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Autore: Dante Vail 1911    14/02/2016    0 recensioni
Preparatevi ad immergervi in questo mondo di intrighi e misteri in una pericolosa missione per salvare una landa leggendaria sull'orlo della guerra.
La costa della spada è in crisi, orde di nemici vi si aggirano indisturbati, e un sanguinoso conflitto si avvicina.
Solo una puledra ha il potere per fermare tutto questo, ma da sola non riuscirà mai a compiere il suo destino, anche se il circondarsi di alleati potrebbe portare più problemi che altro...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
Il mago e la storia della puledra
Ci vollero 10 minuti per riuscire a fermare Minsc, d’altronde sarebbe forse stato più semplice fermare un mammut in carica. Così il gruppo iniziò a camminare verso sud per trovare l’amica di Minsc. “Perché siete venuti sulla costa della spada?” chiese Applejack avvicinandosi a Minsc, le faceva strano dover guardare in alto per parlare con un pony, “ah, naturalmente per le avventure, per i nemici, le armi, le avventure, la gloria e… e… Boo, le avventure le ho già dette?”, *sqeeek*, “… ESATTO BOO!!! Per compiere la mia impresa!” disse Minsc a squarciagola come sempre, “e quale sarebbe la tua impresa?” chiese Pinkie Pie, “oooh, è un impresa gloriosa. I membri del mio ordine da sempre devono scegliersi una strega da proteggere, ma io sono stato onorato dai miei compagni che mi hanno fatto proteggere una druida!”, Rainbow Dash si avvicinò a Rarity, “ho come l’impressione che non dovesse essere un onore” disse, poi Minsc si fece cupo, “purtroppo però quelle creature sono riuscite a rapire la mia protetta, e non potrò avere gloria finché sarà fra le loro zampe”, Pinkie si avvicinò a lui quasi con le lacrime agli occhi, “oh questa è la storia più triste che abbia mai sentito” disse tirando su con il naso molto rumorosamente, “non ti preoccupare Minsc, la ritroveremo, e sarà sana e salva” disse Twiligth, Minsc si riattivò immediatamente alzando il capo, “HAI RAGIONE!!! ORA CHE SIAMO INSIEME A VOI NESSUNO CI FERMERÀ!!! E QUANDO TORNEREMO TUTTI I BARDI CANTERANNO LE NOSTRE GESTA!!!” urlò euforico alzandosi sulle zampe posteriori, cosa che lo rese alto come se non di più di un umano, e sbracciandosi con le zampe anteriori, forse troppo gioiosamente, difatti colpì per errore un uomo che stava passando affianco a loro sul ponticello di pietra che passava sopra il fiume. Il colpo fu tale da ribaltarlo e farlo finire oltre il parapetto, “AAAAAAAAAAH!!!” urlò l’uomo mentre cadeva in acqua. Twiligth corse immediatamente al parapetto guardando di sotto, poi scese dal ponte e si avvicinò all’acqua urlando, “MINSC FAI PIÚ ATTENZIONE!!!”. Dal fiume si tirò fuori un uomo che sputò l’acqua che gli era entrata in bocca, aveva i capelli marroni tagliati corti, e una corta barba con due treccine ai lati che scendevano in basso. In fronte aveva un diadema dorato con un lapislazzuli incastonato al centro. Twiligth si avvicinò a lui per aiutarlo, ma l’uomo si alzò da solo, e solo allora Twiligth notò la lunga tunica rosso sangue che indossava. Una volta ci poteva stare, due anche, forse già a tre sarebbero venuti alcuni sospetti, ma alla quarta volta che vedi una persona con la tunica rosso sangue capisci che c’è qualcosa che non va. La puledra prese il suo bastone con la magia e lo puntò verso l’uomo, lui indietreggiò stupito, “ehy ehy cavalla, che ti prende?” disse intimandole di fermarsi con le mani, “perché mi perseguitate?” disse Twiligth continuando a puntarlo con il bastone, “ma che cavolo stai dicendo?” chiese l’uomo, “sei il quarto umano con tonaca rosso sangue che incontro, e dato che gli altri tre hanno sempre cercato di uccidermi sono propensa a credere che lo farai anche tu” disse Twiligth, “e secondo te io…” ma l’uomo non riuscì a finire la frase che da sopra il ponte volò giù