Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    21/02/2016    2 recensioni
Cinque prompt.
Cinque coppie.
Cinque baci.
*FF partecipante al Crack's Day indetto dal forum Fairypiece-fanfiction&images"*
*FF partecipante al Ten Title Thread indetto dal forum Fairypiece-fanfiction&images"*
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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...E TUTTO SCOMPARVE
*bacio accidentale*






Sbuffò sonoramente, guardandosi intorno e posando il mento sulla mano chiusa a pugno. Si domandava cosa ci facesse lì. Non che fosse un brutto posto e nemmeno una brutta festa, anzi. La musica era piacevole, i drink buoni, l'atmosfera suggestiva con la piscina al centro del giardino e le torce a illuminare tutto intorno.
Solo, quello non era il suo genere di serata ecco tutto. Almeno non vista la selezione di invitati presenti. Anche se si era truccata con cura e aveva scelto un bell'abito lungo e dalla stoffa impalpabile e non era meno elegante del resto degli invitati, Perona si sentiva un pesce fuor d'acqua.
Non le interessavano le apparenze, non era il tipo di ragazza che considerava il prezzo di un vestito o il numero di discoteche visitate in vacanza un argomento di conversazione. Se era vestita bene era perché aveva un suo stile a cui mai rinunciava. Quindi, anche se lo sembrava, lei non era affatto come buona parte degli invitati. A dire il vero, non sapeva nemmeno chi l'avesse organizzata. Ma, dal momento che non aveva voglia di restare a casa, ci era andata sicura che qualcuno di affine a lei avrebbe trovato e di certo in mezzo a quella mezza popolazione qualcuno doveva pur esserci ma, dopo vane ricerche, aveva rinunciato. Non le restava che ammettere che quell'uscita per lei era stato un flop. Aveva pure perso di vista Sugar e gli altri.
Con un sospiro mal trattenuto di fronte all'ennesima frase di un livello culturale così basso da risultare imbarazzante e nemmeno classificabile come chiacchiera frivola per i suoi standard, si alzò e decise di raggiungere il banco cocktail, una tavolino di stuoie di paglia dietro cui il barman, vestito di una camicia hawaiana completamente aperta sul torace, flirtava con qualsiasi ragazza si avvicinasse a lui. Fu quella considerazione a farla arrestare accanto al bordo della vasca, a valutare se la sua era davvero sete o piuttosto bisogno di fare qualcosa che non fosse stare seduta a vegetare. Perché per tollerare le battute di quel tizio doveva essere come minimo a rischio disidratazione.
Stava ancora decidendo come muoversi quando, da un gruppetto lì vicino, una risata e una protesta si sollevarono, prima che una delle ragazze lì riunite spintonasse uno dei suoi amici, che doveva avere appena fatto una battuta su di lei, facendolo sbilanciare e finire dritto addosso alla rosa.
Il tempo di sgranare gli occhi scuri e si ritrovò a cadere all'indietro, scivolando a causa del suolo umido vicino alla piscina. Si preparò a finire in acqua ma, con sua sorpresa, si ritrovò a cozzare contro qualcosa di estremamente solido.
-Ma cosa...-
Una voce maschile vicinissima alle sue orecchie e due braccia che la stringevano un attimo prima di finire in acqua le fecero capire che era finita addosso qualcuno che stava passando dietro di lei e lo aveva trascinato in piscina con sé.
Si girò d'istinto mentre lo scroscio dell'acqua le riempiva le orecchie e gli schizzi la obbligavano a serrare le palpebre.
Strinse istintivamente la stoffa della camicia del ragazzo mentre precipitavano sul fondo della vasca.
Poi, in un attimo, tutto scomparve.
La musica, le chiacchiere inutili, il fastidio e il senso di inadeguatezza. Tutto scomparve mentre l'acqua la circondava e, senza sapere come, la sua bocca andava a cozzare su quella del ragazzo a causa del movimento gravitazionale che li stava trascinando giù.
