Vorrei
potessi guardati, amore.
Vedere i tuoi capelli scuri sparsi sul letto, il viso rilassato ed un
flebile
sorriso colorare le tua labbra morbide.
Ti accarezzo il viso, ti accarezzo la pelle morbida come seta, bianca
come
porcellana.
Sussulti appena ed io ritraggo la mano, spaventato.
Le lenzuola coprono il tuo fragile corpo, quel corpo che oramai conosco
come le
tasche dei miei jeans, quel corpo che contiene un’anima che
farebbe invidia a
qualsiasi angelo.
Dischiudi la bocca mentre ti volti su di un fianco.
Ricordi quando tutto è cominciato, amore?
Quasi per gioco, per bisogno. La necessità di avere un corpo
caldo accanto al
proprio. Vuoti dentro, vuoti come probabilmente mai nella nostra vita
siamo
stati.
Ricordi?
Sentimenti celati in fondo al cuore ci univano e solo il nostro
inconscio ne
era al corrente. Sentimenti portati poi alla luce del sole, accarezzati
dal vento
primaverile in una calda giornata di maggio.
Seguo il contorno delle tue labbra con la punta del dito, sfiorando poi
con la
mano li profilo della tua mandibola.
Dici che sono io ad essere quello perfetto, ma vorrei per una volta che
tu
potessi vedere come tu appari ai miei occhi.
Vorrei tu potessi capire cosa il mio cuore urla da tempo, oramai.
Vorrei tu potessi capire l’amore che, come un filo
invisibile, mi lega a te.
La voragine che mi squarcia il petto quando non ci sei, quando la tua
pelle non
tocca la mia, quando i tuoi occhi non incontrano i miei, quando i miei
polmoni
non possono riempirsi del tuo dolce profumo.
Dischiudi le labbra e so già che entro pochi attimi le tue
palpebre si
apriranno.
Ti bacio la punta del naso, poggiando una mano sul tuo fianco.
Mugugni qualcosa e sorridendo mi allontano da te, guardandoti in volto.
Le tua palpebre piano si aprono rivelando occhi scuri come la notte,
luminosi
come stelle a ciel sereno.
-Ciao. – sussurri con voce impastata dal sonno.
-Ciao. – rispondo sorridendo appena. Accarezzo i profilo
della tua guancia,
mentre i miei occhi azzurri si perdono nei tuoi. Li sento penetrare la
mia
anima, demolire i le mura che circondano il mio cuore, quelle mura che
per te
non sono mai state un ostacolo.
-Cos’hai?- la tua voce è pari ad un sussurro.
Corrugo la fronte, guardandoti confuso.
-I tuoi occhi non mentono. – la tua voce così
cristallina e una dolce melodia
per me. Mi poggio su un gomito per poi premere il palmo della mia mano
sulla
sua guancia.
-Non è nulla. Pensavo. – ti rispondo,carezzandomi
le gote con il pollice. Ti
avvicini a me, poggiando il capo nell’incavo del mio collo.
-A cosa?- soffi sulla mia pelle.
Sorrido chiudendo gli occhi.
-Alla cosa più bella del mondo. Ad una cosa tanto perfetta
da apparirmi quasi
irreale. -
-Un fiocco di neve?- faccio un risolino, scuotendo appena il capo.
-Sciocca. -
-Cosa c’è di più perfetto?-
-Te. – scuoti il capo, impercettibilmente.
-Quando la smetterai?- ti accarezzo i capelli, morbidi a contatto con
la mia
pelle.
-Di essere realista?- sbuffo e ti allontano da me.
-No. – mugugni avvicinandoti ancora. Sorriso circondandoti il
viso con le mani.
-Non c’è cosa più perfetta al mondo di
te. Non c’è sentimento più grande di
quello che io provo per te. E non ci sarà mai nella mia
vita. -
-La perfezione richiede perfezione. – sussurri con le gote
rosee.
-Se ammetterò, per qualche oscuro inganno, di essere
perfetto, lo ammetterai
anche tu?- ti mordi il labbro inferiore, guardando in basso.
Un’immagine,
amore, che di te ho sempre amato.
-Guardami. – ti costringo ad alzare lo sguardo, incatenando
il tuo sguardo al
mio.
-Legati a me… per sempre. – ed il mio cuore
aumento repentinamente i suoi
battiti, leggeri come ali di farfalle pronte a librarsi
nell’aria.
Mi guardi con occhi confusi ed apro la bocca, dal quale però
non vi esce alcun
suono.
Ogni cosa perde il suo significato originario per assumerne di nuovi,
più
intesi e più speciali.
-Cosa vuoi dire?- accarezzo ancora il tuo viso.
Faccio un respiro profondo, cercando le parole adatte, ma fra tante
solo una
soddisfa a pieno il significato dei sentimenti che mi tengono incollato
a
questo letto.
Ed i tuoi occhi mi suggeriscono che ciò che sto per fare
è la cosa giusta.
-Sposami. –
And
I will
never see the sky the same way and
I will learn to say good-bye to yesterday and
I will never cease to fly if held down…
Salve
gente,
sono qui a postare qualcosa che mi è uscito di getto al
quale ho davvero
pensato poco.
Ringrazio di cuore una persona fantastica che mi ha fatto
pensare a tante
cose nell’ultima ora e a cui dedico questa one-shot.
A
voi è tutto, Panda.