Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: VittorioEmanuele    20/02/2016    0 recensioni
Che mondo sarebbe senza la musica?
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anno 2084, New York "Ciò che soddisfa distrae, ciò che distrae distrugge, ciò che distrugge soddisfa" è la frase slogan che qualunque bambino è costretto a leggere su ogni libro di geografia, tutti gli uomini trovano in ogni portone di casa, o all'entrata in ufficio. Il mondo attuale è molto diverso da quello che gli antichi potevano immaginare, o forse per loro sperare. Ma gli uomini di oggi, di questo nuovo mondo, non si preoccupano perché non gli è più permesso farlo, e molto probabilmente non importa loro più di tanto. Non ce più spazio per sperare in qualcosa di diverso, perché vivere di questa regola è l'obbiettivo con cui si nasce e l'ultimo con cui si muore. La terra è rimasta rotonda, ci sono gli oceani che dividono le terre emerse e il sole impiega ancora 24 ore a girare attorno alla terra, tutto uguale, le stagioni, le piogge, il sole torrido ad agosto, e le stelle tutte quante, continuano a cadere o a illuminare le notti buie; ma l'uomo, l'uomo si evolve, come la storia ha sempre dimostrato, e negli ultimi quarantanove anni i costumi e la società si sono adeguate alle esigenze di tutta la popolazione, che hanno portato a fare i conti con scelte sbagliate o assurde prese da chi sta a capo di tutto ciò che è stato creato dall'uomo. Questo futuro non ha accolto le idee dei macchinari, o di un futuro apocalittico gestito da robot e computer super intelligenti come sempre si è immaginato nei libri di fantascienza: le vere macchine non pensanti sono diventati gli uomini, che adesso al mattino si svegliano ma non programmano cosa fare per essere felici a fine giornata.Chi potesse sbarcare dal passato, una volta aperta la porta della macchina del tempo troverebbe un mondo grigio, senza musica. I bambini per strada non si rincorrono, le luci dei lampioni non sono basse e calde, i clacson delle auto non vengono confusi dal volume degli stereo troppo alti durante un traffico di macchine interminabili in mezzo a Times Square. Mancano i venditori ambulanti di hotdogs, o fast-food pieni di ragazzi al primo appuntamento con la loro fanciulla, gli mp3 sono vuoti, senza nemmeno una traccia, beh non ci sono nemmeno più gli mp3; le sale dei cinema soppiantate da farmacie e negozi di abbigliamento, un solo tipo di abbigliamento tra l'altro: pantaloni e maglia grigia per gli uomini, gonna e maglia grigia per le donne. Patatine, cioccolata calda, il thè alle 5 a Londra, la pizza in Italia, tutto cancellato, dalle abitudini, e dalla memoria degli uomini. Chi provasse solo a pensare di ricordare qualcosa di tutto ciò si troverebbe un fucile puntato in fronte. Ma se qualcuno oltre a questi taboo osasse intonare un inno, canticchiare un buon compleanno, suonare una fisarmonica, soffiare su un flauto, strimpellare le corde di una chitarra o arrangiarla o accendere un microfono, chi provasse a digitare play su un ipod, o uscisse una vecchia radio da uno scantinato mai perquisito e svaligiato dal governo, potrebbe solo dire addio a questa vita, ai suoi cari e affetti, verrebbe giustiziato seduta stante. La prima regola di questo nuovo mondo è difatti l'abolizione e la cessazione di ogni suono, nota o melodia fosse cantata suonata o creata con qualsiasi oggetto. E tutto ciò che rimandasse alla musica, che sia cibo, gioco, bevanda, arte o oggetti doveva essere distrutto. Per le strade e nelle case di Manhattan, come di Parigi o di Tokio non trovi libri di storia (il ricordo di ciò che rende allegro l'uomo o lo distrae non può essere nemmeno letto), non trovi ristoranti locali, non trovi ville o piscine, non trovi luna-park, per le strade non c'è più la musica. La musica porta il male, porta la lussuria, porta a sognare, a desiderare, a sperare, e sperare di sorridere, dato che è proibito lo scherzo o la risata, porta alla ribellione. La musica, fa commuovere, e le lacrime distraggono, e portano a non poterti concentrare al lavoro. La musica porta sentimenti, e quelli portano a fare più figli, e questi se sono troppi portano squilibrio alla società, all'ambiente lavorativo, all'economia della terra. Nessun omicidio, nessun furto, perché manca la musica ciò che può trasmetterti di brutto. Niente musica, alcuni bambini neanche sanno cosa significhi questo termine, è stato cancellato dai dizionari e dalle enciclopedie telematiche dell'intera rete web. Anno 2084, New York. New York, una delle più grandi città al mondo, una delle città più vive di emozioni, di colori, di amore, si ritrovava ad essere una città buia, una città grigia, una città morta. Il governo per colpire sempre di più all’uomo pian piano gli ha tolto la libertà di vivere, gli ha tolto la libertà di scelta, gli ha tolto ciò che lo faceva sognare, ciò che lo faceva viaggiare con la mente, quel dolce suono che era la musica. Ma non tutto era perduto. Nel mondo non tutti erano diventati vuoti, nel mondo alcuni cuori hanno resistito a questa “apocalisse”, gli unici cuori che hanno resistito a ciò furono quelli dei ragazzi. Quei ragazzi che non si davano pace a questa assurda situazione, decisero di prendere i primi barconi non registrati come se fossero degli immigrati provenienti da un altro pianeta, ragazzi di tutto il mondo, dalla Francia, dall’Italia, dalla Cina e così via, decisero di incontrarsi tutti