Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Smora    16/02/2016    3 recensioni
Una storia come ce ne sono tante, dove nonostante tutto le due anime si incontrano, dando vita ad un universo diverso ma sempre uguale.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano passati mesi dall'ultima volta che l'aveva vista, quando furtiva si era nascosta dietro la tenda per non farsi più vedere. Dopo quell'incontro Vegeta aveva camminato con la fronte bassa lungo i corridoi, senza nemmeno osservare dove stesse andando. I guerrieri si erano scansati incontrandolo per la strada senza che lui ci facesse minimamente caso. I piedi si erano mossi ritmicamente con passo deciso conducendolo direttamente al luogo prestabilito.

Ad attenderlo all'hangar aveva trovato Napa.

-Dove siamo diretti Vegeta?- gli aveva detto, destando l'uomo dal suo stato di trance. -Non vedo l'ora di menare un po' le mani!

Vegeta aveva quindi sollevato il capo mettendo a fuoco il viso dell'uomo.

-Io vado, tu invece resti qui.

E senza aggiungere una sola parola era entrato diretto nella navicella.

Pochi secondi dopo era già in orbita e solo con se stesso finalmente si era concesso di guardare con attenzione il minuscolo oggetto ancora poggiato sulla sua spalla. Lo aveva preso delicatamente tra le dita e lo aveva ispezionato con cura. Aveva la forma di una strana mosca, con delle minuscole ali e un piccolo corpo tozzo; la testa invece aveva qualcosa di interessante e premuta delicatamente aveva emesso uno strano suono. Dagli occhi era uscita una luce azzurrina, che aveva preso forma mostrando l'ologramma della giovane scienziata.

-Non era mia intenzione scomparire, ma come avrai immaginato non avevo altra scelta. Mi dispiace se la mia assenza ti impedirà di terminare il tuo allenamento, ma spero comunque che in qualche maniera tu riesca a raggiungere i tuoi scopi. Spero un giorno di rivederti. Addio.

E terminata la frase era scomparsa lasciando Vegeta ancor più disorientato.

Nonostante le parole della scienziata Vegeta non aveva smesso di cercarla. Settimane erano trascorse e mesi si erano susseguiti senza che lui avesse il minimo indizio sul luogo in cui la ragazza si trovava, e il suo umore non faceva altro che peggiorare. Era partito per le missioni che gli venivano affidate sempre da solo, contro avversari sempre più forti, che venivano spazzati via come fossero insetti senza alcun valore. Sembrava non provare più niente, né odio né orgoglio e nemmeno la gioia sadica di sottomettere un avversario e vederlo sanguinare davanti ai propri occhi. Era stato totalmente incurante della propria sorte e a volte era tornato alla base in condizioni talmente gravi da dover essere preso di peso dalla sua monoposto ed essere portato direttamente in una vasca di rianimazione. Quando era alla base dormiva poco e mangiava sempre meno, cosa assai strana per un Sayan.

“Sembra non essere più in lui” aveva detto a volte il gigante pelato che lo aveva seguito fin dalla giovane età, e in fondo questa era forse la verità più vera.

Vegeta per mesi non era riuscito a darsi pace per la scomparsa della ragazza che gli impediva di continuare il suo allenamento, impedendogli ad un passo dalla riuscita, di raggiungere il suo scopo. Ora invece la giovane era li davanti a lui, e non con il camicie da scienziata, ma con il più provocante degli indumenti.

La voce di Cooler lo riportò alla realtà.

-Eccoti finalmente Vegeta, avrai fame...serviti pure e prendi ciò che vuoi- disse indicando la tavola ricolma di vivande.

Vegeta tornò a squadrare Bulma per qualche istante, la quale sembrava far finta di non notarlo, per poi guardare nuovamente verso Cooler. Il tiranno sedeva incurante a debita distanza sul suo trono fluttuante bevendo un bicchiere di vino. Non poteva sapere che lui e la giovane si conoscessero. Non lo sapeva nessuno. Decise quindi di azzardare:

-Se posso scegliere qualsiasi cosa da quel tavolo credo che prenderò la ragazza! - disse con un ghigno strafottente.

Cooler sorrise a sua volta.

-Vedo che hai notato la mia Blue. Un vero splendore non trovi?...fa parte della mia collezione ed è la gemma più preziosa che possiedo. L'ho avuta da Freezer e l'ho dovuta pagare a caro prezzo. - e sempre sorridendo continuò – Credo che ucciderei con le mie stesse mani chiunque tentasse anche solo di toccarla.

Vegeta allora con passo sicuro voltò le spalle al demone bianco e si avvicinò al tavolo allungando la mano verso Bulma. Tutti nella stanza lo stavano osservando trattenendo il fiato. Ma proprio mentre stava per raggiungere il viso della ragazza la mano guantata sembrò cambiare idea, bloccandosi di colpo, per poi deviare di poco la traiettoria, verso un'appetitosa mela rossa. L'uomo quindi si tornò a girare e guardando il suo ospite dritto negli occhi addentò il frutto.

