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Autore: Gillywater    19/03/2005    14 recensioni
Una bravata organizzata dalla scuola obbliga Ginny Weasley e Draco Malfoy a convivere come babbani per una lunga settimana; ma è risaputo che un Malfoy non si trova a suo agio in un ambiente a lui sconosciuto e... cosa combinerà?? e la povera Ginny sarà costretta a subirlo, con quali conseguenze?
Ff dedicata tutta ad Eva_elamela e Avril Lavigne
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FOREVER TOGHETER

TRA LE SPIRE DEL SERPENTE (I parte)

 

 

Quella mattina, come sempre si era alzata e come sempre si era recata a lezione di Trasfigurazione.

Quello però che non ricordava era come lei fosse finita in quella stanza umida e buia, dove ogni singolo rumore rimbombava come le radiazioni di una bomba e non lasciava posto ad altri suoni, che avrebbero potuto condurla all’uscita.

Era un lungo tunnel quello che stava percorrendo, un lungo corridoio spettrale che sembrava essere senza fine; aveva i brividi che le percorrevano come scosse elettriche la schiena e procedeva lentamente, un passo alla volta mentre la sua paura pensando a ciò che la poteva aspettare cresceva sempre più.

Tutto ad un tratto un rumore lugubre proveniente dalla sua destra la fece trasalire, e scattò come una molla.

 

-Chi è la?- urlò, ma le sue parole vennero inghiottite da un rombo assordante, che la terrorizzò.

 

Avanzò ancora correndo, con la paura che le impediva di compiere qualsiasi ragionamento coerente e di respirare.

Si ritrovò in una camera pavimentata da mattonelle di cristallo verde, con molte statue raffiguranti rettili, in particolar modo serpenti; una grande fontana si ergeva imponente al centro della sala e da essa sgorgava acqua cristallina e pura, come il cielo nelle giornate più limpide e serene.

A questa visuale Ginny Weasley iniziò a rilassarsi, le sembrava di essere capitata in un mondo infinito che spaziava dietro verdi montagne in paesaggi calmi dove la quiete regna sovrana.

Il terrore che fino a pochi istanti prima l’assaliva si stava diradando lentamente, proprio come le nuvole dopo un temporale.

Improvvisamente, però, l’acqua si cristallizzò e si trasformo in ghiaccio, mentre tutte le statue presero vita e la ragazza si ritrovò inconsciamente in una trappola ben escogitata.

 

I rettili iniziarono ad attorcigliarsi intorno alle sue caviglie e ai suoi polsi, mentre dalla fontana uscì strisciando un orribile serpente, che con un sibilo iniziò ad avvolgerla nelle sue spire mortali, che non lasciavano speranza a nessuno.

Ginny si sentiva in trappola, l’aria si faceva sempre meno respirabile, forse perché l’animale le si era ormai avvolto intorno alla gola e ad ogni suo gemito di sofferenza serrava maggiormente la presa.

 

Fu tra le spire del serpente che fece il suo ultimo pensiero, dedicato alla sua famiglia, ai suoi amici, ma in particolar modo alla persona che lei tanto amava.

L’ultima cosa che udì fu un sibilo vittorioso e un forte colpo, come qualcosa che si frantuma, poi il nulla……

 

 

*******

 

-SIGNORINA WEASLEY!-

 

Una voce imperiosa e dal tono importante la richiamò all’ordine.

 

-Mi avranno  forse salvata e ora mi trovo  in infermeria-? si chiese la ragazza.

 

La giovane aprì lentamente gli occhi, per poi essere travolta da una forte luce accecante proveniente dalle finestre: non c’era proprio niente da dire, in quel periodo le giornate erano davvero splendide, altra cosa che lei adorava.

Ma in quel momento non capiva: non si trovava in quella maledetta stanza dove miglia si striscianti e viscidi serpenti la stavano strangolando?

 

-P.. p… Professoressa Mc Granitt!- esclamò Ginny sorpresa.

 

-Ben tornata tra noi signorina Weasley, ha dormito bene?-

 

Ginny avrebbe voluto risponderle che avrebbe potuto fare sonni migliori semmai, ma si trattenne, sicura che quella sfacciataggine le sarebbe costata una punizione.