una figura. Rainbow Dash si mise Davanti a Twiligth estraendo le spade verso l’uomo, “hai scelto il pony sbagliato a cui cercare di fare lo scalpo” disse la pegaso per poi correre incontro all’uomo e saltargli contro. Lui si spostò all’ultimo secondo facendo sbilanciare la puledra, poi si mosse ad una velocità non indifferente e toccò tre punti sul fianco della puledra per poi dire “slicker”. Rainbow arrivò a terra e cercò di girarsi per colpire l’uomo, ma si accorse di non riuscire a muoversi. L’unica parte del corpo che sembrava riuscire a muovere erano gli occhi. “RAINBOW DASH!!!” urlò Twiligth. L’uomo si girò verso Twiligth, “la piantate di accusarmi, io non…” cercò di dire, ma dal ponte si lanciò una seconda figura, che atterrò molto più pesantemente della precedente facendo tremare il terreno. Minsc si voltò verso l’uomo e prese lo spadone che aveva nel fodero con i denti, l’uomo lo guardò e sbiancò nel vedere quanto fosse grande, “oh, questo farà male…” disse, “Butt-kicking for goodness!" urlò il pony correndo in contro all’uomo, che alzò le mani al cielo generando uno scuso semitrasparente rosso attorno a se. Minsc colpì lo scudo con la spada, il colpo fu tale da far udire il rumore fino nel Rasheman. Il mago si ritrovò a scivolare indietro a causa della forza di Minsc, e il suo scudo scomparve. Il pony si preparò ad attaccare nuovamente, ma il mago urlò “ORA BASTA!!!” tutti si fermarono, “volete spiegarmi perché diamine mi state attaccando??? Io ho delle cose importanti da fare” disse irato, “noi ti stiamo attaccando? Non eri tu che ci stavi attaccando?” chiese confuso Minsc, “sì, pony microcefalo, voi mi state attaccando, e senza alcun motivo, io stavo camminando tranquillamente, quando qualcuno mi ha colpito e mi ha fatto cadere nel fiume, poi mi avete attaccato” continuò l’uomo, “come? Tu non vuoi uccidermi?” disse Twiligth confusa, ma ancora sospettosa, l’uomo spostò lo sguardo su di lei, “tu sei la pony ricercata dal trono di ferro. Pff… la tua taglia è talmente esigua che non ci pagherei nemmeno l’affitto di casa” disse. “Sta dicendo la verità” disse Applejack scendendo in quel momento dal ponte, “ecco, ascolta la tua amica, lei sembra avere un po’ di buon senso” disse il mago indicandola. “Come fai a dirlo?” chiese Twiligth ad Applejack, “so quando uno mente, e lui non lo sta facendo” disse la puledra, “allora libera la nostra amica se non stai mentendo” disse Twiligth rivolta al mago, “tsk, ma certo, come vuole” disse con tono sarcastico l’uomo, poi toccò Rainbow Dash, che di colpo riuscì di nuovo a muoversi e rischiò di cadere a terra iniziando a respirare rumorosamente. Era la seconda volta che usavano blocca persone su di lei, e detestava incredibilmente quell’incantesimo. La pegaso si voltò verso l’uomo, “io ti spezzo…” ma prima che potesse finire la frase fu fermata da Applejack, “non ci provare, fulmine, non è malvagio, siamo noi ad aver sbagliato ad attaccarlo”, la pegaso si voltò verso di lei, “sai bene anche tu quanto odio quell’incantesimo e soprattutto se viene usato su di me!” urlò irata, “lo so bene, ma lui non poteva saperlo, e si stava solo difendendo” disse Applejack. La pegaso strinse i denti, poi si voltò verso il mago, “ringrazia che sia stata lei a fermarmi” disse, poi si avvicinò di più a lui, “prova ad utilizzare nuovamente quell’incantesimo su di me, e giuro che ti strapperò i testicoli, e te li farò ingoiare” disse per poi girarsi e camminare fino al suo gruppo. Twiligth si fece avanti abbassando la spada a Minsc che la teneva ancora fra i denti pronto a colpire [precisazione, qui è come in one piece, si possono comodamente fare discorsi con le spade in bocca senza problemi]. “Scusaci per averti attaccato. Ti credevamo un nemico” disse Twiligth, “bhe a quanto pare non lo sono” disse lui mentre si tirava su il cappuccio della tunica, “c’è qualcosa che possiamo