nel cuore del mondo, New York City. Arrivati a destinazione dal porto di New York corsero subito a rifugiarsi dietro ai container, per nascondersi dalle telecamere, per poi rifugiarsi in una vecchia casa abbandonata tra la 15°esima strada e la Broadway, arrivati, escogitarono un piano. New York, Times Square ore 08:00 PM Era Natale quel giorno a New York, le persone uscivano ed entravano da casa, salivano o scendevano dalla metropolitana, entravano o uscivano da lavoro, la solita monotonia, la solita tristezza, quando un tempo il Natale era una festa piena di gioia e allegria. Ma ad un tratto, mentre le persone camminavo lungo la Times Square, si sentii un boato provenire dalla strada in fondo e a susseguirsi iniziò a sentirti in lontananza e pian piano sempre più vicino una dolce melodia, un suono così dolce da fermare gli abitanti che si trovavano in quell’istante in quella piazza, risvegliando i lori cuori incupiti dall’essenza di emozioni. Si vide giungere un furgoncino degli anni 2030 tutto decorato con le decorazioni natalizie superstiti dal grande incendio del 2032, con una ragazza che col suo violino, suonava una dolce melodia, ma così dolce che i fiori iniziarono a sbocciare lungo le case. Non era sola, era insieme a tutti i ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo. Cominciò la strage, la strage di colori che gettarono lungo gli edifici grigi, lungo le strade e ovunque dove mancava il colore. Il governo, ne era già consapevole di ciò che sarebbe successo quel giorno, li definì “La Ribellione”, difatti creò una legge che l’aggiunse alle tre altre leggi GOVERNALI. La prima legge stabiliva che tutti coloro che provassero a strimpellare una semplice chitarra o canticchiare una melodia, verrà punito con la MORTE. La seconda legge stabiliva che tutti coloro provassero ad indossare un abito non aderente alla società, verrà punito con la MORTE. La terza legge, la cosiddetta “legge nuova” stabiliva che tutti coloro che provassero ad aiutare, sostenere, nascondere, proteggere la ribellione, verrà punito con la MORTE. La cosiddetta “ribellione” è sempre esistita, la prima ribellione fu quella di una cantante all’epoca conosciuta e seguita da milioni di fan, che fu uccisa all’istante per aver protestato cantando una delle sue canzoni infrangendo una delle tre leggi governali, una cantante che il suo unico scopo nella vita non erano i soldi o la fama, ma conquistare i cuori delle persone, una cantante che verrà ricordata a vita, Beyoncè. La ribellione cresceva ogni giorno, da soli 50 ragazzi arrivarono ai 100 dai 100 ai 1000, sempre di più. Continuarono i lori attacchi alle banche, dipingendole di colore azzurro, impiantando casse ovunque per tutta la città, dalla metropolitana alla punta di un grattacielo, iniziando a suonare con tutte le loro anime, pianoforte, violino, flauto, quei strumenti che facevano rilassare, riflettere, amare all’uomo. Ma nulla da fare, l’uomo aveva paura, paura di essere visto dalle telecamere mentre faceva un piccolo sorriso di gioia, l’uomo aveva paura, paura di morire. La ribellione contava più di 3 milioni di ragazzi che viaggiarono da tutte le parti del mondo, anche morendo. Fecero una grande riunione che si tenne lungo le periferie abbandonate di Hobooken dove decisero di fare guerra contro il governo, sperando in una longeva vittoria. I ragazzi non si armarono di armi, ma si armarono di strumenti musicali perché loro non volevano la violenza, non volevano la morte degli altri, loro volevano solo la vita libera come lo era nel 2015, dove tutta questa crudeltà ancora non esisteva. New York, anno 2085 ore 3:40 AM Il governo si accorse che per circa un mese non ci furono più danni provocati dalla ribellione, non credendo che tutto ciò fosse finito, si accorse tramite una telecamera, che lungo una grande via Newyorkese, c’era un grande afflusso di ragazzi, pensò subito alla ribellione, pensò subito che fossero lì in marcia verso il Parlamento Governale per ucciderlo, e quindi ordinò al suo esercito di attaccare, e uccidere tutti per poi bruciarli lungo il fiume. New York non è mai stata cosi vuota, la ribellione aveva un coraggio cosi forte da non pensarci due volte di attaccare l esercito del governo con della musica, perchè loro hanno un arma speciale, un arma più potente, un arma che mai nessuno potrà mai distruggere, il cuore. Le truppe del governo erano già stazionate davanti il Parlamento Governale, pronti a proteggerlo, quando ad un tratto lungo la strada, iniziarono a sentirsi dei grandi passi, seguito da urla di rabbia, iniziando a suonare una alla volta un qualcosa, un qualcosa che unito ad un altro strumento creava un'altra melodia, e unitesi al resto più di 3 milioni crearono un armonia così potente da distruggere tutti i vetri dei grattacieli facendoli cadere per terra, continuando a suonare, battere i piedi, urlando che non avevano paura della morte, se questa vita già ci rendeva tali. Seguito in tutti i TG mondiali, le persone di tutto il mondo vedendo quello che stava accadendo a New York, decisero di svegliarsi, di scendere per strada, di urlare anche loro per la libertà! Decisero anche loro di provare a lottare in questa vita dove vita non è! Scesero tutti per strada attaccando tutti i Parlamenti Governali di ogni nazione! Donne e bambini, uomini e anziani tutti a lottare per il loro unico diritto, la Libertà
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: VittorioEmanuele