Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |      
Autore: LiviaPotterPili    21/02/2016    2 recensioni
Al Campo Mezzosangue tutto sembra tranquillo, ma durante la festa di compleanno di Chirone i nostri amici hanno un incontro inaspettato.
Una nuova semidea, con poteri mai visti, si troverà difronte ad una scelta che cambierà le sorti dell'Olimpo e del Campo Mezzosangue.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Beh, direi che mi conoscete. Io sono Perseus “Percy” Jackson, figlio di Poseidone (provatelo a chiamare Nettuno e beh... almeno che non vi piacciano i pesci nelle mutande vi sconsiglio di farlo.) Non ci sono presentazioni da fare, quindi vi lascio, devo andare a salvare il mondo come tutti i giorni.
C’è festa al Campo Mezzosangue, oggi è il compleanno di Chirone. Per lui Dioniso in persona a fatto una festa da sballo, con tanto di luci stroboscopiche e banchetti di ambrosia, tramezzini che si trasformano in pizza, che si trasforma in quello che vuoi con calici magici che si riempiono di quello che vuoi. Tipica festa semidivina.
-Ehi, Ehi, PERCY!- Grover,per venire da me, fa a gomitate nella folla della Casa Grande.
-Che c’è?- Gli urlo di rimando, nonostante sia acccanto a me.
-QUALCUNO...- Non sento il resto, la musica è altissima e le luci mi accecano.
-EHII!!!- Mi da una gomitata e fa cadere tutto il ponch sui pantaloni.
Gli intimo di continuare a parlare, mentre agitato si dondola sugli zoccoli.
-QUALCUNO-E’-ALLA-PORTA!- Mi urla nell’orecchio.
-CHIAMO CHIRONEEEEEE!- Gli rispondo.
Annuisce grato e si allontana, gridando “ANNABEEEEEEEEETH!”
Mi chiedo perchè ogni santa volta ci deve chiamare. Diamine, c’è Chirone per questo! Mi faccio largo tra la folla, a son di “Scusa” e “Ehi,tu!Spostati!” fino a che,ormai zuppo di sudore, arrivo su un sodo didietro bianco e peloso.
-PERCY! PERVERTITO!- Mi accusa Annabeth, con al fianco un Grover stralunato.
-Si, non so se lo sapete, ma ho una grande passione per i sederi pelosi di centauri di 3000 e passa anni. Mi eccitano un sacco.-
Annabeth ride di gusto, Grover accenna una risatina isterica e Chirone mi guarda accigliato.
-Percy, non è il momento.- Dalla voce si capisce che c’è davvero qualcosa che non va.
-Eh?- E’ Annabeth, che a smesso di ridere e guarda preoccupata il nostro addestratore.
-Grover ha sentito una fortissima energia qua fuori.- continua il centauro.- Dobbiamo andare a vedere cosa succede.-
-No Chirone, è il tuo compleanno- Dichiaro.- Andremo noi tre.-
-Sicuri?-
-Sicuri.-
Okay, forse non ero così sicuro di voler affrontare un energia divina talmente potente da superare quella di più di 50 semidei messi insieme, ma infondo 3001 anni non si compiono tutti i giorni.                                                                                                             Chirone annuisce e noi tre ci allontaniamo dalla folla, verso la porta imponente.
-Grover, precisamente, cosa hai sentito?-  Chiede Annabeth, mentre lo scruta con i suoi occhi grigi come la tempesta e intelligenti, spaventosamente intelligenti.
-Cosa sento anche adesso, vorrai dire! Si fa sempre più forte!- Grover è a tratti spaventato, a tratti confuso e ad altri ancora sereno e rilassato.
-Prendiamo delle armi almeno.- Annabeth si avvicina al portaombrelli vicino alla porta, e ne tira fuori una mazza. –Tieni, Grover. Io ho il mio coltello e Percy Vortice, quindi siamo apposto.-
Usciamo dalla sala festeggiante ed allegra per dirigerci verso l’uscita principale del Campo Mezzosangue, dove si vedono le luci danzare sull’erba e la musica che rimbomba nelle orecchie.
