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Autore: Midori No Esupuri    17/02/2016    1 recensioni
[WARNING: JOHNLOCK // POST-REICHENBACH]
Quando scusa sembra essere la parola più difficile da pronunciare.
Canzone a cui è ispirata: Sorry seems to be the hardest word [Elton John]
#prompt suggerito per il Valentine's Day Drabbe Weekend sul gruppo Facebook WhoLindtLock Drabble.
Dal testo:
Gli avrebbe spiegato che doveva solo partire, per chissà quanto tempo, e che avrebbe fatto il possibile per restare vivo. E che, una volta tornato, avrebbero affrontato un importante argomento. Se fosse rimasto vivo, Sherlock aveva deciso che avrebbe cercato di far capire i propri sentimenti a John, ad ogni costo, perchè non poteva più resistere nel tenerselo dentro.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusa, John

La temperatura era normale per un giorno di novembre, non aveva mai sofferto troppo il freddo, eppure sentiva a stento il sangue scorrergli nelle vene. Guardava fisso davanti a sè, Sherlock, e ascoltava le parole portate dal vento fresco. Era mattina da poco, l'erba riluceva ancora di brina sottile, ma non era il momento per notare quei piccoli dettagli.
-C'è solo un'ultima cosa, un ultimo miracolo, Sherlock, per me, non essere... Morto. Lo faresti per me? Smettila. Smettila con tutto questo...
Il detective si sforzò di non chiudere gli occhi, nonostante li sentisse pungere. Era il vento, si disse. 
Nulla più che il vento.

 
What do I do to make you want me, what have I got to do to be heard? What do I say when it's all over, and sorry seems to be the hardest word?

Non voleva abbandonarlo, non senza avergli dato altre spiegazioni. Lo aveva chiamato, dal tetto, ma non era riuscito a dirgli nulla, nonostante tutte le parole che aveva lasciato fuoriuscire dalle labbra pallide. Non era riuscito a dire ciò che davvero gli girava per la testa da mesi, anni anzi, anche se tutti l'avevano capito con uno sguardo. Già, tutti tranne John. Pregava che Sherlock smettesse di essere morto, e dal canto suo il detective avrebbe fatto il possibile per renderlo felice: se fosse stato per lui, dopotutto, avrebbe attraversato il cimitero fino a raggiungere il medico e gli avrebbe detto la verità.
Sì, gli avrebbe spiegato che doveva solo partire, per chissà quanto tempo, e che avrebbe fatto il possibile per restare vivo. E che, una volta tornato, avrebbero affrontato un importante argomento. Se fosse rimasto vivo, Sherlock aveva deciso che avrebbe cercato di far capire i propri sentimenti a John, ad ogni costo, perchè non poteva più resistere nel tenerselo dentro. Aspirava ad essere come suo fratello maggiore, ma al tempo stesso era tremendamente spaventato all'idea di non provare più nulla, se non indifferenza e odio verso il prossimo.

 
It's sad, so sad, it's a sad, sad situation... And it's getting more and more absurd! It's sad, so sad, why can't we talk it over? Oh, it seems to me, that sorry seems to be the hardest word. 

John però non avrebbe saputo nulla di tutto quello, non finchè Sherlock non avrebbe finito la sua missione, non avrebbe completato il piano. Finchè non avrebbe spezzato fino all'ultimo, sottile filo, la rete criminale di Moriarty. Renderlo vulnerabile, ucciderlo, quelle erano le priorità. John poteva aspettare. Il suo stesso cuore, si disse Sherlock, doveva aspettare.
E avrebbe dovuto fermare quella camminata risoluta, da militare indistruttibile, che nonostante tutto non apparteneva a John.
-L'aereo sta aspettando.
Ed eccolo suo fratello, il tempismo di un avvoltoio più che di una colomba, con la sua gelida indifferenza. No, forse no. Gli occhi grigi tradivano qualcosa, forse paura?
No, impossibile. 

 
What do I do when lightning strikes me, what have I got to do? What have I got to do, when sorry seems to be the hardest word?

-Sì.- rispose solamente, osservando John camminare, diventare sempre più piccolo tra gli alberi, la ghiaia del cimitero, fino a scomparire. 
Doveva solo restare vivo, tornare a Londra sano e salvo. E allora, solo allora, avrebbe potuto dirlo.
"Scusami, John."
  
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