Ricordo com’è iniziata, mi sembra ieri.
E’ stato un semplice gesto involontario a scatenare tutto.
Uno scambio di sguardi innocenti.
Era una noiosa giornata d’inverno,
il cielo grigio si rispecchiava perfettamente nei suoi occhi,
quando incrociai il suo sguardo nella Sala Grande.
Una strana scossa mi percorse.
Subito non capii e nemmeno lui.
Passarono tre giorni senza che riuscissi a spiegarmi
perché ogni volta che lo vedevo in corridoio,
una fitta al petto mi lacerava.
Non riuscivo neanche a concentrarmi sui compiti. Io!
Pensai che i miei G.U.F.O. sarebbero andati a quel paese.
Il giorno dopo, a colazione, furono due i gufi che planarono verso me.
Uno portava un messaggio scritto con una calligrafia
Minuta, ordinata, aristocratica.
Pur nella sua brevità mi sconvolse.
“Dalla Strega Gobba,
stanotte a mezzanotte. D.”
Note: Non aspettatevi sorprese per quell'altro gufo nominato, porta soltanto una copia della Gazzetta del Profeta.