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Autore: shana8998    15/02/2016    2 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Perchè! Perchè l'hai fatto?!-. Era fuori di se dalla rabbia.
Mi aveva strillato quelle parole come se volesse uccidermi con esse.
Tirò un pugno al muro alla fine, proprio ad un pelo dal mio viso.
Lo avevo fatto infuriare.
Lui non voleva essere salvato e questo l'avevo imparato con gli anni. Lui non era il tipo da ricorrere all'aiuto di qualcuno...Lui, si era ripromesso di combattere da solo..
Abbassai leggermente lo sguardo. I suoi occhi , ormai chiari come il mare, trafiggevano anche la più piccola parte di me.
Sentii disintegrarmi fra le sue braccia seppur non mi toccassero nemmeno.
Mi aveva imprigionata fra esse , e forse , se avesse potuto le avrebbe rese l'arma per togliermi di mezzo.
-Tu non sai cosa accadrà adesso! Ti sei fatta carico di un peso troppo grosso!-. Continuò a strillarmi ad un millimetro dal viso.
Serrai per un istante le palpebre.
Nulla mi faceva più paura di Drey che perdeva il controllo...Sia a parole che a mani.
-Era...L'unico modo che avevo per toglierti quella croce di dosso..-. Sussurrai appena con un filo di voce.
Le mie guance presero ad ardere.
Avevo sbagliato quindi? Possibile che ogni cosa che facessi, ogni atto da me commesso , potesse poi risultargli un errore?Possibile!?
-No! L'unico modo era l'uccidermi! Dovevi togliermi la vita! Era questo ciò che dovevi fare!-. 
Sfiorai nuovamente le sue iridi.
*Forse era veramente questo ciò che volevi...Non è così?*.
Non avevo mai visto così tanta disperazione in uno sguardo umano.
Tremai involontariamente.
-Meritavi di essere salvato almeno una volta nella tua vita...-.
Mi afferrò le spalle bruscamente ed il respiro si serrò nella mia gola di colpo.
-NO!Tu ti dovevi salvare. Tu meritavi di essere libera. Meritavi di essere estromessa dalla merda che mi porto dietro! Se tu mi avessi ucciso...Sarebbe stato meglio per entrambi...-.
Mi fecero terribilmente male quelle parole.
La vista si appannò e sentii chiaramente scendermi sulle guance lacrime calde...Bollenti.
-IO NON TI AVREI MAI UCCISO CAPITO!? ANCHE A COSTO DI MORIRE IO STESSA!-. Gli strillai ormai dilaniata da un dolore sordo.
Lo stesso dolore che ovattato avevo conservato per tutto quel tempo nel mio petto e , che mi aveva divorata l'anima sino ad allora.
Il demone sospirò ritraendosi leggermente.
Le sue mani ora non mi tenevano più per le spalle che nude sembravano congelarsi sotto l'aria gelida..
Non mi guardava.
Perchè non mi guardava?
-Drey?...-. 
Continuavo a sperare in una risposta pregandola mentalmente di uscire dalle sue labbra.
-Per favore ...Di qualcosa...-.
Divenne quasi una supplica.
Schiaffeggiò all'improvviso il mio volto , con le sue iridi. 
Quello sguardo...
Non era arrabbiato...Era terrore coperto sotto una falsa ira.
-Sai cosa ti succederà adesso?-.
Lo scrutai spaesata.
-No...Cosa?..-.
-Lui ti cercherà...Tu sarai sua schiava per tutta la tua esistenza esattamente come lo ero io...E non potrai che obbedire ai suoi ordini. Ucciderai di nuovo. Farai del male. Sarai un mostro con una condanna per l'esistenza tua intera. Adesso dimmi... Ne valeva la pena? Credi che così saremmo potuti stare insieme per sempre?-.
Perchè continuava a farmi del male?! Perchè ergeva quelle maledette barriere fra di noi?!
Gli afferrai un braccio.
-La vedi quella piccola vena più scura?-.
Abbassò lo sguardo alla sua pelle che stretta fra le mie dita perdeva colore.
-Quello che scorre al suo interno è il briciolo di aura che ti ho lasciato. Ti servirà a cancellare i miei poteri per sempre...-.
Mi scrutò incredulo. Forse non si aspettava una mossa del genere.
