del genere, ma ogni volta mi lasciava senza parole. Lei si accorse della mia reazione e scoppiò a ridere.
«Marito caro, oggi è la festa degli innamorati e volevo sorprenderti in qualche modo...beh, credo proprio di esserci riuscita!»
Continuo a guardarla sempre senza parole, poi sorrido «ammetto che la tua idea di sorpresa è migliore della mia...io ti ho preparato la colazione ed invece te mi accogli con un bacio del genere...» scuoto la testa facendo finta di riflettere, poi aggiungo «credo proprio di dover rimediare!»
Mi alzo dal letto e le tendo il braccio. Lei lo afferra e si alza, per poi abbracciarmi. La stringo forte a me e le lascio un bacio tra i capelli, poi le dico «vestiti, voglio portarti in un posto!».
Oscar si stacca da me e mi guarda negli occhi «ma con i bambini...» comincia a dire, ma la blocco con un casto bacio.
«Tranquilla amore, i bambini oggi staranno con la Nonna...le ho chiesto se poteva farcela a gestirli tutti e tre e lei mi ha risposto "ho gestito te ed Oscar da piccoli, potendo assicurarti che eravate due pesti...loro tre non saranno un problema", quindi tranquilla, sono in ottime mani!»
Abbassa il capo e sorride «certo che da piccoli ne abbiamo combinate di tutti i colori...»
Sorrido a mia volta, rispondendole «è vero, ma non cambierei mai la nostra infanzia...conoscerti è stata la cosa migliore che potesse capitarmi!». Le alzo il volto e, guardandola negli occhi, le dico «ti amo Oscar Grandier, ti amo più della mia vita...sei il mio cuore, la mia anima, il mio respiro! Mi hai regalato la tua vita e tre figli meravigliosi...grazie per aver scelto me! So che non sempre abbiamo passato momenti facili, ma grazie al nostro amore ed alla nostra forza ne siamo usciti più fortificati ed innamorati che mai! Scegliendo me hai rinunciato a tutto ciò che la tua vita ti dava, senza pentirtene mai. Per tutto questo e per altro ancora ti dico nuovamente e ti dirò per sempre grazie, grazie di essere come sei...grazie di esistere amore mio!»
Vedo delle lacrime rigare il suo volto e mi appresto a raccoglierle tra le mie dita, ma lei blocca la mia mano in una presa ferrea e se la porta alle labbra, baciandola.
«Non ho mai amato davvero André, mai! Per un periodo ho creduto di amare Fersen, ma ora sono convinta che il mio non fosse amore, ma un nascondersi ai sentimenti...volevo sentirmi donna e ho riposto le mie attenzioni su un uomo che ammiravo e che ero ben consapevole non mi avrebbe mai amata, perché amare davvero mi spaventava» fa una pausa, poi riprende a parlare, mettendo la sua mano delicata sulla mia guancia, cominciando ad accarezzarla «all'inizio ho cercato di sfuggire all'amore che provavo per te, ma più scappavo, più questo sentimento mi schiacciava togliendomi il respiro. Ti vedevo soffrire perché credevi non ti amassi, ma la paura di amare e soffrire era troppa, fino a quando questi sentimenti che provavo mi hanno sopraffatta e ho ceduto dinanzi a loro aprendoti il mio cuore. André Grandier io ti amo da sempre, da prima che potessi anche solo capirlo, sei mio fraello, il mio migliore amico, il mio amante, mio marito ed il padre dei nostri figli! Sono felice di averti aperto il cuore e di avertelo donato perché so che ne avrai sempre cura! Grazie per avermi aspettata e per avermi sempre amata!»
Mi rendo conto delle lacrime che stanno rigando il mio volto solo quando vedo Oscar avvicinarsi al mio volto e comincarle ad asciugare con tenui baci.
La stringo forte tra le mie braccia e rubo le sue labbra in un lungo bacio pieno d'amore. Quando ci separiamo, mi avvicino al suo orecchio e le sussurro con voce roca «la Nonna ed i bambini staranno fuori fino a pomeriggio inoltrato...che ne dici di restare a casa e concentrarci su di noi invece di uscire?».
Oscar mi guarda e sorride maliziosamente «direi che mi piace proprio questo cambio di programma caro marito!»
Ci sorridiamo e la porto fino al letto dove la faccio sdraiare e lentamente comincio a spogliarla. Lei fa lo stesso con me e quando siamo entrambi nudi ci guardiamo senza smettere di sorridere. Mi attira a se, baciandomi, prima lentamente poi sempre con più foga.
Prendiamo ad amarci, sussurrandoci ad ogni respiro il nostro amore.
Non era il San Valentino che avevo programmato, ma di certo si era evoluto in un modo migliore di quello che avevo immaginato.

iOmaggio all'Adrian di "Cigno Nero" della bravissima Cecile Belandier.
 

Note

Vorrei dedicare questa storia a tutti i componenti del gruppo Facebook "La Rosa di Versailles - Lady Oscar e André", in particolar modo al nostro capo Orny81, a Veronica Franco che mi ha fatto entrare in questo  gruppo dandomi l'opportunità di conoscere persone meravigliose, a Cecile Belandier e Lina Fm che, oltre a regalarmi emozioni con le loro combinazioni, mi sono state molto vicine rallegrandomi, a Giuseppina Abortini che sento quasi come una mamma amorevole.
Grazie a tutte le persone che ho nominato e che fanno parte di questo stupendo gruppo...sono davvero felice di avervi conosciuto!

 

 

 

  
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