Gold
Saint, Ophiuchus no Shaina!
***
CRASH!
Dato
il rumore assordante che lo aveva svegliato di soprassalto, Milo dello
Scorpione pensò come minimo che il Santuario fosse sotto attacco.
E
poiché il rumore proveniva dalla scalinata sopra la sua Casa, pensò subito che
era stato un idiota ed un inetto a non accorgersi del pericolo e a continuare a
dormire mentre un nemico imprecisato attraversava indenne ben sette case prima
della sua e poi attraversava indisturbato il Tempio dello Scorpione Celeste.
Schizzò
dal letto e vestì immediatamente l’armatura, e poi via di corsa a rimediare al
danno senza neanche pettinarsi.
La
situazione doveva essere più grave del previsto, perché appena saliti pochi
gradini si trovò davanti uno spettacolo di atroce devastazione: un cratere era
aperto nella scalinata tra la sua Casa e quella del Sagittario, e dall’interno
provenivano urla in una lingua incomprensibile.
Stava
per attaccare quando i suoi sensi percepirono l’avvicinarsi di un altro Saint: Aioros, svegliato dal rumore come lui, correva verso il
luogo del disastro con una freccia già incoccata.
Milo
sorrise: stretti tra due Gold Saint, chiunque fosse stato tanto folle da
attaccare il Santuario non avrebbe avuto scampo.
Si
scambiò un solo sguardo di intesa con il greco, poi entrambi si prepararono a
lanciare i loro attacchi dai bordi opposti del cratere.
Avrebbero
punito chi aveva osato profanare il santuario di Athena!
-Scarlat Needle!-
-Per
Athena!-
-Thunder
Claw!-
I
loro attacchi si scontrarono a mezz’aria con un terzo attacco che normalmente
non avrebbe avuto quella forza.
Il
Saint che aveva sventato la loro mossa combinata atterrò di spalle con un
movimento aggraziato, il mantello bianco che ondeggiava dietro di lui fino alle
caviglie.
Il
cosmo che emanava era indubbiamente quello di un Santo d’oro, ma Milo non
riusciva a riconoscerlo.
-Chi
sei? Perché difendi dalla nostra punizione i malvagi che sono entrati al
Santuario provocando questo scempio?-
Chiese
Milo additando il cratere in cui si trovavano.
Forze
spaventose dovevano averlo scavato nella roccia.
Oppure
erano stati quegli uomini con i giubbotti catarifrangenti, i jeans strappati ed
i caschetti antiinfortunio…
-Attento
a come parli, Scorpio! Abbiamo appena iniziato i lavori, non puoi pretendere
che sia già un prodigio di architettura!-
“Questa
voce… non può essere!”
Il
Saint misterioso si girò verso di loro e scostò il mantello rivelando la sua
armatura d’oro.
-Ma
tu… tu sei…?-
-Cavaliere
d’oro, Shaina dell’Ofiuco!-
Aioros
non riusciva proprio a riprendersi dalla sorpresa. E neanche Milo.
Restavano
a fissarla a bocca aperta mentre lei sfoggiava orgogliosa la sua nuova Cloth.
Il
primo a riprendersi fu Aioros.
-Ma
come è possibile? Cioè, tu… noi… i Saint d’oro…-
-Il
sole attraversa la mia costellazione tanto quanto le vostre, Aioros, per cui io sono un Santo d’Oro tanto quanto voi-
Non
era il caso di obbiettare: il Cosmo che emanava da lei offeso e minaccioso era
indubbiamente quello di un Saint della casta più alta, e Shaina…
Shaina era Shaina, punto.
Meglio non farla arrabbiare.
-E
queste persone?-
Chiese
Milo per distogliere l’attenzione della donna dall’incauto Sagittario.
-Sono
muratori catanesi-
“Catanesi…
Ecco spiegata quelle strana lingua! È uguale a Death Mask
quando impreca!”
-Ma
perché ci sono dei muratori al Santuario?-
-Mi
pare abbastanza ovvio, no? Stiamo costruendo la Nona Casa-
-Ma
la Nona Casa è la mia!- Si intromise Aioros scandalizzato.
-No,
la tua è la Decima. La Nona Casa è la mia, la Casa dell’Ofiuco-
-COSA?!
