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Autore: yelle    18/03/2005    11 recensioni
Fiction malinconica con Harry e una misteriosa ragazza di cui scoprirete presto però l'identità. Le parole in corsivo appartengono alla canzone omonima di Jeff Buckley.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Teneva delicatamente fra le braccia l'unica ragazza che avesse mai ammirato, l'unica che fosse riuscito a non odiare e che avesse condiviso con lui e Ron momenti magici come il mondo che li circondava. Se la trovava fra le braccia, morta.
Non sapeva perchè lo fosse... l'unica cosa di cui era certo era il fatto che fosse colpa sua, solo sua. La strinse a sè con tutta la forza di cui era capace, ma non servì a niente. Nulla sarebbe servito a riportarla da lui. L'aveva persa per sempre, come già Sirius e Silente prima di lei. Era una lunga fila di persone di cui ormai aveva solo un tenue ricordo che sarebbe rimasto chiuso per sempre nel cuore.

She's just like the wind

Respirava nel vento il suo profumo inconfondibile, il profumo che aveva respirato durante quei sei anni che aveva vissuto a Hogwarts, la sua casa. Ne mancava ancora uno. Aveva sempre pensato che, finchè avesse frequentato quella scuola, nè Voldemort nè altri sarebbero riusciti a raggiungerlo. Non finchè Silente era ancora vivo. Ma Albus Silente, preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, era morto a seguito di un misterioso incidente che nessuno era riuscito a spiegare, anche se Harry conosceva bene il nome dell'artefice della sua morte. E da quel momento il terrore più completo aveva regnato anche nella scuola. Prigionieri della paura avevano lasciato entrare nella scuola ciò che Silente era riuscito a tenere lontano: la paura, l' essenza stessa del Signore Oscuro.

A shadow crossing the sky

Harry alzò il viso verso l'immensita del cielo mentre, con gli occhi chiusi, sembrava assaporare quel dolore che lo attanagliava. Era un dolore diverso da quello che aveva provato per Sirius, un dolore che lo aveva reso carico d'odio e di rancore verso quel mondo che tanto gli aveva tolto. Ciò che in quel momento provava era pura disperazione, distruzione cui non sarebbe sopravvissuto... un dolore sordo che lo avrebbe roso da dentro...

She is free...
...free from hope and this misery


Hermione.... colei che lo aveva salvato da un odio feroce, ora era l'artefice di quelle lacrime amare che gli solcavano il volto.... la strinse ancora a sè, ma vuoto ormai di qualsiasi speranza che potesse riportarla in vita.
Si sentiva oppresso dalla tristezza... almeno lei, la sua Hermione era libera... libera dalla miseria e da ciò che lui aveva nel cuore... i suoi occhi chiusi non sarebbero stati più costretti a subire la violenza della morte... nè i suoi pensieri sarebbero stati rivolti verso chi non ne era meritevole.

Libera... ma a quale prezzo?

Secondo lui un prezzo troppo alto. L'aveva capito troppo tardi. Non l'avrebbe più rivista mentre, con il suo cipiglio che aveva imparato ad amare, lo rimproverava per non essersi impegnato nel compito di Pozioni... o per aver preso in giro scherzosamente Neville insieme a Fred e George... o mentre, alzando per un secondo lo sguardo dal libro, lo fissava con una strana scintilla negli occhi. Se n'era accorto che qualcosa fra loro due era cambiato... sarebbe cambiato... se non fosse stato per Lui...

Era così bella... con l'aura angelica accentuata dall'ombra della Morte che attraversava il suo volto... le labbra che negli ultimi tempi continuava a fissare con dolcezza e desiderio... socchiuse, quasi invitanti...

So beautiful away from me

Così bella, e così lontana da lui...

Continuò a stringerla, e l'avrebbe soffocata se il respiro già non l'avesse abbandonata da interminabili ore. La lasciò andare costringendosi a pensare a qualcos'altro... ma l'unica cosa che riusciva ad occupare la sua mente era la vendetta. E Hermione non l'avrebbe accettato. Non avrebbe voluto che lui diventasse omicida per pura e semplice vendetta. "Non val la pena, Harry, diventare ciò che non sei" gli sussurrava ogni tanto. Era stata la sua salvezza, e lui avrebbe voluto essere la sua. Non ce l'aveva fatta.

Aveva fallito. Ancora una volta.

Si chinò sul viso della ragazza, socchiuse le labbra e la rapì in un bacio lungo una vita. Una vita che non aveva.
   
 
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