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Autore: Elenie87    17/02/2016    17 recensioni
Dopo la morte dei genitori di Kagome, a causa di un incidente, la famiglia NoTaisho accetta di prendersi cura della bambina e crescerla come figlia loro. Per Inuyasha essere il fratello maggiore acquisito di Kagome è motivo di orgoglio: lei è piccola, indifesa e cosa più importante vede in lui tutto il suo mondo. Il loro rapporto è profondo, speciale e sembra indistruttibile. Almeno sino a quando la piccola Kagome non cresce e.... il mondo idilliaco di Inuyasha non viene travolto da qualcosa di completamente inaspettato: l'amore.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: inu taisho, Inuyasha, izayoi, Kagome, Miroku | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Unsuitable Love
 
 
 
 
PROLOGO - QUELLA COSINA LI'
 
 
 A volte essere un fratello è ancora meglio che essere un supereroe.
(Marc Brown)
 
 

E' una giornata piovosa qui al ranch NoTaisho. Sta piovendo, ed i fulmini continuano a cadere dal cielo mentre in lontananza si odono i tuoni della tempesta che si sta avvicinando.
Sbuffo sedendomi sul divano.
Oggi sono tutti in fermento per l'arrivo di qualcuno, ed i miei genitori mi hanno detto che questo "qualcuno" è una sorpresa, per cui non mi è dato sapere nient'altro.
-Inuyasha, vuoi del the?- mi chiede Kaede, la nostra governante, ed io scuoto la testa mettendo il broncio.
-No, grazie. Quando tornano mamma e papà?- domando sistemandomi meglio il mio cappello da cowboy preferito. Mi è stato regalato per il mio nono compleanno, quasi un anno fa.
-Pazienta, Inuyasha, pazienta. Hanno telefonato per avvisare che sarebbero rincasati per cena-
Guardo l'orologio e sono le sei in punto.
La mamma mi ha insegnato a leggere l'ora a sette anni, sono un ometto io! Ed ho controllato dove erano le lancette quando sono usciti: indicavano le due del pomeriggio.
Ma cosa avranno combinato tutto questo tempo?
Mi sistemo meglio sul divano ed incrocio le gambe.
-Inuyasha! Giù quei piedi dal divano! Diavolo che non sei altro, se la signora Izayoi ti vede sono guai!-
E che cavolo! Me ne dimentico sempre... la mamma dice che sporco tutto con gli stivali, ma io non lo faccio apposta.  
Mostro una faccia dispiaciuta e rimetto i piedi per terra, sperando di impietosire Kaede, e lei mi sorride scuotendo la testa.
-Birbante. Non fare quel faccino, non lo dirò comunque a tua madre- mi dice con tono amorevole.
Rido. Sono furbo, lo so. Ma non posso farci niente. Papà mi ha insegnato che bisogna sempre tirarsi fuori dai guai da soli, con ogni mezzo. Ed io l'ho appena fatto, no?
I fari del pick-up dei miei genitori illuminano la vetrata del nostro soggiorno, ed io corro alla finestra.
Davvero, non sto più nella pelle, voglio scoprire la mia sorpresa!
Ma dalla macchina vedo scendere solo la mamma ed il papà, in fretta e furia, mentre lei stringe a sé un non-so-cosa.
La porta d' ingresso si apre accompagnata da una sferzata d'aria, ed ecco entrare i miei genitori bagnati fradici per quei pochi passi fatti sotto la pioggia.
-Mamma, papà! Bentornati- dico contento, saltellando verso di loro come una molla. Sono curioso da morire.
-Ciao, tesoro-  saluta la mamma, mentre papà mi alza il cappello e mi scompiglia i capelli.
-Ciao ometto, hai fatto il bravo?- chiede lui, ed io mi irrigidisco per un istante ripensando ai miei stivali sul divano.
Cerco Kaede con lo sguardo, e vedendo che lei non dice nulla per incolparmi, mormoro un "sì".
Ma bando alle ciance.
-Allora, qual è la mia sorp-
Sto per fare la domanda, quando uno strano suono arriva alle mie orecchie, proveniente dal fagotto che mia mamma tiene in braccio.
Quell'ammasso di vestiti si muove un poco e stento a credere ai miei occhi quando da lì sotto spunta una manina. Piccolissima, molto più piccola della mia. Non sarà mica...
-Un...bambino?- chiedo incerto. Ma da dove arriva? Era lui quel "qualcuno"?
La mamma ride ed io la guardo confuso.
-Tesoro, lei è Kagome- mi dice abbassandosi verso di me e mostrandomi il contenuto del fagotto.
E così la vedo. Tiene in braccio una bambina...carina, devo dire, per essere una marmocchia tanto piccola. Ha il ciuccio in bocca, come tanti bimbi della sua età, ed i suoi occhi sono semichiusi. Di che colore sono? Mi sembrano azzurri.
Alzo lo sguardo verso papà, che sin ora ha osservato tutta la scena senza dire una parola. Mi sorride.
- Inuyasha, ricordi Tsubaki?- dice lui.
Ci penso un pò, poi annuisco.
-L'amica della mamma?- chiedo un pò titubante. Mi ricordo vagamente di lei, o meglio, più che di lei delle caramelle che mi portava quando veniva a trovarci.
Papà annuisce.
-Proprio lei. Devi sapere che due settimane fa è accaduto un fatto spaventoso. Era in macchina con suo marito, stavano tornando a casa e... c'è stato un brutto incidente. Purtroppo sono venuti a mancare-
Abbasso lo sguardo. E' una storia triste, ed a me non piacciono per niente. Sopratutto perchè ho notato che la mamma ha gli occhi lucidi, ed io non sopporto che lei pianga.
