~~La donna di nobili nozze dovette sollevare le punte delle sue scarpe rosse scintillanti per vedere oltre la folla di vampiri urlanti che si erano accalcati davanti al suo sposo millenario.
Lo vide: gli occhi come due tizzoni ardenti e la lingua di fuoco che pronunciava parole di morte.
Non riusciva a vedere il corpo che teneva tra le braccia, ma non appena la sua guardiana gli diede fuoco, il leader gettò a terra il corpo del vampiro anonimo.
La testa tagliata rotolò oltre la folla e le bastò guardare i capelli bianchi cadaverici per capire chi fosse, c’era soltanto un uomo con quei capelli.
Un  mucchio di brividi la pervasero, la sua mente si aprì e la donna che vide le fece lacrimare gli occhi: bella, bionda e sorridente con le labbra incollate a quell’uomo.
Ma non fu questo che immaginò, poteva sentire le urla di quella povera moglie che si liberavano nei sotterranei del palazzo, sentirla chiamare e chiamare più volte il suo amato assassinato.
La debolezza non poteva appartenerle questa volta, proprio nel momento in cui altre grida inondarono la stanza di morte: zack! E una seconda testa occupò il pavimento di marmo.
L’uomo che una volta amò la sua donna, così tanto, a tal punto da farla sua sposa, ma lei era la sorella del diavolo, colei che non poteva scegliere il suo futuro.
Senza sapere quale fosse l’ultimo bacio le ultime parole dolci, lei morì misteriosamente…
Il cuore era così pieno di sofferenza che non poteva sopportare di amare un’altra, così la sua immortalità fu una vera e propria condanna alla solitudine.
La donna saggia e innamorata si fece largo tra la folla, le lacrime si erano seccate in volto, cercò con tutta se stessa di non cedere di nuovo al pianto.
Il sorriso sul volto di suo marito le era così oscuro…diverso.
:<> Gli disse con un filo di voce una volta vicino a lui, attirandolo per un bacio.
Lui rimase in silenzio, e unì le labbra morbide alle sue.
Il tocco d’amore durò per un momento finchè lei gli prese la testa tra le mani ed esclamò con tutta la sua voce:<> Il sorriso dolce come il miele, gli occhi di entrambi che si osservavano.
Con tutta la forza che aveva in corpo gli staccò la testa dal corpo.

L’anima di ghiaccio era libera ora, e per sempre lo sarebbe stata.