-Ho imparato da te che le cose non sono mai ovvie. Che se vuoi che qualcosa accada devi farla accadere tu.Ho imparato che non è mai detta l'ultima parola e che non si scappa dalla paura...Ho imparato tutte queste cose solo grazie a te ...Solo perchè un giorno io potessi stringerti a me e credere che sia per l'eternità...-. Singhiozzai.
Lo sentii appena sussultare. 
-Ho fatto questo solo per te...Ti prego dimmi che non sono stata una sciocca . Dimmi che ne è valsa la pena anche per te...Perchè per me ne è valsa e come...-. Mi fecero quasi pena quelle ultime parole sibilate con un straccio di voce.
Avevo abbassato la testa difronte ai miei sentimenti. Avevo lasciato che per una volta fossero loro a comandare.
Avevo creduto a tutto sino alla fine.
Serrai le palpebre in attesa di qualcosa, senza nemmeno sapere cosa...
All'improvviso, non sentii più nulla.
Per qualche istante mi sentii estraniata da tutto ciò che mi circondava. Sentivo la mia pelle bruciare ed il respiro alleggerirsi. Due sensazioni contrastanti , strane. Le assaporai con tutta me stessa.
Era così strano sentirsi libera ed allo stesso tempo in trappola.
Poi tutto passò, e quando tornai ad aprire gli occhi , Drey mi era abbracciato.
Mi stringeva a se ma in modo così strano. Non mi aveva mai abbracciata così.
Mi teneva serrata al suo petto , privandomi della possibilità di muovermi..
Il suo viso nascosto nell'incavo della mia spalla.
Fu la prima volta che le mie orecchie sentirono il rumore sordo,soffocato di qualcosa di nuovo.
Per la prima volta Drey aveva pianto.
No. Non volevo che piangesse. Non volevo più vederlo ferito esausto , dilaniato da una vita che lo aveva costretto a mille bassezze. NO. Drey doveva essere felice.
Provai a scostarmi da lui. Volevo semplicemente dirgli "NO.Non piangere". Volevo asciugargli le lacrime.
Non me lo permise. Mi strinse ancora più con vigore.
-Grazie...-. Sussurrò attimi dopo ed il mio cuore parve sgretolarsi.
Stavolta fui io a stringerlo forte.
-No. Non mi ringraziare. Ho aspettato 10 anni perchè questo accadesse. Ho pregato fino alla fine perchè io e te potessimo stare assieme ed ora...Ora non devi dire nulla.-.
Ci allontanammo entrambi ma senza lasciarci..I nostri visi a sfiorarsi.
Le labbra a toccarsi appena sull'angolo della bocca.
Mi erano mancate così tanto quelle piccolissime sfumature d'affetto fra di noi.
Sorrisi appena sospirando una risata e cancellandola subito dopo. 
-Mi fa quasi paura baciarti...-. 
Ricambiò con lo stesso sorriso timido. Forse il primo per lui.
-Anche a me. E' così strano...-.
Tremavamo come due sciocchi. Due ragazzini al primo appuntamento sarebbero stati meno impacciati.
*Ti amo. Ti amo così tanto che quasi ho paura di farmi del male...Di farne a te..*.
Quando le nostre labbra si catturarono mille ricordi ormai indelebili presero a giocare nella mia testa.
Era veramente trascorsa una vita dall'ultima volta che ci eravamo baciati così.
Lasciai che mi sfiorasse una guancia mentre le sue labbra catturavamo le mie.
Mi lasciai trasportare in tutto e per tutto da quel momento finchè di colpo non mi fermai.
-Che ti prende?..-.
-Umh...Ecco..Che succederà adesso? Che vita condurremo?-.
Soffocò una risata.
-Non la smetterai mai di farti mille paranoie non è vero?...-.
_________________________________
-Dove mi stai portando?-.
-Non fare domande e mantieni gli occhi chiusi.-. Mi legò qualcosa sugli occhi.
Mi aveva detto che aveva una sorpresa per me. Dopo essere risalito nella mia vecchia casa e recuperato qualcosa che aveva sigillato in una borsa , mi aveva portata alla sua auto ordinandomi di mantenere gli occhi ben serrati.
Non avevo la minima idea di cosa avesse in mente...
