“Noi...siamo...amici, vero?”

“Si.”

. . . . .

“Per favore sii onesto, cosa provi per me?”

Silenzio.

“Perdonami.”

~ * ~

“...sore?”

Che cos'era quello? Un ricordo? Un sogno?

“...prof?”

“Hm?”

Aprì gli occhi lentamente, la luce del sole accecava la sua vista. Era una bellissima giornata, c'era una brezza leggera e un sole tiepido, si sentiva così bene che s'era appisolato.

“Prof. abbiamo quasi finito di raccogliere tutto.”

Era una delle sue studentesse, Luna. Una delle studentesse diligenti del secondo anno.

“Oh...uhm...” si schiarì la gola nervosamente. Se non fosse per il fatto che Luna aveva una cotta per lui non si sarebbe sentito nervoso in sua presenza, ma la ragazza era persistente, e se non fosse per la differenza d'età o per il fatto che lui era un professore e lei una delle sue studentesse, forse...in un lontano universo parallelo Chanyeol forse...forse...

Scacciò via i pensieri dalla sua testa e ritornò alla realtà. Doveva essere impazzito solo ad aver pensato a una cosa simile. Sbadigliò. Wu, il professore d'arte aveva chiesto di supervisionare quel giorno gli alunni del laboratorio d'arte che dovevano finire di svolgere un compito.

“Oh bene, allora svelti, tornate a casa.”

Luna lo osservò con le sue guance arrossate, aspettò che il resto degli alunni fossero usciti dall'aula per rimanere da sola con lui.

Chanyeol stava sistemando alcuni fogli sul registro, mentre Luna s'avvicinava alla cattedra timidamente.

“Non farlo.”

“Cos-?” si scostò i capelli dietro un orecchio sorpresa.

“La mia risposta è no. Smettila e trovati un ragazzo della tua età.”

“Ma loro sono così...immaturi...lei d'altro canto è proprio il mio stile! Alto, castano, lunghe dita...” lo prese per mano. Chanyeol ritrasse subito la propria mano, prendendo il righello di legno con la quale puniva gli alunni, le diede una leggera pacca sulla testa.

“Non sono interessato alle mocciose, chiaro? Fattene una ragione.”

“Ma uffaaa!”

Chanyeol si avviò verso la sala professori, durante il percorso si fermò a salutare altri studenti, riprese alcuni che cercavano d'infilare insetti morti dentro l'armadietto di un loro compagno, e si fermò a parlare con alcuni colleghi rimasti ancora in giro per la scuola per le attività pomeridiane.

Aveva quasi dimenticato il sogno che aveva fatto.

Finché qualche giorno dopo il vice preside non gli chiese di sistemare la vecchia aula di musica. Aveva totalmente rimosso dalla sua memoria i suoi ricordi da studente, in quella scuola...in quell'aula.

Aveva quasi dimenticato Do Kyungsoo.

Aprendo la porta della vecchia aula inutilizzata da secoli alcuni ricordi cominciarono a raffiorare nella sua memoria. Quei ricordi dolci, teneri e amari.

Sentì una fitta al cuore.

No va bene così.

Era stata la decisione migliore da prendere.

Non rimpiango nulla.