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Autore: felinala    15/02/2016    8 recensioni
la famosa OS che doveva esser postata in sfida, ma che poi ho scartato, ritenendola poco demenziale (si fa per dire)
é san Valentino e le nostre care Bulma e Chichi decidono di godersi la festa.
Come? Trascinando i loro mariti in giro per castelli!
Con parte finale a sorpresa....
attenzione scritto in rima!
Genere: Comico, Demenziale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SAN VALENTINO? CASTELLINO!
 
 
il giorno degli amori per eccellenza, ovvero San Valentino
Si stava avvicinando anche quell'anno piano pianino,
Le donne dei due saiyan purosangue, mai avevano ricevuto un regalino.
Molti ammiratori, soprattutto alla mondana turchina,
Avevano cercato, con un trucco o un regalo, o di darle una palpatina,
Or i meno sfacciati avvicinarla e prenderle la manina;
Dai mariti nessuna soddisfazione per le due, che però quell'anno erano decise a prendersi un contentino.
Avevano infatti studiato un bel piano per godersi tal giornata davanti ad un caffè ed un panino
E lo avrebbero esposto ai mariti il giorno prima della gita... decisa a tavolino.
Si, per una volta si sarebbero godute san Valentino!
 
Avevano le due trovato un annuncio in un libello descrivente di molti viaggi
Riguardava una festa a tema in un castello, ed ora volevano portarci i due dal nome da ortaggi
Erano disposte a tutto, pure al ricatto o alla menzogna, pur di vedere dei veri paggi…
E magari vedere i mariti vestiti da medievali principi saggi!
 
Dunque il giorno prima dell'evento,
Pur sapendo di suscitare il loro malcontento,
Esposero quel bel piano che a loro pareva assai succulento:
- Caro maritino, noi quattro domani andremo a fare gita per qualche castellino
No no, non è di certo la marca del vino!
Son castello Cini
Dove andremo a veder gli arredi fini
E castello San Pelagio,
Che no, non è il nome strano di un malvagio
Ma un museo-castello,
Dove descrivono come l'uomo abbia imitato volando l'uccello,
Da come l'hanno descritto sembra tutto davvero molto bello!
Ci sarà pure un lauto banchetto
Per ripagarvi di questo piccolo scherzetto;
È però vietato rifiutare
Se il pranzo ed il letto non vuoi tu per molto tempo scordare!-
 
Questo il  discorso che fu detto in sincronia dalle due scaltre comari,  
Lasciando perplessi e contrariati i due compari,
Che manco sapevano della festa,
Ma dato che non potevano allenarsi come abitudine, volevano quasi tagliar alle mogli la testa.
Accettarono infine, i due saiyan, solo per non soffrir la punizione molesta.
 
Il  fatidico giorno dunque arrivò
 e In veneto a trovar i castelli il quartetto se ne andò.
 
Arrivati il primo castello
Dovettero già aprire l'ombrello,
Primo segnale di un fato spiritello;
Mentre le due donne rimiravano col naso all'insù un affresco molto bello,
Goku trovò lesto il tinello
E allorché trovò sol da bere, si scolò un litro di Tavernello.
Il principe si limitò a qualche birretta
Che per far passare un'oretta
Fu di bicchieri una trentina ma assai ben retta
 
Al secondo palazzo
Goku si presentò quindi assai paonazzo
Ma ciò non gli impedì di notar il gran codazzo
Di persone riunite vicino ad un ben fornito ed ampio tavolato…
Il buffet tanto agognato!
Cerco di precipitarsi in quella direzione
E così fece il principe di soppiatto e un po' sornione
Augurandosi che quell'altro sulle pietanze non avesse già sbavato
Furon però riacchiappati per le orecchie da quelle due virago...  Che imbarazzo!
 
