Personaggi: Mika, Fortunè
Prompt: “1, 2, 3.. flashfic!”
Parole scelte: Milano+Xfactor+Profumo
Genere: Slice of life/fluff
Rating: Verde
 
 
Quando aprì la porta di casa fu avvolto da uno strano profumo, familiare, ma al tempo stesso era profondamente fuori posto nel suo appartamento milanese.
Seguì l'odore fino alla cucina dove trovò una teglia di invitantissimi croissant ancora nel forno.
-Mi chiedevo quando saresti tornato!-
La voce di suo fratello lo stupì quasi più dei cornetti, sicuramente opera sua.
-Fort? Che ci fai qui? Come sei entrato?-
-Mamma mi ha dato le chiavi. Pensavo che magari potevo stare qui con te per qualche giorno.
Ho pensato che avrebbe potuto farti piacere un po' di compagnia e di cibi non precotti, specialmente ora-
Fort aveva ragione, per lui non era un gran periodo.
Ad XFactor i ragazzi della sua squadra erano stati eliminati tutti e, malgrado i concorrenti rimasti  meritassero di rimanere in gara, Mika era sicuro che non tutte le scelte degli altri giudici fossero state dettate dall'amore per la musica quanto da quello per la vittoria.
In più erano settimane che non riusciva a vedere Andy e la cosa lo faceva impazzire.
Il biondo era in Grecia e quando riusciva a trovare del tempo per chiamarlo lo faceva era sempre ad orari assurdi.
Non che non ci fosse abituato o non fosse disposto ad accettarlo; come avrebbe potuto? Andy non gli rinfacciava mai tutte le volte che era lui ad essere irraggiungibile; semplicemente odiava non sentire la sua voce prima di andare a dormire.
Londra senza di lui gli era sembrata vuota così aveva preferito rimanere a Milano.
Se doveva passare le giornate in casa da solo almeno avrebbe evitato di prendere un paio di aerei a settimana.
-Non c’era bisogno Fort. Posso cavarmela benissimo da solo-
-Lo so. Hai mai pensato che mi possa far piacere starti intorno per un po’?
Ok, ora siamo adulti e abbiamo le nostre vite, ma quand’è stata l’ultima volta che ci siamo visti?-
Il riccio rifletté qualche istante.
Aveva visto Paloma quando era andato da lei per giocare con il suo nipotino, con Yasmine si sentivano costantemente e con Zuleika era andato a fare un giro per Londra qualche settimana prima, ma non riusciva a ricordare quando fosse stata l’ultima volta che aveva visto il fratello.
-Mika? Ci sei?-la voce di suo fratello lo riportò alla realtà.
-Eh?-
-Lascia stare. Piuttosto, cosa mangiamo stasera?-
-Scegli tu. Tanto sono troppo stanco persino per riconoscere la differenza tra pasta fatta in casa e una lasagna dell'autogrill-
-Allora ho quello che fa per te-
Il sorriso che suo fratello gli rivolse lo riportò a quando tornava a casa da scuola, arrabbiato con il mondo e Fort gli porgeva la sua merenda per tirarlo su di morale.
-E i cornetti-
-Quelli dopo cena.
Comunque è stato verso metà ottobre. Mamma ci aveva obbligati tutti ad andare a cena da lei, ricordi?-
-Mi ero quasi dimenticato-
-Lo avevo immaginato-
Mika guardò il ragazzo mettersi all'opera, cercando di capirci qualcosa nel caos che era la ha cucina.
-Fort?-
-Si?-
-Grazie-
E non ci fu bisogno di aggiungere altro.

Nota: Questo è stato un tentativo disperato e si sente, lo so, ma ci tenevo davvero a provare ad interpretare tutti i prompt anche se io sono decisamente negata con tutto ciò che vada sotto le 5 pagine di word(prova ne è che questa storia è di 500 parole, precise, precise), ma ci ho provato.
Spero faccia meno schifo a voi di quanto ne fa a me