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Autore: Lady_Pendragon    19/02/2016    0 recensioni
║ F a r g o ║ Y o u n g ! N y g a a r d ║ L e s t e r & M a l v o ║
La musica si sentiva ovattata lungo il corridoio, ma le parole si percepivano ancora.
Il giovane Nygaard compose in fretta e furia l'unico numero di cellulare che avrebbe potuto chiamare in quel caso.
Il telefono iniziò a squillare, e quando udì /quella/ voce dall'altra parte della chiamata, tirò un sospiro di sollievo.
« Lorne. Ho fatto un casino, io . . . dove sei? » Chiese Lester tornando in preda al panico, mentre i suoi occhi guardavano la ragazza svenuta nel corridoio.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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❝ She says she's no good with words but I'm worse
Barely stuttered out a joke of a romantic stuck to my tongue
Weighed down with words too over-dramatic
Tonight it's "It can't get much worse"
Vs. "No one should ever feel like..." ❞ 

La band che suonava al ballo di fine anno della scuola superiore di Bemindji stava cantando questa prima strofa, quando Lester Nygaard trovò il coraggio di prendere da parte la sua " ragazza " ; Pearl.
Egli le aveva chiesto già mesi prima se volesse accompagnarlo quella sera, e l'aveva fatto usando le parole più dolci e romantiche del mondo.
Nonostante ciò, aveva ottenuto come risultato un secco " no " , e così passò i restanti mesi di scuola a deprimersi.
Ma proprio quel giorno, verso le 14:00 del pomeriggio, il telefono di casa Nygaard squillò.
« Pronto? » Esclamò il secondogenito dei Nygaard.
« Ciao Chaz, sono Pearl. Lester è in casa? »
« Si, te lo chiamo subito. --- Lesteeer, è per te. » Urlò Chaz con la cornetta in mano.
« . . . Chi è? » Domandò il fratello maggiore, avvicinandosi con titubanza. 
« E' Pearl. Vacci piano e non fare il coglione. » Rispose secco il minore, passandogli repentinamente la cornetta.
Lester iniziò ad arrossire, boccheggiando quasi dalla sorpresa e dall'imbarazzo; era lei, la ragazza dei suoi sogni. 
Con titubanza avvicinò la cornetta al telefono, e cercò di parlare nel modo meno impacciato possibile.
« P-Pearl, ciao . . . dimmi, cosa posso fare per te. »
« Venirmi a prendere alle 19, e portarmi al ballo. Ti aspetto sotto casa mia, sii puntuale Lester. » Rispose la ragazza con un tono apatico. 
« O-oh--- cos?! Pearl, davvero? Sono felicissimo di poterti portare al ballo con me stasera, io---- » Farfugliò Lester, ma a vuoto, dato che lei aveva già chiuso la chiamata. 
Il biondo rimase qualche secondo immobile, con la cornetta ancora all'orecchio.
Gli pareva un sogno, qualcosa di irreale.
Finalmente avrebbe accompagnato Pearl al ballo di fine anno, avrebbero passato una serata indimenticabile insieme, e l'avrebbe baciata. 
A quell'ultimo pensiero Lester si riscosse da quel sogno ad occhi aperti, pensando che quello sarebbe stato il suo primo bacio, e con non poco imbarazzo se ne tornò in camera sua.

Passò l'intero pomeriggio a prepararsi, a rendersi carino per lei.
Non essere un giocatore di football lo faceva risultare poco sexy, per non parlare di quelle lievi occhiaie sempre presenti sotto i suoi occhi blu.
Non era alto, anzi, in confronto agli altri ragazzi era sempre il più basso, e il suo incarnato chiaro aveva poco contrasto con i capelli biondo cenere che ora giacevano ordinatamente sulla sua testa.
Si guardò minimo cento volte prima di uscire di casa, più che insicuro del proprio aspetto, ma fu comunque più che puntuale sotto casa di Pearl.
Indossava il suo giaccone arancio sopra al completo elegante per sconfiggere il freddo polare di Bemidji, e lei fu inorridita nel vederlo, glielo si leggeva negli occhi.
A differenza di lui, che quando la vide ci mancò poco che non perse i sensi. 
« Pearl, sei . . . .sei davvero bellissima. » Esclamò lui, ammirandola come un artista farebbe con la propria musa ispiratrice.
« Si, grazie Lester, ora andiamo. » Lo liquidò lei, ma lui non gli aprì ancora la portiera della macchina.
« No--- aspetta. Ti ho portato questo . . . » Lester le mostrò un fiore dai toni che andavano dal rosa pallido al rosso cremisi.
Profumava come la più delicata delle fragranze e i petali erano vellutati quanto la guancia di una venere.
Pearl guardò il fiore e rimase qualche secondo in silenzio, prima di scoppiargli a ridere in faccia.
« Lester, davvero? Avresti almeno potuto chiedermi di che colore era il mio vestito, in modo da prenderlo uguale. Questo non si abbina per niente, ti prego. E ora andiamo, gli altri saranno già lì. » Esclamò lei, smontandolo del tutto. 
Il fiore scivolò dalle dita di lei, lasciandolo cadere a terra, sulla neve.
Lester aprì lo sportello della macchina per farla salire, con lo sguardo sul fiore, che venne calpestato da uno dei due tacchi di lei.
« . . . s c u s a . » Mormorò il giovane Nygaard, prima di andar anch'egli in auto.
Se si riferisse al fiore, o a Peal, non si era capito.