Dissero loro che prima tutti loro dovevano andarsi a cambiare
Quella era una festa a tema e in costume si doveva stare!
Goku dapprima accettò tranquillamente di  farsi in quel modo tiranneggiare
Seppure chiarendo che comodo voleva stare;
infondo non era importante il come, bastava celermente tornare a mangiare!
Vegeta subito negò il suo benestare
Appena il vestiario predisposto davanti a lui si venne a parare:
-Io non metto quell'affare te lo puoi scordare!-
-Beh questa è una festa a tema e se vuoi mangiare ti devi adeguare;
Oltretutto questo è pure il vestiario principesco di quell'epoca che ci vuoi fare?-
Fu la risposta della turchina la cui pazienza cominciava a sfumare
-Me ne vado comunque a banchettare?
Tanto nessuno qui mi può realmente fermare-
Disse lo scocciato principe; non che detestasse il colore, un bel blu mare,
Solo non gli piaceva la foggia dei nuovi e ai suoi comodi vestiti non voleva rinunciare,
Senza contare che, questione di principio, non si aspettava di certo di doversi inghingherare!
-Tu provaci e vedrai che soddisfazione, creare una situazione da farti imbarazzare!
Ho pure in mente una certa canzone da poter a squarciagola intonare;
 
Perciò ti canticchierò sempre più forte: "Vattene amore
/che siamo ancora in tempo/credi di no?/spensierato, sei contento!/Vattene amore” -
- Certo che me ne vado, e vado pure a mangiare, tanto basta seminare un po' di terrore -
Fu la risposta dell’ex sterminatore.
 
Allora la turchina continuò con tono un po' più forte: - “Che pace più non avrò ne avrai.
Perderemo il sonno, credi di no?(...) caro vedrai!
Ci chiederemo come mai
Il mondo sa tutto di noi…” -  e a questo punto anche la corvina canticchiava a voce alta assai
E allora cantarono assieme spiazzando i due guerrafondai:
- “Magari ti chiamerò trottolino amoroso e dudu dadadá
Il tuo nome sarà/ Il nome di ogni città,
Di un gattino annaffiato che miagolerà
 Il tuo nome sarà su un cartellone che fa della pubblicità,
Sulla strada per me ed io col naso in su, la testa ci sbatterò,
Sempre là, sempre tu, ancora un altro po', e poi ancora non lo so...” -
 
E a quel punto il principe che aveva sentito abbastanza la sua compagna fermò
E la boccaccia urlante di entusiasmo celere tappò
Ma già un sacco di gente guardava loro come auspicato da lei e ciò lo imbarazzò un po’
- Ma che diavolo! Finiscila subito! È pure assurda! e come il cane di Berlusconi… non osare, NO!-
Fu il commento del regale che nel pensarsi barboncino si indignò
- Lo sapevo! E ora scegli tu cosa tra le due opzioni è peggio - questo la turchina sussurrò
Cercando di sembrar il meno gongolante possibile; ma alfine lui cedette e lei di sollievo sospirò.
 
Diversa perché confusa fu di Goku la reazione:
la canzoncina aveva sbalordito il ragazzone,
che di tutto quel casotto aveva intuito solo le sillabe senza ragione
ed un po’ strascicato per il vino
affermò: -Ma Chichina se mi chiami dadà pensi che ti risponda da di là?-  simpatico lo sciocchino
questo dovette pensare la moglie dell’eroe bambino
dato che gli rifilò celere uno schiaffo sul groppone.
 
E così, tutti velocemente si trasformarono in aristocratici medievali:
Il principe un po’ scocciato infilò l’ampia casacca ricamata agli orli, pantaloni e alti stivali
dovette poi tenere l’ampio cinturone con pugnale e spada, ingombranti ma ornamentali
apprezzò però l’elegante mantello, seppure troppo caldo, in ricordo degli alti suoi natali;
 
Bulma si era scelta un abito da principessa di corte
Blu, ornato d nastri, ampio: al vederlo sembrava splendido ma pratico proprio no;
Infatti tanto ampio e poco pratico era che per passare dalla porta le occorse un bel po’
Quindi il pensiero che fosse scomodo non era certo di parte!
 
A Goku come promesso, fu data la comodità
Un abito semplice, pantaloni lisci, stivali e una tunica lunga e arancione, di canapa
Anch’egli dovette tenere per figura un ampio cinturone e le finte armi di quell’età;
 
Chichi infine uscì dallo spogliatoio con un abito sorprendente,
Era pratico ma a suo modo seducente:
Ampie maniche rosso fuoco a parte, il resto poteva sembrar alquanto austero,
Non fosse stato per i ricami colorati che lo adornavano su vita e scollo risaltati dal nero
Nel complesso sembrava nobile senza che la sfarzosità fosse troppo evidente.
 
Così conciati stettero tutto il giorno,
Peregrinando nel castello e li intorno
Soprattutto banchettando, gli alieni  affamati il lauto pasto godettero
Tra un battibecco ed un ingozzarsi a più non posso, tanto da suscitar negli altri invitati il mistero
Fino a far esaurire le scorte assai numerose portate dallo chef, dal dolce al contorno!
 