E da quando?!-
-Da
sempre in realtà. Ma adesso ho mostrato ad Athena le
prove scientifiche e lei mi ha concesso immediatamente la Gold Cloth che mi spetta; e mi ha concesso anche il permesso di
edificare un Tempio per il mio segno come per tutti gli altri-
-Prove
scientifiche? Che prove?-
Shaina
porse loro un ritaglio di giornale su cui, inequivocabilmente, la scansione
tradizionale dello zodiaco era stata sconvolta per fare posto ad un tredicesimo
segno incastonato tra lo Scorpione ed il Sagittario.
-Non
è possibile! Questo è stato scritto su…?-
-Focus.
Focus non mente mai-
Era
vero: nessuno poteva dubitare delle verità in possesso di Focus, la rivista
scientifica più venduta al mondo, neanche i Gold Saint.
-E
quindi da adesso… tu sei un Gold Saint?-
-Sì,
Milo, è inutile che continui a chiedermelo-
-E
la tua Casa è…proprio la Nona?-
-Sì,
Aioros. Vedi, il sole attraversa la mia costellazione
subito dopo quella dello Scorpione, per cui…-
Quello
fu troppo per Aioros: l’ultima certezza della sua
vita era appena stata annichilita.
Poteva
sopportare che Saga fosse un pazzo schizofrenico invece che un angelo, poteva
sopportare di apparire in cielo come Mufasa a
beneficio di Aioria e di Seiya,
poteva sopportare di essere protagonista solo di flashback deprimenti ripetuti
sempre uguali, poteva sopportare di essersi votato ad Athena
e in concreto di avere combattuto di più per un dio nordico semisconosciuto
invece che per lei… ma non poteva sopportare che gli togliessero la certezza
che la sua Casa era e sarebbe sempre stata la Nona!
Per
questo scappò via in lacrime, lasciando Shaina a metà
della sua spiegazione.
-Perdona
la sua reazione, Shaina, non è facile… insomma… deve
abituarsi-
-Si
abituerà-
Milo
non ebbe difficoltà a sentire il sottinteso “o sarà peggio per lui”.
-Senti,
già che siamo qui volevo chiederti… dovete per forza fare tutto questo chiasso?-
-Milo,
dobbiamo scavare delle fondamenta, è normale che ci sia un po' di rumore-
-D’accordo,
ma dalle sette di mattina…-
-Non
è colpa mia se il mio segno è stato ignorato per secoli, Scorpio! Il Tempio
dell’Ofiuco sarà costruito con ritardo ma non avrà
niente di meno delle altre Dodici Case, è chiaro?-
-Sì,
sì, chiaro-
Chiaro
che se l’avesse fatta arrabbiare ancora un po' nessuno lo avrebbe salvato dalle
sue scosse elettriche portate alla forza di un Gold Saint.
Chiaro
che si sarebbe dovuto rassegnare al rumore del cantiere edile.
Chiaro
che avrebbe chiesto ospitalità a Camus per un paio di
mesi.
***
I
lavori procedevano bene.
Il
tempio dell’Ofiuco sarebbe presto stato un ulteriore
baluardo di difesa, che riprendeva il suo giusto posto dopo secoli di oblio.
Ogni
cosa era come doveva essere finalmente, tranne forse una.
Con
un gesto rapido Shaina si liberò della machera di
ceramica smaltata e lasciò che la brezza della sera le accarezzasse il viso.
Se
era tempo di cambiamenti allora meglio andare fino in fondo, per cui quella non
le serviva più: tirò indietro il braccio e la maschera descrisse una parabola
altissima, luccicò un attimo in alto e poi tornò giù come una meteora ad
infrangersi in centinaia si schegge lucenti sul cumulo di materiale da riporto
che sarebbe stato eliminato la mattina dopo.
Shaina
sorrideva nella luce del tramonto e l’oro che la proteggeva si specchiava nei
suoi occhi chiari senza più inutili barriere.
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Cantuccio
dell’Autore
Come
ho già detto nell’introduzione, tutto ciò è merito di MiticaBEP97. Lei ha
trovato la notizia, me l’ha passata ed ha trovato anche le due immagini di Shaina Gold Saint ed il nuovo calendario astronomico
riveduto e corretto.
Grazie
mille, potente signora *offre sacrifici*
Perdonate
se ne è venuta fuori una cosa scema: dovevo esorcizzare il trauma dell’essere
passata dal segno di “Milo del Colpo Più Figo del Santuario” a quello di “Shaka dell’Importazione Illegale di Tappeti”.
Per
chi ancora non ci crede ecco le prove scientifiche, leggete se osate