-Inizio a comprendere quale fascino tu abbia agli occhi di Freezer, e comprendo ancora meglio il perchè lui ora non ti sopporti.

-Per Freezer sono solo carne da macello. Quando non gli sarò più utile probabilmente mi ucciderà...sempre se sarà in grado di farlo.

Cooler rise. Vegeta era esattamente come lui si aspettava. Un uomo ferito e umiliato, che per riscattarsi e vendicarsi di colui che gli aveva portato via tutto avrebbe fatto qualunque cosa. Uno stupido sayan sarebbe stato un ottimo burattino nelle sue mani.

-Immaginavo che non fossi esattamente contento della situazione in cui ti trovi, quindi magari potremmo trovare un punto di incontro.

-Che genere di punto di incontro?

-Diciamo solo che entrambi potremmo trarre giovamento dalla nostra collaborazione. Comunque per adesso goditi il soggiorno sul pianeta, avremo sicuramente modo di...conoscerci meglio.

E detto questo azionò il motore del trono volante e uscì dalla stanza.

Il sayan rivolse quindi il suo sguardo verso Bulma, che per tutto il tempo aveva fatto in modo di non incrociare il suo sguardo.

-Bell'esemplare, vero?

A parlare era stato Sauzer.

-E' un vero peccato che Lord Cooler la usi come soprammobile; certamente io la impiegherei in altro modo...

Vegeta lo osservava. Non capiva infatti dove volesse arrivare l'alieno.

-Hai visto che gambe e che seno? Per non parlare poi dell'odore che emana... - e nel far questo avvicinò il naso al collo della ragazza. -Ha una fragranza che farebbe uscire di senno qualunque uomo.

-Se la desideri prenditela! - Rispose Vegeta infastidito.

-Beh mio caro, come hai sentito il mio signore non lascia a nessuno il permesso di avvicinarsi troppo a lei...ma tu potresti avere qualche speranza...so che ha grossi progetti su di te...

“Ed ecco il motivo di tanto parlare” pensò Vegeta. Sauzer non sapeva proprio niente e anzi temeva che Cooler volesse rimpiazzarlo con lui.

-Non mi interessano le donne...e non mi importa niente nemmeno di Cooler, tuttavia se hai intenzione di liberarti di me ti consiglio di utilizzare un'altra tecnica.

Voltò le spalle a Sauzer quindi, incamminandosi lungo il corridoio.

 

Vedere Vegeta in quella stanza le aveva fatto perdere un battito, sinceramente non pensava che l'avrebbe più rivisto da quando Zarbon era sceso nei laboratori e l'aveva portata al cospetto di Freezer. Sapeva di possedere una mente brillante, e sapeva che anche Freezer riconosceva la sua intelligenza, quindi mai si sarebbe aspettata che lui l'avrebbe venduta così facilmente.

 

Era stata portata come meccanico di bordo, come molte volte era successo. Il sistema di propulsione della navicella imperiale di Freezer era infatti stata una sua invenzione. Era riuscita ad aumentare in maniera considerevole la velocità dell'astronave, permettendo al tiranno di spingersi ancora più ad ovest della galassia. Ma il sistema richiedeva una manutenzione continua, soprattuto perchè coloro che erano stati chiamati a pilotare la nave spaziale non erano in grado di gestire in maniera appropriata il nuovo dispositivo, che andava quindi in sovraccarico. Per questo era partita per Iceland, dove era previsto l'incontro tra re Cold ed i suoi spietati figli e per questo si trovava nell'hangar, strumenti in mano, a ritarare per l'ennesima volta la potenza delle turbine di raffreddamento. Non era vestita in maniera succinta come solevano fare le prostitute, o in maniera elegante come facevano i reali, ma indossava un berretto di lana per proteggere le orecchie dal gelo e una pesante tuta da lavoro che andava a mascherare le forme prosperose, ma nonostante questi accorgimenti era stata notata comunque. Il vento si era alzato all'interno dell'hangar proprio mentre lord Cooler si stava appropinquando al suo mezzo, e una folata di bora aveva strappato via il berretto dalla testa di Bulma lasciando liberi i lunghi capelli azzurri.

Da allora il tiranno spaziale aveva tentato più volte di acquistare la giovane senza però che il fratello cedesse, finchè ad un tratto, senza un motivo apparente, aveva ceduto e Bulma era quindi stata portata su Coola10.

 

Ricordava perfettamente quando era giunta sul pianeta. Ricordava il suo stupore quando l'avevano portata nella sua camera, una stanza enorme e calda, con un grande letto tondo con lenzuola e cuscini di seta azzurra. Le schiave l'avevano aiutata a lavarsi nella grande vasca che le era stata messa a disposizione, piena di oli profumati e di sali. Aveva potuto scegliere tra centinaia di vestiti, che anche se piuttosto succinti, erano di ottima finitura e riccamente decorati. Si era sentita una principessa...ma l'illusione era durata poco.

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Smora