fare per scusarci?” chiese l’unicorno un po’ imbarazzata, “in questo momento credo che niente mi renderebbe più felice del non vedervi mai più” disse il mago strizzando le maniche della tunica ormai fradicia. Twiligth si voltò e disse “andiamo ragazzi, dobbiamo fare un lungo viaggio” e s'incamminò su per il ponticello seguita dagli altri. Il mago si strizzò l’altra manica, poi guardò a terra, sotto l’acqua erano rimasti i due solchi scavati dai suoi piedi dopo il colpo di Minsc. Non aveva mai visto un pony con una tale forza muscolare, e anche la pegaso che brandiva due spade era una novità assoluta. Sbuffò scocciato. “Ehy! Fermatevi!” gridò il mago. Twiligth si girò sorpresa. “Ho cambiato idea, forse c’è qualcosa che potete fare per me” disse il mago avvicinandosi. Twiligth si voltò verso i suoi compagni, poi verso il mago “emh…ok. Che cosa vuoi?” chiese un po’ titubante l’unicorno. Il mago li raggiunse leggermente appesantito dalla tunica fradicia, “sto cercando una strega. Il mio compito è di ucciderla. Ma ne ho perso le tracce venendo qui” disse, “e cosa vorresti che facessimo? Noi non abbiamo incontrato nessuna strega” disse Applejack. “È semplice, voglio che veniate con me a cercarla e ad ucciderla” disse il mago, “noi però abbiamo altri compiti da svolgere. Non possiamo metterci a cercare a caso una strega per tutta Equestria” disse Twiligth, “vorrà dire che sarò costretto a seguirvi. Non perderò l’occasione di poter affrontare quella strega in gruppo e a gratis. E poi, ogni direzione è uguale per me, non ho più indizi da settimane” disse l’uomo facendo spallucce. Rainbow Dash s'irrigidì e si voltò verso Twiligth con volto irato, “non oserai tirartelo in squadra?” disse, il suo tono faceva capire che si stava arrabbiando, “Rainbow Dash, non piace nemmeno a me. Ma glielo dobbiamo. Se non avessimo chiarito quel malinteso avremmo potuto farci del male a vicenda. E se io non lo avessi giudicato subito come un nemico non avremmo nemmeno cominciato” disse Twiligth. Rainbow Dash iniziò a sfregare i denti a vicenda per la frustrazione, poi sbottò “E VA BENE!!! PRENDILO IN SQUADRA!!! TANTO QUI IL CAPO SEI TU!!! SEI TU QUELLA IMPORTANTE!!! CHISSENEFREGA DEGLI ALTRI!!!” urlò infuriata, Twiligth fu presa alla sprovvista da un tale scatto d’ira. La pegaso si voltò e volò in fretta verso la cittadina. “Ma… cosa…” chiese Twiligth non capendo il perché di tanta rabbia. Applejack sospirò e si voltò verso Twiligth, “scusala, è fatta così, e non puoi capire. Le passerà fra un attimo, ma è meglio che vada a parlarle” disse la puledra arancione. Twiligth annuì e la pony si allontanò nella direzione di Rainbow Dash. “Umpf… fantastico. Non sono ancora nel gruppo e abbiamo già perso due membri. Me li scelgo davvero bene i compagni” disse il mago strizzando le ultime parti della tunica. “Tu non sei nel nostro gruppo. Rimarrai con noi solo fino a che non avremo ucciso la tua strega” disse Twiligth guardandolo, “tsk… d’accordo” disse l’uomo. Minsc si affiancò all’uomo e lo strinse a se con una sola zampa gridando. “GIOITE!!! IL POTENTE MAGO ROSSO SI UNISCE A NOI PER COMBATTERE I MALVAGI!!!” l’uomo riuscì a divincolarsi dalla sua stretta, “allontanati da me, pony sovradimensionato” disse. Twiligth si girò verso lo stallone, “Minsc non ti ci abituare. Lui starà con noi solo per poco tempo…” poi si voltò verso il mago, “… e comunque non ci siamo ancora presentati. Io sono Twiligth Sparkle. Lui è Minsc e le due che se ne sono andate prima sono Rainbow Dash e Applejack” disse quindi la puledra, “tsk, i vostri soliti nomi impronunciabili da pony, io sono Edwin Odesseiron, ex mago rosso evocatore del Thay, ora cacciatore di taglie” disse il mago incrociando le braccia sul petto, “come se il tuo nome fosse facile da pronunciare” disse Twiligth superandolo e continuando lungo il ponticello seguita poi da Minsc e da Edwin.
