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Autore: alex di gemini    23/03/2009    0 recensioni
ecco il secondo capitolo della trilogia dedicata a Ritsuko: è uno svolgimento diverso della trama di “Il carcere di Ritsuko” In esso Gendo troverà una soluzione diversa rispetto a quella adottata nella detta FF Sarà tutto più facile e dolce, come si evince dal titolo, salvo che per l’agente Axel
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ritsuko Akagi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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freddo matrimonio

All’inizio fu più un matrimonio tra due liceali freddi che tra adulti Ci davamo del lei, dormivamo in letti separati, già ricevere una timida carezza o un casto bacetto era già tanto  “Mi sembra di essere una liceale complessata, disse Ritsuko una volta,  ma non mi sento di fare di più”  In effetti, per farmi uno scherzo o cos’altro si era messa la sua uniforme grigia e lunga, non aveva nemmeno la gonna corta, di quando andava al liceo Proprio in linea col suo carattere freddo ed elegante Le andava bene ancora, anche se la cosa, invece che generare soddisfazione, causava tristezza, poiché era così anoressoide

 

Ritsuko “Sa, mi spiace tanto torturarla così, ma dopo quello che ho patito con Gendo, il sesso sfruttato e ciò che ha patito mia madre non mi sento di fare nulla che non desideri veramente Ma così la faccio soffrire Dopotutto legalmente lei è mio marito, avrebbe diritti su di me e sul mio corpo

A volte mi chiedo perché non cerchi di stuprarmi”

 

Axel “Se li esercitassi sarebbe lei a soffrire” le risposi

“Inoltre non otterrei nemmeno sesso, ma solo un superficiale piacere Non ci penso neanche a stuprarla, dato che non otterrei vero piacere, ma solo sofferenza, poiché non voglio farle del male Io infatti sono innamorato di lei, non lo dimentichi Ogni mio gesto è accompagnato da sincero affetto e se vuole farsi avanti io sarò sempre pronto”

 

Ritsuko “Ma potrei non innamorarmi mai di lei, anzi mi sembra di sfruttarla perché non penso ad altro che la mia pancia e il mio bambino”

 

Axel “Sono io che mi sono buttato volontariamente in questa avventura, pur conoscendone i rischi e il prezzo dato dall’abbandono della dolce  Megumi e della perdita dell’onore Ma ho voluto accettarlo, e andrò fino in fondo, anche a costo di non vederla mai nuda, anzi, di non avere mai anche solo un bacio di vero amore”

 

Ritsuko “Sa che non voglio che lei mi veda mentre partoriò!?”

 

Axel “Lo immaginavo.. comunque rispetterò la sua decisione e dirò che non me la sento, nessuno sospetterà, anzi magari dovrò lavorare così non ci sarò proprio, del resto chi ha diritti di congedo maternità è la donna e non l’uomo”

 

Ritsuko “Quantomeno lei mi sta insegnando, anzi, ci insegnamo a vicenda che anche il più piccolo gesto d’affetto è importante, purchè sia sentito e può dare tanto”

 

Axel “Già, meglio essere casti e sinceri piuttosto che sfruttarsi, non le pare?” risposi

 

Lei mi sorrise, toccata dalle mie parole, un sorriso piccolo ma che mi piacque e mi chiese di tenerle la mano  Io accettai

Un giorno, non so perché, mi mise il camice e disse che voleva visitarmi Non volle spiegarmi subito il perché, pensavo che fosse per la curiosità di vedermi, ma non mi tolsi mai gli indumenti intimi  Mi misurò pressione, battiti pupille riflessi, ghiandole  e altro

 

Ritsuko “ho fatto, può rivestirsi” mi disse freddamente

 

Axel “Ma perché ha voluto visitarmi?” le chiesi

 

Ritsuko “Perché volevo visitare me stessa”

 

Axel “Non capisco”

 

Ritsuko “Vede in primo luogo volevo, con un esame fisico, togliermi i dubbi sul suo stato di salute mentale Ho visto che fisicamente è a posto e che, date le reazioni mentre la toccavo, lei prova reale attrazione verso di me e, in generale, non sembra rispettarmi solo perché soffre di certi problemi psicologici, esempio un’ omosessualità latente  Si fermò un attimo, sembrava volesse cercare le parole adatte, ma invece mi resi subito conto che cercava di trattenere le lacrime e ci riuscì “La ringrazio molto per la sua lealtà” mi disse

Dopo una pausa proseguì dicendo “Ma soprattutto volevo visitare me stessa Non solo volevo sapere chi è lei, ma volevo capire la differenza tra una semplice visita medica e una visita  a una persona conosciuta Vedo che non riuscivo a metterci tutta la mia solita freddezza, non era la stessa cosa E non è bello essere freddi nel rapporto medico paziente, lo sto capendo ora nella freddezza che ci mette la ginecologa che mi segue, è davvero molto, troppo fredda, anche se, data la dolcezza del tema, una donna che aspetta il suo primo figlio e il fatto che siamo donne dovrebbe comportarsi in maniera ben diversa Sto cambiando il mio mdo di essere donna e medico grazie a lei e al bambino e gliene sono grata” una lacrima le scese

