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messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
© elyxyz
‘’
Perché
io non cresco, rana? Da quando sono dovuto venire a vivere da te a
causa di
Impero Romano, sono passati cinquant’anni. Eppure, sono
sempre lo stesso. Gli
altri bambini del villaggio sono invecchiati o sono morti.
Perché io no?’’
Era partito tutto da una innocua domanda. Ma, se fatta da un bambino
come
Arthur, rispondere si rivelava un’impresa titanica.
Perché Arthur non era un bambino normale: era una Nazione,
come lui. E questo
significava che non sarebbe morto, non almeno secondo i tempi degli
altri
esseri umani. Sarebbe cresciuto molto più lentamente, e
avrebbe guardato il suo
popolo combattere e morire in nome suo. Come poteva preparare un
bambino a
tutto quello? Francis aveva tentato di spiegargli cos’erano
loro, ma si era
dovuto interrompere quando aveva notato l’espressione di
Arthur dopo che gli
aveva detto noi siamo immortali.
‘’ Vuol dire che dovrò rimanere
così… per sempre?’’
‘’ Non necessariamente – gli disse il
biondo – Crescerai, bruco. Solo, più
lentamente. ‘’
‘’ E rimarrò solo, vero? Se tutti
muoiono, io rimarrò solo…’’
Cos’era la cosa che poteva temere una Nazione? La solitudine.
Prima che Impero
Romano gli rifilasse la seccatura di doversi occupare di lui, anche
Francis era
rimasto per molto tempo da solo.
‘’ Non
fare così, bruco. Ci sarò io con te, anche per
sempre se è necessario.’’
‘’ Per sempre?’’
ripeté il bambino.
‘’ Sì, per sempre. Come Germania Magna e
Impero Romano.’’
‘’ Ma non si odiano? – chiese Arthur,
scettico – E poi, Roma non va dietro la
gonna di tutte le belle donne che vede?’’
‘’ Non si odiano, è solo il loro
personale modo per dimostrare che tengono l’uno
all’altro.’’
‘’ A me sembra più che cerchino di
uccidersi. Roma dice che a Teutoburgo lo ha disonorato
e che ora la sua spada deve
assaggiare il suo corpo. Cosa
vuol dire?‘’
‘’ Sono cose da grandi –
spiegò lui, sapendo che l’altro era ancora troppo
piccolo per sapere tutta la storia di quei due senza
censure - Un giorno lo capirai
e…’’
‘’ Ma quindi anche tu cercherai di uccidermi?
– gli chiese, interrompendolo – O
io cercherò di uccidere te?’’
Francis non seppe come rispondere. Quella doveva essere la giornata del
Facciamo domande impossibili a Francis. Il
Destino era capriccioso: un giorno, Impero Romano sarebbe potuto
cadere,
lasciando da sole le sue province. E ognuno avrebbe dovuto pensare a
sé stesso
e al proprio popolo, per riuscire a sopravvivere. Se
si fossero ritrovati faccia a faccia su un campo di battaglia, come
avversari, cosa avrebbe fatto?
‘’ Sei paranoico – gli disse infine, non
sapendo se lo stesse dicendo al
bambino o a sé stesso – Non potrei mai ucciderti.
Poi, con chi litigherei?
Rassegnati, mi troverai tra i piedi per tutta la tua vita. E’
una promessa.’’
‘’ E’ una promessa
strana…’’
‘’ Più strana di due che non possono
morire?’’
‘’ Uhm… forse per una volta hai ragione
tu. ‘’
‘’
Allora, siamo d’accordo?’’
‘’ Credo di
sì…’’
Arthur si portò una mano al petto. L’idea
di avere qualcuno che rimanesse sempre al suo fianco gli stava facendo
provare
uno strano calore proprio lì, all’altezza del
cuore.
(523
parole)
Nota
autore
Ebbene,
era da un po’ di tempo che
cercavo dei prompt da usare per una nuova raccolta. Meno male, esiste
tumblr, e
quasi per caso qui
ho trovato dei prompt veramente interessanti. Perché non
provare ad usarne sette? E poi, San Valentino mi ha ispirato. Spero che questa idea vi
piaccia.
Minimo due recensioni per continuare.