In attesa del nuovo capitolo de: “Le Note dello Shamisen”, pubblico questo breve raccontino uscito così. Chiedo scusa a tutti se i puntini daranno fastidio ma volevo farlo forse a mo’ di role; detto ciò spero che possa piacervi almeno un pochino. Buona lettura.
“Un anno è trascorso…ancora non ci credo ma è così…mi fa strano sai…? Mi sembra ieri che eri qui…da te hanno appreso moltissimo…non sono più i ragazzini avventati che erano un tempo –rise appena- o forse si…ci…ci manchi molto…mi manchi molto…”. La figura piano si sedette sull’erba, poggiandosi alla roccia incisa.
“Ogni tanto mi pare quasi di sentirti…vicino a me…a sfiorarmi le spalle come facevi sempre per confortarmi…ma quando mi giro tu non ci sei…forse è stupido ma non riesco ancora a rassegnarmi…eri…sempre lì quando avevo bisogno…ma ora…”. Non trattenne un lieve tremore al labbro inferiore e se lo coprì con una mano.
Si asciugò piano le lacrime che da poco gli rigavano il viso e tentò di ricomporsi. “Scusa…mi…dicevi sempre di essere forte…ma non lo sono poi così tanto…non senza di te…mi sveglio spesso la notte e non ti vedo più…non ci sei più vicino a me…e mi viene sempre da piangere…ho anche…tenuto con me la tua giacca…e ogni volta la stringo…profuma ancora di te…”. Sorrise appena.
“Devo andare ora…il dovere chiama e come custode della Prima Casa devo essere sempre pronto…”. Si alzò posando un lieve bacio sulla fredda pietra.
“Buonanotte...mio amato…”.
Lasciò in silenzio quel luogo di preghiera ed eterno riposo e solo allora il vento portò un lieve suono con se.
“Buonanotte…Kiki…”.