-Questa è la loro unica figlia. Quando è venuta al mondo siamo stati nominati suoi tutori legali (*). Il legame d'amicizia che legava la mamma a Tsubaki era molto profondo, tanto che le fece promettere di prendersi cura di Kagome, se mai fosse successo loro qualcosa-
Li fisso con un' espressione che mi rendo conto deve essere un pò confusa.
-Tu-tori? Cosa significa?- chiedo.
La mamma ride dolcemente ed io arrossisco. Che ho detto di male?
-Significa che ora noi dovremo prenderci cura di Kagome per sempre, saremo la sua famiglia. E tu, sarai un fratello per lei, come noi l'ameremo e la cresceremo come fosse nostra figlia- mi spiega, però....questo significa che adesso sono io il più grande. No, non mi piace per niente. Questa storia del fratello mi puzza di guai!
Guardo di nuovo il fagottino, che ora mi sta puntando i suoi occhi addosso. E' paffuta, la piccola, ma sì... carina. Sorride ed alza le braccine verso di me. Cosa vuole?
Sento mio padre ridere, poi si accovaccia di fianco a me.
-Credo ti stia dicendo che tu gli piaci. Vuoi prenderla in braccio?- mi chiede.
-Cosa? No! E se la rompo?- sono nel panico. Se le faccio male so già com'è la storia: niente televisione, e peggio ancora, niente Kirara -la mia puledra personale- minimo per una settimana! Ed io adoro cavalcarla, ci passo le giornate assieme a lei nei prati ed a girare nelle nostre terre. Non posso resistere sette giorni senza la mia amica.
-Oh, Inuyasha, ma no che non la rompi. Facciamo così, siediti sul divano- propone la mamma, ed io faccio come detto.
-E adesso?- dico.
Lei mi avvicina la mia nuova sorellina e poi lentamente me la mette in braccio.
Mi irrigidisco per un istante, mentre Kagome sembra ben felice di questa novità.
Si agita tutta, facendo versi strani dalla bocca ed io inizio a pregare per la mia salvezza.
Ti prego non romperti, non romperti....!
-E-ehi, sta ferma!- mi lamento, visto che non smette un attimo di agitare le braccia.
Poi la sua mano afferra una ciocca dei miei capelli neri - li porto lunghi sino alla vita- ed io vedo le stelle.
-Miseriaccia! Togli le tue mani dai miei capelli, mocciosa!- me ne esco urlando, ed un secondo dopo mi pietrifico. Ed infatti ecco puntuale l'occhiataccia di mia madre.
-Modera il linguaggio-
Alzerei gli occhi al cielo, se non fosse che poi mi ritroverei a pulire le stalle per ordine di mio padre.
-S-scusa- bofonchio, per poi puntare i miei occhi violetti su Kagome.
-Cos'hai da guardare, fagottino?-
Le parlo come se potesse rispondermi, cosa che ovviamente non può fare visto che è troppo piccola, ma lei sorride come se mi capisse e questo mi lascia per un attimo basito.
Me la sistemo sulle gambe, poi tanto per fare, le inizio a muovere piano mimando il trotto del cavallo, tenendola ben salda per le braccia e lei... inizia a ridere, come se fosse la cosa più divertente del mondo.
Spalanco gli occhi e guardo i miei genitori sorpreso.
-Mamma, papà! Le piace!- esulto.
Gli occhi di Kagome mi osservano indagatori ed io la fisso a mia volta.
-Quanti anni ha?- chiedo curioso. Mi sembra talmente piccola! Ci potrò giocare assieme?
-Non anni, Inuyasha. Ha solo otto mesi- mi risponde la mamma.
Diamine! Ha quasi dieci anni meno di me!
Kaede ci raggiunge ed inizia a lodare la bellezza della nuova arrivata, che mi si attacca alla maglietta lasciandomi perplesso. Provo a staccarla facendo una leggera pressione sulle sue manina ma.. niente. Sembra ben decisa a non schiodarsi da me.
Kagome mi fa proprio sentire strano ma.... devo ammettere che non mi dispiace che mi abbia preso tanto in simpatia. Infondo non mi conosce e si sentirà sola in mezzo a noi estranei.
I miei occhi si incupiscono. Lei non ha più né una madre né un padre.
Io invece sono fortunato. I miei genitori sono qui, davanti a me, e so che si vogliono bene. Li vedo spesso fare quella cosa che fanno i grandi.. darsi quei baci sulla bocca.. che schifo! Io queste cose non le farò mai, è roba da femmine!
-Ehi, fagottino. Lo sai che non sarai più sola, vero?- le chiedo, e lei batte le mani ridendo di nuovo.
Le sorrido; diavolaccio sembra quasi che capisca, questa cosina qua, quando le parlo.
-Mi prenderò io cura di te, ti insegnerò tutto. A cavalcare, a pascolare il gregge.... Solo una cosa non potrai fare, ricordatelo bene: salire in groppa a Kirara. Lei è mia. Tu avrai il tuo cavallo, intesi?-
Lei mi guarda di nuovo con i suoi occhi azzurri ed io sospiro.
Sì, ha capito.
La mamma e papà stanno raccontando a Kaede cose di cui, onestamente, non ci capisco un' acca. Sento nominare la parola tribunale, assistenti socio qualcosa e mi viene da sbadigliare.
Pure la cosina qua sembra avere sonno, perchè ciondola sulle mie gambe succhiando il suo ciuccio, mentre la testa talvolta ricade in avanti e gli occhietti si chiudono.
La spingo piano sul mio petto e mi stendo sul divano con lei sopra. La sua manina si stringe di nuovo sulla mia maglietta ed avverto una sensazione insolita proprio all'altezza del cuore.
-Vedi di dormire ora, fagottino, perchè io e te da domani avremo tante cose da fare- le dico serio, imitando un pò il tono che usa papà quando vuole farmi un discorso importante,
Poi anche io chiudo gli occhi, mentre un pensiero mi riempie la testa: da oggi sono un fratello maggiore.




