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Autore: Blue_Passion    14/02/2016    3 recensioni
Non chiedetemi il perché del titolo, questa comunque è una Amuto.
Amu è disprezzata(?) da tutti i suoi parenti e i suoi genitori con la sua sorellina non posso fare nulla per impedire loro di offenderla, ma ci penserà un certo gatto che con la sua proposta di matrimonio proprio il giorno degli innamorati risolverà le cose e ammutolirà tutti i presenti a casa del confettino indifeso.
Spero vi piaccia, questa è una OS per San Valentino
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Protagonista della tua vita
 
-Guardatela, è così sola-
-E' così fredda, perché non cerca di imitare sua sorella?-
-Si, lei è così luminosa, solare-
-Poi, veste anche male, cioè, chi si metterebbe quella roba alla sua età?-
-Non ha praticamente petto-
-Se ne sta sempre chiusa in camera o in giro in quello stupido parco, per poi sparire totalmente, di solito va verso la parte abbandonata della città, al vecchio parco di divertimenti-
Corro fuori di casa lontana dai miei parenti freddi e rompi palle, lontana dagli sguardi tristi dei miei genitori e di mia sorella, lontana dalla mia maschera e corro da Utau, la mia migliore amica.
Arrivata davanti alla porta di casa sua -e di suo fratello, nonché mio ragazzo- busso.
-Amu! Come va?-
Mi chiede Utau, apparendo sulla porta.
Entro e mi guardo intorno, sorridendo poi alla mia amica.
-Bene, i parenti sono venuti per festeggiare Ami e il suo ragazzo, e si mettono subito a criticarmi, sai una cosa? Basta, ho bisogno di un vestito per questa sera, ma non quelli stretti, magari uno dei tuoi bei vestiti con il corpetto e la gonna a campana, sai...ho scoperto una cosa-
-Cosa Amu?-
-Dovrebbe essere Ikuto il primo a saperlo però-
-Allora dimmelo-
Alzo gli occhi e incontro il sorriso del mio ragazzo, che mi sta guadando intensamente.
-Ho paura che ti arrabbi però-
-Amu, stiamo insieme da più di cinque anni, non potrei mai arrabbiarmi con te, cosa c'è allora?-
-S-sono incinta!-
Grido facendo spalancare gli occhi sia ad Utau che ad Ikuto.
-Davvero? Ma è una notizia strepitosa! Diventerò zia!-
-Ed io padre, credo che.....sarà più semplice chiederti quello che volevo proporti-
-Cosa?-
Tira fuori dalla tasca una catenella e la richiude in mano, per poi farla ricadere davanti ai miei occhi, mentre dondola avanti e indietro.
Noto l'anello che è appeso alla catenella, un bellissimo anello con un diamante rosa al centro e due blu ai lati, in oro, che luccica e segue il movimento della catenella.
Mi porto le mani alla bocca e sento le lacrime rigarmi le lacrime.
Abbraccio subito Ikuto e lo bacio impulsivamente, annuendo un sacco di volte con la testa.
-Si si si si si!-
-Calmati, comunque sono felice che tu abbia accettato-
-Come potevo rifiutare? Oltre al fatto che porto in grembo tuo figlio, io ti amo, non potevo dire di no-
Lui mi fa l'occhiolino e poi li spunta un sorriso furbo sul volto.
-Allora....non credi che è il giorno adatto per dare alla tua famiglia la buona notizia?-
Arrossisco e abbasso la testa, guardando l'anello che Ikuto mi ha dato. Sorrido.
-Si, credo di si, Utau, un vestito!-
-Subito!-
Mi trascina di sopra e mi accompagna in camera sua, dove trovo due scatole sopra il letto.
-Cosa sono?-
-Ecco, il tuo regalo per Natale, ma già che ci siamo te li do ora-
Prende la scatola più grande, che è di un colore nero scuro, e la apre, togliendo poi tutta la carta velina biancastra che copre la meraviglia che c'è sotto.
Utau tira fuori un vestito favoloso dalla scatola, con un corpetto senza maniche blu scuro, la fascia iniziale del vestito, quella che lo regge, a straterelli, che formano tante striscioline su tutto il bustino, sulla vita una fascia di pietre bianche dentro e fuori azzurre che vanno a circondare tutta la vita, e la gonna leggermente a campana blu notte, quasi nera, con vari strati di tulle nero che la ricopre, facendola arrivare -per miracolo- a metà coscia.
Dall'altra scatola, anch'essa nera, tira fuori un paio di sandali con un tacco vertiginoso, ma che metto volentieri.
Sono di un blu elettrico scuro, con la punta rialzata e il tacco non troppo grosso ma nemmeno troppo sottile ricoperto da delle perline blu chiaro, tre strisce che si attaccano sul davanti per reggere il piede, e per allacciare la caviglia due laccetti con i buchi.
Il dentro dei sandali è argentato e ho paura di distruggerli.
-Provali-
-Utau, io no...-
-Ora, devi far vedere chi sei, è inutile che ti nascondi dietro una maschera, tanto il tuo viso adorabile rimane sempre, va!-
Prendo il vestito e le scarpe e corro dietro il separé che c'è nella stanza di Utau, cambiandomi velocemente, mi metto le scarpe, e vado di nuovo da Utau.
