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Autore: kayachan    23/03/2009    1 recensioni
E se Kouichi s'innamorasse irrimediabilmente di Raimei, quanto cambierebbe la sua vita? Riuscirebbe a sopportare il peso dell'immortalità?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Raimei lo guardò stupita: forse perché non se lo aspettava, forse perché probabilmente Kouichi non sembrava il tipo da serate ‘romantiche’.
Spero che non abbia pensato male, ma le cose devono chiarirsi. Ne ho bisogno.
Dopo un paio di minuti, Raimei si riebbe e finalmente parlò.
“ Certo che mi va.” Ma le sue guance si arrossarono improvvisamente. “Voglio dire non vedo cosa ci sia di male ad uscire.” S’affrettò a spiegare.
Mentre Raimei distoglieva lo sguardo (per imbarazzo?!) Kouichi sentì di essere nuovamente pervaso da quel senso di pace interiore e di felicità assoluta che aveva sentito sin dalla prima volta che aveva incontrato Raimei.
Mi ha risposto davvero di sì. Significa che anche lei prova qualcosa per me?
“Facciamo domani sera alle otto al solito posto?”chiese ottimista il ragazzo.
“ Va bene. Ma dove andiamo?”
La domanda arrivò improvvisa e inattesa: Kouichi aveva pensato ad invitare Raimei, ma non aveva effettivamente pensato dove.
” Sorpresa. Domani vedrai.” Gli disse sorridendo.
“D’accordo. Allora ci vediamo domani a scuola. “ lo salutò e si diresse verso casa.
Kouichi era al settimo cielo: soltanto incontrare Raimei lo aveva reso felice, parlarle era stato pura euforia, ma uscire con lei era decisamente un’altra cosa. Non solo era il primo ragazzo a cui Raimei aveva detto di sì, ma per giunta era l’unico con cui avesse instaurato un rapporto stabile. Purtroppo la notizia che lo aveva riportato al mondo di Nabari, aveva buttato una momentanea ombra sulla prospettiva di vita con Raimei, ma ora tutto sembrava facile da raggiungere, anche il cielo. Kouichi entrò e richiuse rapidamente la porta: non doveva destare i sospetti dei vicini.
“Che cosa vuole ancora? Mi sembra di non averle dato il permesso di entrare a casa mia.”sputò con disprezzo. L’inquietudine e l’ansia di perdere Raimei erano stati poratti, anche se per poco, da quell’uomo. Ritrovarselo per giunta in casa era decisamente troppo.
“ Calmati. Sono appena tornato da casa do Rokujo. Adesso lui sa. Domani mattina lo andrete a prendere e lo scorterete sino a scuola. Potresti incaricarti di dirlo a Raimei? Non ho tempo di andare anche da lei” sospirò stancamente l’uomo.
“Certo, l’avverto io. Adesso potrebbe andarsene per favore? Devo riposare.”
“Come vuoi.” Si alzò e si diresse alla porta.” Mi dispiace di aver cominciato male con te, non era mia intenzione. La prima cosa che desidero è che tu possa fidarti di me. A domani Kouichi.” E uscì.
Quante belle parole: Kouichi non pensava che dare fiducia al prof sarebbe stato immediato, ma doveva provarci. Raimei non aveva alcun problema con Thobari: lui invece l’aveva giudicato come un pericolo. Chissà perché poi.
Prese il telefono e digitò il numero di Raimei.
“”Pronto?”
“Raimei sono io. Volevo avvertirti che domani mattina dobbiamo andare da Miharu e accompagnarlo fino a scuola. Noi due potremmo vederci un po’ prima e andare a casa da lui, no?”
La prospettiva di passare un po’ di tempo da solo con Raimei lo rasserenava : purtroppo avrebbe dovuto condividere il tragitto con il ragazzo. Meglio di niente. Mi rifarò domani sera.
“ Certo Kouichi, mi sembra la cosa migliore.” Poi a tradimento chiese” Hai già scelto il posto per domani sera?”
