La sua famiglia era tutto per lei, l'unica cosa che aveva sempre voluto proteggere, l'unica cosa che le era rimasta e che l'aveva accettata per quello che era, nonostante per la sua maledizione fosse stata odiata ed allontanata da tutti; per questo quando aveva perduto la sua sorellina il mondo le era crollato addosso, aveva sentito un vuoto nell'animo, una disperazione che non avrebbe mai più voluto provare, un dolore che aveva cambiato per sempre la sua vita. Quella volta aveva pianto, lacrime ed anima, così tanto che pensava di averlo fatto abbastanza per il resto della sua vita e aveva promesso a se stessa che mai più avrebbe provato una sofferenza simile e che si sarebbe impegnata per portare gioia e felicità nella vita degli altri, questo era il stato il suo ultimo regalo, la sua ultima promessa a Lisanna.

Ma quel giorno, quando anche il suo unico fratello stava per esserle portato via, si sentiva oppressa da una sensazione di impotenza che la stava schiacciando e la faceva sentire inutile, lo guardava soffrire, torturato terribilmente da uno spietato Freed che senza rimorsi lo stava conducendo verso una morte dolorosa, che gli stava infliggendo dolore e disperazione continuamente sotto gli occhi di una sorella che non poteva sopportarlo e che stava vendendo anch'essa consumata lentamente dalla rabbia e dall'odio. Lei non poteva sentirsi di nuovo come allora, ma soprattutto non voleva, perciò quando fu il momento, quando percepì che suo fratello avrebbe esalato l'ultimo respiro se lei fosse rimasta lì a guardare senza fare nulla, il vortice di emozioni che fino a poco prima le vorticava nel corpo esplose dando sfogo nuovamente alle lacrime che per tanto tempo erano rimaste sopite nell'attesa di quel momento che non sarebbe mai dovuto giungere nuovamente, liberando il demone che era dentro di lei, che costituiva la sua essenza più profonda, e che aveva invano cercato di nascondere al mondo sotto il suo sorriso angelico.

Allora aveva capito che non poteva più essere gentile con tutti, e che quando il mondo minacciava la sua famiglia avrebbe dovuto fare di tutto per proteggerla, perchè per lei quella era la cosa più importante e senza di essa il suo stesso mondo sarebbe sprofondato nel chaos trascinandola in un baratro di disperazione.

Così si lasciò andare, annullò ogni difesa e si fece completamente possedere dal suo demone interiore, tutto il rimorso, la rabbia e l'odio provati fino a quel momento fuoriuscirono e si manifestarono in un essere diabolico e senza pietà che si lanciò in un combattimento mortale con il malvagio aguzzino che fino a poco prima si accaniva senza scrupoli sul corpo esanime del fratello. Era furiosa, in preda ad emozioni negative che le obnubilavano la mente e presa soltanto dal desiderio di uccidere il suo avversario nel modo più atroce possibile, ma quando venne il momento, quando lo atterrò e si mise sopra di lui pronta a sferrare il suo colpo mortale una voce risuonò nella sua testa, era la dolce, tranquilla e flebile voce della sua sorellina, ormai scomparsa, che la pregava di fermarsi e di non commettere quel terribile atto che non l'avrebbe resa migliore di colui che aveva davanti e non l'avrebbe neppure fatta stare meglio, anzi avrebbe commesso la più atroce delle azioni possibili, che le avrebbe tolto quell'umanità che ancora le restava. Infatti perdonare e sapersi fermare è la scelta più difficile, ma l'unica che le avrebbe potuto dare pace e che non l'avrebbe tormentata in futuro, in sostanza era la scelta giusta, ed era stata la sua sorellina ad insegnarglielo, anche se per un breve momento l'aveva dimenticato; la vendetta è infatti come un serpente a due teste, mentre vedi cadere il tuo nemico ne rimani avvelenato, di un veleno che corrompe l'animo e porta alla pazzia.

Sì fermò appena in tempo, capendo che la sua unica e vera preoccupazione in quel momento doveva essere la sua famiglia, ed era stata proprio lei a ricordarglielo. Quando poi Lisanna tornò da lei, quasi come per magia, la abbracciò ringraziandola, perchè aveva capito come mai quel giorno era stata proprio lei a guidarla verso la scelta giusta, il suo piccolo angelo custode che aveva sconfitto il terribile demone della paura che albergava nel suo cuore, il loro legame non si era mai spezzato perchè il legame tra i membri di una famiglia trascende le dimensioni e non può essere sconfitto facilemente. Aveva sempre potuto contare sulla sua famiglia, e sapeva che avrebbe potuto continuare a farlo, perchè loro ci sarebbero sempre stati per lei, in ogni momento, e lo stesso lei per loro, pronti ognuno a fare tutto il possibile per le persone a cui tenevano.

Ripensandoci oggi e specchiandosi ogni giorno nei loro sorrisi capiva perchè aveva agito in quel modo in passato, pensare di perdere per sempre tutta quella gioia e quella felicità l'aveva fatta impazzire e non avrebbe potuto sopportare un'altra perdita, non sapeva cosa sarebbe successo in futuro, nè quali sorprese il futuro le riservasse, positive o negative, ma non le importava, perchè le persone più care per lei erano lì, e qualunque cosa sarebbe successa l'avrebbero affrontata insieme, ed era sicura ne sarebbero usciti vincitori, perchè i loro legami e i loro sentimenti non potevano essere spezzati e, proprio come allora, non sarebbero stati mai sconfitti.

ANGOLO DELL'AUTORE
Dedico questa shot alla mia nee-chan, Jiyu_no_Yume, che oltre ad essere la mia sorellina è anche una scrittrice di grande talento purtroppo a volte poco sicura di sè, spero, nel giorno del suo compleanno, di renderla felice come lei fa con me ogni giorno e di ispirarla come lei ha fatto per me con questa storia. Ricorda che per me sei importante e penso che tu sia una persona fantastica, preziosa ed insostituibile, non farti buttare giù da nessuno perchè non te lo meriti, e qualora dovesse succedere sai che il tuo nii-san è qui che veglia su di te pronto a consolarti.
Ancora tanti auguri <3, tuo Lore