Videogiochi > Dragon Age
Ricorda la storia  |      
Autore: nothingdrum    15/02/2016    1 recensioni
Duecento anni dopo la fine dell'Inquisizione, un giovane mago riesce a raggiungere Skyhold...
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inquisitore, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cappuccio del ragazzo rischiò quasi di volare via quando oltrepassò l'ultimo spiraglio di montagna che lo separava dalla valle. Sapeva che la sua meta era ormai vicina, sentiva quasi l'odore delle pietre di quello che una volta era il castello dell'Inquisizione, Skyhold.

I suoi occhi si spalancarono quando le torri cominciarono a intravedersi dalla cima del monte. Ebbene, era arrivato. Le leggende erano vere, da almeno duecento anni qualcuno non vedeva quelle mura a causa delle terribili tempeste che avevano cominciato a devastare quei monti.

Fortunatamente Hart era un mago del fuoco molto potente. Era riuscito a creare un incantesimo appositamente per attraversare quei luoghi dimenticati dal Creatore, una barriera di fiamme che riusciva a mantenerlo al caldo e allo stesso tempo scioglieva la neve sotto i suoi piedi, facilitandogli la marcia. Era da quando aveva sentito che dalla valle dove si trovava il castello si era alzato un fumo nero che aveva cominciato a mobilitarsi, smettendo di fare il commerciante ambulante di stregonerie a Denerim e a concentrarsi su un modo per arrivare a Skyhold. Amava da morire i racconti sulla seconda Inquisizione che sua madre gli raccontava, racconti fatti di intrighi di corte, battaglie contro spietati draghi e delle gesta dell'Inquisitore, un elfo Dalish che era riuscito a ridare onore alla propria razza. Hart era un umano, ma aveva sempre amato gli elfi e la loro enorme eredità sia a livello magico che sociale. La loro immensa conoscenza e la loro lunghissima permanenza nel Thedas gli permetteva di sapere ed intuire cose che gli altri non potevano neanche immaginare.

Cominciò a scendere la valle con cautela, raggiungendo quelli che una volta erano gli accampamenti dei soldati dell'Inquisizione, ridotti ormai a qualche tenda massacrata dalle tempeste di neve. Riconosceva il simbolo che era presente sul suo libro di storie dell'Inquisizione, quel meraviglioso occhio attraversato da una spada. Immaginava quante storie potevano essere state raccontate da soldati seduti attorno a quei falò spenti e ormai divenuti legna bruciata ricoperta da neve. Ma stava fantasticando troppo, e non sapeva neanche se avrebbe realmente trovato ancora qualcuno a Skyhold, magari qualche esploratore che era arrivato prima da lui e rimasto intrappolato dalla tempesta. O forse le dicerie erano semplicemente dicerie.

La salita verso il castello fu più impervia del previsto, e raggiunse il lungo ponte che portava all'entrata solamente dopo 3 lunghissime ore di camminata.

La porta era ovviamente sigillata da una lega metallica, ma senza alcun tipo di incantesimo. Fu piuttosto semplice per Hart sciogliere il ferro con delle fiamme magiche, causando la discesa repentina del ponte levatoio.

 

 

Si mosse con la cautela che si da solamente ad un luogo religioso, intrufolandosi nel cortile completamente ricoperto dalla neve. Salì quelle scale che i grandi eroi delle leggende avevano solcato chissà quante volte, osservando le costruzioni in pietra che di nuovo cadevano a pezzi dopo che l'Inquisizione le aveva già ricostruite una volta. Vide l'armeria, il giardino dove le reclute si allenavano, e quasi riusciva a sentire il Velo farsi più debole, permettendo di sentire echi del passato remoto. Raggiunse infine la porta della cattedrale vera e propria. Le porte scricchiolarono all'apertura, e gli occhi del ragazzo sussultarono quando vide che qualcuno era seduto sul trono.

Era lui, lo riconosceva. I disegni del suo libro erano identici a quella figura che si appoggiava al trono all'altro capo del salone. Era l'Inquisitore.