I tre sorpassarono il ponte e trovarono Rarity e Pinkie Pie che chiacchieravano sedute alla fine di esso. “Grazie per esservi preoccupate di noi” disse Rarity squadrando Twiligth, poi notò il mago dietro di lei, “e lui chi è?” chiese perplessa, “è una lunga storia, te la racconterò dopo” disse Twiligth, poi spuntò Pinkie Pie, “e Rainbow Dash? E Applejack? Dove sono? Dove sono?” chiese guardandosi in giro. Twiligth aprì la bocca per rispondere ma fu anticipata dalla voce di Applejack dietro di lei. “Siamo qui” disse mentre le due puledre si avvicinavano al resto del gruppo. Rainbow Dash stava evitando apposta di guardare negli occhi qualunque dei presenti, ma poi Applejack le diede una leggera gomitata e la spinse verso Twiligth. La pegaso alzò gli occhi al cielo e sospirò, “scusami… per ciò che ho detto prima, ho sbagliato, lo so” disse, anche se sembrava essersi tirata fuori quelle parole dalla gola a fatica. Twiligth sorrise lievemente e disse, “sei perdonata, non ti preoccupare, fra amiche si fa così” disse, “comunque sia, io non sono amica di quello li” disse Rainbow Dash indicando Edwin e girandosi poi in direzione del sentiero. “Tsk, cominciamo bene. Ho già degli ottimi rapporti con questo gruppo” disse Edwin.
Il gruppo marciò per alcune ore, non vi erano state grandi interazioni fra di loro, a parte qualche frecciatina da parte di Edwin e svariati sproloqui di Minsc sulla gloria. Lungo la strada erano anche riusciti a trovare un mercante dal quale avevano comprato uno zaino conservante per Edwin e uno per Minsc.
Arrivata la sera decisero di accamparsi per la notte e accesero un fuoco in mezzo ad una radura vicino ad un ruscello per poter cucinare qualcosa. Rainbow Dash si mise affianco al fuoco a controllare la cena, e in meno di dieci minuti fu assediata da Pinkie Pie e da Minsc che iniziarono a farle saltare i nervi uno dopo l’altro. Edwin si andò a sistemare affianco ad un albero a sonnecchiare. Applejack andò verso il fiumiciattolo insieme a Twiligth e a Rarity. “Uff… mi serve un bagno. Sto camminando da troppo tempo” disse Rarity avvicinandosi al ruscello ed iniziando a slacciarsi l’armatura di cuoio. “Attenta principessina, l’acqua di quel ruscello non è di sicuro calda e confortante” schernì Applejack iniziando anche lei a togliersi l’armatura. Rarity si voltò verso di lei e le fece una linguaccia, poi mise la punta dello zoccolo in acqua ritraendolo subito per il freddo. Applejack rise notandolo, poi si sfilò la cotta di maglia buttandola a terra pesantemente. Anche Twiligth si tolse la tunica, ma nel togliersela ricevette una fitta di dolore al fianco sinistro dove era stata colpita dalla freccia tempo addietro. “Ti fa ancora male, vero?” disse Applejack osservando l’unicorno che annuì. “Non ero mai stata colpita da una freccia” disse, “temo che dovrai abituarti, fra avventurieri è comune essere feriti” disse Applejack aiutando l’amica a spogliarsi. Solo allora Twiligth notò che era la prima volta che vedeva nuda la sua amica, ed era sorpresa dall’innumerevole quantità di cicatrici che le ricoprivano il corpo, anche Rarity stava guardando le vecchie ferite sul corpo della pony di terra, e lei sorrise accorgendosene, “e pensate che ognuna ha la sua storia” disse tuffandosi dentro il ruscello e uscendone scostandosi i crini bagnati dal muso con lo zoccolo. A quel punto anche Rarity e Twiligth entrarono in acqua, anche se più lentamente. “Hai ricevuto davvero tanti colpi in tutta la tua vita” disse Twiligth, “puoi dirlo forte” disse Applejack, “quale è stato il peggiore?” chiese Rarity, “il peggiore?” disse Applejack pensando, poi indicò una brutta cicatrice sul petto all’altezza del cuore, “sicuramente questa” disse indicandola, Rarity la squadrò bene, “sembra causata da una freccia. Doveva essere davvero bravo chi te l’ha tirata per riuscire a colpirti praticamente dal basso” disse l’unicorno, “a dire il vero non era poi così bravo. E non me l’ha tirata dal basso” disse la puledra, “e