_____
-Ancora un attimo...-. 
Erano delle scale quelle che stavo salendo. Dopo due o tre storte ormai ne avevo la certezza.
Drey mi faceva strada mantenendomi per i polsi.
-Insomma ma dove mi stai portando?!-.
Stavo per perdere le staffe e lui di certo non era d'aiuto ridacchiando sotto i baffi come se io non lo sentissi.
Inserì l'ennesima chiave nell'ennesima toppa.
-Oooh! Adesso basta!-. Mi tirai via il pezzo di stoffa dal viso.
Drey era affianco all'ingresso di un appartamento che io conoscevo sin troppo bene.
-Sarà da questo loft che inizieremo la nostra nuova vita...-. Esordì con un gran sorriso sulle labbra tendendo un braccio per invitarmi ad entrare.
Portai entrambe le mani alla bocca d'impulso e non potei frenare il pianto che stavolta però fluì silenzioso.
-Drey...-. Non ce la facevo a spiegargli quale esplosione di felicità aveva creato dentro me.
Restai ferma come una stupida. Piangevo esattamente come una bambina..
-Ahahaha eddai..-. Venne ad abbracciarmi.
-Sei uno stronzo..-. Piagnucolai e nonostante le lacrime una risata strozzata riuscì a venir fuori dalla mia bocca.
Rise ancora.
Era impagabile ciò che mi faceva vederlo ridere ed essere felice per la prima volta , veramente.
-Allora?Hai intenzione di restare qui fuori a piangere tutta la giornata o entri?-. Disse ad un certo punto , lasciando che un macchietta di sarcasmo tingesse quell'invito.
Entrai , lui dopo di me.
Restai in silenzio scrutandomi attorno. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che ero stata in quell'appartamento con lui?
-Non puoi immaginare nemmeno che regalo mi hai fatto..-. Sussurrai appena.
Mi guardò. Sorrise. 
-Non è un regalo. E' il continuo di ciò che è nato qui dentro e si è fermato di colpo...Vorrei che tutto tornasse come allora. Che tu ed io potessimo vivere quella parte di conoscenza che non abbiamo mai vissuto a pieno.-. Lasciò la borsa e mi raggiunse.
-Ho sempre sognato di potermi vivere questo momento in santa pace.-. Mi accarezzò una guancia. Arrossii involontariamente.
Poi mi baciò la fronte e di li a poco una serie di azioni in silenzio riempirono di rumore il mio cuore.
Mi portò verso il letto. Tremai. Era così tanto tempo che non sentivo "le farfalle nello stomaco" per quel motivo.
Mi sdraiai e lui attimi dopo , mi seguì.
Mi accarezzò ancora il viso , delineando il suo contorno.
Non pesava affatto il suo corpo su di me.
Mi baciò lentamente giocando con la mia lingua , mordendo poi , inaspettatamente il mio labbro inferiore.
Decine di scintille mi attraversarono parte parte il corpo. Era un dolore estremamente piacevole.
Artigliai la sua schiena. Mi era mancato così tanto poter toccare la sua pelle, sentire i suoi muscoli flettersi sotto i palmi delle mani.
Gli sfilai la canotta che aveva indossato solo attimi prima.
Non sfiorai subito i suoi occhi, bensì corsi con i miei lungo tutto il suo torace sino a risalire al suo viso.
Era perfino sin troppo bello.
Non era cambiato affatto in 10 anni..Bhe come se i demoni cambiano poi...
Era esattamente come lo avevo conosciuto. Bello fino a farti morire soffocata.
Fissai i suoi occhi e lui bagnava le sue iridi nei miei.
Vi avevo appena letto la malizia allo stato puro in quello sguardo.
Era quasi più eccitante il modo in cui mi guardava che il resto.
Passò una mano sotto la spallina della camicia da notte ormai lacera ed ella scivolò via come se le sue dita glielo avessero ordinato.
Non smisi un attimo di crogiolarmi sotto il suo respiro caldo.
E non smisi un attimo di lasciarmi spogliare dai suoi occhi.
Lui , avido , mi mordeva il collo fino a farmi ansimare.
Era un gioco. Per noi lo era sempre stato. Farsi male e giocare con gli stessi corpi.