Dal tono dela voce doveva essere di nuovo lievemente imbarazzata. Kouichi si sentì inspiegabilmente soddisfatto.
“Tranquilla. Tutto sotto controllo. A domani e sogni d’oro.”
“Sogni d’oro anche a te.” E richiuse.
La mattina seguente i due ragazzi si videro sempre al solito posto.
Kouichi notò che quella mattina Raimei era davvero carina, anche se aveva un’aria leggermente assonnata, come se non avesse dormito.
“Ciao, Kouichi. Hai sentito il prof Kumoira? Io volevo parlargli, ma stamattina non rispondeva al telefonino.” chiese ansiosa.
“Non ho sentito nessuno stamattina.” rispose infastidito. Proprio di quell’idiota dovevano parlare? “ Era qualcosa d’importante?” chiese raddolcito.
“No, direi di no. Andiamo?”
“Si, direi che è meglio avviarci.”rispose serio.
Dopo circa un quarto d’ora arrivarono a casa di Miharu: un edificio a due piani, con un ristorante al piano terra e la casa sopra.
Quando bussarono al piano terra, Miharu aprì la porta.
“Ah, siete voi. Prendo la borsa e poi possiamo andare.”
Durante il tragitto i ragazzi non spiccicarono parola: Raimei e Kouichi erano imbarazzati dalla presenza del ragazzino, mentre Miharu era totalmente immerso nei suoi pensieri. Quando finalmente arrivarono a scuola, Miharu si sedette al suo posto e loro due poterono finalmente conversare. Purtroppo la loro conversazione durò pochi minuti, perché di lì a poco entrò la professoressa di matematica.
La giornata trascorse velocemente e per Kouichi fu una fortuna: pensava solo ed esclusivamente ala serata in compagnia di Raimei. Anzi per essere precisi stava addirittura contando le ore, i minuti e i secondi che lo separava dall’appuntamento. Anche se aveva invitato Raimei per un motivo tutt’altro che futile, non poteva fare a meno di pensare che era stato estremamente facile, ma che soprattutto lui si sentiva davvero bene. Non contava tanto il fatto che forse l’avrebbe persa per sempre dopo averle detto ciò che era, ma che la ragazza più bella che lui avesse mai visto e che amava nel profondo, aveva accettato di uscire di sera con lui.
A ricreazione i due stettero di nuovo con Miharu e non lo lasciarono un secondo, perdendo nuovamente l’occasione di parlare.
Alla fine della giornata scolastica, riaccompagnarono Miharu a casa, lo salutarono educatamente e se ne tornarono a casa.
Quando furono al posto dove si incontravano di solito, si scambiarono un saluto veloce.
“Ci vediamo sempre qui alle otto. Se per caso hai bisogno di più tempo per prepararti, possiamo posticipare.”disse premuroso Kouichi.
“Non preoccuparti, Il tempo non mancherà di certo. A dopo.”
Per l’occasione Kouichi indossò i jeans, una camicia e una giacca. Si guardò allo specchio soddisfatto, e uscì di casa. Aveva deciso di portare Raimei in un ristorante in città poco conosciuto, ma molto carino: insomma riservato, ma non squallido.
Quando arrivò al posto prescelto la ragazza non c’era ancora, ma non dovette aspettare molto.
Dopo circa dieci minuti, Raimei spuntò dall’incrocio, e man mano che si avvicinava, Kouichi potè osservarla meglio: aveva i lunghi capelli biondi sciolti, che le ricadevano dolcemente sulla schiena, e indossva un grazioso vestito azzurro. Sulle labbra portava un leggero velo di lucidalabbra, e gli occhi erano velati da un ombretto brillante, non eccessivo. Mentre si avvicinava sorridendo, Kouichi restò assolutamente allibito: era davvero meravigliosa, anzi sembrava un angelo. Tutta questa bellezza per un attimo lo disorientò, facendogli venire la pressante convinzione che non era degno di lei.
“ Ciao Kouichi.” Gli disse sorridendo. “Questa camicia ti dona.”
