Venti, del passato,
ora sogno, la mia festa,
un sorriso, disegnato,
per calmare, la mia testa;
soffiate, dolci venti,
mezzanotte, si avvicina,
e già fremono, i talenti,
nella notte, che si oppone,
alla mattina.
E la macchina, mi accoglie,
trasportando, i miei pensieri,
con il cuore, che si scioglie,
nella musica, di ieri;
e la macchina, cattura,
le domande, e i desideri,
mi conduce, all’avventura,
all’incontro, di immortali
passeggeri.
Venti tiepidi, e distanti,
mi sottraggono, al presente,
a ragioni, contrastanti,
di un progetto, evanescente;
luci magiche, ed istanti,
danno vita, alla passione,
a poeti, spesso erranti,
che si arrendono, ogni volta,
all’emozione.