Arrivarono con un leggero ritardo, a causa della guida più che prudente di Lester, della quale Pearl ebbe subito da ridire.
Una volta dentro, egli cercò di prenderle la mano, ma lei sembrava schiva, e fredda.
Nonostante ciò bevvero, e ballarono in mezzo agli altri studenti.
Ma quando Luke - il capitano della squadra di football - passava lì vicino, lei sembrava quasi volersi far vedere in compagnia di Lester, per poi tornare la fredda ragazza di sempre.
Il giovane Nygaar era troppo innamorato per accorgersi che lei non stava facendo altro che usarlo per scatenare la gelosia dell'altro, lo aveva utilizzato come rimpiazzo, e nulla di più.
E il piano della mora funzionò, raccogliendo i suoi frutti verso metà serata.
Lester stava tornando con due birre in mano, una per sé e una per lei, quando la vide baciarsi in modo più che ardente con Luke.
Si sentì mancare, la testa gli girò vorticosamente e rimase lì, con le due bottiglie in mano a guardare quella scena che gli aveva appena spezzato il cuore.
Un cuore fragile, più che debole.
Si sedette per non cadere, e quasi inconsciamente si scolò entrambe le birre, non ricordandosi che lui non reggeva per niente alcun tipo di alcolico.

❝ I'm two quarters and a heart down
And I don't want to forget how your voice sounds
These words are all I have so I'll write them
So you need them just to get by ❞

E così, iniziò a sentire caldo, e a provare qualcosa di diverso dall'umiliazione, la rabbia.
Posò la bottiglia vuota sul tavolo dietro di sé, e mantenne in mano quella che conteneva ancora due dita di birra.
Si alzò, e camminò dritto in direzione di lei, che si dirigeva sicuramente in bagno per sistemarsi il trucco.
La raggiunse appena fuori la calca, e una volta giunti in corridoio la tirò per un polso, fermandola.
« Pearl; perché?! » Le chiese con un tono di voce alticcio, guardandola dritto negli occhi.
La ragazza scrollò le spalle, per poi cercare di divincolarsi da quella presa sul proprio polso.
« Lester lasciami, Luke mi sta aspettando. Hai visto no? Siamo tornati insieme, tra noi è finita. » Protestò lei.
« Ancor prima che cominciasse, oserei dire, e mi chiedo ancora p e r c h è - » Affermò con più fermezza lui, stringendole il polso.
« Lester lasciami!! Che cosa cazzo ti aspettavi? Che ci saremmo sposati già stasera? Ma ti prego, chi starebbe con uno sfigato come te. Va a casa, faresti un favore a tutti qui dentro. /perdente/. » Disse lei, scandendo con precisione quell'ultima parola.
Il biondo sgranò gli occhi nell'udirla, e le lasciò immediatamente il polso. 
Percepì un moto di rabbia a lui sconosciuto invadergli il corpo, e istintivamente alzò il braccio nel quale stringeva la bottiglia di birra quasi vuota.
« Rimangiatelo. » Esclamò lui, guardandola negli occhi. 
« ... altrimenti? Cosa farai, mi colpisci? Andiamo, non sai neanche come si fa. perdente. » 
Risposta sbagliata, nel giorno sbagliato.
Fu questione di pochi istanti, e la colpì.
La bottiglia di vetro si infranse sulla testa si lei, andando in mille pezzi.
Pearl svenne, cadendo a terra, Lester si tagliò la mano, sporcandosi del proprio sangue.
Sentì che avrebbe potuto farlo ancora, e ancora, perché lui aveva ragione e gli altri torto, ma si bloccò, sentendo il proprio sangue scendergli sul polso.

❝ Dance, dance
We're falling apart to half time
Dance, dance
And these are the lives you love to lead
Dance, this is the way they'd love
If they knew how misery loved me ❞

La musica si sentiva ovattata lungo il corridoio, ma le parole si percepivano ancora.
Il giovane Nygaard compose in fretta e furia l'unico numero di cellulare che avrebbe potuto chiamare in quel caso.
Il telefono iniziò a squillare, e quando udì /quella/ voce dall'altra parte della chiamata, tirò un sospiro di sollievo.
« Lorne. Ho fatto un casino, io . . . dove sei? » Chiese Lester tornando in preda al panico, mentre i suoi occhi guardavano la ragazza svenuta nel corridoio.

➤Song; Fall Out Boy - Dance, Dance -https://www.youtube.com/watch?v=C6MOKXm8x50

 
Salve gente! <3 
Che dire, amo questa serie tv alla follia, ed ultimamente mi viene quasi spontaneo scrivere sui suoi personaggi, soprattutti su Lester.
Mi sembrava un idea carina tutto sommato ambientare tutto anni indietro, quando Nygaard e Malvo erano ancora ragazzini.
Attendo pareri, consigli, commenti, qualsiasi cosa--- 
Alla prossima, 

Lenore 
   
 
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