Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: Sayacchan    20/02/2016    1 recensioni
-Ritira subito quello che hai detto!-Urlò verso di lui violentemente mentre lacrime uscivano senza sosta. -Ritiralo…subito…..io non volevo questo, tu non capisci, vero?- Iwaizumi poteva solo rimanere fermo con gli occhi spalancati a quella reazione. “E allora perché?” ecco cosa avrebbe voluto dire, ma non ne aveva la forza, non riusciva nemmeno a reggere lo sguardo del castano.
Storia ambientata dopo il diploma.
[OiIwa]
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano passati più di sei mesi ormai dalla cerimonia di diploma del terzo anno. Era stato tutto molto veloce, così veloce che quasi non sembrava vero. Non ci furono lacrime, eccetto quelle delle ragazze disperate dalla partenza di Oikawa Tooru, il loro idolo ormai indirizzato ad un università dall’altra parte del Giappone. Non ci furono adii, i due erano preparati a tutto ciò, sapevano che dopo tanto tempo passato insieme, sarebbe arrivato l’inesorabile momento di separarsi. Nemmeno in aeroporto ci furono grandi drammi, sebbene Hajime se li aspettasse da un ragazzo melodrammatico come Oikawa, invece con sua grande sorpresa ci furono solo sorrisi, promesse, sogni. Il giorno prima di partire i due passarono la notte insieme, senza dire nulla, le parole non erano necessarie in quel momento, non sarebbe stato un addio, ma un arrivederci. Successivamente alla sua partenza, non mancarono occasioni per sentirsi tramite telefono e Oikawa per qualche strana ragione prese l’abitudine di scrivere 2 lettere al mese, tanto che a volte Iwaizumi non aveva nemmeno tempo di rispondere ad una, che l’altra arrivava. Al telefono il moro diceva spesso come la sua vita fosse più tranquilla senza la continua preoccupazione di dover badare ad un “Idiota imprevedibile” come Oikawa e lui si limitava a rispondere felice il suo solito “Crudele!”. I mesi passavano sereni, Iwaizumi si era trasferito in un appartamentino vicino alla sua università e faceva un lavoro part-time per cercare di gestirsi da solo. Tutto era tranquillo e sereno per entrambi, o almeno questo credevano. Le telefonate erano sempre meno, mentre le occupazioni aumentavano a dismisura. Arrivarono ad un punto in cui per un mese intero non si sentirono. “Non ci si può far nulla” era la scusante di tutto da ormai troppo tempo.

Un giorno verso le 11 di sera, una chiamata improvvisa svegliò il moro dal suo pesantissimo sonno in cui era caduto per la stanchezza.

-Pronto?- Disse con voce bassa e stanca.

-Pronto? Iwa-chan?- Rispose una voce fin troppo conosciuta.

-Oikawa?? Che ti salta in mente di chiamare a quest’ora?- Il moro non nascose né la sorpresa né il disappunto per essere stato disturbato mentre riposava.

-Scusa Iwa-chan, probabilmente stavi dormendo, scusa se ti ho disturbato…- Non era da lui comportarsi in quel modo, era troppo sospetto per passare inosservato, soprattutto a chi conosce quel tono di voce fin troppo bene.

-Tranquillo, ormai sono sveglio, ma piuttosto, che succede? Hai un tono di voce strano…- Era seriamente preoccupato, perché effettivamente non sapeva come se la passasse ultimamente.

Un silenzio di tomba cadde.

-Nulla…Scusa se ti ho disturbato, ci sentiamo.- Disse per poi riattaccare.

Quella “conversazione” se così la si poteva chiamare tormentò i pensieri di Hajime per tutta la settimana seguente, in cui provò persino a mettersi in contatto con il castano, ma senza alcun risultato. Ma non passò molto molto tempo prima che scoprisse cosa era successo. Incontrando la madre di Oikawa infatti, qualche giorno dopo scoprì che sarebbe tornato in città per un po’, ma che per qualche ragione Iwaizumi non doveva venirne a conoscenza. Quello che Hajime provò dopo averlo scoperto, non sapeva nemmeno lui come definirlo. Rabbia? Tristezza? Amarezza? Sorpresa?...O meglio, paura? Sapeva solo che due giorni dopo Oikawa sarebbe tornato e lui non avrebbe potuto vederlo. I giorni successivi furono segnati da una sensazione di vuoto che il moro non aveva mai provato fino ad ora. Si ritrovava senza accorgersene a fissare il vuoto, o meglio il soffitto del suo appartamento, senza pensare a nulla, con la mente svuotata da qualsiasi pensiero. Il giorno dell’ ritorno di Oikawa era arrivato e questa nuova routine era accompagnata dal rumore regolare delle gocce di pioggia che si scagliavano sulla finestra. Sebbene la tempesta divampasse fuori, Iwaizumi dentro di se era calmo, quasi senza emozioni, finché il rumore del campanello ruppe il silenzio. La sorpresa fu enorme quando davanti a sé vide proprio lui, zuppo fino alla punta dei piedi, lo sguardo prima rivolto verso il basso come in segno di resa si alzò con uno di quei malinconici sorrisi che solo Oikawa sapeva fare con tale maestria da sembrare veri.