allora da dove te l’ha tirata?” chiese Twiligth, “semplice, questa non è una ferita da entrata, questa è da uscita” disse Applejack. Le altre due sgranarono gli occhi, “ma… questo vuol dire…” cercò di dire Twiligth, “già, l’entrata è sulla mia schiena. Mi ha passata da parte a parte, e mi ha preso al cuore. Tsk, è stato talmente veloce che non me ne sono nemmeno accorta” disse Applejack, “quindi sei stata resuscitata” disse Rarity shoccata, “Sì. Fortunatamente gli arpisti sono principalmente dei druidi. Non sono rimasta morta per più di tre ore. Ma è un'esperienza che preferirei non rifare” disse la puledra uscendo dall’acqua seguita dalle altre due. “Non avevo mai conosciuto qualcuno che era resuscitato. Che cosa hai visto prima di tornare tra noi?” chiese Twiligth curiosa. Applejack si fermò da ciò che stava facendo e disse, “oh, ti assicuro che non riuscirò mai a togliermi l’immagine di quel posto dalla testa, ma in anni che ci penso, non sono mai stata in grado di trovare le parole per descriverlo. E credo che mai le troverò. Solo vedendolo si può sapere cos’è, ma spesso se lo si vede non lo si può raccontare in giro” disse la pony per poi rinfilarsi l’armatura. Faceva strano vedere un pony dall’animo guerriero come lei parlare in modo così enigmatico, quindi le due puledre evitarono di porre altre domande sull’argomento. Applejack stava per tornare all’accampamento, ma fu fermata da Twiligth che la trattenne per una spalla, “che cosa c’è zuccherino? Mi sembri preoccupata” disse Applejack guardandola. “Ecco, avrei un'altra domanda da porti. Ma temo che possa essere un argomento troppo delicato…” disse l’unicorno. Rarity si avvicinò alle due per ascoltare dopo essersi rivestita. “Non ti preoccupare,scommetto di poterti rispondere” disse la puledra raggiante, “d’accordo, io… volevo sapere il perché del comportamento di Rainbow Dash di questo pomeriggio” disse Twiligth. Il sorriso di Applejack si spezzò e le si formò un groppo in gola, “oh…” disse cambiando tono, poi si girò per vedere se ci fosse qualcuno intorno a loro. “D’accordo, ve lo dirò, ma dovete promettermi che non lo direte mai a nessuno, e soprattutto non direte a Rainbow di saperlo” disse Applejack con tono molto serio. Le altre due puledre si guardarono a vicenda, poi Twiligth disse, “va bene, te lo prometto”, “anche io te lo prometto” disse Rarity. Applejack sospirò, poi iniziò a parlare, “avete presente quella storiella che vi ha raccontato Rainbow su come si fosse rotta le ali da piccola e che poi gliele avessero curate?” chiese, le altre annuirono, “bene, quella… è una balla. Non è andata così la storia” disse tristemente la puledra. Le altre due rimasero sorprese, “ma, era così naturale mentre la raccontava, non sembrava che mentisse” disse Twiligth, “ha raccontato quella storia così tanto che ci si è quasi convinta anche lei che fosse andata in quel modo. Ma lei sa troppo bene che non è andata per niente così. È successo tutto 15 anni fa. Rainbow era solo una puledrina, non aveva nemmeno cinque anni, sua madre era morta dandola alla luce, e suo padre si era impiccato per la sua perdita pochi giorni dopo. Rainbow è cresciuta per le strade. Rubando ciò che le serviva per sopravvivere. A quei tempi, io ero appena una recluta fra gli Arpisti. Ma tutti conoscevamo Rainbow, ed eravamo suoi amici. Le davamo da mangiare una volta al giorno. Più volte le dicemmo di restare, ma lei era troppo testarda e preferiva vivere da sola per le strade. Cercammo sempre di darle una zampa, ma rifiutava il più delle volte. Poi arrivò quel maledetto giorno. Era notte, pioveva a dirotto, e Rainbow Dash si era nascosta in un vicolo per sfuggire alle intemperie. Purtroppo però, lo stesso vicolo fu scelto come riparo da tre uomini. Erano ubriachi fradici, e anche di pessimo umore e reputazione. Trovarono Rainbow Dash nel vicolo e la misero all’angolo, e fu li che il loro mago usò blocca persone su di lei…” la puledra si fermò stringendo i denti nel