-Sei, sei uno schianto, sei super sexy-
Arrossisco alla sua affermazione e mi stringo nelle spalle, guardandomi.
Ha ragione però. Come suona narcisista.
-Ora, ultimi tocchi, trucco, e gioielli-
Vengo trascinata davanti ad uno specchio e Utau inizia a pasticciare con il mio viso.
Apro gli occhi e gli spalanco.
Ho un trucco leggero e preciso, che si adatta a tutto.
Sulle palpebre Utau ha applicato una linea di eyeliner che si allunga anche fuori dall'occhio, un ombretto grigio chiaro, argentato quasi, del mascara che allunga ancora di più le ciglia già lunghe di loro, un po' di cipria chiara sulle mie guance e un lucidalabbra rosso.
Ho i capelli leggermente arricciati e tutti spostati sulla spalla sinistra, che arrivano fin sotto il seno.
Mi porge una scatolina e la apre, rivelando un paio di orecchini insieme ad una collana e ad un bracciale stupendi.
Gli orecchini sono a pendente, e la pietra è a forma di cuore, blu, contornati con diamantini bianchi, la collana è una semplice catenina argento con la stesa gemma che c'è sugli orecchini, solo che ha un'attaccatura diversa, il bracciale invece è sempre con una catena d'argento, e ha tre cuori blu chiaro interrotti da tre cuori vuoti fatti con gli stessi diamantini che contornano la collana e gli orecchini.
Quando Utau ha finito di mettermi tutto, mi fa guardare allo specchio e io quasi svengo.
Non sono mai stata così elegante in vita mia, il vestito non fa nemmeno vedere la poca pancia che ho!
-Andiamo, Ikuto ci aspetta di sicuro, ha, la borsa-
Mi da una borsa stupenda, piccola e che assomiglia ad un fiocco, in tinta con il vestito, e sorrido.
-Grazie-
Scendiamo le scale e quando Ikuto mi vede rimane a bocca aperta.
-Fratellone, chiudi la bocca che entrano le mosche-
Lui si riprende e mi porge il braccio, mentre io piano lo prendo.
Lui ha dei jeans neri abbinati con una camicia, sempre nera, con i primi due bottoni aperti.
-Elegante più del solito, ma sempre nel tuo stile vero?-
-Sai che non sono fatto per i completi-
-E al matrimonio che indosserai?-
-Non ne ho idea, chi lo sa, vogliamo andare?-
-Si-
-Ha Amu-
-Si?-
-Sei stupenda-
-Grazie-
Mi bacia dolcemente e usciamo, salutando Utau, e Kukai, che era appena arrivato.
La mia migliore amica non soffrirà la solitudine, di certo.
Ikuto mi accompagna con l'auto fino a casa mia, da dove provengono risate e chiacchiere.
-Allora?-
-Sono pronta...no, un secondo, aiuto! Mi fai prima chiamare mia madre?-
-Siamo davanti alla porta Amu, ma comunque si, avvertila-
Chiamo immediatamente mia madre e aspetto.
-Pronto-
-Mamma, sono Amu-
-Ho, dove sei amore?-
-Davanti a casa? Senti, sono con Ikuto, abbiamo una cosa da dirvi, può...?-
-Certo! Entrate cavolo-
-Grazie-
Chiudo e guardo Ikuto.
-Va benissimo-
Busso piano e vedo mio padre apparire sulla soglia di casa.
Appena ci vede sgrana gli occhi e fa un sorriso grandissimo.
Si, i miei genitori sanno della mia relazione, non glie la nascondo così a lungo.
-Entrate, io e tua madre siamo curiosi Amu, e stai benissimo-
-Merito di Utau-
-La solita, tu il solito non troppo elegante non troppo poco, vero Ikuto?-
-Che c'è?-
-Nulla nulla-
Entriamo e vedo le mie cugine, i miei cugini, gli zii e le zie spalancare gli occhi.
Faccio un sorriso e stringo forte la mano di Ikuto, con un po' di paura.
-Amu, sei tu?-
-Si, perché?-
-No, nulla-
Mi siedo tranquilla, e sto accanto ad Ikuto, che ha uno sguardo annoiato e freddo.
-Rilassati-
-Lo sono-
Il solito.
-Che dovevi dirci?-
-Ha, si...io e Ikuto ci sposiamo-
-CHE COSA?-
-Bhe, ecco....e io sono incinta-
-COSA?-
-Calma papà, non è un delitto-
-Ma la scuola?-
-Troveremo un modo-
-Okay-
-Un secondo, Amu si sposa con questo ragazzo stupendo, ma scherziamo?- Chiede mia cugina Brittany.
Vedo Ikuto mettere su una faccia scura e arrabbiata, ma prima che possa dire qualcosa mia sorella lo ferma.
-Senti stupida gallina, mia sorella e il suo ragazzo le hanno passate di tutti i colori, capito? Non ti permetto di rovinare il loro giorno!-
-Grazie Ami, bhe, credo che è tutto sistemato, no?-
-Esatto Ikuto-onii, allora, posso chiamarti così finalmente?-
-Va bene, piccoletta-
-Non è vero!-
-Si, sei una nanetta-
-Ikuto!-
-Che c'è? E' vero-
-Okay, ma...-
-Amu, ora basta, ci confondete, allora, finisci la scuola e ti sposi?-
-Si, perché no? Tanto, sono vece presidente della Easter-
-O, giusto-
 
Ecco, finalmente la mia vera io era venuta fuori, e ne ero più che felice.
I miei parenti erano rimasti ammutoliti, ma alla fine mi avevano accettata così come ero.
La protagonista della vita di Ikuto, e magari della mia.
 
 
 
Angolo autrice:
Eccomi, in tempo!
Spero.
Vi è piaciuta?
Domani metto i link dei vesti ecc...ora non posso.
 
Baci Blue.

   
 
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