"Inquisitore!" Hart non potè fare a meno di un inchino di riverenza davanti a quella figura leggendaria. Allora era vero, gli elfi potevano ancora vivere in eterno.

Una risata echeggiò tra le guglie della sala.
"Inquisitore... Non mi chiamano così da molto, molto tempo... Sapevo che il mio fuoco avrebbe attirato qualcuno, ma speravo non così tanto presto..."

Era la voce di un vecchio uomo, come appurò Hart, avvicinandosi. Le rughe solcavano il volto dell'Inquisitore, ma la sua corporatura, i suoi capelli e soprattuto la spada che teneva sulle spalle erano rimaste le stesse. La runa antidrago inserita nella sua spada "Certezza" brillava come se fosse stata inserita il giorno prima.

"Mi dispiace che tu sia il primo a venire qua, perchè il tuo ruolo sarà molto più grande di quanto ti saresti mai aspettato quando hai intrapreso il tuo viaggio" sentenziò l'Inquisitore, mentre il ragazzo continuava il suo cammino in mezzo alle decorazioni orlesiane che l'imperatrice Celine aveva imposto all'interno del Salone dell'Inquisizione, in seguito al famoso attentato di Halamshiral.

L'Inquisitore alzò improvvisamente la mano sinistra.
"L'ancora...." sussurò Hart, abbagliato dalla luce che l'unico contatto rimasto con l'Oblio, dopo duecento anni, emanava. Ma nessuno credeva che l'ancora fosse sopravvissuta alla fine dell'Inquisizione, in molti raccontavano storie sulla mano dell'Inquisitore, tra chi l'aveva staccata dal suo corpo e poi rivenduta ai pochi Tevinter rimasti, fino a chi diceva che Corypheus fosse davvero riuscito a riprendersela. La verità era un'altra.

"Questa è l'ultimo contatto tra questo mondo e l'Oblio, tutti gli squarci sono stati chiusi, e i maghi non riescono più a sognarlo. Ma questo lo sai, lo capisco dal bastone dietro la tua schiena." disse l'elfo indicando Hart.

"Quello che non sai è che io sono stato confinato qui quando l'ultimo squarcio si aprì all'interno di Skyhold. Abbiamo combattuto i demoni, per quanto possibile, ma i demoni hanno spinto tutte le nostre forze fuori dal castello, uccidendo tutti i nostri luogotenenti e disperdendo l'intera Inquisizione per il Thedas. Io sono l'unico rimasto qui, costretto dai demoni ad una vita isolata a sorvegliare lo squarcio e a combatterli da solo. L'unico modo per chiudere il portale è distruggere l'ancora, cosa che avverrebbe solo con la mia morte."

Hart era sempre più stupefatto. Nulla delle storie sulla fine dell'Inquisizione era vero, nessuna guerra con la Chiesa, nessuna epidemia. Era stato il primo nemico dell'Inquisizione ad distruggerla per sempre.

"...Ma sono stato maledetto con un dono. L'impossibilità di uccidermi. E ora credo tu abbia capito perchè sei qui. Puoi uccidermi e chiudere ogni legame tra questo mondo e l'oblio, ma resterai per sempre bloccato nella barriera creata dai demoni per me. A te la scelta, mago umano."

Hart prese la mano dell'Inquisitore senza pensarci. Il suo più grande sogno era sempre stato quello di far parte della più grande forza portatrice di pace della storia del Thedas, ma era arrivato circa duecento anni in ritardo per la festa principale. Sarebbe stato anche lui un eroe, un eroe non raccontato su i libri, nessuno l'avrebbe emulato, ma pur sempre un eroe. Guardò l'Inquisitore nei suoi occhi stanchi, tirò fuori il suo coltello, puntandolo alla gola dell'elfo.

"Grazie." sussurrò.

E il silenzio calò su Skyhold.






Nuova one shot su Dragon Age dopo un po' di tempo in cui non tratto il fantasy, è stato un gradevolissimo ritorno ragazzi e spero vi piaccia almeno quanto è piaciuto a me scriverla, a presto!

-NothingDrum

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: nothingdrum