Adesso io cosa dovrei dirle? Solo che è bellissima? Mi sembra riduttivo.
“Grazie. Ma credo che dei due quella che oggi farà strage di cuori, sia solo tu. Andiamo?”
“Certo. Hai finalmente deciso il posto?”chiese curiosa.
"Sì, ma prima ti va di fare una passeggiata? Abbiamo un sacco di tempo.”
“Perché no? E’ un’ottima idea.”
Mentre passeggiavano tra la gente parlarono di tutto: della scuola, dei compagni e di Nabari. Confessarono le loro abilità, e Kouichi non riuscì ad immaginare che Raimei potesse armeggiare con una spada. Era decisamente una cosa che non poteva accettare.
Comunque il tempo volò, e Kouichi convenne che era meglio avviarsi per il ristorante.
Come previsto non c’era molta gente nei dintorni, ma il posto non era certo malfamato. Entrarono e si sedettero ad un tavolo appartato: il cameriere porse loro i menù e rivolse uno sguardo parecchio ‘interessato’ a Raimei.
Kouichi decise che non era il caso di picchiare qualcuno proprio quella sera, così lasciò perdere.
Mentre leggeva, dava qualche occhiata di sottecchi a Raimei.
La prima volta che si erano visti aveva chiaramente ricevuto il cosiddetto colpo di fulmine, e gli era sembrato che quella ragazza fosse in assoluto la più bella della scuola: ma con quel vestito e con i capelli sciolti sembrava una dea. Ordinarono da mangiare, e mentre aspettavano Kouichi si chiese cosa doveva dire a Raimei. Lo scopo sin dall’inizio era stato quello di dirle cosa fosse lui veramente, ma adesso aveva troppa paura che la ragazza lo escludesse dalla sua vita, a causa della sua natura. E non le avrebbe dato torto: lui era immortale, davanti gli si stendevano migliaia di vite inesplorate, mentre lei era mortale, e di vita ne aveva una sola. Ormai dirle questo equivaleva a perderla per sempre. E non poteva permetterlo.
Forse dovrei confessarle i miei sentimenti: delle due opzioni questa è la meno rischiosa, anche se non ne sono proprio sicuro. Che faccio?
Bell’idiota, Kouichi !! Prima la porti qui e poi non sai nemmeno cosa dirle!!

All’improvviso però Raimei parlò.
“Kouichi cosa c’è che non va? Sembri preoccupato.”
“ Il fatto è che ti ho invitato per un motivo preciso, Raimei. “ La guardò negli occhi.” Dovevo parlarti di una cosa seria.”
“Parla pure, allora.”“Raimei, per te io cosa sono?”
La ragazza parve spiazzata.
“Bè sei il mio amico, il mio primo amico. In fondo apparteniamo entrambi al mondo di Nabari, e condividiamo la stessa missione. E poi sei una delle poche persone di cui io mi fidi veramente.”
Kouichi si sentì morire: lui, per lei, era solo un amico. Il migliore per l’esattezza, ma cosa importava?
Lei non lo amava.
“Che c’è Kouichi? Cosa ho detto che non va?” chiese accorata Raimei.
“Vedi Raimei, il problema è che per me tu sei molto di più. Anzi io…” Fissò il suo sguardo in quello della ragazza “credo di essermi innamorato di te.”





Eccomi qui!! Finalmente ho scritto il sesto capitolo!!Mi è venuto bello grosso, perché volevo compensare l’attesa.
Purtroppo come al solito ho avuto un milione di cose da fare, (corsi di recupero di greco, feste, compiti in classe e interrogazioni)e non ho potuto aggiornare.
Non posso credere di essere tra i preferiti di ben tre persone, che ringrazio profondamente. Il vostro supporto è davvero gratificante!!
cara_meLLo: Come ti sembra? Sta prendendo una bella piega?? Non sapevo come far continuare la storia, ho avuto un blocco!! Per fortuna mi è venuta l’ispirazione. Mi raccomando recensisci, altrimenti mi sento abbandonata!!
  
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