-Yahoo Iwa-chan! Da quanto tempo!- disse senza batter ciglio, finendo per irritare a morte il moro.

-Senti non ho tempo, ho da fare.-Rispose freddamente Hajime chiudendo lentamente la porta, che però venne fermata dalla mano dell’ amico, che da un espressione di apparente spavalderia e sbeffeggiante superiorità ad un’ espressione di dolore profondo, tanto che Hajime ne rimase quasi scandalizzato. Sospirò per poi fargli cenno di entrare, senza pronunciare parola. Le cose rimasero statiche e silenziose per un paio di minuti, Oikawa si era accomodato sul letto in quanto unico posto comodo in cui sedersi, ed Hajime era intento a cercare un asciugamano per lui. Una volta trovato glielo tirò con ben poca gentilezza, come solo lui poteva fare, suscitando in Tooru una sensazione di nostalgia dei vecchi tempi. Ormai il silenzio dominava la stanza, entrambi erano pieni di cose da dire, ma per nessuno dei due era facile iniziare. In tutti gli anni passati insieme non era mai successo.

-Ho saputo che mia madre ti ha detto tutto…- Ruppe il silenzio con voce dolorante, Oikawa non era sicuro di cosa dire, nemmeno di cosa avesse potuto pensare Hajime.

-Sì…l’ho incontrata per sbaglio ed ho saputo che saresti tornato… ma immagino che tu volessi stare con la tua famiglia, dopotutto io non centro nulla no?- Avrebbe voluto frenarsi, ma tutti i sentimenti che aveva cercato di sopprimere per quei giorni fuoriuscirono da lui come la lava di un vulcano in piena eruzione. -Era da tempo che ci pensavo, io ho la mia vita, tu la tua, dobbiamo andare avanti, è meglio così per tutti.- Non riusciva nemmeno a guardare l’altro negli occhi mentre diceva quello che non avrebbe mai voluto dire. Fu proprio mentre quel flusso di parole ininterroto continuava ad uscire che sentì un cigolio e subito dopo un immenso dolore alla guancia. Tooru, alzatosi di scatto dal letto infatti gli diede uno schiaffo potente quasi quanto una delle sue micidiali battute, per poi afferrarlo violentemente e sbattere la sua schiena al muro

-Ritira subito quello che hai detto!-Urlò verso di lui violentemente mentre lacrime uscivano senza sosta.
-Ritiralo…subito…..io non volevo questo, tu non capisci, vero?- Iwaizumi poteva solo rimanere fermo con gli occhi spalancati a quella reazione. “E allora perché?” ecco cosa avrebbe voluto dire, ma non ne aveva la forza, non riusciva nemmeno a reggere lo sguardo del castano.

-Ancora non ci arrivi vero? È paura, avevo paura. Se ti avessi rivisto un'altra volta…forse…no anzi sicuramente non sarei riuscito a lasciarti di nuovo. Tu non puoi capire quanto ho sofferto questi mesi senza di te, tutte le volte in cui avrei voluto toccarti, parlarti…Ogni treno, aereo poteva portarmi da te, bastava che lo prendessi…eppure tu eri così tranquillo al telefono…. Non puoi capire quanto abbia patito…- I due scivolarono piano piano a terra, Hajime non sapeva cosa dire, anzi, sapeva che non era capace di dire nulla, né in quel momento né quando lo vide partire si quell’aereo la prima volta. Eppure aveva così tante cose da dire. Si maledisse, maledì la sua incapacità di esprimere i propri sentimenti, era più forte di lui, ma soprattutto maledì il fatto di non essere riuscito a capire cosa stava succedendo, eppure sapeva benissimo come era fatto Oikawa, lo sapeva fin troppo bene. In quel momento non poté fare altro se non sfiorare delicatamente il viso umido della persona che gli stava regalando così tanto, e che voleva solo qualcosa in cambio, le loro labbra si sfiorarono, si cercavano, per poi riunirsi finalmente, dopo tanto tempo, come avevano fatto loro. Quel bacio sapeva di salato, come la prima volta, quando Tooru si confessò e Hajime non seppe come rispondere, se non con un bacio. Era tutto come allora, nulla era cambiato, loro non lo erano e nemmeno i loro sentimenti. Oikawa non poté fare a meno di stringere le sue braccia attorno alla persona che tanto aveva desiderato, che il suo cuore e la sua anima avevano tanto bramato. Ogni volta era così, i loro baci erano sempre lunghissimi, insaziabili, l’uno voleva sempre di più dall’ altro senza tregua, i loro cuori erano allora in sintonia, capivano i sentimenti dell’ altro senza bisogno di parole, solo un bacio.

