Scorre, tra le dita,
ogni istante, da giocare,
ogni sfida, impreziosita,
da quel campo circolare;
scorrono, impazziti,
mescolati, tutti insieme,
personaggi, definiti,
collegati, numerati,
da quel seme.
La fortuna, è raggruppata,
negli indizi, già raccolti,
come strada, ben tracciata,
nel disegno, dei suoi volti;
la fortuna, non ha sguardi,
quando sceglie, di premiare,
dona solo, presto o tardi,
la speranza, così forte,
di scalare.
Ora il gioco, mette al muro,
come il giro, della morte,
quando il rullo, di un tamburo,
chiude il cerchio, sulla sorte;
ora il gioco, scava in fondo,
lascia il vuoto, poi si scarta,
è la foto, di un secondo,
l'esultanza, e l'amarezza,
l'ultima carta.