Le donne dei due invece godettero per una volta di allegra compagnia,
un po’ di chiasso, balli canti;
solo a Bulma restarono uno o due rimpianti
principalmente quello di non essere riuscita a ballare col marito ora che erano così eleganti
ma lui non sentì ragione, né se per quello di fare quelle foto che a lei parevano interessanti
Ma ad entrambe le donne alla sera dispiacque un po’ da quella magica atmosfera andare via.
 
******
 
Era il tramonto quando l’aeromobile della capsule corp. A casa dei Son rombando arrivò;
Goku era talmente pieno, sia di cibo sia di vino, che sonnecchiava già da un po’
Bulma atterrò abilmente di fronte alla casetta e, augurata ai due amici la buona notte ripartì.
Arrivati infine alla grande casa a cupola una sorpresa però li attese, e in  parte li sbalordì:
 
vennero informati che il postino
aveva fatto tappa da loro già al mattino
solo poco dopo della loro impaziente  partenza
per lasciare… una valanga di pacchi con urgenza!
 
Incuriositi, benché fosse piuttosto tardi, i due coniugi andarono a dare uno sguardo
Quel che trovarono fu un sorprendente assortimento di pacchi, alcuni grandicelli
Altri piccoli, alcuni colorati altri in carte più austere; formavano piccole torri a mo’ di grattacieli.
Avvicinandosi all’angolo, notarono poi i variopinti accompagnatori dei pacchetti,
ovvero quelli che descrivevano il mittente e davano una spiegazione al fenomeno: i biglietti;
 
sempre più curiosa, la scienziata il pacchetto più vicino alzò,
lesse il biglietto di accompagnamento poi: - Vegeta è per te!-  esclamò.
Un altro venne sollevato in fretta, e poi un altro ma il risultato non cambiò
finì che i due passarono al setaccio tutti i pacchetti
che risultarono per i tre quarti al principe diretti
ma il bello era che nessuno dei due conosceva i mittenti! Anzi… LE mittenti
tutti infatti recavano per firma nomi a volte fantasiosi altri meno sorprendenti
ma erano tutte ragazze, di questo si poteva facilmente, da aggettivi e vocali essere certi.
 
- Beh aprine almeno uno!- esclamò la scienziata aprendo uno dei pochi a lei destinato
Veniva da un certo SSJD, ma lei fissava invidiosa la pila enorme di quel dannato
 
E così il principe cominciò a scartare… e scartare
Dappertutto cioccolato di tutte le fogge gusti e forme cominciava a spuntare!
C’erano tavole giganti di cioccolato di ogni finitura, che bontà!
C’erano kinder e cioccolata bianca a volontà,
Cioccolatini fondenti e liquorosi per sorprender sua maestà!
Scatole semplici e spartane
Si mischiarono presto a quelle fatte a cuore ed altre forme strane,
C’era abbastanza cioccolato alla fine da poterci aprire un negozio, o il diabete paventare!
 
I due guardarono stupiti quel ben di dio non capacitandosi;
La donna sapeva come il marito veniva osservato,
 Nonostante il caratteraccio era decisamente ammirato
ma chi l’indirizzo per far pervenire il tutto aveva dato?
Oltretutto molte si firmavano con nomi assai curiosi…
Kira? Summer-moon? Elsira? Elecorti? Mymanga? Felinala poi era tra i più curiosi…
In ogni caso erano tutti molto ma molto fantasiosi.
Ma ora urgeva un’altra domanda… cosa fare con tutti quei pacchetti cioccolatosi?
Senza contare che anche a lei ne erano arrivati alcuni seppure non così numerosi
 
- Che ne facciamo? Non possiamo mangiarci tutto questo cioccolato
Se poi Trunks lo vede ne diventa matto, inoltre se te lo mangi tutto finirai ammalato -
- Scemenze! E poi un buco per mangiarlo mi resta sempre giusto ora sono assai affamato –
Disse il principe un po’ scocciato
Sapeva dove la turchina voleva andare a parare
E non ne era affatto felice, dato che non voleva proprio darne al suo compare!
Poi però la donna guardando tra i pacchi l’inghippo che lo mise a dilemma gli fece notare:
- Guarda che in parte sono Kinder e tu detesti quelle cioccolate troppo dolci da gustare
Quelle finirebbero solo nello stomaco di tuo figlio che si strafoga; vuoi mica farlo ammalare?-
 
Ed allora si convinse il principe un po’ sadicamente:
Se doveva ammazzare qualcuno di diabete,
Meglio accoppare l’ebete,
Che la sua cara progenie intelligente!
 