-Iwa-chan…ho una richiesta.- Disse Tooru staccandosi da quelle labbra che tanto aveva agognato. Iwaizumi fece cenno con la testa.

-Posso toccarti?...voglio imprimere nella mia mante ogni centimetro del tuo corpo, in maniera indelebile, voglio toccare la pelle che non ho potuto assaporare per tutto questo tempo.- Oikawa era un seduttore nato. Iwaizumi fu un po’ riluttante, sapeva che lui avrebbe capito, che toccandolo avrebbe percepito quanto anche a lui era mancata la presenza dell’ altro, ma che il suo stupido e cieco orgoglio aveva completamente annebbiato i suoi sentimenti.

-Fai come vuoi…- fu tutto quello che riuscì a dire, ma il castano sapeva bene cosa voleva dire, dopotutto le gote rosse non potevano mentire. Preso da una felicità inaudita avvicinò la mano verso il viso di Hajime, ne contornò i lineamenti, accarezzò le gote, i capelli corti che dall’ultima volta si erano allungati di poco, lentamente percorreva ogni singolo centimetro di pelle come se stesse studiando qualcosa di unico e raro, ogni tanto le sue carezze erano alternate a baci delicati, come se le sue labbra volessero sentire il sapore di un cibo che non assaggiavano da tempo. Il moro era stupito della meticolosità con cui percorreva ogni centimetro di pelle, senza tralasciare nulla, spogliandolo lentamente per avere più libertà di movimento. Non era la prima volta che erano così intimi tra di loro, eppure ad entrambi sembrava tutto così nuovo, ma allo stesso tempo nostalgico. Appena arrivato al petto non poté far a meno di ammirare la splendida vista del corpo dell’ altro, che con il tempo era diventato sempre più bello. Il suo sguardo era ormai quello di un predatore nel bel mezzo di una sessione di caccia, che ha appena adocchiato la preda. Non ebbe fretta, sentiva il bisogno di imprimere nella sua mente ogni espressione, ogni rumore e ogni reazione che il moro avrebbe avuto sapeva che non mancava molto alla completa erezione di entrambi, e quindi decise di stimolare un po’ il ben di dio che aveva davanti. Ogni volta che le mani di Oikawa entravano in contatto con la pelle di Hajime, lui sentiva come una scossa percorrergli tutto il corpo piacere e tensione che non lo abbandonavano per un istante. Tooru sapeva benissimo dove toccare l’amante, lo sapeva fin troppo bene, eppure era anche lui un po’ impacciato, voleva assicurarsi di trasmettere al moro tutto quello che provava per lui, desiderio, passione, amore. Non erano le parole a parlare, i loro corpi interagivano come solo loro potevano, si conoscevano meglio di loro stessi, era questo che avevano dimenticato. Hajime non poté far altro se non rispondere all’altro nel miglior modo possibile, anche se completamente sopraffatto dalla situazione, poté solo riacquistare la luciditá per un istante, il tempo per dire ciò che avrebbe dovuto dire da tanto, troppo tempo.

-Tooru, ti amo.- l’imbarazzo non lo abbandonò. Oikawa pianse. I due si amavano. I due si amarono ininterrottamente, non era un addio, ma un arrivederci. “Mi mancherai, ti aspetterò” ecco cosa dicevano i loro corpi l’un l’altro, senza parole, senza maschere.

Nemmeno quando fu tempo di separarsi nuovamente ci furono lacrime, solo consapevolezza, perché un pezzo dell’ altro era sempre con loro, perché i loro sentimenti erano sempre con loro, perché nulla li avrebbe mai cambiati.

Ci furono tanti baci salati, ma stranamente il salato ora era più dolce.






Note dell' Autrice;
EEE quindi eccomi qui! E' la prima FanFiction che pubblico in vita mia e non poteva che essere su una delle mie fisse del momento! Siate clementi con le recensioni, scrivo per imparare...Un paio di appunti che volevo fare erano che: 1) Sono consapevole che l'andamento della storia è TROPPO veloce, ma sebbene le mie idee siano al 90% per delle Long, non ho ancora la confidenza e l'esperienza per scriverle, quindi spero che questa cosa migliori con il tempo.... 2)So che il finale è un po' meh, ma non sono brava nelle R-18 sebbene sarebbe stato meglio lo fosse diventato.... 
In sostanza spero vi piaccia, visto che dedicata ad una persona molto speciale.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Sayacchan