----ANGOLO AUTRICE----

Ce l'ho fatta! Squillino le trombe!! Erano secoli che avevo in mente questa storia e finalmente sono riuscita a stendere per bene la scaletta e sono già ad un buon punto di stesura^_^
Insomma, la storia parte, come avete notato, con note molto leggere, e sarà così per qualche capitolo. Seguiremo la crescita dei due piccioncini, sino a "qualcosa" che cambierà la loro pacifica e tenera convivenza.
Ho pensato di impostare l'intera trama dal punto di vista di Inuyasha, il protagonista sarà lui con i suoi sentimenti tormetati per via di ovvie -per lui- motivazioni che scoprirete in seguito. Come potrete notare sin da qui, toni, discorsi e profondità sono adeguati all'età di Inuyasha.
Spero che questa storia potrà essere apprezzata, anche se un poco inusuale.

(*) Qualche chiarimento sul tutore legale, per chi è estraneo a certi argomenti: http://www.antonellapedone.com/guide/la-tutela-dei-minori  qui troverete in maniera sintetica e chiarissima come funziona, ma diciamo che nella fic è spiegato in modo semplice -a prova di bambino- nei dialoghi.

Piccolo ringraziamento ma doveroso, va a Kirarachan che mi ha supportato su alcuni dubbi e nella scelta del titolo, alle ragazze del gruppo di Vanilla, ma sopratutto a Lunedì che mi ha impedito una possibile quanto grossa scocciatura facendomi notare un dettaglino sul regolamento che è stato opportunamente sistemato! Grazie!!

Detto questo mi auguro che mi supporterete in questa piccola avventura e se vi va.. lasciatemi un vosto commento! Un abbraccio a tutti! Manu





 
  
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