Dunque al più presto il mattino successivo
Portarono sui monti il cioccolato che pareva eccessivo
Il principe tenne solo i pacchetti più preziosi col cioccolato più buono a suo avviso
In particolare tenne quello di Elecorti per l’abbondante nocciolato fondente
 E quello di Felinala, non per la forma assai mielosa di cuore scatola e cioccolato, interamente
Ma per la quantità del prodotto, nonché per i molti liquori che la cioccolata celava invitante;
cedette a Goku invece i cioccolati più stucchevolmente dolci, dato non se ne faceva niente
quello apprezzò parecchio, e  al ricevere le golosità gioì entusiasticamente
anche se poi fece a gara col figlio a chi prima li finiva, abbuffandosi; perse miseramente,
e, ciliegina sulla torta, poi si lamentò per due giorni di esser incontinente.
 
E con questo l’episodio di San Valentino finì….. o forse no….. non interamente…
 

*******************
 
In un pianeta lontano
Un alieno azzurro e vestito strano
Reggeva un bastone in una mano
E mostrava ad un gatto dall’aspetto altrettanto strano
Cosa sulla terra accadeva ai saiyan loro conoscenti da un tempo non troppo lontano…
 
- San Valentino eh? Che nome bizzarro da dare ad una festa…-
Disse il micio scuotendo con disapprovazione la testa 
- Ah, lord Beerus, dica la verità: voleva anche lei un po’ di quel buon cioccolato da assaggiare –
Fu il commento di Whis, onde il gatto un pochino stuzzicare
- Pfui, che vuoi che me ne faccia del cioccolato? Preferisco la pizza io, salata calda da gustare! –
Fece  il gatto cercando di mostrarsi indifferente; ma il maestro difficilmente poteva ingannare
- Non si preoccupi signore, il fatto è che lei è ancora poco popolare
Non la conoscono molto e quindi non saprebbero cosa regalare
Ma vedrà, il prossimo San Valentino anche lei qualche scatola di cioccolato potrebbe ricevere! –
Fu infatti la risposta di Whis, che però già stava estraendo una pizza per poterlo consolare!
 
E così davvero il racconto dello strano San Valentino si concluse interamente!
 
FINE
 
 
 
 
  




A.D.A.F.D.T (OVVERO Angolo Dell’Autrice Fuori di testa)
   La “COSA” più lunga probabilmente che abbia scritto fino ad ora….
 
Questo scritto salta fuori da una lontana notte di gennaio, una dopo l’altra le quattro scene (il castello, la canzone, i cioccolatini, Beerus ) mi vennero alla mente e nel dubbio su quale scegliere reputandole tutte carine, troppo carine, decisi di assemblarle incastrandole tutte…
Spero non sia venuto un mattone illeggibile e noioso e che vi abbia strappato un sorriso, vi lascio, con  quella che spero sia una chicca, mostrandovi gli abiti a cui mi sono ispirata nel pezzo del castello!
Intanto però alcune precisazioni:
l’evento al castello e i due castelli esistono veramente! E si trovano in veneto;
la canzone (le parole scritte in corsivo) sono della famosissima “vattene amore” del duo Minghi/Mietta cantata a Sanremo nel lontano 1990;
chiedo “perdono” alle mie recensitrici abituali, piazzarle in mezzo alla storia mi pareva assai divertente… spero solo che non ve la siate presa, o almeno non troppo! In ogni caso alcuni pacchetti sono rimasti in più al principe e consorte (per chi volesse prenderseli a merito) e molti sono andati ai Son, quindi a voi immaginarveli a preferenza!
Simile discorso sul perdono dicasi per il citato autore li sopra, che tra l’altro ringrazio: è a causa della sfida da lui lanciata se questa strana idea  è saltata fuori anche se poi mi è sembrata meno pazza di quella che in seguito ho pensato e mandato “in sfida”;
ma soprattutto:
GRAZIE A LETTORI, SILENZIOSI E NON E AI RECENSORI
 
Ancora Grazie!
affettuosamente
NALA 
  Qui gli abiti:

Vegeta                                                                                   



 
bulma
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Chichi
 
 
Goku
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