Sarebbe stato solo un incidente, un bacio accidentale e nient'altro se solo Perona non si fosse ritrovato naso e bocca pieni di un sapore e un odore bruciante e, per lei, irresistibile. Sentì il cervello scollegarsi mentre, senza aprire gli occhi, stringeva ancora più forte i baveri della camicia e affondava le labbra in quelle di lui, proprio come loro stavano affondando nella piscina.
E con un moto di eccitazione e un pizzico di stupore si rese conto che anche lui aveva stretto la presa e stava rispondendo.
Spostò le mani intorno alla sua mandibola, trovandola squadrata e liscia per la barba appena fatta, approfondendo ancora di più il contatto, mentre la poca aria che erano riusciti a prendere durante la caduta saliva sotto forma di bollicine verso la superficie.
Era certa che sarebbe svenuta per mancanza di ossigeno e si abbandonò, fluttuando insieme ai capelli e al vestito finché qualcosa non la sospinse verso l'alto e si trovò a increspate la superficie della piscina con la testa. Prese una generosa sorsata di ossigeno, aprendo finalmente gli occhi e agitando braccia e gambe per tenersi a galla.
-Ehi!-
Si girò verso quella voce un po' affannata, respirando con le labbra color ciliegia schiuse e mettendolo finalmente a fuoco.
Un ridicolo sollievo la pervase nel constatare che si trattava di un bel ragazzo, moro, capelli un po' lunghi appena mossi, occhi di un marrone così scuro da sembrare nero e il volto cosparso di lentiggini.
-Stai bene?!-
Perona lo osservò qualche istante prima di annuire energicamente e il cuore le perse un battito quando il ragazzo si aprì nel più bello, luminoso, solare sorriso mozzafiato che avesse mai visto.
-Bene! Dai andiamo ad asciugarci!- la invitò, avviandosi verso il bordo e uscendo per primo, per poi aiutarla a fare altrettanto e guidarla dentro la casa.
E così era lui l'organizzatore di quella festa così frivola e superficiale?! Un cocente senso di delusione si impadronì di Perona mentre, con il vestito appiccicato addosso, lo seguiva in un bagno al pianterreno dove lo osservò estrarre due spugne calde e fragranti dall'asciugatrice e tendergliene una.
Se la portò al viso, godendosi l'effetto piacevole e un po' ruvido del l'asciugamano, ringraziando di avere usato trucchi resistenti all'acqua.
-Adesso ti recupero una camicia- disse il moro che intanto era rimasto a petto nudo, lasciando interdetta Perona.
-Non... Non serve!- si riscosse dopo un attimo -Mi sa che vado a casa!- lo avvisò.
Lentiggini si girò un po' sorpreso per poi sorridere con un lieve imbarazzo.
-È un disastro di festa vero?!-
Perona sobbalzò appena, colpita da quella reazione.
-Oh no no no no! È che non è il mio genere!-
-L'ho detto a Sabo che sarebbe andata a finire così! Con un sacco di imbucati con la puzza sotto il naso! Ma quel baka non mi ascolta mai!- esclamò facendola accigliare.
-Sabo è il mio migliore amico, siamo come fratelli! Questa è casa sua non mia ma ci sono praticamente  cresciuto!- spiegò -Non era il tipo di serata che avevamo in mente dico davvero!-
-Beh ma non è un problema...- sorrise nervosamente la ragazza.
-Resta solo un altro po'! Ti faccio conoscere il nostro giro più stretto! Sono davvero in gamba loro!- insistette il moro, cogliendola alla sprovvista.
-Ma... Io...-
-Oppure possiamo fare un altro tuffo in piscina- mormorò con una strana luce negli occhi, facendola arrossire.
Poi, senza riuscire a impedirlo, le labbra di Perona si piegarono in un lieve sorriso che fece illuminare ancora di più il ragazzo.
Lo guardò avvicinarsi e la voglia di assaggiarlo di nuovo si fece prepotente in lei.
-Io sono Ace- si presentò tendendole la mano.
Sentì il palmo quasi bruciare quando gliela strinse e deglutì per un attimo a vuoto.
-Perona. È un vero piacere conoscerti-
  
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