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Autore: pandafiore    15/02/2016    4 recensioni
[Raccolta di Flashfic][Peeta!centric]
Lettere che Peeta ha ipotizzato di scrivere a Katniss, nei momenti più importanti della loro vita, dal loro primo incontro al depistaggio; dalla rinascita alla... alla morte.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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{318 parole}

~Peeta♥


Cara Katniss,
ancora non so perché sono qui a scriverti lettere che mai spedirò, ma questa è speciale.
Ieri... ieri c'è stato quell'incidente in miniera; e io ti osservavo correre, prendere tua sorella (perché lo so che eri preoccupata anche per lei) e dirigerti fulminea, con le lacrime al volto, verso il posto di lavoro di tuo padre.
Io le ho viste quelle lacrime, Katniss. Forse gli altri no, ma io le ho viste... tu sentivi che tuo padre non si sarebbe salvato, lo sentivi dentro.
Sei una persona buona, Katniss, e io lo so.
Non puoi nasconderti a me, non ce la farai. Io continuerò a capirti e ad accoglierti come fossi mia, se solo tu mi accettassi, ma prima di tutto se solo io avessi il coraggio di parlarti.

Ieri.. ieri io ho provato ad avvicinarmi a casa tua, sono arrivato fino al Giacimento, ho corso dietro ai bambini magri che lo abitano, scrutato da tutti quegli occhi grigi che rappresentano il distretto, alternati raramente a sprazzi di azzurro, che però non hanno nulla a che vedere con la speranza.
Ho corso, Katniss, ho corso e sono anche caduto. Non so perché te lo sto dicendo, mi prenderai per stupido, ma sono caduto e mi sono sbucciato un ginocchio. Ma sono andato avanti, mi sono rialzato e ho corso più forte di prima, fino ad arrivare di fronte a quelle serrande chiuse e grigie, come i tuoi occhi e quelli di tutti, qui.
Ho depositato un fiore giallo, un dente di leone, sullo zerbino di casa tua, che stonava per tonalità e delicatezza con tutto ciò che lo circondava; proprio come stoni tu, in mezzo a tutte queste persone che non hanno nulla a che vedere con quello che hai dentro, se non il tormento.
E poi ho ripreso a correre, forte, veloce, più di prima, perché tu non mi scorgessi.
Non voglio che tu sappia cosa provo io, Katniss. So che non lo accetteresti. Mai.
Ma voglio solo dirti che devi fare come ho fatto io: correndo, sono caduto e mi sono rialzato solo per correre più veloce di prima.
E questo devi fare tu, Katniss. Sei così bella, non gettare la tua vita, rialzati e corri, Katniss. Rialzati e corri.
E corri più forte di prima.


Peeta Mellark



~Lettera mai spedita.~
   
 
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