-Grover, ci potresti spiegare? Giuro che se per colpa tua perdo il banchetto di cibo blu non te la faccio passare liscia!-
-Percy, davvero. Non è uno scherzo. Sento una forza addirittura più forte degli Dei sul Monte Olimpo.-
-Grover, è impossibile.- Annabeth scuote la testa, facendo ondeggiare i lunghi capelli biondi.
-Ti dico che è cosi! E poi se n...- Si interrompe, con i muscoli tesi e gli occhi sbarrati.
-A DESTRA!- Urla e ci giriamo, con le armi tese davanti a noi, puntando fra le case di Atena e Artemide.
Ero pronto per vedere spuntare davanti a noi uno dei soliti mostri alti circa 2 o 3 metri, pelosi e con le zanne grosse come una tastiera Yamaha ultimo modello con 88 tasti, ma vidi solamente una ragazza sui 15 anni, con capelli rossi, lentiggini sul naso all’insù e grandi occhi verdi. Per un attimo mi chiesi se fosse Rachel o Artemide... Ma notai che questa ragazza era diversa: più alta, con forme abbondanti e fianchi stretti.                                                          Ci guardò uno ad uno e provai delle strane senzazioni. Avevo paura, ma ero anche felice. Sentivo un odore di mare intenso, ma anche di vino e terra. Mi sentivo a casa e fuori posto. Ero tutto e niente. Ad Annabeth si annebbiarono gli occhi e barcollò, ma ne io ne Grover riuscimmo a fare niente. Cadè a terra e il mio amico satiro la imitò. Si riazarono poco dopo e sembravano quasi in trans. Non che io fossi da meno. Questa senzazione mi ricorda incredibilmente il Casinò Lotus, ma senza il divertimento tipico dei Mangiatori di Loto.
Con un ultimo sospiro, la ragazza cade a terra.
Non eravamo sicuri di volerci avvicinare. Aveva i vestiti imbrattati di terra e sangue di mostri. Diversi tagli le incorniciavano il bellissimo viso rivolto a guardare le stelle, con gli occhi chiusi. Aveva indosso dei semplici jeans attillati e una canottiera nera. Fu Annabeth a parlare:
-La sua spalla...-
Mi ero così concentrato sul viso che non avevo notato lo squarcio che le bucava la maglia. Il liquido rosso cremisi le imbrattava tutta la parte superiore del costato e mi chiesi come diamine non me ne ero accorto. Anche il suo viso era pallido, con le belle labbra bianche, profonde occhiaie e le lentiggini che risaltavano come minuscole montagne.
-Vado a c-chiamare qualcuno di A-Apollo.-
Farfugliò Grover. Annuisco e si precipita nella Casa Grande. Mi avvicino alla ragazza e mi inginocchio vicino a lei, sorreggendole la testa sulle mie ginocchia. Tiro via le mani da sotto la sua testa e le scopro rosse di sangue. Annabeth, che si era tenuta in disparte, si avvicina anche lei.
-RAGAZZI!- Grover urla da davanti la Casa Grande. -STA ARRIVANDO CHIRONE E MICHAEL!-
Subito dopo vediamo Chirone "correre" verso di noi con in groppa Michael Yew, capo della casa di Apollo. 
-Annabeth, cos...?- E' Michael che, prima di finire la frase, si ferma di botto e guarda la ragazza. Probabilmente prova le stesse sensazioni contrastanti. Chirone però sembra immune.
-Percy, chi è? Cosa succede?-
-Allora, che ha?- E' Grover che, con il fiatone, arriva da noi. 
-Portiamola in.... in.... in infermeria.- Balbetta Michael. Non si capisce se sia arrabbiato, spaventato o affascinato. 
Ed è qui che iniziò una nuova avventura.


ANGOLO AUTORE:
Ciao a tutti! Mi scuso se per i primi capitoli le righe saranno un po sballate, ma tra pochissimo sistemerò questo piccolo inconveniente :)
Spero che la storia vi sia piaciuta e recensite se avete consigli.
Aggiornerò al più presto :D
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: LiviaPotterPili