La professoressa infatti aveva l’aria davvero arrabbiata, forse perché non tollerava che qualcuno parlasse mentre lei stava facendo strabilianti rivelazioni.

 

-Prima che lei ci interrompesse con i suoi deliri…- iniziò la professoressa.

 

-Deliri? Io non deliro, ma come si permette? – pensò la ragazza

 

-… stavo giusto parlando di alcune nuove iniziative che ha preso la scuola; come ad esempio lo studio di Babbanologia…-

 

-Ah ecco Babbanologia, materia che mollerei a seduta stante, la studio solo perché so di fare un immenso piacere a papà!- pensò Ginny.

 

-…andando a vivere in appartamenti, fuori dalla scuola!-

 

-Ehm professoressa Mc Granitt, non credo di poter mai…. Come appartamenti fuori dalla scuola?- domandò Ginny inarcando un sopracciglio; ok la stavano prendendo in giro: in quel periodo con Voldemort che si divertiva a giocare a nascondino e con tutti i pensieri che aveva la scuola, avevano deciso di fare queste fesserie?

Si voltò verso Colin Cannon, sperando che almeno lui, da buon amico, la riportasse sulla terra esclamando: - Ehi Ginny, piaciuto lo scherzo?- ma ciò non avvenne.

Così lei, da brava Grifondoro, dovette prendere tutto il coraggio con due mani e chiedere, ad una professoressa che sicuramente se la sarebbe mangiata viva:

 

-Può spiegarmi meglio la cosa?-

 

-Signorina Weasley, il preside, come d’altronde la vostra professoressa di Babbanologia, ritengono che studiare la materia applicando direttamente la pratica sia il miglior modo per imparare, piuttosto che passare ore sui libri a studiare a memoria nomi e usi di strani aggeggi Babbani- pronunciò la Mc Granitt tutto d’un fiato, arricciando le labbra in una sottile linea che divenne  ben presto invisibile; era chiaro che lei preferisse lo studio approfondito sui libri.

 

-Quindi verrete disposti a coppie, secondo le decisioni del preside, vi verrà data una cartina e raggiungerete le vostre case: starete via una settimana e per quanto riguarda le bacchette magiche- disse rivolta a tuta la classe, con gran piacere di Ginny –vi verranno ritirate!-

 

Un mormorio contrario iniziò a diffondersi per tutta la saletta: come ritiravano le bacchette e loro come avrebbero fatto?

 

-Ragazzi, sarete in territorio Babbano, non potremmo mai rischiarci a farvi scoprire e poi non siamo degli incoscienti abbiamo stabilito regole molto severe non correte alcun pericolo, senza contare il fatto che tutte le vostre case saranno collegate tramite “telefoni” apparecchi Babbani che saprete perfettamente cosa sono! Quindi siete in una botte di ferro!- concluse la professoressa, con un tono di voce che non ammetteva repliche.

 

-Certo intanto chi lo spiega a mio padre che per una settimana sono stato costretto a vivere come un sudicio Babbano, senza magia…!- aveva esclamato una voce dura e profonda proveniente dal retro.

 

Ginny strinse i pugni: Draco Malfoy.

 

-Povero chi dovrà convivere con te! –pensò nella sua mente e fu un miracolo se non si pronunciò ad alta voce.

 

-Bene stasera riceverete le comunicazioni con le quali vi diremo il vostro compagno; potete andare!- in quel preciso istante suonò la campanella.

 

 

******

 

-Maledetta me e il giorno in cui ho mollato Babbanologia, visto che cose belle organizzano al giorno d’oggi?-

 

-Capirai Hermione, io sarei stata molto più volentieri al castello, guarda che temporale!- le rispose Ginny che, mentre girovagava per la stanza in cerca dei suoi abiti da mettere nel baule, osservava il cielo che prometteva altri giorni terribili.

 

-Eppure fino ad un paio di ore fa c’era bel tempo- esclamò Hermione, andando ad aiutare l’amica.