ricordare quei momenti, “cosa le fecero?” chiese Rarity temendo per la risposta che le sarebbe potuta arrivare, “cosa credi? L’unica orribile cosa che si può fare a qualcuno usando blocca persone senza che lo si voglia rapinare o uccidere” disse Applejack. Rarity si portò gli zoccoli alla bocca mentre le s'inumidivano gli occhi. Applejack annuì, “si. A sangue. E per tutta la notte. La trovammo solo il pomeriggio successivo. Sotto shock, malmenata, fradicia e ancora sotto l’effetto di quell’orribile incantesimo” Twiligth era shoccata da ciò che stava sentendo, ma disse “e poi? Che cosa faceste?”, “poi? La portammo nel nostro quartiere. Ci mise settimane per riprendersi dalle ferite che aveva sul corpo, fu così che si ruppe le ali. Ma per le ferite psicologiche… le ci vollero anni, prima di riuscire anche solo ad uscire dal quartier generale o a guardare qualunque umano. Si è costruita dei muri in questi anni. Ma sono talmente sottili che basta poco perché le crollino addosso. Ancora adesso si rifugia nell’alcool e nei combattimenti dalle sue paure, e solo se è ubriaca si mette a parlare apertamente con gli umani. Per questo aver preso in squadra Edwin l’ha mandata in bestia. Non vuole avere a che fare con gli esseri che considera inferiori persino ai vermi” disse Applejack tristemente, una lacrima scese giù per la guancia di Rarity, “e… gli uomini… cosa… cosa è successo a loro?” chiese tremante. Applejack sollevò minimamente il labbro, come un sorriso, ma troppo forzato, “quegli esseri schifosi? Li cercammo per settimane. Ma poi demordemmo uno dopo l’altro dal riuscire a trovarli. Alla fine fui io l’unica ad ostinarsi a cercarli. E dopo due mesi riuscì a trovarli. Non appena li vidi persi completamente il controllo. Mi fiondai in casa loro e li affrontai a viso aperto tutti insieme. Tornai quella sera stessa dagli arpisti coperta del loro sangue e del mio, con un coltello piantato nella schiena, una commozione celebrale e una zampa rotta. Non mi ricordo che cosa gli feci da quanto ero accecata dalla rabbia. Ma le reclute che andarono a controllare tornarono vomitando e dicendo di non aver mai visto tanto sangue in tutta la loro vita. In quegli anni stavo svolgendo l’apprendistato da cavaliere. Ma dopo un atto di tale barbaria gli arpisti stavano propendendo per l’esiliarmi a vita. E fu li che conobbi Gorion, lui fu l’unico a credere che io non lo meritassi e a parlare bene di me. Ma ormai il mio onore era macchiato, sporco del sangue di quegli uomini che avevo trucidato. Non sarei mai potuta diventare un cavaliere. Fu Gorion a consigliarmi di intraprendere la strada del barbaro per poter sfruttare la mia rabbia in combattimento, e in quei tempi Gorion prese sotto la sua ala anche la piccola Rainbow Dash, spingendola a diventare un cavaliere per difendere chiunque non ne avesse la possibilità” concluse Applejack. Le altre due ragazze rimasero ferme senza dire niente, poi Twiligth si mosse, “wow… non credevo che fosse andata così…” disse. Forse se lo avesse saputo non avrebbe preso con loro Edwin. Ma ormai il danno era fatto e non poteva tornare indietro. Ci vollero alcuni minuti perché le ragazze si riprendessero e potessero tornare al campo senza destare sospetti. Li fecero una cena molto silenziosa, e poi andarono direttamente a dormire, anche se ebbero delle difficoltà immonde nel addormentarsi.
 
Edwin Odesseiron
Il cacciatore rosso del Thay
Razza: umano
Classe: mago specialista evocatore
Allineamento: legale malvagio
Forza: 9
Destrezza: 10
Costituzione: 16
Intelligenza: 18
Saggezza: 9
Carisma: 10
Incantesimi conosciuti: dardo incantato, armatura, scudo, freccia di fuoco, freccia acida di Melf, forza, pelle di pietra, levitazione, blocca persone, charme, charmare animali, palla di fuoco, piccole meteore di Melf, vampa scorticatrice di Agazzannor, risucchio minore di Larloch, spada incantata.
Competenze: fionda ++; bastone rinforzato +
   
 
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