Infine volevo sapere chi è lei per sapere se devo difendere la mia creatura o no (e mi appoggiò la mano sulla guancia) e so che non devo difenderla, perché lei gli vuole già bene Venga si è meritato un bel premio, ma prima si rivesta”

Ritsuko prese uno strano stetoscopio, si alzò la camicia in modo da scoprirsi il ventre e mi fece cenno di avvicinarsi MI mise lo stetoscopio nelle orecchie e lo appoggò sul ventre E’ un modello particolare usato per le donne in gravidanza per ascoltare il cuore del bambino” mi spiegò “Ora può ascoltare la dolce musica “

“in effetti era bello, dolce sentirne il cuore, lo ascoltai a lungo Poi Ritsuko si rimise a posto e con un tono che tradiva il desiderio di una risposta affermativa, mi chiese “Posso visitarla ancora, in futuro?”

 

“Certo ogni volta che vuole”

 

In effetti la visita medica e l’ascolto del cuore del bambino furono le cose più intime che avremmo fino alla nascita del piccolo ed oltre

Comunque non posso ignorare che a volte Ritsuko mi chiedesse: “Posso parlare un po’ con lei?” e mi raccontava la sua gravidanza i suoi dubbi, le sue paure, il suo vedere la situazione da donna  e da medico, il pensare a sua madre e a come lei avesse vissuto la gravidanza, il sentirsi diventare ogni giorno di più una donna creatrice Per fortuna non c’ero solo io, ma anche Misato e Maya erano con lei a fornirle supporto femminile, come del resto anche altre sue amiche E’ proprio vero che le donne, quando aspettano un bambino, desiderano avere accanto un sostegno femminile, un ovattato mondo al femminile  MI stupiva comunque il fatto che a volte volesse farsi abbracciare e stare sul mio petto ad ascoltare il mio cuore, ma solo con lo stetoscopio

Quando lui nacque, comunque, io ero presente Per salvare le apparenze  ottenni il permesso d’assentarmi per lavoro, ma, d’accordo con Ritsuko, non volli assistere

Subito dopo il parto, potei entrare  Quando mi dissero suo figlio ebbi come un colpo apoplettico: sentivo davvero come fosse mio

Ritsuko era al settimo cielo: le fece bene vedere che, nonostante il dolore, ci fosse poi tanta gioia

Rimasti soli noi tre, potemmo parlare un po’

 

Ritsuko: “  la ringrazio molto per avermi assistito durante il parto”

 

Axel: “Come?”

 

Ritsuko: “Perché i suoi consigli sullo spegnere la me stessa come medico e lasciar fare tutto alla collega  e limitarmi a vivere il parto come donna mi sono stati molto utili, sono riuscita ad avere contrazioni regolari Inoltre il farmi notare che sono forte e avrei potuto sopportare il dolore, dolore che è ben poca cosa in confronto a quanto ho sofferto per la perdita di mia madre e al tradimento di Gendo mi ha dato una grande forza Ma soprattutto è stato il sapere che lei crede in me  a darmi forza Anche se lei non c’era è stato come se ci fosse stato”

Io ero senza parole, mi limitai a sorriderle felice Avrei tanto voluto baciarla, ma non potevo  Lei capì e aggiunse: “Vuole stare insieme a me per sempre? Non so se l’amerò mai, ma non riesco a fare a meno del suo sostegno, della sua dolcezza della sua forza Ironico vero?’ Io che sono stata assunta da Gendo sulla tomba di mia madre per sostenerlo ora ho bisogno di essere sostenuta So di chiederle molto visto che rischia di imprigionarsi con una che non la ama e forse mai l’amerà

Per sostenerla non c’è problema, vedo che ha capito che non si può tenere sempre lo stesso ruolo e bisogna saper cambiare, anche quando ciò implica una degradazione, come lo è stato nel suo caso di donna in attesa non essere più un medico ma una donna Io comunque voglio vivere con lei Inoltre le sembrerà strano, ma mentre ero di la ho avuto paura”

 

Ritsuko: “Di cosa?”

 

Axel: “Che lei morisse”

 

Ritsuko: “Ma andiamo, oggi giorno è difficilissimo e la mia gravidanza non era  a rischio”

 

Axel: “Lo so, ma ho avuto paura al pensiero di perderla… anzi voglio farle un giuramento  Le giuro che preferirei morire io piuttosto che lei o il bambino Io le affido la mia vita, può fare quello che vuole di me, anche uccidermi”

 

Ritsuko, non so se per il post partum o perché toccata, si mise  a piangere e mi chiese di lasciarla sola

Se avessi letto nei suoi pensieri, avrei visto ciò che aveva confidato a Misato

 

“Oramai mi sono innamorata di lui, ma non lo dirò finchè non ne sarò certissima, non voglio illuderlo o influenzare la mia decisione”

 

Dopo alcuni giorni mi comunicò la sua tristezza: “Sa, non voglio avere un figlio unico, è così triste esserlo ma non so se riuscirò mai ad avere un figlio con una persona che non amo”

 

Axel “Io non le impongo nulla, le dissi, decida lei”

  
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