Lasciai che le mie mani scorressero sui suoi fianchi fino a raggiungere la sua perfetta "v" a delinearla per poi sbottonargli il jeans.
Non era da me spogliare qualcuno, ne fare la prima mossa.
Ma quella volta mi aveva coinvolto fino alla follia. Avrei fatto qualsiasi cosa per renderlo contento sotto ogni punto di vista.
-Hai paura?...-. Mi sussurrò nell'orecchio solo quando , entrambi privi di ogni abito , ci eravamo trovati sotto il lenzuolo di seta nero.
-No....-. Risposi con un briciolo di fiato. Era imbarazzante quanto fiatone avessi per causa sua.
Sorrise e non seppi distinguere se quella curva che avevano disegnato le sue labbra fosse tinta di malizia o semplicemente colorata di bene.
Mi portò le braccia sulla testa serrandole nei suoi pugni tra carne e cuscini.
Non mi era ne troppo vicino , ne troppo lontano. Mi aveva privata della possibilità di muovermi , di sollevarmi e baciarlo.
Mi guardava. Per un attimo provai un estremo imbarazzo.
Mi guardava e gli piaceva vedermi inerme mentre mi contorcevo sotto di lui.
Mi avvinghiai ai suoi fianchi con le gambe stringendole.
La testa che si svuotava lentamente gettata indietro..
Finalmente tornò a scendere verso di me. A baciarmi. A dilaniarmi la carne mordicchiandola leggermente.
Avevo brividi ovunque.
Brividi quando lo sentivo spingere dentro di me.
Brividi quando il piercing sulla sua lingua sfiorava il mio seno.
Brividi quando vispi i suoi occhi guardavano il mio viso rovente.
Sogghignò compiaciuto.
Dio...Quel sorriso non mi ci fece capire più nulla.
Drey era l'unico che sapeva farmi provare certe sensazioni.
Ansimai anche se avrei voluto serrare la bocca, ed un piccolo gemito sembrò rimbalazare sulle pareti di tutta la stanza.
Sommesse una risata.
-Stronzo.-.
Si sollevò da me reggendosi con le braccia.
-Sei bellissima...-. 
Come potevano i suoi occhi vedermi bellissima mentre ero stesa sotto di lui nelle peggiori delle condizioni?
_________________________
Restammo nel letto , abbracciati per ore. In silenzio. 
Si addormentò alla fine , ed io restai ad ascoltare il battito del suo cuore senza muovermi finchè non lo sentii rilassarsi del tutto.
Quando ebbi piena coscienza del fatto che dormisse beatamente mi alzai.
Mi preparai una tazza di the e mi infilai una sua maglia che riusciva a coprirmi fino alle cosce.
Restai con la tazza fumante nelle mani a guardare il vuoto della città dall'ampio finestrone.
Era quasi sera e quel giorno il tramonto era più aranciato del solito.
Mi sembrò di vederlo per la prima volta, fu il tramonto più bello che avessi mai visto.

Da quel giorno ebbi finalmente indietro la mia vita, quella che meritavo...
                                           
Lui...Era la vita che cercavo...


[...]
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia esistenza, di me che non sapevo appartenermi.
[...]
E non mi sarebbero più mancati angeli , demoni e poteri. Non mi sarebbe più mancata una famiglia ne l'amore.
Drey era entrato nella mia quotidianità facendosi strada a cazzotti e restando allacciato ad ogni parte di me.
Lui era divenuto il tutto. L'unico essere indispensabile perchè io sopravvivessi. 
Si era appropriato di me come un giocattolo.
Mi aveva fatto scoprire sentimenti sconosciuti, come odio, amore , dolore, felicità.
Lui mi aveva fatto vivere...Vivere per davvero....
_____


                         
*E si incontrarlo stravolse letteralmente la mia esistenza
                                                   
                                        Per sempre[...]. 

                                                                                                                [FINE].
   
 
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