 

-Te lo dico io, è una premonizione: capiterò con qualcuno che odio!-

 

-E con chi vorresti capitare? Con la Parkinson?-

 

-No, quell’oca se fa le tre materie obbligatorie è già una vittoria, non segue il corso insieme a me; in compenso c’è Malfoy lo sapevi?-

 

-Malfoy? A Babbanologia, ma sei sicura? Non posso crederci!- esclamò Hermione letteralmente esterrefatta dalla strabiliante novità.

 

-Ma si, c’era oggi alla riunione… Ma sai con chi mi piacerebbe capitare?- le domandò la rossa con un sorriso malizioso dipinto sul faccino sveglio e furbetto.

 

-Ha a che fare per caso con un moretto di nome Dean?- le fece Hermione con un ghigno.

 

Il fantastico sorriso che illuminò il viso di Ginny non poté fare altro che significare una risposta affermativa, ma chi le assicurava che i suoi sogni sarebbero stati realizzati?

 

 

******

 

 

Le serate generalmente amava trascorrerle serenamente: una ragazza che lo adulava come se fosse il Dio in Terra (generalmente era Pansy), due compagni che facevano tutto quello che lui diceva  perché sotto minaccia, ma soprattutto poter vantare del rispetto di molte persone che quando si rendevano conto di recargli disturbo si scusavano fino a diventare patetici.

Gli sarebbe però piaciuto uscire da quello stato di “faccio tutto quello che dice mio padre” e poter finalmente cadere nelle roventi fiamme di un incendio incontrollabile; il fuoco della passione.

 

Stava percorrendo il sotterraneo che conduceva alla sua sala comune, era da solo e i suoi passi veloci facevano ondeggiare silenziosamente il suo mantello.

Ad un certo punto un piccolo sibilo lo distrasse- il fischio del suo gufo reale annunciò l’arrivo di una lettera.

Quando l’aprì, lesse velocemente il contenuto e sul suo viso perfetto apparve una piccola piega di stupore.

 

 

 

 

-Hermione sto tremando, no dico, guarda la mia mano!- aveva esclamato la rossa.

 

-Ginny calmati, hanno detto che le lettere sarebbero arrivate stasera, ma non c’è bisogno che ti sovrecciti in questo modo, altrimenti farai innervosire anche me!- disse bruscamente Hermione.

 

-Si scusa- le rispose imbarazzata Ginny –ma per me è importante sapere con chi dovrò convivere, potrebbe cambiare per sempre il corso della mia vita!- esclamò con molta convinzione.

 

Lo sguardo feroce che le rivolse Hermione le fece capire che era meglio non esagerare.

Di lì a poco qualcuno bussò alla stanza.

 

-Ciao ragazze!- esclamò Dean felice; Ginny si illuminò.

 

-Con chi sei?- gli domandò la ragazza credendo di conoscere già la risposta.

 

-Con Blaise Zabini di Serpeverde e tu?- le domandò preoccupato.

 

L’entusiasmo manifestato dalla rossa si spense in un batter d’occhio.

Il suo bel viso si oscurò e con voce lugubre disse:

 

-Non lo so, non mi hanno fatto sapere niente!-

 

-Beh è solo questione di minuti!- la rassicurò il ragazzo; Hermione li osservava e si stupì molto dell’ottusità di Dean e dell’ingenuità di Ginny.

 

Presto (più di quanto si aspettasse Ginny) arrivò un gufetto grazioso con una lettera nel becco: era Leo il gufo di Ron.

Beccò dolcemente la mano di Ginny in cerca di carezze e la ragazza lo accontentò.

La rossa aprì poi  la corrispondenza con foga, ma quando andò a leggere il contenuto cadde a terra svenuta.

 

 

******

 

 

Questa è una ff dedicata a Eva_elamela e Avril Lavigne; è su una coppia che non definirei tra le mie preferite, ma mi piace miracolosamente la trama, quindi… eccomi a torturarvi.

Prego tutti di perdonarmi di poter essere sembrata scontata in alcuni punti, ma non sapevo come spiegare in modo meno stupido la mia idea….

Fatemi sapere se mi devo dare all’ippica o se posso continuare a scrivere. (*_*)

Un bacione a tutti.

 

 

 

 

 

  
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